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Martedì, 12 Giugno 2018 16:39

L'Ospedale Maggiore riqualifica 3 reparti

All'Ospedale Maggiore di Parma piano delle attività estive con più disponibilità di letti rispetto all'anno scorso. Dopo la riqualificazione dell'ematologia iniziata la settimana scorsa, lavori da metà luglio in cardiologia e cardiochirurgia.

Parma, 12 giugno 2018 -

Più letti disponibili per il periodo estivo rispetto allo scorso anno e da metà luglio lavori di riqualificazione nelle degenze cardiologiche e cardiochirurgiche, approfittando della diminuzione degli interventi programmati in estate. Queste le principali novità, a livello organizzativo, che investono l'Ospedale Maggiore di Parma tra metà giugno e inizio settembre, presentate in conferenza stampa dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi, insieme a i direttori di dipartimenti Gianfranco Cervellin, per l'Emergenza-Urgenza; Gianluigi De' Angelis, per il Materno Infantile; Tiziana Meschi, per il Medico-Geriatrico-Riabilitativo; Roberto Quintavalla, per l' Area Medica e Michele Rusca per il dipartimento Chirurgico.

Per quanto riguarda la programmazione dei posti letto, suddivisa in 5 periodi ciascuno di 3 settimane, occorre segnalare che quasi tutte le unità operative mantengono invariata la loro dotazione ad eccezione della Cardiologia e della Cardiochirurgia dove la riduzione dei letti nelle rispettive degenze, al 2° piano del Centro del Cuore, si è resa necessaria per consentire i lavori di riqualificazione dei reparti. Le opere di manutenzione, che prevedono, con lavori di ristrutturazione e tinteggio oltre al rinnovo dei servizi igienici, dureranno dal 16 luglio al 10 agosto nella degenza cardiochirurgica e dal 20 agosto al 10 settembre in quella cardiologica. Sono in dirittura d'arrivo, invece, gli interventi di manutenzione effettuati al 7° piano della Torre delle Medicina nel reparto di Ematologia che hanno comportato il temporaneo trasferimento del reparto al 5° piano dello stesso padiglione. Venendo alla programmazione estiva: rimane praticamente invariato il numero di posti letto per le strutture internistiche, mediche e di lungodegenza, così come per l'area neurologica e neurochirurgica e per l'area critica" (1a e 2a anestesia e fisiopatologia respiratoria). Nell'area chirurgica il piano estivo prevede una rimodulazione delle attività programmate di circa il 10% dei letti solo nel periodo centrale dell'estate. In termini assoluti rispetto all'anno scorso per l'area chirurgica i letti in più sono: 81 tra fine giugno e metà luglio, 57 tra la seconda metà di luglio e inizio agosto e 45 nelle settimane di ferragosto. "Numeri – spiega Massimo Fabi - che parlano da soli soprattutto per alcune aree, come quella chirurgica che l'anno scorso aveva risentito di diversi accorpamenti delle degenze, a seguito dei lavori di riqualificazione dei comparti operatori. Quest'anno, invece, grazie alla programmazione svolta riusciamo a garantire una disponibilità di letti piuttosto elevata".

Novità anche dal punto di vista del personale. "In coerenza con linee di programmazione stabilite a livello regionale - conclude Fabi - il nostro obiettivo è quello di assumere personale in ruolo. È in dirittura d'arrivo il concorso per infermieri, mentre sta per partire a giorni il concorso per Operatori socio sanitari. In attesa di consolidare le assunzioni in ruolo, soprattutto per alcuni periodi dell'estate prevediamo di assumere temporaneamente circa 220 tra infermieri ostetriche, tecnici e operatori socio sanitari per permettere la fruizione delle ferie ai nostri professionisti".

Fonte: Ausl Parma

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Radioterapia: iniziati i lavori per ampliare i locali della Radioterapia dell'Ospedale Maggiore grazie alla disponibilità dell'impresa Bonatti.

Due locali in più per la Radioterapia dell'Ospedale Maggiore, collocata al piano rialzato della palazzina d'ingresso che si affaccia su via Gramsci. Locali che saranno a disposizione del personale per le visite ai pazienti seguiti dalla struttura.

Lunedì sono iniziati i lavori di quelle che erano due stanze di servizio e che ora, grazie all'attenzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e alla generosa disponibilità dell'impresa Bonatti, diventeranno due ambulatori a tutti gli effetti.

"Era un mio desiderio migliorare l'accoglienza della nostra Radioterapia oncologica e ho colto al volo la disponibilità della Bonatti che si è offerta di aiutarci nei lavori di recupero di questi spazi", spiega la dottoressa D'Abbiero. "Entro giugno avremo due ambulatori in più al servizio del personale e soprattutto dei pazienti, un ampliamento preziosissimo per noi che abbiamo eseguito solo lo scorso anno 7200 visite con una presa in carico di 1074 pazienti". I lavori di ristrutturazione non interferiranno con l'attività del centro che proseguirà come di consueto senza comportare disagio per i pazienti.

"Sebbene le nostre attività siano concentrate soprattutto all'estero, manteniamo un profondo legame con Parma, la nostra città", conclude Corrado Chiesa, CFO del Gruppo Bonatti. "È un piccolo gesto che vuole sostenere il prezioso impegno del reparto di Radioterapia e sottolinea la volontà di essere vicini ai nostri concittadini, in particolare a coloro che vivono momenti di difficoltà".

Gesti di generosità silenziosa quanto spontanea che migliorano il percorso di cura dei pazienti.

Fonte: Ausl Parma)

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Dopo la ristrutturazione dei locali interni che ospiteranno il Day hospital oncologico si procede al recupero della facciata,
con risorse reperite nell'ultimo bilancio di esercizio.

Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione interna del Day hospital oncologico, al piano rialzato del Padiglione Cattani, con spazi riqualificati che offriranno ai pazienti e ai professionisti locali adeguati alla qualità del servizio e al carico di lavoro che devono assolvere. L'intervento, pari a 1.300.000 euro interamente sostenuto dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria, ha consentito di realizzare 13 ambulatori medici; 7 ambulatori di somministrazione e 2 camere di degenza di day hospital. Al fine di migliorare l'accoglienza di pazienti e famigliari, all'esterno della struttura sono stati realizzati nuovi parcheggi, che andranno ad aumentare quelli esistenti, e saranno riservati esclusivamente ai pazienti in cura nel Centro oncologico.

Grazie alla gestione dei fondo sulle manutenzioni cicliche l'Azienda Ospedaliera ha reperito le risorse per poter iniziare anche la ristrutturazione della storica facciata del Padiglione Cattani. I lavori sono iniziati in questi giorni e si inseriscono in un progetto di recupero dei padiglioni storici come già avvenuto per la facciata del Padiglione maternità. Questo intervento consentirà di consegnare a personale e pazienti locali adeguati alle funzioni di cura e recuperare la facciata di un padiglione che, da tempo, richiedeva una manutenzione adeguata.

"Proprio in questi giorni – spiega Massimo Fabi direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – i nostri servizi insieme al personale dell'Oncologia stanno organizzando tempi e modalità dei trasferimenti, garantendo, come sempre facciamo, la continuità assistenziale dei nostri pazienti".

Il Day hospital oncologico al Cattani rappresenta un primo passo in vista della successiva costruzione del Polo oncologico integrato che riunirà in un'unica struttura, nuova e funzionale, in viale Volturno, tutti i reparti di area oncologica, tra cui la Radioterapia sulla quale - conclude Fabi – "abbiamo importanti investimenti in corso di realizzazione, tra cui la gara per l'acquisizione di un acceleratore lineare di ultima generazione grazie al finanziamento della Regione di oltre 2.000.000 di euro".

 

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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L'Ospedale di Parma è centro di riferimento per l'applicazione di innovative tecniche di chirurgia mininvasiva: se ne parla in un convegno il 19 aprile.

Dalle nuove sale operatorie dell'Ospedale, dotate dei più alti standard tecnologici per la gestione delle immagini, un'equipe di chirurghi esperti eseguirà in diretta quattro interventi di chirurgia in ambito uro-oncologico. Grazie all'installazione delle telecamere dotate di un sistema sofisticato di videochirurgia, sarà possibile trasmettere le immagini dal comparto operatorio alla Sala congressi dell'Ospedale, dove i partecipanti potranno seguire via streaming ogni momento degli interventi, commentati da moderatori.
Protagoniste del video saranno le tecniche di laparoscopia che consentono di operare attraverso alcune piccole incisioni, decisamente meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale che comporta l'ampia apertura dell'addome. Si tratta appunto di interventi di chirurgia mininvasiva, di cui Parma è uno dei centri di riferimento: una pratica che permette la riduzione del dolore post operatorio, la rapida ripresa delle normali funzioni e delle proprie attività quotidiane, riducendo al minimo le complicanze dell'intervento.
Tutto questo al centro del congresso, giunto alla sua seconda edizione, dal titolo "Laparoscopy in Motion: Live Surgery", in programma giovedì 19 aprile dalle ore 8.30. L'iniziativa, aperta dal direttore generale Massimo Fabi, è organizzata dalla Struttura Complessa di Urologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Umberto Vittorio Maestroni e vede la partecipazione di professionisti di chiara fama provenienti da diverse sedi.
Oltre all'esecuzione in diretta degli interventi, è previsto un momento di approfondimento scientifico con una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Ilaria Notari, a cui parteciperanno alcuni tra i più illustri esponenti dell'urologia italiana, che si confronteranno sul ruolo del chirurgo tra tradizione e innovazione tecnologica, anche nell'ottica della formazione dei nuovi giovani urologi.

Ufficio Stampa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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Il trasferimento: nessuna imposizione solo una scelta di carattere assistenziale e clinica, sentiti i famigliari.

In riferimento all'articolo "Mia madre spostata su richiesta di una musulmana", uscito ieri sulla Gazzetta di Parma, solo alcune precisazioni per chiarire meglio la vicenda che vede coinvolte due pazienti dell'Ospedale Maggiore, entrambe ricoverate per un intervento chirurgico nel reparto di Chirurgia Maxillo-facciale ed entrambe dimesse nei giorni scorsi, dopo la buona riuscita delle operazioni e le cure del personale medico e infermieristico della struttura, guidata dal professor Enrico Sesenna.

La direzione del Maggiore, venuta a conoscenza della vicenda attraverso i social, ha preferito non intervenire in prima battuta per meglio verificare l'accaduto con il personale presente in turno nel fine settimana.

"Il trasferimento della signora nella stanza a fianco, dal letto 7 al letto 9 - precisa Giuseppe La Torre coordinatore infermieristico dell'unità operativa - non è ovviamente stato imposto ai famigliari della signora, ma è stato eseguito insieme a loro; tant'è – prosegue La Torre – che da quanto verificato il nipote della paziente si è dimostrato molto gentile con gli infermieri aiutandoli a spostare gli oggetti della nonna, presenti sopra al comodino".

Le cure e la degenza della signora sono quindi proseguite nella stanza a fianco insieme ad un'altra paziente di simile età anagrafica.

"Il trasferimento –ribadisce il Prof. Enrico Sesenna, direttore della Chirurgia Maxillo Facciale- è stato concordato dall'équipe e veniva incontro alle rispettive esigenze. Ci sembra del tutto ragionevole – conclude il primario - mantenere un clima sereno e collaborativo da parte di tutti, in special modo quando questo non causa disagi ai pazienti e ai loro congiunti".

Nessuna imposizione quindi e nessun trattamento differenziato della bimba, visto anche che di norma i pazienti pediatrici sono ricoverati in stanze singole o insieme ad un altro bambino. Inoltre, in questo caso, i particolari drenaggi posti dopo la delicata operazione rendevano comunque inopportuno lo spostamento della bimba. Solo quindi valutazioni di carattere assistenziale e medico come per ogni altro paziente.

Quanto poi alla presenza di letti in corridoio, dichiarata dalla signora Mariella Battistotti, si precisa che in Chirurgia Maxillo-facciale la presenza di letti e barelle tecniche fuori dalle stanze di degenza fa parte della normale attività di consulenza specialistica che la struttura svolge per il Pronto soccorso. Non erano quindi pazienti ricoverati che non avevano una stanza, ma pazienti in attesa di una prestazione specialistica presso gli ambulatori d'urgenza chirurgica presenti all'interno del reparto. E, come sempre avviene, non appena terminate le cure fanno ritorno nella struttura di afferenza.

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