L'episodio si è verificato a Sorbara di Bomporto, nel modenese, dove ieri pomeriggio un meticcio di otto anni, terrorizzato dai tuoni e dal forte vento, si è lanciato dal balcone del secondo piano e si è poi trascinato sotto l'acquazzone, ferito e dolorante, fino al vicino parco, dove è stato soccorso dai alcuni passanti.
Testo e foto di Manuela Fiorini
SORBARA DI BOMPORTO (MO) – Tuoni, fulmini e un vento fortissimo, che fa sbattere le porte e gli scuri delle finestre. L'inferno per Dino, un simpatico meticcio di otto anni che ieri pomeriggio, quando in provincia di Modena si è scatenato un violento acquazzone, si trovava solo in casa, mentre i proprietari, una giovane coppia che da pochi mesi vive nella frazione di Bomporto, si dava il cambio dai rispettivi turni di lavoro. Il cucciolone, preso dal panico, ha individuato come unica via di fuga la porta finestra, lasciata leggermente aperta per fare circolare l'aria. Presa la rincorsa, tuttavia, si è letteralmente lanciato dal balcone, precipitando dal secondo piano della palazzina. Un "volo" di circa otto metri, attutito probabilmente da una siepe sottostante.
Ferito e sotto shock, il cane è poi riuscito a trascinarsi fino al vicino parco, dove di solito viene portato dai proprietari per le passeggiate quotidiane. Lì, dolorante e sfinito, si è accasciato in un'aiuola, dove poco dopo è stato trovato da una ragazza, immobile e con il muso insanguinato. Subito è scattata la gara di solidarietà e attorno a lui si è radunato un capannello di gente. Qualcuno ha portato un ombrello per ripararlo dalla pioggia, qualcun altro si è chinato accanto a lui per confortarlo e tranquillizzarlo, in attesa dell'arrivo di un veterinario, prontamente chiamato. Il cane, infatti, rimaneva immobile, incapace di alzarsi. Il sangue sul muso lasciava supporre che qualcuno lo avesse investito e fosse fuggito senza soccorrerlo. Solo successivamente, quando qualcuno lo ha "riconosciuto", sapendo che non esce mai da solo e che non dispone di un giardino da cui sarebbe potuto accidentalmente uscire, si è fatta largo l'ipotesi che sembrava più impossibile: la caduta dal balcone.
La proprietaria, rintracciata al telefono sul posto di lavoro, ha confermato che il cane si trovava in casa e la veterinaria, da una prima visita, ha appurato che le ferite e le contusioni erano compatibili con una caduta dall'alto. Il cucciolone è stato immediatamente trasportato in clinica per essere sottoposto a radiografie ed ecografie. Per fortuna, per lui nessuna frattura o lesione grave, soprattutto a carico della spina dorsale, l'ipotesi più temuta, visto che il cagnolone non si alzava da terra. Solo una lacerazione al labbro inferiore, un lieve trauma toracico e lesioni a livello delle zampe anteriori, che hanno impattato con il suolo. Oltre, naturalmente, al grande spavento.
Il presidente della Regione e commissario delegato Vasco Errani: "Oltre 4 miliardi di risorse messe in campo. Il percorso è robusto e va avanti grazie all'impegno di istituzioni e comunità. Problemi da affrontare ce ne sono ancora, e li affronteremo fino all'ultimo giorno. Non abbiamo promesso e non promettiamo miracoli" -
Modena, 19 maggio 2014 –
Oltre 4 miliardi messi in campo per l'emergenza, l'avvio della ricostruzione e il rilancio dell' economia. Sette famiglie su dieci tornate a casa. 215 lavoratori in cassa integrazione rispetto ai 40 mila iniziali.
"Questo terremoto costerà quello che avevamo previsto costasse. E i tempi della ricostruzione non saranno più lunghi rispetto a quelli di altri che hanno dato buoni risultati finali" ha detto il presidente della Regione e commissario delegato Vasco Errani presentando a Bologna il bilancio della ricostruzione a due anni dal sisma, insieme al sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e agli assessori Patrizio Bianchi (scuola), Carlo Lusenti (salute), Alfredo Peri (urbanistica) e Tiberio Rabboni (agricoltura).
"Il percorso è robusto - ha sottolineato Errani - e va avanti grazie all'impegno di tutti: istituzioni, volontari e gli stessi cittadini che dal primo giorno hanno lavorato insieme per ripartire. Non abbiamo promesso e non promettiamo miracoli. Problemi da affrontare ce ne sono ancora, e li affronteremo fino all'ultimo giorno".
A oggi il totale delle risorse impegnate ammonta a 4,03 miliardi. Ad esse si sommano 726 milioni di prestiti senza interessi accesi dalle imprese per il pagamento di tributi, contributi e premi. "Comunque, per completare la ricostruzione, rispetto alle necessità finanziarie ed economiche manca ancora un miliardo, che contiamo di ottenere nei prossimi mesi, unitamente alla fiscalità di vantaggio. Sarà un percorso difficile per il quale, però, ci impegneremo fino in fondo" ha sottolineato il presidente.
Il bilancio dopo il sisma
Dopo le due scosse principali, il 20 e il 29 maggio 2012, il territorio colpito registrava: 19 mila famiglie che avevano lasciato le proprie abitazioni, di cui 16 mila (per un totale di 45 mila persone coinvolte) avevano chiesto assistenza; 14 mila edifici residenziali danneggiati; 13 mila attività economiche danneggiate (capannoni e impianti aziende agricole, negozi) nonché 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati. Oltre 40 mila i lavoratori in cassa integrazione, scesi oggi a 215. L'area del sisma - in cui si realizza il 2% del Pil italiano - ha interessato 58 comuni (di cui 4 capoluoghi), due comuni per i danni produttivi e diversi comuni limitrofi con danni puntuali a edifici pubblici e privati.
Prosegue la ricostruzione
La ricostruzione vera e propria è iniziata 14 mesi fa, con il riconoscimento del 100% del contributo (il Dpcm di febbraio 2013). Tra gli altri indicatori della ricostruzione, le 6.345 pratiche presentate per ricostruire abitazioni e imprese per un totale di 1,9 miliardi di euro, di cui 960 milioni registrati dalla piattaforma Mude (5312 abitazione) e 934 milioni registrati da Sfinge (1.033 imprese).
Ben 110 enti pubblici coinvolti attuatori degli interventi, 1.200 i professionisti (registrati da Mude con ruolo di progettista architettonico) che salgono a 2.400 se si considerano tutti quelli che a vario titolo intervengono nella costruzione, nonché 1600 imprese esecutrici di lavori (il numero indica solamente le capofila e non le subappaltatrici). Rispetto agli anni di attività ordinaria le pratiche edilizie nei Comuni sono più che raddoppiate. L'esame delle pratiche Mude richiede un impegnativo supplemento di istruttorie: gli stessi uffici tecnici, oltre all'ordinarietà, curano le opere provvisionali e le opere pubbliche.
Inoltre, 23 milioni di euro sono serviti per la rimozione di 595 mila tonnellate di macerie,con l'apertura di 1.764 cantieri, di cui oggi 1.562 già chiusi.
Gli strumenti di sostegno
A oggi le famiglie che percepiscono un sostegno, trovandosi in soluzioni provvisorie, sono complessivamente 5.831 (le cui abitazioni per l'80% con danno E, che prevede una riparazione più complessa e con tempistiche lunghe): il 30% di quelle inizialmente coinvolte.
Il Contributo di autonoma sistemazione (Cas) è stato messo a disposizione di coloro che, in attesa della propria abitazione, hanno preferito trovare un'autonoma soluzione abitativa. É stato scelto dall'80% delle famiglie. Da 15.000 famiglie iniziali quella che lo utilizzano oggi sono 4.691 (l'85% delle quali ha un'abitazione con danno E), corrispondenti a 11.900 persone, il 30% degli assistiti iniziali.
Alloggi in affitto. La misura prevede che il canone di locazione sia a carico dei fondi per la ricostruzione gestiti dal Commissario. Dalle 550 le famiglie iniziali, ora sono 320 (l'80% con danno E) con un calo di oltre il 40% quelle che ne usufruiscono.
Modulo abitativo prefabbricato (Map). E' stato destinato a tutti coloro che non ritenevano di trovarsi nelle condizioni per affrontare il mercato dell'affitto o per organizzarsi autonomamente. Ne sono stati realizzati 977, allestiti nei comuni più danneggiati, soprattutto nel modenese, assegnati alle famiglie tra dicembre 2012 e gennaio 2013. A oggi dei 220 rurali ne risultano occupati 200, ospitano 600 persone tra agricoltori e dipendenti che necessitavano di restare in loco per esigenze produttive. Mentre dei 757 moduli abitativi prefabbricati urbani ne risultano occupati 620, per un totale di circa 2.000 persone. Di questi, 100 nuclei familiari hanno un'abitazione con un danno B e si prevede l'uscita entro il 2014 mentre per altre 300 famiglie, con situazioni più complesse, si prevede che lasceranno la sistemazione entro il 2015. Per i nuclei senza percorso certo di rientro le azioni messe in campo prevedono la sistemazione derivante dal ripristino degli alloggi pubblici Acer (programma di intervento di 40 milioni di euro), l'acquisto di nuovi alloggi pubblici (170-180 per cui sono disponibili 25 milioni euro di fondi regionali per i 17 comuni più colpiti), mentre i nuclei che già prima del sisma alloggiavano in situazioni precarie o irregolari entreranno in un percorso sociale, gestito dai comuni, con risorse extra terremoto.
Edifici e imprese
Abitazioni. Delle 5.312 domande di contributo in iter (edifici, comprensivi di abitazioni e locali a uso produttivo e commerciale), 2.986 sono le Ordinanze di pagamento per 440 milioni di euro di contributi concessi.
Le prenotazioni per accedere al contributo sono 7.305. Le domande e le prenotazioni (12.617 edifici) rappresentano il 90% dei danneggiati: i cantieri a oggi ultimati sono 1.572 (oltre il 50% delle domande finanziate).
Il costo medio per pratica/edificio risulta di 60 mila euro per i B e C; 235 mila euro per gli E0 (meno gravi); 438 mila euro per gli E1, E2, E3 (le più gravi). L'entità dei contributi concessi aumenta con la complessità degli interventi.
Imprese. Delle 1.033 domande di contributo presentate (immobili, beni strumentali, scorte e delocalizzazione), sono 512 i Decreti di concessione per 342 milioni di euro. Le prenotazioni per accedere al contributo sono 3.998. Le domande e le prenotazioni (5.031 imprese) raggiungono quota 8.016 unità se si considerano anche 2.985 immobili a uso produttivo e commerciale, registrati dalla piattaforma Mude in quanto inseriti in edifici.
Il costo medio per pratica risulta per l'industria di 1 milione e 121 mila euro, per l'agricoltura di 589mila euro e per il commercio di 388 mila euro.
Gli interventi di ricostruzione si sono concentrati per oltre il 60% nei comuni modenesi di Concordia, Cavezzo, Finale Emilia, Mirandola, Medolla, Novi e San Felice sul Panaro. La maggior parte riguarda gli immobili (circa il 76%) del totale, a seguire i progetti per il ripristino dei beni strumentali (13%), la ricostituzione delle scorte (7%) e la delocalizzazione temporanea (4%). Si tratta prevalentemente di imprese di piccole e medie dimensioni (67%). La maggior parte dei progetti non oltrepassa i 500.000 euro di contributo (79%), mentre 8 superano la soglia dei 10 milioni, che da soli rappresentano oltre il 50% dei contributi concessi. Vi è una netta prevalenza della meccanica, seguita dal settore agricolo e immobiliare. Quasi tutte le imprese sono riuscite a non interrompere completamente l'attività produttiva, attraverso soluzioni temporanee di delocalizzazione o distribuzione delle commesse alla propria rete di imprese collegate o in collaborazione, attenuando così l'impatto in ambito occupazionale.
Sviluppo del tessuto produttivo
Investimenti per lo sviluppo delle imprese. Oltre ai contributi per la ricostruzione delle imprese sono state previste numerose forme di sostegno, tra cui gli aiuti per gli investimenti in ricerca e sviluppo e i contributi con fondi Inail, a favore delle imprese con carenze strutturali nei capannoni e per le quali fosse necessario aumentare la sicurezza. Per il sostegno agli investimenti produttivi, con il ricorso alle risorse del Fesr sono state raccolte 1.297 domande, per un contributo richiesto pari a 134 milioni di euro. Ne sono state finanziate 950 per un totale di 92 milioni.
La dotazione messa a disposizione dall'Inail è di 74 milioni di euro: a oggi, a fronte di 775 domande presentate, per un valore complessivo di 29 milioni di euro, sono state assegnate risorse per 19 milioni.
Aziende agricole. Per garantire una rapida ripresa del sistema agricolo e agro-industriale, caratterizzato da industrie alimentari e imprese agricole specializzate nella produzione di Dop e Igp, la Regione ha attivato numerosi interventi destinati al finanziamento della ricostruzione di immobili, impianti e macchinari. Sono pervenute 1.357 prenotazioni, localizzate principalmente a Mirandola, Finale Emilia, San Prospero, San Felice sul Panaro, Novi di Modena, Medolla, Concordia sulla Secchia, Cento, Bomporto, Carpi e Poggio Renatico.
Agricoltura. Con le risorse rese disponibili dal fondo di solidarietà Feasr (Fondi europei agricoli per lo sviluppo rurale) complessivamente sono state finanziate 1.688 domande per un ammontare di 122 milioni di euro. Misure per l'ammodernamento delle aziende agricole: ammesse 695 domande, per un ammontare dei contributi di circa 44 milioni di euro e l'attivazione di quasi 119 milioni di investimenti; aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e della loro trasformazione e commercializzazione: ammesse 39 domande per quasi 19 milioni di contributi, con un volume di investimenti che sfiora i 59 milioni di euro; ripristino del potenziale produttivo danneggiato: 524 domande ammesse, per un contributo di 38 milioni e oltre 47 milioni di investimenti previsti; prevenzione e miglioramento sismico: destinati oltre 21 milioni di euro di contributi.
Ricostruzione pubblica
Finanziati e realizzati circa 2.000 interventi (per oltre 200 milioni di euro) di opere provvisionali e di somma urgenza per riaprire le "zone rosse", mettere in sicurezza chiese e monumenti, opere idrauliche, ripristinare la viabilità, facilitare il rientro di coloro che avevano le abitazioni con rischio esterno.
Costruite 12 sedi di municipi temporanei per la continuità dei servizi pubblici. A maggio 2012 erano inagibili: 570 scuole (70mila studenti coinvolti): in pochi mesi sono state riparate le scuole in B e C e costruiti 30 edifici scolastici temporanei (Est), 32 prefabbricati modulari scolastici (Pms) e 26 palestre scolastiche.
Il "Programma per le opere pubbliche, beni culturali e edilizia scolastica" prevede ben 1.540 interventi per 1 miliardo e 354 milioni di euro. Il Piano operativo 2013-2014 stanzia 537 milioni di euro per 664 interventi di cui: 179 interventi per opere pubbliche per 131 milioni di euro; 363 interventi per beni culturali, 288 milioni; 122 interventi per scuole e Università per 123 milioni.
Sono stati realizzati, dopo le scosse, interventi di ripristino in ospedali e strutture socio sanitarie per un totale di 156 milioni.
Predisposte misure per sostenere la rinascita dei centri storici, che si aggiungono a quelle già emanate, in particolare attraverso le Umi, i Piani urbanistici della ricostruzione e i Piani per il ripristino degli edifici pubblici e dei beni culturali.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Piccinini ha 41 anni, è vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara e presidente uscente del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena -
Modena, 28 marzo 2014 -
Il modenese Carlo Piccinini è il nuovo presidente di Fedagri Emilia-Romagna, l'organismo che rappresenta le 470 cooperative agricole e agroalimentari aderenti a Confcooperative. Piccinini ha 41 anni, è vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara e presidente uscente del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena. Subentra al romagnolo Giovanni Bettini, che ha guidato la Fedagri regionale dal 2004. Oltre a Piccinini, nel nuovo consiglio regionale di Fedagri siedono ora undici cooperatori modenesi (su un totale di 61 componenti). Ringraziando i cooperatori emiliano-romagnoli per la fiducia accordatagli, Piccinini ha sottolineato che negli ultimi cinque anni le cooperative hanno saputo resistere alla crisi meglio di altre realtà imprenditoriali. «Tuttavia le aziende agricole socie delle nostre cooperative incontrano crescenti difficoltà nell’ottenere un reddito equo. Per superare questo problema – ha detto il neo presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia-Romagna - occorre spingere l’acceleratore sull’integrazione tra cooperative e compiere scelte in grado di garantire un futuro alle filiere produttive più strategiche. Parallelamente è indispensabile ridurre gli oneri burocratici che gravano sulle imprese. A questo riguardo – ha concluso Carlo Piccinini – ci attendiamo molto dall’impegno assunto dalla Regione in merito all’attuazione del Piano di sviluppo rurale 2014/2020». Nonostante la difficile congiuntura economica che negli ultimi anni ha colpito tutti i principali settori produttivi, le 470 cooperative agricole ed agroalimentari aderenti a Confcooperative Emilia-Romagna mostrano un buon andamento, con un fatturato che nel 2013 ha sfiorato i 9 miliardi di euro, in aumento del 3,1 per cento sull’anno precedente e del 9,1 per cento rispetto al 2009 (primo anno della crisi). Le cooperative che esportano sono 61 (il 13 per cento del totale) e rappresentano la metà dell’intero fatturato di Fedagri regionale; nel 2013 il valore del prodotto esportato ha sfiorato i 600 milioni di euro (508 milioni nell’Unione europea). Si registra una tenuta dei livelli occupazionali che, con circa 17.750 addetti, sono in linea con i 17.800 addetti del 2009.
(Fonte:Ufficio stampa Confcooperative Modena)
Una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere quale giudizio dia la Regione sulla eventualità che almeno il Comune di Bomporto si sarebbe potuto salvare dalle acque -
Bologna, 3 marzo 2014 -
"Dalle simulazioni formulate dall'Università di Parma, dopo il disastro dell'alluvione del fiume Secchia, del 19 gennaio scorso in provincia di Modena, si è notato come sarebbe stato sufficiente un tirante idraulico posizionato a livello della strada che costeggia Bomporto, di altezza variabile tra i 20 e i 60 centimetri e di una lunghezza di circa 750 metri, per evitare che il paese venisse inondato dall'acqua". Lo scrive Andrea Leoni (Fi-Pdl) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere quale giudizio dia la Regione sulla eventualità che almeno il Comune di Bomporto si sarebbe potuto salvare dalle acque che hanno allagato parte della provincia di Modena e quali iniziative si intendano assumere per quanto attiene le varie simulazioni formulate dopo il disastro.
Il consigliere chiede anche di aprire un confronto con tutte le realtà istituzionali deputate alla difesa del suolo al fine di definire una volta per tutte gli interventi necessari ad evitare ulteriori fatti calamitosi così come si sono verificati e quante risorse di carattere economico si intendano investire in ordine allo studio e alla messa a sistema di queste simulazioni che oggi potrebbero essere estremamente importanti e necessarie per evitare il ripetersi di fatti la cui drammaticità è ancora ben presente non solo nella bassa modenese ma in tutta la Regione Emilia-Romagna.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Operativo il provvedimento della Regione Emilia Romagna a beneficio dei territori colpiti dall'esondazione del fiume Secchia. Ai residenti nei comuni di Bastiglia e Bomporto basta presentare la carta di identità al momento di usufruire della prestazione o di acquistare il farmaco -
Modena, 13 febbraio 2014 -
Sono operative le misure urgenti straordinarie di carattere sanitario adottate dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna a favore delle popolazioni colpite dall'alluvione nella Bassa modenese. Il provvedimento, in vigore dal 10 febbraio fino al 30 luglio 2014, dispone l'esenzione dal pagamento del ticket per visite, esami specialistici e farmaci per i residenti nei territori comunali colpiti dall'esondazione del fiume Secchia.
Le esenzioni riguardano le prestazioni sanitarie (visite ed esami) nelle strutture pubbliche e private convenzionate di tutta l'Emilia-Romagna e l'assistenza farmaceutica, sia per quanto riguarda i farmaci di fascia A, sia i farmaci di fascia C in distribuzione diretta da parte delle Aziende Usl.
Per ottenere l'esenzione dal ticket, le persone residenti nei comuni di Bastiglia e Bomporto, particolarmente colpite dall'alluvione, devono presentare la carta di identità al momento di usufruire della prestazione o di acquistare il farmaco. Per quanto riguarda invece i comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena (frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo), San Felice sul Panaro e San Prospero, i cittadini colpiti dall'alluvione riceveranno dall'Azienda USL una specifica comunicazione con la quale è riconosciuto il diritto all'esenzione e che dovrà essere presentata agli sportelli di prenotazione o in fase di erogazione delle prestazioni. Chi non ha ancora ricevuto la comunicazione dell'Azienda USL, potrà dichiarare di essere stato danneggiato dall'alluvione e richiedere l'esenzione con un'autocertificazione.
I lavoratori residenti anche in altri comuni che svolgono attività professionali nelle zone colpite dall'alluvione potranno avvalersi delle misure già previste per coloro che sono colpiti dalla crisi (cassa integrati, lavoratori in mobilità, contratti di solidarietà).
Sul sito internet dell'Azienda USL di Modena www.ausl.mo.it/esenzionealluvione sono disponibili i moduli per l'autocertificazione, gli elenchi completi delle frazioni e degli indirizzi delle località interessate e altre informazioni utili.
Per informazioni è anche possibile chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)
La Polizia Municipale di Piacenza impegnata nelle zone del Modenese colpite dall'alluvione, dove i livelli dei fiumi Secchia e Panaro e dei canali sono ora in calo -
Piacenza, 4 febbraio 2014 -
I livelli dei fiumi Secchia e Panaro e dei canali sono ancora in calo. Nella mattina di oggi, è stato riaperto il ponte Motta sul Secchia lungo la strada provinciale 468 a Cavezzo chiuso da alcuni giorni, a scopo precauzionale, a causa della piena del fiume.
Prosegue inoltre la vigilanza e i sopralluoghi sugli argini per verificare eventuali criticità da parte di Aipo, volontari di Protezione civile e militari dell'esercito. Sempre oggi sono partiti nelle casse di espansione del Panaro i lavori di rimozione del legname portato dalle piene di questi ultimi giorni.
Quattro pattuglie del Corpo di Polizia Municipale di Piacenza hanno prestato servizio, nelle giornate del 26, 27 e 29 gennaio scorsi, di supporto ai Comandi di Polizia Locale di Bomporto e Bastiglia, due tra i Comuni del Modenese colpiti dall'alluvione. Impegnati nei turni di servizio dalle 7.30 all'una di notte, hanno svolto mansioni di controllo mobile del territorio e di regolamento della viabilità nella zona, che contava molte strade chiuse al traffico a causa dei danni subiti in seguito all'esondazione del fiume Secchia.
Con il coordinamento del commissario Anna Maria Parrotta del Comando di Modena e, come primo riferimento, il Comandante dell'Unione dei Comuni del Sorbara Roberta Zoboli, gli agenti piacentini sono stati quindi a disposizione per dare sostegno ai colleghi del luogo in una fase particolarmente critica, rendendosi conto in prima persona dei gravi danni causati dall'acqua alle abitazioni, al sistema viario e alle infrastrutture. Operativi su turni diversi nelle tre giornate, il responsabile del settore Specialità del Corpo di Polizia Municipale di Piacenza Giuseppe Addabbo e i colleghi Simone Rizzi, Mario Tramontin, Miriam Palumbo, Umberto Scarpetta, Federico Ferri, Flavio Grassi e Leonardo Pastore.
Nella galleria immagini foto realizzate sul posto dagli agenti della Municipale di Piacenza
Venerdì 28 febbraio, alle 19, presso il Palapanini di Modena si tiene il concerto benefico organizzato da Radio Bruno in favore degli asili di Bastiglia e Bomporto. Sul palco i grandi nomi della musica, tra cui i Nomadi, Nek, Luca Carboni, Paolo Belli e con la partecipazione speciale di Aldo, Giovanni e Giacomo -
Modena, 31 gennaio 2014 -
L'appuntamento è al Palapanini di Modena, venerdì 28 febbraio alle ore 19 con "Teniamo Botta 2", il concerto organizzato da Radio Bruno, in collaborazione con Rock No War e Nazionale Cantanti, per raccogliere fondi per la ricostruzione degli asili alluvionati di Bastiglia e Bomporto. Un evento organizzato a tempo di record per consentire ai piccoli colpiti dall'alluvione del 19 gennaio di poter tornare sui banchi. Sul palco si esibiranno per primi i Nomadi, seguiti da Paolo Belli e la sua Big Band, Nek, Luca Carboni e Malika Ayane. Hanno aderito con entusiasmo anche Marco Ligabue, Antonella Lo Coco, Alberto Bertoli e Iskra Menarini. Da X Factor arrivano Fabio Santini e Valentina Tioli ed è prevista la partecipazione straordinaria del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Altri nomi potrebbero, nel frattempo, aggiungersi alla lista di artisti.
Il concerto è dedicato a Giuseppe "Oberdan" Salvioli, il volontario di Bastiglia disperso durante l'alluvione mentre forniva aiuto ai suoi concittadini.
I biglietti costano 15 euro e sono già in prevendita presso Radio Bruno(www.radiobruno.it) e i punti vendita Booking Show (www.bookingshow.it)
In allegato la locandina scaricabile
Chiusi i varchi di deflusso sui canali, i tecnici del dipartimento nazionale della Protezione civile, stanno effettuando, una serie di sopralluoghi -
Modena, 28 gennaio 2014 -
La Provincia riporta che tutte le abitazioni delle aree rurali delle campagne nella zona di via Chiaviche a Bastiglia e tra la strada provinciale 2 e il Panaro a Bomporto sono libere dall'acqua. Si tratta delle uniche zone dove, ancora ieri, erano presenti abitazioni allagate. Attualmente permangono solamente alcune sacche residue di acqua in campagna che però non interessano le abitazioni.
L'acqua è defluita nella notte nei varchi aperti nei giorni scorsi sulle sponde del Cavo Argine e sul Cavo Minutara per favorire il deflusso. Si stanno completando le operazioni dei tecnici Aipo, con il coordinamento del Centro unificato della Protezione civile a Marzaglia, per chiudere questi i varchi.
I tecnici del dipartimento nazionale della Protezione civile, in queste ore, stanno effettuando, una serie di sopralluoghi sulle aree alluvionate del modenese. Le verifiche, come ha annunciato nei giorni scorsi il capo dipartimento Franco Gabrielli durante il sopralluogo nelle zone alluvionate, sono a supporto della procedura di dichiarazione dello stato di emergenza che sarà discussa nei prossimi giorni dal Consiglio dei ministri.
Accompagnati da tecnici della Protezione civile modenese e di Aipo, i rappresentanti del dipartimento nazionale sono partiti dal cantiere lungo il Secchia a S.Matteo di Modena dove domenica 19 gennaio l'argine è crollato, per proseguire verificando tutti gli altri interventi di emergenza realizzati per completare il deflusso delle acque e la situazione nei centri abitati più colpiti dall'alluvione.
(Fonte: Provincia di Modena)
Dichiarato stato di crisi regionale e istituiti un Comitato istituzionale e un Centro di coordinamento operativo -
Bologna, 27 gennaio 2014 -
L'avvio alla ricognizione dei danni per cittadini, imprese ed enti pubblici. Dichiarato lo stato di crisi regionale in attesa della dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo e la costituzione di due centri di coordinamento a livello istituzionale e operativo, varate le misure organizzative per l'analisi delle cause della rottura dell'argine del Secchia e l'analisi delle arginature di Secchia, Panaro e Naviglio.
Sono questi in sintesi i contenuti dei provvedimenti (due Decreti e una lettera) emanati dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per le zone del modenese colpite dell'alluvione.
La Regione ha attivato la procedura per la ricognizione dei fabbisogni finanziari per far fronte ai danni causati dal maltempo attraverso una Circolare che stabilisce le procedure per una tempestiva attività di ricognizione dei fabbisogni – attraverso la compilazione di apposite schede reperibili anche all'indirizzo http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/ - per gli interventi di ripristino e per i danni subiti. In particolare per quel che riguarda il fabbisogno per gli interventi sul patrimonio privato e le attività economico-produttive, la Circolare invita i Comuni a pubblicare sui propri siti istituzionali e/o nelle forme che ritengono più opportune le apposite schede che, cittadini e imprese interessati devono compilare e trasmettere sempre ai Comuni entro il prossimo 28 febbraio.
Il primo decreto – che fissa a 90 giorni la durata dello stato di crisi regionale a partire dal 24 gennaio, data di adozione dell'atto si è reso necessario in attesa della dichiarazione di stato di emergenza nazionale che il presidente Errani ha, nei giorni scorsi, inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta e al Prefetto Franco Gabrielli.
Inoltre, per assicurare il raccordo e coordinamento tra gli enti interessati (sia a livello istituzionale sia a livello operativo) ma anche per una più efficace gestione dell'emergenza, il Decreto istituisce un Comitato istituzionale e un Centro di coordinamento operativo.
Il Comitato istituzionale è presieduto dallo stesso presidente Errani ed è composto dall'assessore regionale alla Protezione civile, dal Prefetto di Modena, dal presidente della Provincia di Modena e dai sindaci dei Comuni del modenese maggiormente colpiti quali Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero. Il Comitato avrà il compito di concordare e valutare le misure, iniziative ed interventi necessari a fronteggiare l'emergenza in atto.
In Centro di coordinamento operativo, a supporto del Comitato istituzionale, sarà insediato presso il Centro unificato provinciale di protezione civile a Modena ed formato da dirigenti, funzionari e tecnici della Regione e della Provincia di Modena. Il centro di coordinamento è suddiviso in funzioni: segreteria di coordinamento, funzione tecnica di valutazione, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, comunicazione, servizi essenziali e tutela dell'ambiente, servizi scolastici e assistenza sociale.
Il secondo Decreto costituisce un gruppo di lavoro tra esperti della Regione, di enti interregionali quali Aipo e l'Autorità di Bacino del Po che analizzi e cause della rottura arginale del fiume Secchia e approfondisca dal punto di vista strutturale le arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Canale Naviglio. Inoltre, il provvedimento affida alla Direzione Generale Ambiente della Regione Emilia-Romagna, al fine di acquisire valutazioni tecniche indipendenti, il compito di richiedere ai Dipartimenti delle Università italiane qualificati in materia idraulica e geostrutturale, la disponibilità di professionalità di elevato profilo tecnico-scientifico per costituire una Commissione scientifica che, che ha il compito di analizzare e valutare le cause della rottura arginale del Secchia.
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Sono in servizio quelle di: Albareto, Bomporto, Solara, Sorbara e San Prospero. "Un grazie ai colleghi che stanno effettuando ogni sforzo per garantire la continuità del servizio" -
Modena, 22 gennaio 2014 -
L'alluvione che nei giorni scorsi ha devastato parte della provincia di Modena, ha fatto sentire i suoi pesanti effetti anche sulle farmacie presenti nei Comuni direttamente interessati dal tragico evento. Federfarma Modena, l'Associazione che riunisce i titolari delle farmacie private di Modena e provincia, nel ribadire il proprio plauso alle Forze dell'Ordine e a tutti i volontari della Protezione Civile che da subito si sono attivati per aiutare la popolazione colpita, comunica che le farmacie associate e presenti nella frazione del Comune di Modena, Albareto e nei Comuni di Bomporto comprese quelle di Solara e Sorbara e San Prospero non sono state investite dalla massa d'acqua fuoriuscita dal fiume Secchia e sono tutte operative. Unica eccezione, quella situata nel Comune di Bastiglia che a causa dell'allagamento risulta chiusa. Non è ancora stato possibile infatti quantificare i danni verificatisi al suo interno, per le difficoltà che permangono a raggiungerla. L'Associazione inoltre tiene a sottolineare che attualmente non risultano esserci problemi di approvvigionamento di farmaci.
Federfarma desidera ringraziare tutti coloro che sin dal primo momento si sono attivati per soccorrere le persone colpite dall'alluvione. Analogo ringraziamento l'Associazione rivolge a tutti i farmacisti di quell'area che stanno garantendo dove ci sono già le condizioni per farlo, la continuità di un servizio essenziale per la salute
Per la situazione aggiornata, i contatti delle farmacie e gli orari di apertura è possibile consultare il sito www.federfarmamo.it, o telefonare direttamente a Federfarma Modena al numero 059 340998.
(fonte: ufficio stampa Federfarma Modena)