Visualizza articoli per tag: cultura

Venerdì 18 ottobre (ore 21.00) al Centro Culturale Mavarta presentazione del libro “Sant’Ilario com’era. Il lavoro, le botteghe e le industrie storiche” realizzato dal santilariese Giorgio Casamatti, un racconto per immagini corredato da racconti e ricordi tratti dalle cronache locali. La serata sarà accompagnata dalle canzoni popolari del Paese che Canta. Il volume, patrocinato dal Comune di Sant’Ilario d’Enza, sarà disponibile per l’acquisto presso il supermercato ECU di Calerno che ne ha sponsorizzato la pubblicazione. Ingresso libero.

Il presente volume è il secondo capitolo di un progetto iniziato nel 2017 con “Mi ricordo a S.Ilario. Luoghi, personaggi e tradizioni di una volta”. In questo caso l’ampio volume, arricchito da più di 150 immagini storiche, è incentrato sul tema del lavoro. Sfogliando le pagine del libro si compie un viaggio nel tempo: dal mondo contadino alle prime industrie che cambiano il volto del territorio passando per le botteghe che per tanti anni hanno costituito un punto di riferimento per la comunità; la corte Spalletti, le fornaci, i bar in piazza, le ditte divenute storiche  (Fagioli Trasporti, Donelli Vini, Nelsen, Fa.Ba.,Montanari & Gruzza, Piovanelli), la Ferramenta di Adrasto Montanari, l’officina di Tribùs, l’edicola della Marcella, la drogheria dei fratelli Violi e il ristorante del Moro…. Le fotografie documentano e “tutelano” la memoria: ci parlano di luoghi e mestieri scomparsi, ci mostrano atteggiamenti, modi di vivere e di presentarsi di tante generazioni. Le immagini sonno accompagnate da didascalie e descrizioni che permettono di meglio comprendere e “situare” la successione visiva. In tanti si riconosceranno con commozione in queste righe  e in questi scatti che compongono la storia di Sant’Ilario e Calerno.

Alcune delle foto del libro saranno in mostra fino al 29 novembre al Centro Mavarta e alla Biblioteca Comunale.
Il santilariese Giorgio Casamatti è un esperto di grafica, storia e satira. In particolare la sua ricerca si è soffermata sulla figura di Giovannino Guareschi: ha svolto studi, ricerche e un complesso lavoro di archiviazione e catalogazione del materiale iconografico presso l’Archivio di Roncole Verdi. Da questa attività sono nate diverse pubblicazioni, spesso firmate insieme allo scrittore Guido Conti. Nel 2010 ha pubblicato “La famiglia Cervicontadini nella Resistenza” (MUP Editore). 
Info: Centro Culturale, via Piave 2, Sant’Ilario d’Enza (RE). Tel. 0522 671858 – www.mavarta.it

copertina_libro.jpg

Dopo aver ospitato il violinista di fama internazionale Massimo Quarta e l’Orchestra I Musici di Parma, diretta da Vassilis Christopoulos, ieri sera si è tenuto presso San Francesco del Prato, l’ultimo dei tre appuntamenti in programma per la rassegna "Il suono nella bellezza", organizzata in collaborazione con il Teatro Regio di Parma e con il sostegno di Opem e Suite 152.

I famosi musicisti che compongono il Trio di Parma – con Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello – hanno dato vita ad un concerto sulle note di Robert Schumann, Antonín Dvorák e Johannes Brahms.

Costituitosi nel 1990, l’ensemble ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale e ha inciso album per la leggendaria etichetta DECCA, ponendosi come punto di riferimento per la musica cameristica.

Alla scoperta di San Francesco: foto ed eventi

Il racconto fotografico di Francesca Bocchia

 

 

 

 

Pubblicato in Cultura Parma

Massimo Quarta violinista di fama internazionale, vincitore del prestigioso premio Paganini nel 1991, è stato protagonista del concerto tenutosi ieri sera nella splendida cornice della Chiesa di San Francesco del Prato. Il concerto si è inserito all'interno della rassegna creata a supporto del restauro della chiesa. Il celebre violinista si è esibito con l’Orchestra I Musici di Parma, diretta da Vassilis Christopoulos, in un programma tutto dedicato a Beethoven.

Il racconto fotografico negli scatti di Francesca Bocchia

 

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_136.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_129.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_76.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_74.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_68.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_60.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_52.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_51.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_48.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_46.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_41.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_40.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_39.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_27.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_25.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_19.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_17.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_14.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_9.jpg

SAN_FRANCESCO_DEL_PRATO_MASSIMO_QUARTA_2019_FOTO_FRANCESCA_BOCCHIA_3.jpg

Pubblicato in Cronaca Parma

Grande partecipazione di pubblico all'iniziativa targata Ugl, svoltasi a Bore. La presentazione del libro di Andrea Fòffano, autore del saggio "Segreti e Intelligence", ha visto, infatti, la partecipazione attiva di una folta platea, composta da cittadini di varie fasce d'età.

Ha aperto i lavori il segretario provinciale Ugl, Matteo Impagnatiello, che ha moderato l'evento ed ha evidenziato il ruolo fondamentale della cultura, come valore aggiunto e volano per lo sviluppo economico del Paese Italia.

È seguito l'intervento del "padrone di casa", il sindaco Diego Giusti, il quale ha ricordato la rilevanza dei casi trattati nella storia italiana, "dato che a scuola, ci si ferma alla seconda guerra mondiale, tralasciando, purtroppo, eventi a noi vicini".

È stata poi la volta della senatrice Maria Gabriella Saponara la quale, nel ribadire impegno ed attenzione per efficaci politiche a sostegno della cultura, ha sottolineato l'importanza della lettura, abitudine che, stando ai dati emersi dalle ultime ricerche di diversi istituti, ci vede tra gli ultimi in Europa.

Alla fine dell'avvincente esposizione di Andrea Fòffano, in cui l'autore del saggio ed esperto di intelligence ha snocciolato una notevole quantità di dati tecnici inerenti i casi trattati (Ustica, Giulio Regeni, Ilaria Alpi e Nicola Calipari), vi sono state domande del pubblico, a testimonianza dell'interesse dei casi esposti.

 

0f292991-b1ee-4ff6-aaa1-638513c18cc4.JPG

Pubblicato in Cultura Parma

La pittrice nocetana inaugura domenica 13 ottobre la sua nuova mostra dal titolo “Dentro”

Ritorna alle origini Monica Zarba, pittrice nocetana da anni trasferitasi a Trento, per inaugurare domenica 13 ottobre alle 15.30 alla Caplèra – in strada Costa Garibalda, 11 a Medesano - una mostra personale dal titolo “Dentro”, nata per sottolineare l’introspezione e il legame tra passato e presente che caratterizza molte sue opere. Il passato con i suoi punti oscuri e il presente da vivere, in continua evoluzione e divenire.
Monica Zarba si avvicina alla pittura dieci anni fa, come espressione dell’incontro con le sue emozioni più profonde e la necessità di farle emergere nella loro alternanza. La ricerca del gesto pittorico e la stesura del colore in modi differenti diventano il filo conduttore che si ritrova nei suoi paesaggi, nei quadri astratti e nelle figure femminili.
Gli scuri che rappresentano il vuoto, il buio, l’oscurità vengono sovrastati dagli aranci che rappresentano la vitalità, l’energia, la luce della vita che vince sulla morte.
Nelle sue opere si ritrova una particolare attenzione nel riempire il vuoto, come espressione di un amore e una fiducia nella vita, nonostante le avversità incontrate nel suo cammino.


Ci racconta qualcosa di sé?

“Ho sempre amato l’arte in generale. La mia famiglia mi ha trasmesso l’amore per la musica classica: mio padre era tenore dilettante e mio fratello Francesco clarinettista suona in varie orchestre stabili ed è maestro di due bande della provincia. In passato ho cantato per molti anni come solista, ma mai avrei pensato di scoprire questa passione per la pittura; poi nel 2009 la svolta. La pittura è riuscita a tradurre le mie emozioni più nascoste. Ho iniziato a dipingere campi di papaveri, ispirati alla mia terra di origine, Noceto, visto che già all'epoca mi ero trasferita in Trentino. Decido così di frequentare alcuni corsi di pittura a Trento e tutti mi dicono che i miei quadri trasmettono qualcosa, ma essendo autodidatta non ho il coraggio di esporle, fino al 2016 quando incontro una persona che mi incoraggia a fare la mia prima mostra in trentino e poi nel 2018 la mia prima mostra personale nella Rocca di Noceto e una collettiva in cui ho avuto occasione di esporre anche insieme ad altri pittori nocetani e nel 2019 espongo a Pergine nella corte di Casa Stelzer con un evento dedicato al mondo femminile.”


Cosa significa dipingere per Monica Zarba?

“Dipingere è un cammino che va di pari passo con la vita stessa, è un divenire che si concretizza nel gesto ed è in quel gesto e in quella pennellata che si cerca di immortalare quell'attimo, come se fosse per sempre. Una consapevolezza che solo l’amore per se stessi e per l’altro può essere il mezzo di riscatto alla morte stessa e che serve a raggiungere la felicità. Dipingo per incontrarmi con le mie emozioni più profonde e farle emergere nella loro alternanza di gioia e tristezza, nostalgia e sogno, buio e luce, solitudine e comunione.”


Come nascono i suoi quadri?

“I paesaggi nascono dal richiamo forte dei luoghi cari alla mia infanzia, vissuta nella campagna parmense fra campi di grano, papaveri uniti ad affetti carissimi. Rivivono in me nella luce di quel tempo e si aprono ad una nuova dimensione, come sogno di una natura intatta in cui fondermi. Gli astratti invece sono un’espressione istintiva di segni, forme e colori che si muovono sulla tela a ritmo di musica e creano immagini, pensieri e sensazioni nuove. Infine, le figure femminili sono il mio corpo che sente, che vibra in una continua danza che alterna vissuti di vita e di morte. Le donne parlano con il proprio corpo che diventa tramite non verbale, pensiero.”


Che opere esporrà nella mostra che verrà inaugurata domenica 13 ottobre in Caplèra?

“Principalmente astratti che fanno parte del mio ultimo periodo e i paesaggi, in cui c’è un ritorno alle mie origini, in quanto nata e cresciuta a Noceto sono fortemente legata a questa terra. Terra come madre e materia che - in antitesi al cielo - rappresenta tutto ciò che è solido, tangibile e concreto. Il cielo è aria, libertà e spiritualità.”


Quali tecniche utilizza nei suoi quadri?

“Mi piace sperimentare, amo la matericità, utilizzare materiali naturali come il legno, i gusci di uovo negli astratti, la foglia oro, il caffè, ma dipingo anche molto ad olio, utilizzando una vasta gamma di colori e sfumature, dal nero all’arancio acceso”.


Durante l’inaugurazione ci sarà anche un sottofondo musicale che accompagnerà la scoperta delle sue opere: come mai questa scelta?

“Quando si guarda un dipinto vengono coinvolti l’occhio e l’anima, quando si ascolta una musica è l’orecchio e l’anima. Voglio far vivere un’esperienza multisensoriale che coinvolga i sensi, le emozioni. Già in passato ho abbinato durante l’inaugurazione delle mie mostre la musica e l’olistica e questa cosa è piaciuta molto. Vi aspetto numerosi in Caplèra domenica 13 ottobre, sarà l’occasione per conoscere i miei quadri e fare un brindisi tutti insieme.”

All'inaugurazione - con ingresso gratuito - interverrà anche il pittore Rino Sgavetta, molto conosciuto a Parma, e famoso anche all'estero, con il quale Monica Zarba ha un rapporto di amicizia e condivisione dell’arte.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Hamlet, tratto dal capolavoro di William Shakespeare, per la regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, è interpretato da attori ex lungodegenti psichici del manicomio di Colorno, ora ospiti di una comunità terapeutico-riabilitativa, e da un nucleo di attori sensibili da anni protagonisti delle più significative opere di Lenz. Hamlet rappresenta la summa di una lunga e profonda esperienza laboratoriale ed artistica che ha messo al centro della poetica e dell’estetica di Lenz Rifrazioni la sensibilità psichica dell’attore contemporaneo.
Dopo aver indagato i demoni di Faust, i disinganni di Sigismondo ne La vita è sogno e le inquietudini dei personaggi büchneriani – Woyzeck, Lenz, Leonce e Lena, La Morte di Danton -, la lunga ricerca sull’Amleto prende forma nella piena verità della finzione. (Fonte LENZ Fondazione)

Una rappresentazione suggestiva ancor più esaltata dallo splendore unico del Teatro Farnese di Parma.

FOTO di Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Emilia

Sabato 12 e domenica 13 ottobre torna "I Like Parma", la terza edizione dell'iniziativa dedicata alla scoperta del patrimonio artistico della città.

Ad inaugurare la manifestazione, in concomitanza con le Giornate Fai di autunno, sarà il concerto ad ingresso gratuito "Musica in Cattedrale per I like Parma" che si svolgerà nel Duomo cittadino, simbolo delle bellezze artistiche di Parma, venerdì 11 ottobre, alle ore 21.15.

Il concerto, che prevede musiche di Vivaldi, Pachelbel, Händel, Massenet e Bach, vedrà la presenza dell'Orchestra da Camera di Parma, di Marco Bronzi, violino solista e concertatore, e di Elisa Netzer, arpa solista di fama internazionale laureata al Conservatorio di Parma.

Don Alfredo Bianchi interverrà su “Dipinti e affreschi della navata centrale e dell‘organo del Duomo“.

La serata è offerta alla cittadinanza dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Parma, la Diocesi e la Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Sabato 12 ottobre, alle ore 16.30, presso la libreria Mondadori Point di Modena in via Fonte d’Abisso 9/11, la giovane autrice presenta la sua raccolta di liriche. Per parlare al cuore di amore, tempo che fugge, emozioni, speranze e, soprattutto, sulla necessità di rimanere se stessi. Accompagnamento musicale di Lucia De Carlo all’arpa celtica.

Modena -

È un libro da tenere sempre in tasca e da leggere ogni volta che abbiamo voglia di condividere un’emozione. Niente di Personale (Damster Edizioni) debutto letterario di Anna Boccadamo, è un piccolo gioiello che raccoglie liriche a prima vista assai diverse sia per tema che per stile, ma che si configura, invece, come un ‘opera completa e armonica.

Anna Boccadamo presenterà la sua raccolta di liriche sabato 12 ottobre, alle ore 16.30 presso la libreria Mondadori Point di Modena in via Fonte d’Abisso 9/11. 

Dialoga con l’autrice la giornalista Manuela Fiorini. La lettura di liriche sarà alternata da musiche e brani interpretati da Lucia De Carlo con l’accompagnamento dell’arpa celtica.

Anna Boccadamo è nata a Gallipoli nel 1991. I suoi studi universitari si sono svolti nelle aule di via Zamboni e via Azzo Gardino di Bologna. Al piano -1 della Sala Borsa ha incontrato le poesie di Wisława Szymborska e Jaroslav Seifert che l’hanno conquistata perdutamente. 

Niente di personale” è la sua prima pubblicazione. Attraverso l’uso sapiente del verso libero, la giovane autrice ci parla di amore, nelle forme della malinconia, della delusione, dell’infelicità, ma anche di un sentimento realizzato e completo. Altri filoni tematici, come la natura, il viaggioi ricordi d’infanzia si trasformano a poco a poco da emozioni personali a universali, da condividere con il lettore. 

Ricorrono poi temi “moderni”, specchio della società attuale, come il tempo, che scorre sempre troppo in frettache vorremmo fermare o afferraree la disillusione, che crea incertezza su chi siamo e sui nostri sogni. C’è poi il tema della funzione della scrittura, che si evolve da necessità personale delle prime liriche, a emozioni da condividere.

SCHEDA DEL LIBRO

Anna Boccadamo

Niente di personale

Collana Poetae – Damster Edizioni (www.damster.it

F.to 11x18 - Pag 70 - € 10

cover_libro_nientedipersonale.jpg

 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Lunedì, 07 Ottobre 2019 15:26

Le Giornate FAI d’Autunno a Reggio Emilia

Tornano anche a Reggio Emilia le Giornate FAI d’Autunno, evento nazionale della Fondazione giunto alla sua VIII edizione, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre, quest’anno dedicato al nuovo BENE FAI di Recanati “L’Orto sul Colle dell’Infinito”, inaugurato lo scorso 26 settembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e luogo che ispirò l’idillio.

La Delegazione di Reggio Emilia, nell’intento di contribuire alle Celebrazioni per i Quattrocento anni della Basilica della Ghiara e perseguendo una delle linee guida del FAI che invita alla riscoperta di beni noti ma raccontati attraverso un punto di vista inusuale, grazie alla disponibilità dei Padri Serviti e della Fabbriceria Laica, propone l’apertura del Tempio con un programma straordinario di “Suoni e Luci in notturno”, occasione per apprezzarne la visione degli interni valorizzati attraverso un innovativo impianto illuminotecnico e l’applicazione di strumenti digitali multimediali. 

Unicamente nelle serate di Venerdì 11 e Sabato 12 ottobre dalle 19.00 alle 22.00, si potrà ammirare uno spettacolo sorprendente della Ghiara, mediato dal racconto degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Ariosto-Spallanzani, e allietato da uno speciale contributo musicale dedicato dal Maestro Giovanni Basile, allievo d’organo dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo. 

Una delle attrazioni inedite del percorso di visita sarà costituita dall’esposizione temporanea delle due magnifiche pale di Lionello Spada e di Palma il Giovane che, restituite in una perfetta riproduzione con stampe su tela ad alta definizione, sono state ricollocate sugli altari delle Cappelle Brami e dell’Arte della Seta, dove si trovavano nel Seicento. Le due opere, sottratte al Santuario nel 1786 dal Duca di Modena, si trovano oggi nella Galleria Estense.

Per gli aderenti FAI e per coloro che vorranno iscriversi alla Fondazione usufruendo della promozione d’autunno riservata ai nuovi Soci, sarà possibile visitare, negli stessi orari serali di Venerdì  11 e Sabato 12, il Museo della Basilica, in cui è allestita fino al 13 ottobre una eccezionale Mostra di antichi e preziosi paramenti liturgici del Tempio, così come pure accedere, per gentile concessione della Provincia di Reggio Emilia, allo Scalone d’onore e alla grande Sala da Pranzo del Palazzo Ducale, oggi Palazzo Allende, con la presentazione degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Gaetano Chierici.

Il programma delle Giornate si completerà con l’apertura prevista per Sabato 12 e Domenica 13, con orario continuato dalle 10.00 alle 16.00, della splendida Chiesa di San Giovanni Evangelista, detta di San Giovannino e conosciuta come “La Piccola Ghiara”. Grazie alla disponibilità della Venerabile Confraternita dell’Immacolata Concezione e San Francesco d’Assisi che ha cura di questo meraviglioso scrigno, sarà possibile scoprire il patrimonio di bellezza artistica della chiesa, dopo il recente recupero della facciata, insieme all’esposizione, riservata agli aderenti FAI, di alcuni tesori di corredo non conosciuti, con l’accompagnamento degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Aldo Moro e dell’Istituto Angelo Motti.

Le visite saranno libere, spiega il Capo Delegazione architetto Roberta Grassi, ma sarà gradito un contributo facoltativo a favore del FAI, quale riconoscimento per l’offerta gratuita di un prodotto culturale di valore come una visita straordinaria a luoghi spesso non accessibili, raccontata con l’apporto degli studenti che, nel partecipare al Progetto Apprendisti Ciceroni® del FAI, hanno modo di maturare la consapevolezza del valore per la tutela del patrimonio storico artistico dell’Italia, vivendo una esperienza di cittadinanza attiva Il sostegno per il FAI è destinato al restauro, alla conservazione e alla gestione dei Beni della Fondazione, la cui rara bellezza viene resa continuamente disponibile alla fruizione del pubblico.

Un weekend unico, irripetibile, che venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI “Ricordati di salvare l’Italia”.

 

Questo il programma delle aperture reggiane: 

- Venerdì 11 ottobre - ore 19.00 - 22.00

Basilica della Ghiara (Tutti i visitatori, con corsie preferenziali per aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Liceo Ariosto-Spallanzani

 

Museo della Ghiara e Mostra dei Paramenti (Solo aderenti FAI)

Scalone d’onore e Sala da pranzo del Palazzo Ducale (Solo aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Liceo Chierici

 

- Sabato 12 ottobre - ore 10.00 - 16.00 (orario continuato)

Chiesa di San Giovannino (Tutti i visitatori, con corsie preferenziali per aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Istituto Motti

 

- Sabato 12 ottobre - ore 19.00 - 22.00

Basilica della Ghiara (Tutti i visitatori, con corsie preferenziali per aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Liceo Ariosto-Spallanzani

 

Museo della Ghiara e Mostra dei Paramenti (Solo aderenti FAI)

Scalone d’onore e Sala da pranzo del Palazzo Ducale (Solo aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Liceo Chierici

 

- Domenica 13 ottobre - ore 10.00 - 16.00 (orario continuato)

Chiesa di San Giovannino (Tutti i visitatori, con corsie preferenziali per aderenti FAI)

Apprendisti Ciceroni® Liceo Moro

 

L’edizione 2019 delle Giornate FAI d’Autunno è possibile grazie all’importante contributo di UBI Banca, DHL Express Italy, GEDI Gruppo Editoriale, Ferrarelle ed è supportata dal Patrocinio della Commissione europea, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e di Responsabilità Sociale Rai, con la media partnership di TG1, RAI TGR, RAINEWS24.

 

 

Torna con la sua terza edizione “I like Parma - Un Patrimonio da vivere”, la fortunata iniziativa organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con la Delegazione FAI di Parma in occasione delle “Giornate Fai d’Autunno”, con il patrocinio della Regione Emilia RomagnaSabato 12 e domenica 13 ottobre un ricco programma di aperture straordinarie e gratuite di palazzi, musei e spazi artistici cittadini visite guidate, concerti, mostre.

“Anche questa edizione di “I Like Parma” - ha esordito l'assessore alla Cultura Michele Guerra – rinsalda i rapporti tra gli assessorati del Comune e FAI, con l'obiettivo di aprire i luoghi della città, rendendola ancor più accogliente, in modo gratuito. Ogni anno cerchiamo di far riscoprire nuovi spazi del patrimonio artistico cittadino facendo in modo che la cittadinanza possa riappropriarsene”.

Ma già durante tutta la settimana, dal 7 all’11 ottobre, saranno circa 2000 gli alunni delle scuole  della città e della provincia che parteciperanno alle visite guidate e ai laboratori dedicati alla scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra città organizzati dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Educativi e proposti gratuitamente a tutte le scuole, dall’infanzia sino alla secondaria. 

“Il numero degli alunni che partecipano ad “I Like Parma” – ha detto Ines Seletti, assessora ad Educazione ed Innovazione Tecnologica – fa capire quanto sia significativo il coinvolgimento delle scuole in questo progetto. La volontà è sempre quella di investire per la cultura delle nuove generazioni cercando di creare occasioni arricchenti che possano interessare le famiglie tutte”.

conferenzastampa.jpeg

Le attività saranno condotte dalle guide turistiche abilitate e dalle associazioni culturali del territorio che hanno risposto all’Avviso Pubblico indetto dall’assessorato alla Cultura, e vanno dagli itinerari alla scoperta delle meraviglie della nostra città alle proposte legate ad archeologia, libri, musica e teatro di figura

Inoltre, grazie al contributo di SMTP - Società per la mobilità e il trasporto pubblico, per le classi che ne faranno richiesta anche il trasporto sarà gratuito, nell’ottica di favorire la partecipazione anche delle scuole della periferia e della provincia senza peso economico per le famiglie.

“Grazie alla collaborazione con il Comune – ha sottolineato Giovanni Fracasso, presidente della delegazione FAI di Parma – rinnoviamo un programma di aperture che vogliono far riscoprire luoghi di grande interesse del patrimonio cittadino, coinvolgendo tutta la città e in particolare le scuole, anche grazie all'apporto prezioso nelle attività delle Giornate da parte degli studenti volontari”.

 

20 luoghi con aperture straordinarie e gratuite

Saranno venti i luoghi con aperture straordinarie e gratuite, in molti casi accompagnate da visite guidate. Si segnalano, fra gli altri, la Cappella di Santa Maria ai Servi della Fondazione Don Gnocchi, la Chiesa di San Francesco del Prato con l’allestimento dell’opera “Luisa Miller”, il Chiostro delle Maestre Luigine, la Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti, la Chiesa di San Quintino, oltre a numerosi musei cittadini e alla mostre, come “L’Otello di Boito e Verdi: storia di un capolavoro” a Palazzo Bossi Bocchi e “Costellazioni familiari. Dialoghi sulla libertà” di Gianluigi Colin, ospitata a Palazzo del Governatore, che per le due giornate di sabato 12 e domenica 13 aprirà al pubblico ad ingresso gratuito.

 

Passaporto Culturale

Anche per la terza edizione di “I like Parma” è stato realizzato il Passaporto Culturale, che accompagnerà il viaggio di tutti i visitatori: portandolo con sé nei 20 luoghi e raccogliendo almeno otto degli sticker che raffigurano monumenti e personaggi di Parma si riceverà in regalo l’esclusivo gioco di memoria “Parma 2020 Card”, con cui mettere alla prova la propria memoria abbinando le carte che ritraggono le bellezze di Parma, o un volume d’arte. I premi potranno essere ritirati presso lo Spazio A di via Melloni dove dal 12 al 15 ottobre sarà allestito anche l’Infopoint a cui rivolgersi per avere tutte le informazioni sull’iniziativa e sugli eventi in corso, e che sarà aperto con i seguenti orari: sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 19, lunedì 14 e domenica 15 dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

 

“I like Parma – Un patrimonio da vivere” è un progetto del Comune di Parma e della Delegazione FAI di Parma realizzato in collaborazione con:

APE Parma Museo – Fondazione Monteparma, ASP Ad Personam, Associazione Parma Color ViolaComitato per San Francesco del Prato, Complesso Monumentale della Pilotta, Conservatorio “Arrigo Boito”, Destinazione Emilia, Fabbriceria della Basilica Cattedrale, Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, Fondazione Teatro Regio, Liceo Artistico Statale “Paolo Toschi”, Musei del Cibo della provincia di Parma, Museo d’arte cinese ed etnografico, Museo Glauco Lombardi, Orchestra da Camera di Parma, Palazzo Bossi Bocchi – Fondazione Cariparma, “Parma, io ci sto!”, Parma illustrata, SMTP – Società per la mobilità e il trasporto pubblico, Università di Parma.

Le attività proposte gratuitamente alle scuole sono realizzate da: ArcheoVea  Impresa Culturale srlArtificio Società Coop, Coop 100 laghi, Itinera Emilia Coop, Libreria Libri e Formiche, Officina Fantastica, Zazì srl e dalle guide turistiche Alice Abbati e Antonella Ramazzotti.

Qui sotto il allegato tutto il programma

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"