La Lega B ha comunicato le date dei recuperi delle gare che sono state rinviate nei giorni scorsi, relative alla 29a giornata di Serie B ConTe.it. Ecco, nel dettaglio, le date e gli orari:
Lunedì 2 aprile 2018
Foggia-Empoli ore 12:30
Avellino-Bari ore 15:00
Carpi-Venezia ore 17:30
PARMA-PALERMO ore 20:30
Martedì 3 aprile 2018
Brescia-Virtus Entella ore 18:00
Pro Vercelli-Perugia ore 18:00
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Le informazioni relative ai biglietti acquistati per la gara inizialmente in programma per il 3 marzo scorso, poi rinviata: clicca qui per tutte le info
Un gol nel primo tempo che vale tre punti. Buona prova dei crociati che mostrano personalità in una trasferta insidiosa. D'Aversa salva la panchina e si riporta in zona playoff.
Parma, 27 febbraio 2017 - di Luca Gabrielli - I crociati arrivano in terra campana con l'obiettivo dei tre punti dopo le ultime gare prive di soddisfazioni e vittorie. Il mister D'Aversa applica un turnover scientifico con il capitano Lucarelli tenuto a riposo e il bomber Ceravolo sostituito dall'esperto Calaió, alla ricerca del centesimo gol in serie cadetta. Le prime battute di gara vedono i padroni di casa tenere il pallino del gioco e un Parma attendista pronto ad approfittare di un errore dei campani. La Salernitana si porta spesso nella metà campo avversaria ma non crea veri e propri pericoli dalle parti di Frattali mentre il Parma sembra attendere il momento giusto per colpire in contropiede. E al 33' è proprio Jacopo Dezi a portare in vantaggio gli ospiti sfruttando un perfetto assist di Calaió, lasciato colpevolmente solo dalla difesa campana.
Nella ripresa la Salernitana sembra subire il colpo ed è il Parma ad avere le occasioni migliori per raddoppiare, prima con Calaió che di sinistro spara alto sopra alla traversa e nel finale di gara con Dezi che si mangia da due passi dalla porta la doppietta personale e Scavone che di sinistro trova l'ottimo intervento del portiere.
Prova di orgoglio e personalità dei crociati
Nelle ultime settimane si rimproveravano i giocatori crociati di non avere la giusta determinazione per affrontare la serie cadetta, i cosiddetti "attributi" per lottare per la promozione in A. Ieri sera finalmente si è vista una prova convincente non tanto dal punto di vista tecnico quanto per il carattere visto in campo. I giocatori scelti da D'Aversa hanno finalmente trovato il giusto approccio alla gara fin dalle prime battute e hanno portato a casa tre punti fondamentali per restare attaccati al treno delle squadre che lottano per i playoff. Una prova arcigna senza molte azioni da rete create ma che ha visto una ritrovata compattezza tra i reparti. La mentalità sembra quella giusta, ora si devono trovare continuità di risultati a partire dalla difficile partita di domenica al Tardini contro il Palermo. Punti fondamentali da mettere assolutamente in cascina per dare entusiasmo ai giocatori e all'ambiente.
Per i crociati un pareggio per uno a uno contro il Venezia che conferma l'ambizione playoff della società. Timidi segnali di orgoglio dopo il goal subito dagli ospiti e squadra compatta con il tecnico.
Parma, 24 febbraio 2018 - di Luca Gabrielli - Il film della partita in poche emozioni
Il mister D'Aversa dopo la vergognosa sconfitta di Empoli prova a dare certezze alla squadra tornando al modulo collaudato del 4-3-3. Torna Scozzarella in regia e davanti l'infortunato Ciciretti viene sostituito dal suo alter ego Insigne che affianca Da Cruz e Ceravolo.
I primi 45' vedono un Parma più arrembante e volitivo rispetto alle ultime uscite ma preoccupato di subire le ripartenze di un Venezia venuto al Tardini per fare risultato. Il campo pesante a causa della neve caduta sulla città tutto il giorno non aiuta ma le azioni da goal non mancano.
Al 23esimo la prima vera occasione: Insigne sulla sinistra mette un bel cross in area per Ceravolo che in spaccata non ci arriva per pochi centimetri. Quattro minuti dopo sempre Insigne cerca l'azione personale: da destra stavolta si accentra e tenta il tiro a giro, con la palla che sfiora il palo.
Al 32esimo l'azione più importante del match: su una ribattuta Gagliolo dal limite dell'area scocca un tiro potente di sinistro che si stampa sull'incrocio dei pali. La prima frazione della partita terminata sullo zero con un Parma molto sfortunato.
Nella ripresa si capovolgono i ruoli con un Venezia molto più carico che fa la partita e i crociati che inspiegabilmente rientrano in campo molli. Al 53' Stulac su punizione scalda i guantoni di Frattali ma al 67' arriva la doccia fredda per i tifosi ducali: pasticcio in difesa con Firenze che approfitta di un'ingenuità di Lucarelli e batte l'estremo difensore crociato. Sembrerebbe il solito copione è invece Scozzarella al 74' decide di fare in proprio e si guadagna un calcio di rigore con una efficace serpentina: dal dischetto si presenta il neo entrato Calaiò che spiazza il portiere e ristabilisce il risultato in parità.
Il Parma ha solo un quarto d'ora in cui cerca con l'orgoglio di strappare la vittoria ma il Venezia riesce a tenere e la partita termina con un giusto pareggio.
Timidi segnali di ripresa ma ancora troppo poco
Se non altro si è visto l'impegno e la voglia di vincere nella squadra crociata ma è davvero un involuzione quella che i tifosi stanno assistendo dall'inizio del 2018.
Manca un gioco e soprattutto mancano i goal che servirebbero a raggiungere per lo meno i playoff, obiettivo minimo stagionali. Ad oggi il Parma si ritrova per la prima volta addirittura fuori dalla zona playoff e questo è davvero inconcepibile per una squadra composta da nomi altisonanti.
D'Aversa per ora salva la panchina ma lunedì sera si torna già a giocare e a Salerno, contro la Salernitana, non ci saranno giustificazione. I crociati dovranno tornare a casa con il bottino pieno o la società a quel punto dovrà prendere seri provvedimenti.
L'esposizione e la raccolta dei rifiuti verranno posticipati a sabato 24 Febbraio. I contenitori dovranno essere esposti sabato alla mattina entro le ore 9.
Parma, 19 febbraio 2018 - La partita Parma-Venezia, in programma allo stadio Tardini venerdì 23 Febbraio alle 20.30, determinerà alcune variazioni nella esposizione dei contenitori dei rifiuti e nelle operazioni di raccolta per motivi di ordine pubblico.
L'esposizione dei rifiuti dovrà avvenire solo alla mattina di Sabato 24 Febbraio entro le ore 9.
Le strade interessate al provvedimento sono le seguenti:
Via BANDINI PRIMO
Via BELLINI VINCENZO
Via BOLZONI GIOVANNI
Via BOTTESINI GIOVANNI
Viale CAMPANINI ITALO E CLEOFONTE
Via CURIEL EUGENIO
Via DACCI GIUSTO
Via DE GIOVANNI NICOLA
Via DONIZETTI GAETANO
Via FERRARINI GIULIO CESARE
Via FURLOTTI AMATO
Via MANARA PROSPERO
Via MASSARI STEFANO
Via MONTAGNANA
Via MONTE BARDONE
Via MONTE CAIO
Via MONTE PENNA
Via PAGANINI NICCOLO'
Viale PARTIGIANI D'ITALIA
Viale PELACANI BIAGIO
Via PEZZANI RENZO
Via PUCCINI GIACOMO
Piazzale ROLLA ALESSANDRO
Viale ROSSI PIER MARIA
Via SCARLATTI ALESSANDRO
Viale SETTE FRATELLI CERVI
Viale S.MICHELE
Strada TORELLI POMPONIO
Via USIGLIO EMILIO
Viale VIOTTI ANTEO ED ERASMO
Via MELEGARI FRANCESCO
Via DA PALESTRINA GIOVANNI PIERLUIGI
In queste strade, i rifiuti NON dovranno essere esposti il venerdì, anche se è previsto dal calendario.
Per ogni informazione è possibile contattare il numero verde 800 - 212607
Iren ringrazia i cittadini per la collaborazione.
Bruciante sconfitta per 4 a 0 a Empoli contro la scatenata capolista. Due gol per tempo affondano i crociati, incapaci di tenere il passo della squadra di Andreazzoli. I ducali mostrano limiti tecnici e fisici e per D'Aversa ora si fa dura.
di Luca Gabrielli - Parma, 18 febbraio 2018 -
Una squadra senz'anima e priva di un gioco
Doveva essere la gara della svolta in casa della capolista Empoli e invece si è dimostrato il punto più basso della stagione del Parma.
Una stagione che rischia seriamente di compromettersi se al più presto non si troveranno soluzioni per tornare in carreggiata. Il sogno promozione diretta da qualche giornata è ormai pura utopia ma ora c'è da preoccuparsi per l'obiettivo minimo, quei playoff che a giugno decideranno la terza squadra valevole per la Serie A. I giocatori visti ieri e nelle ultime giornate sono da promozione solo per i nomi che portano ma non per l'apporto tecnico e soprattutto mentale che danno quando scendono in campo. L'Empoli ha strapazzato il Parma dal primo all'ultimo minuto riuscendo ad andare a segno ogni volta che decideva di spingere sull'acceleratore. Andreazzoli ha saputo dare un'anima e soprattutto un gioco ai suoi uomini compattando la difesa e sfruttando al meglio le bocche di fuoco che ha davanti. Donnarumma e Caputo ieri hanno fatto il bello e il cattivo tempo tra le maglie crociate segnando tre reti e riportando sulla terra i giocatori ducali, tanto osannati per le qualità tecniche che ben poche volte si sono viste in questa stagione.
Ha ceduto come un castello di carte anche la difesa gialloblù, l'unica ancora di salvezza che dava qualche speranza ai tifosi di poter affrontare le squadre più forti della categoria.
Lucarelli e soci non ci hanno capito niente e non hanno potuto arginare le azioni offensive molto ben orchestrate dai padroni di casa. Il centrocampo, punto focale di ogni squadra, non ha mai fatto filtro venendo surclassato anche sul piano fisico dagli avversari e l'attacco, come al solito, non ha creato pericoli sufficienti per impensierire il portiere. Ciciretti e Ceravolo predicano nel deserto in una squadra che non ha mordente, non corre e soprattutto non ha un gioco.
A D'Aversa gli si può rimproverare proprio questo. Dopo 26 giornate i giocatori sembrano scendere in campo senza un'idea precisa su cosa fare ma dando l'impressione di improvvisare sul momento.
Durante la settimana l'allenatore dovrebbe preparare precisi schemi e far ripetere continuamente movimenti difensivi e offensivi in modo tale da vedere al sabato trame di gioco oleate che poi possono anche non riuscire, per carità, ma almeno da dimostrare che alla base di tutto ci sta un pensiero di gioco. Questo non si vede dall'inizio della stagione e a preoccupare è anche la tenuta mentale della squadra che alla prima difficoltà si disunisce senza reagire come dovrebbe fare una squadra in lotta per la promozione.
Per D'Aversa saranno ore molto importanti per il suo futuro che ad oggi sembra un po' più lontano da Parma. Vedremo se la dirigenza deciderà se concedergli ancora un'opportunità o se sceglierà di non dare più alibi a questi giocatori cambiando scelta tecnica
Un pareggio che sa tanto di sconfitta conferma la crisi che la squadra di D'Aversa attraversa da mesi. Il campionato non aspetta più e ora c'è davvero da lottare per raggiungere il risultato minimo dei playoff. L'ex Cerri applaudito dalla Curva dopo il goal.
Parma, 11 febbraio 2018 - di Luca Gabrielli - La crisi non ha fine e ora si fa davvero dura.
Non ci sono più aggettivi per descrivere il momento tragico del Parma Calcio. La squadra costruita l'estate scorsa avrebbe dovuto giocarsela tra le prime della classe ma oggi, a 3/4 di campionato già giocato, i tifosi si interrogano sulle reali possibilità di poter come minimo raggiungere i playoff per poi giocarsi il tutto per tutto per la promozione in A.
L'ennesima opportunità di avvicinarsi alle prime è stato vanificata dalla prestazione scialba e priva di carattere della squadra, scesa in campo con il piglio sbagliato e capace di dare timidi segnali di risveglio solo dopo essere andata in svantaggio con il goal del figliol prodigo Alberto Cerri, nato e cresciuto proprio a Parma.
I crociati non hanno saputo sfruttare il famoso "fattore campo" e insieme al Perugia hanno dato vita a una partita davvero noiosa, priva di spunti e azioni pericolose.
Giunti al 60' minuto nessuno dei due estremi difensori ha mai seriamente rischiato di capitolare dinanzi a un tiro pericoloso, fino a quando il ragazzino cresciuto nel vivaio gialloblu, Alberto Cerri, non incorna uno splendido cross dalla destra di Mustacchio battendo un incolpevole Frattali.
Il bomber perugino si scusa immediatamente sotto la Curva Nord alzando le braccia al cielo in segno di perdono e immediatamente partono gli applausi degli ex tifosi con una punta non tanto velata di contestazione verso i giocatori crociati.
D'Aversa decide allora di giocarsi il tutto per tutto mettendo in campo una formazione ultra offensiva con davanti Da Cruz, Ceravolo, Di Gaudio e il neoacquisto Ciciretti. Proprio quest'ultimo, insieme a Ceravolo, dà la scossa alla squadra prendendo in mano il gioco del Parma.
Tutte le azioni partono dai suoi piedi e all'84' Da Cruz viene atterrato in area di rigore, costringendo l'arbitro a fischiare il penalty. Dagli undici metri si presenta Ceravolo che spiazza il portiere Leali e ristabilisce il punteggio di parità. La partita sembra aver preso una svolta favorevole e pochi minuti dopo sempre Ceravolo colpisce il palo dopo una splendida girata ma è ormai troppo tardi.
Il match finisce uno a uno e parte la contestazione civile dei tifosi che fischiano la squadra. Il capitano Lucarelli cerca di chiarirsi sotto la Nord con i Boys che intonano il coro "Noi vogliamo gente che lotta".
Come fare per dare una svolta alla stagione?
Questa è la domanda che tutti i tifosi crociati si stanno ponendo. Aspettando il posticipo del Palermo è impensabile credere di poter raggiungere la promozione diretta e allora si deve entrare nell'ottica di ridimensionare l'obiettivo e lavorare d'ora in poi per entrare senza affanni nei playoff.
Le prossime saranno ore calde per capire se continuare con la gestione attuale del mister D'Aversa o dare uno scossone all'ambiente e cambiare allenatore. Sicuramente i due punti fermi da qui alla fine del campionato dovranno essere Amato Ciciretti e Fabio Ceravolo che nei pochi minuti visti insieme hanno dato l'impressione di essere davvero di una categoria superiore.
In più, i due hanno davvero una splendida intesa dentro e fuori dal campo, affinata negli passati insieme a Benevento. D'Aversa, o chi ci sarà al posto suo, dovrà ripartire proprio dall'alchimia di questo duo per cercare di riportare il Parma nelle zone alte della classifica.
Le Rondinelle tornano alla vittoria dopo due mesi grazie alla doppietta di Torregrossa e inguaia D'Aversa, ora a rischio esonero. I crociati non riescono più a vincere in trasferta e sprofondano a dieci punti dalla capolista.
Parma, 4 febbraio 2016 - di Luca Gabrielli
Dopo la scoppiettante vittoria di sabato scorso contro il Novara, il Parma sembrava aver ritrovato la retta via per ricominciare la rincorsa per la promozione diretta e invece è arrivato lo stop che non ci si aspettava.
Contro un Brescia non certo irresistibile, i crociati giocano una partita priva di idee e concretezza mostrando evidenti limiti di maturità. D'Aversa nel post partita si lascia andare confermando quello che i tifosi pensano da qualche mese: questa squadra non ha il carattere per lottare per la promozione diretta in A. Le altre là davanti infatti macinano punti con goleade (vedi Frosinone e Empoli) mentre i ducali fanno una fatica enorme a creare occasioni da rete e appena passano in svantaggio non hanno la forza di capovolgere il risultato. Così non va e nonostante il ritorno al goal di Ceravolo dopo molti mesi, l'ottimismo in città incomincia a scarseggiare. Le vittorie non si fanno con le figurine ma con impegno, sacrificio e concentrazione, qualità che il Parma fino ad ora ha mostrato solo a sprazzi. La serie cadetta si vince con la continuità di risultati e i crociati, dopo la pausa natalizia, sembrano proprio aver perduto la fiducia che si conquista con i punti.
Non si può non accennare alla delicata situazione che sta vivendo il mister D'Aversa. In questi casi il primo capro espiatorio è sempre l'allenatore e in molti in città iniziano a chiedere il cambio in panchina. La società in questi giorni non potrà restare in disparte e dovrà farsi sentire negli spogliatoi per dare una scossa alla squadra.
Il ritorno al goal di Ceravolo unica nota positiva
La partita può essere riassunta nei nomi di Torregrossa e Ceravolo, i bomber di giornata. Il primo infatti, grazie alla doppietta realizzata (di pregevole fattura il goal decisivo), riporta alla vittoria le rondinelle dopo ben due mesi e regala una boccata d'ossigeno all'allenatore bresciano. Ceravolo invece ritrova la rete dopo 8 mesi e un campionato passato quasi totalmente in infermeriala. La speranza è che il goal segnato a Brescia abbia regalato al Parma quel bomber che la squadra non ha avuto per tutto il girone d'andata.
Per un Ceravolo ritrovato, non si hanno invece ancora notizie del colpo di gennaio Ciciretti. Il fuoriclasse di categoria ancora non ha visto il campo e ci sarà bisogno al più presto dei suoi assist e delle sue reti per raggiungere almeno i playoff.
I crociati tornano alla vittoria dopo più di un mese giocando una partita molto convincente. Nel finale del primo tempo la svolta con le reti di Gagliolo e Calaiò su rigore; nella ripresa Scavone chiude i conti.
di Luca Gabrielli Parma, 28 gennaio 2018 -
Il Parma doveva tornare alla vittoria e così è stato. Dopo un primo tempo in cui la truppa di D'Aversa fatica a trovare spazi e soluzioni offensive, arriva al 43' l'occasione che indirizza le sorti del match in favore dei crociati: sugli sviluppi di un calcio piazzato, una mischia vede favorire l'intervento del difensore Gagliolo che batte a rete. Sono momenti di tensione e passano alcuni minuti prima che l'arbitro convalidi il goal ma alla fine non ci sono dubbi. Il Novara è frastornato e molto nervoso e due minuti dopo Mantovani stende in area Calaiò; rigore netto ed espulsione per il difensore. Lo stesso "arciere" va sul dischetto del rigore chiudendo di fatto la partita nei primi 45'.
Il Parma rientra in campo nella ripresa tranquillo, forte del doppio vantaggio e dell'uomo in più. Non corre grossi e pericoli e sfiora la terza rete al 72' con Insigne, subentrato a Siligardi, che trova la pronta risposta del l'estremo difensore del Novara. Passano pochi minuti e dopo una splendida azione, Scavone timbra il cartellino di testa su un assist di Di Gaudio. C'è tempo anche per la prodezza di Frattali che para un rigore all'ultimo secondo a Sansone, mandando in estasi i tifosi parmigiani.
Il Parma riprende a macinare gioco e sale in classifica
Non era sicuramente un momento felice per la squadra crociata che da quattro giornate non trovava più la rete e aveva mostrato un'involuzione del proprio gioco. Dopo la sconfitta di Cremona all'ultimo minuto, gli uomini di D'Aversa erano chiamati a dare un segnale di ripresa dentro le mura amiche del Tardini. Così è stato con una prova convincente dal punto di vista del gioco e soprattutto della concentrazione. Il Parma è da subito entrato in partita e non ha mostrato nell'arco dei novanta minuti alcun vuoto.
Si sono viste interessanti trame di gioco offensive e la difesa si è dimostrata ancora una volta il punto di forza dei ducali. Davanti le altre non perdono un colpo ma i crociati riprendono a vincere e salgono al quarto posto dando l'impressione di essere tornati in carreggiata.
Cavion regala il successo alla Cremonese nella sfida playoff con il Parma, prima del girone di ritorno. Il gol dell'1-0 messo a segno all'89' vale i tre punti necessari per scavalcare gli stessi crociati. Pessima gara giocata dai ducali, senza idee per lunghi tratti del match
di Luca Gabrielli Parma, 21 gennaio 2018 -
La cronaca
Peggio di così non poteva incominciare il 2018 per i crociati che alla prima di ritorno escono sconfitti con un goal segnato all' 89'. La prima frazione di gioco vede le due squadre affrontarsi a viso aperto con un Parma che nel primo quarto d'ora dà l'impressione di poter far male ai padroni di casa. Di Gaudio e Calaiò sfiorano la rete del vantaggio ma si dimostrano poco sterili come tutta la manovra offensiva dei ducali. La Cremonese prende piano piano le misure e nella fine del primo tempo sbagliano due goal semplici con Arini e Cavion che si fa ipnotizzare da Frattali.
La ripresa è di stampo prettamente cremonese con il Parma messo alle corde. Gagliolo al 56' rischia l'autogoal e al 69' si assiste ad un doppio miracolo di Frattali nel giro di venti secondi. Al'82' viene annullato la rete dei padroni di casa con Arini che viene pescato in fuorigioco ma è il preludio alla doccia fredda che arriva all'89' con Cavion che raccoglie una respinta e insacca. Il Parma non ha il tempo per reagire e torna a casa a mani vuote e sconsolato.
Attacco impresentabile in attesa dei nuovi acquisti
L'allarme attacco è davvero preoccupante. Il Parma non segna da ben quattro gare e la manovra offensiva sembra avere avuto una preoccupante involuzione. Per fortuna il mercato ha regalato negli ultimi giorni colpì molto interessanti che però non si sono visti a Cremona. D'Aversa ha voluto dare fiducia ai "vecchi" e purtroppo non ha avuto ragione. Calaiò e Ceravolo sono tornati dai rispettivi infortuni senza creare pericoli alla difesa lombarda e probabilmente il botto di mercato sarà proprio un centravanti di peso dal goal facile. Faggiano nel frattempo ha regalato alla platea ducale Amato Ciciretti, un lusso per questa categoria che però di mestiere fa l'esterno offensivo. Il direttore generale dovrà ora adoperarsi per quel profilo "stile Matri" che tanto serve alla squadra. Il girone di ritorno è appena iniziato ma bisognerà fin da subito tornare in carreggiata per la promozione in A
Il Parma è quinto in classifica con trentatré punti, Cremonese sesta con trentadue: non bastassero questi semplici dati a mettere pepe sullo scontro diretto di sabato pomeriggio allo Zini (si gioca alle 15), aggiungiamoci che il Venezia (la prima squadra ad oggi fuori dai play out) di punti ne ha ventinove e il Frosinone secondo dietro al Palermo (a trentanove) ne ha trentasette. Insomma, la corsa promozione è decisamente affollata e nessuno può permettersi distrazioni.
Per questo la gara di Cremona potrebbe rappresentare uno snodo fondamentale per il Parma: dopo la sosta invernale la squadra di D’Aversa dovrà dimostrare di aver smaltito la ruggine e i carichi di lavoro e dovrà cercare di dimenticare i quattro pareggi consecutivi che avevano caratterizzato e rallentato i gialloblu prima dello stop. In quanto a pareggi, però, nemmeno la Cremonese scherza: undici su ventuno partite totali, dunque la metà delle gare disputate dai grigiorossi sono terminate pari (solo la Ternana con dodici ha fatto peggio).
Il pareggio è anche il risultato più frequente allo Zini (cinque su dieci), campo sul quale però è passato solo il Palermo (e soltanto con il minimo scarto). Il Parma in trasferta, invece, ha già perso a Carpi, Frosinone e Perugia, ma è anche vero che ha vinto a Cittadella, Foggia, Venezia e Novara. Per questo la partita di Cremona può essere un banco di prova decisivo per i gialloblu, una sorta di prova di maturità contro una squadra decisamente organizzata, che concede pochissimo all’avversario ed è cinica quando c’è da punire gli errori degli avversari. Non a caso, la difesa del Parma è la migliore del campionato insieme a quella del Palermo (diciassette le reti incassate), ma la Cremonese ne ha subite soltanto quattro in più.
L’attacco grigiorosso, invece, si fa preferire rispetto a quello dei gialloblu: ventinove le reti all’attivo per Paulinho e compagni, mentre Insigne e soci si sono fermati a ventisette. Ed è il gol che è mancato al Parma nelle ultime uscite, perché se è vero che Frattali ha chiuso con la porta inviolata nelle ultime tre, è altrettanto vero che gli avanti gialloblu non sono riusciti a scalfire i muri difensivi avversari. Insomma, bene l’imbattibilità, ma bisognerà anche riprendere a segnare, altrimenti si rischia di accumulare distacchi preoccupanti o, peggio, farsi rimontare dalle inseguitrici. E in questo senso la classifica cortissima di questa “pazza” Serie B non aiuta. Come detto, però, lo Zini non è proprio il campo più agevole della Serie B e infatti secondo i bookmakers l’1 è il segno favorito (la quota si aggira su 2.4, mentre sia l’X che il 2 superano quota 3).
Viste le statistiche delle due difese, inevitabile pensare ad una gara con poche reti e infatti l’Under 2.5 è largamente favorito rispetto all’ipotesi Over 2.5 (1.6 contro 2.3). Per gli ottimisti, buona anche la quota della doppia chance X2, che vale anch’essa 1.6 volte la posta. Per chi volesse scommettere sulla gara, è possibile anche approfittare dei bonus di benvenuto di alcuni dei più importanti bookmakers. È possibile ritrovarne una rassagna dettagliata su www.sportytrader.it.