Nelle scorse ore i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, in parziale accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti della “SOLDO FINANCIAL SERVICE LIMITED”, società con sede dapprima nel Regno Unito e poi, a seguito della Brexit, in Irlanda che, in qualità di istituto di moneta elettronica, emette carte di pagamento ricaricabili.
Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, in parziale accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti della “SOLDO FINANCIAL SERVICE LIMITED”, società con sede dapprima nel Regno Unito e poi, a seguito della Brexit, in Irlanda che, in qualità di istituto di moneta elettronica, emette carte di pagamento ricaricabili.
Nella giornata di ieri i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e contestuale decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di imprenditori, un professionista e numerose società, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti di bancarotta fraudolenta, insolvenza fraudolenta, truffa, autoriciclaggio, omessa dichiarazione fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Alla presenza del Comandante Provinciale, Colonnello t.SPEF Fernando Capezzuto, si è insediato il nuovo Comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Parma, Maggiore Jacopo Giusti, che subentra al Maggiore Antonio Dima, trasferito al Gruppo di Monza, quale Comandante.
La Guardia di Finanza di Guastalla ha individuato l’ente che si prefiggeva di organizzare eventi e progetti di solidarietà sociale. Invece è risultata un evasore totale e il legale rappresentante avrebbe usato il conto della società per fini personali