E’ proprio il caso di dire: colpo di scena da non credere. Il sindacato che ritiene di aver subito un attacco politico e sociale il 9 ottobre 2021 a Roma, quando gridavano alla violenza “fascista” per la manifestazione No Green Pass di migliaia di persone, la CGIL, fa uscire oggi una circolare interna a Trieste che ha dell’incredibile. Una marcia indietro del sindacato che smentisce se stesso e che appare come una mossa vergognosa. Vediamo perché.
La lettera che qui alleghiamo ha, infatti, implicazioni clamorose: tutta la narrativa che pretendeva che lo Stato italiano proteggesse la gente dal Covid (in realtà la protezione era per le case farmaceutiche) viene smentito clamorosamente dalla sentenza 585/2022 del 25 ottobre 2023 emessa dal dottor Ancora ma soprattutto dalla lettera del responsabile della CGIL che chiede al porto di Trieste e alla società Adriafer di risarcire i lavoratori colpiti dalle sanzioni disciplinari del periodo.
Ne consegue che tutta l’enorme protesta che si sviluppò alla fine del 2021 e in particolare contro il sindacato a Roma fu una protesta legittima e giustificata. Ne consegue anche che la decina di persone che per quell’episodio è finita in carcere ci è finita ingiustamente, che migliaia di persone hanno allora perso il lavoro ingiustamente e che milioni di persone allora sono state vittimizzate grazie a un potere cinico e baro che oggi ha mostrato il suo vero volto criminale.
In esclusiva il video denuncia di un portuale sospeso: https://fahrenheit2022.it/2024/02/13/la-resa-della-cgil-che-smentisce-la-narrazione-covid-risarcite-i-no-green-pass/