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Al Mulino Formaggi srl la Ministra Bellanova ha discusso di export, di mercato dei formaggi, di CETA e naturalmente di dazi.

Di LGC Parma 10 febbraio 2020 - Tra un incontro istituzionale e un altro, la Ministra all'agricoltura Teresa Bellanova, ha abitudine di entrare concretamente nel mondo economico del settore da Lei presidiato, incontrando gli operatori e le imprese che compongono il variegato e qualificato sistema agroalimentare italiano. Un modo per meglio addentrarsi nei problemi, ma anche per intercettare soluzioni, soprattutto in quest'ultimo periodo storico dove il riaccendersi di una guerra di dazi può influire sia sull'export ma anche sulla qualità delle produzioni estere che potrebbero entrare in Italia.
Nella programmazione degli incontri istituzionali con gli operatori agroalimentari,  la Ministra Bellanova ha voluto fare visita alla Mulino Formaggi srl, l'impresa di Parma che opera nel confezionamento e commercializzazione dei formaggi DOP italiani ed in particolare Parmigiano Reggiano, che da sola esporta oltre il 50% del Parmigiano Reggiano in Canada, collocandosi tra i più importanti e accreditati operatori nazionali del settore e leader di mercato in nord america.

Accolta dal Presidente e Amministratore Delegato, Claudio Guidetti, la Ministra accompagnata dalla Assessora Regionale all'Agricoltura Simona Caselli e dal dirigente e noto politico Renzo Lusetti (a soli 28 anni era diventato parlamentare e confermato poi per altre 4 legislature), prima della visita di rito nei vari reparti dell'azienda si è intrattenuta con Guidetti e la dirigenza aziendale per uno scambio di informazioni sulle dinamiche di mercato dei formaggi duri all’estero e in particolare in nord America. 
Tra gli argomenti non poteva mancare il problema dei dazi USA e del CETA, proprio in ragione della solida e specifica esperienza di Guidetti e del management di Mulino Formaggi, che da molti anni esporta nel paese della "foglia d'acero".

“Il CETA, sottolinea Claudio Guidetti , di fatto è un accordo che ha obiettivamente portato dei notevoli vantaggi a noi e a tutto il settore. Un accordo di scambio che ha notevolmente favorito l’export, potendo registrare incrementi annuali tra il 20 e il 30%. Ma i vantaggi si sono riverberati anche sui consumatori canadesi grazie a un  sensibile ridimensionamento del prezzo al consumo,  rendendo perciò accessibile il Parmigiano Reggiano a una più estesa massa di consumatori e al contempo generando anche un incremento di marginalità per gli operatori stessi.  Fattori positivi che hanno influenzato positivamente anche sul lavoro e l’occupazione. Vero però che c’è anche il rovescio della medaglia. Accade infatti che importatori locali, spesso emanazioni di multinazionali europee non italiane, agiscano in slealtà di concorrenza di mercato, sfruttando le quote d’importazione e la nostra incapacità di fare sistema".

Prima di incamminarsi nei reparti la Ministra ha voluto rassicurare sulla politica che intraprenderà sulla questione dei Dazi. "Nonostante Trump, ha chiosato la Ministra Bellanova, con lui bisogna negoziare. Contrapporre dazi contro dazi, non porta a alcuna soddisfazione". 
   

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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