Marie Claire, OVS e Brave Models insieme per la seconda edizione di "Future Visioni Model Search" alla ricerca di nuovi volti per la moda in Italia prossima tappa: Reggio Emilia.
Reggio Emilia, 9 marzo 2017
La ricerca dei nuovi volti della moda in Italia di Marie Claire, quest'anno in partnership con OVS e in collaborazione con l'agenzia Brave Models arriva a Reggio Emilia. Ogni mese una città diversa, con l'obiettivo di ricercare aspiranti modelle dai 16 ai 30 anni da introdurre nel mondo della moda per poi promuoverle anche sul palcoscenico internazionale.
I casting, che si svolgeranno nei principali negozi OVS di tutta Italia, daranno la possibilità alle partecipanti di essere selezionate per diventare protagoniste del servizio moda Future Visioni pubblicato ogni mese su Marie Claire, realizzato da stylist e fotografi professionisti.
Inoltre, tra tutte le selezionate nei 12 casting del 2017, Brave Models sceglierà i volti più interessanti a cui proporre un contratto da modella professionista.
Prossima tappa della seconda edizione di Future Visioni Model Search:
REGGIO EMILIA
presso il negozio OVS di Via Emilia a San Pietro,14
venerdì 10 marzo
dalle 15 alle 20
Durante i casting saranno realizzate interviste video alle aspiranti modelle, alle stylist, ai fotografi e ai rappresentati di Brave Models realizzate dall'attrice e presentatrice Elizabeth Kinnear che andranno a comporre un video che sarà pubblicato su marieclaire.it e condiviso sui social network di Marie Claire, OVS e Brave Models.
Le ragazze selezionate durante il casting avranno l'opportunità di partecipare allo shooting moda previsto sabato 11 e domenica 12 marzo.
MODALITA' DI PARTECIPAZIONE:
Partecipare è semplicissimo! Presentati direttamente nel negozio OVS il giorno del casting (se minorenne accompagnata) e, se vuoi, anticipaci 2 foto recenti (figura intera e primo piano) all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando il numero di telefono e specificando nell'oggetto la città di riferimento.
E' necessario dichiarare nel testo della mail l'autorizzazione all'uso dei dati forniti ai sensi del D.lgs. 196/2003
Alla fine di ogni casting le foto di tutte le partecipanti saranno scaricabili dalla gallery presente sul sito ovs.it/castingmarieclaire
Le foto delle protagoniste del servizio moda saranno pubblicate su marieclaire.it
Maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione sono reperibili su Marie Claire, marieclaire.it e ovs.it/castingmarieclaire.
Sta nascendo una nuova figura professionale che consiglia, in diverse occasioni, l'abbinamento perfetto fra vino e musica. Se ne parlerà al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV).
di Alexa Kuhne
Parma, 11 marzo 2017 -
Il vino è arte. Come tale deve essere trattato: abbinato al cibo che sia più in armonia con la sua natura, degustato in un ambiente che lo valorizzi e, perché no, accompagnato da note che lo facciano anche 'sentire'.
Per questo il vino non si beve soltanto, si può anche 'ascoltare'. Ed è così che l'esperienza diventa 'multisensoriale'.
Lo sostiene da un po' di tempo un 'enoappassionato' come Paolo Scarpellini, che ha lanciato la nuova professione di 'Sound sommelier'.
Si tratta di una guida per esaltare qualità e temperamento del vino grazie alla musica più adatta alle sue caratteristiche.
"Il sound sommelier - dice Scarpellini - elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine. Il sound sommelier invece parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura (orchestra, complesso, solista), il tipo di spettro sonoro (vocale, strumentale) come pure la tipicità (musica del territorio o meno) che si possa abbinare al meglio".
Convinto sostenitore dello stretto e affascinate legame tra vino e musica è anche il produttore Albino Armani che ne parlerà con Scarpellini e altri relatori al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV). Armani nella sua cantina di Marano ha cercato di avere la musica in ogni luogo cercando le giuste sonorità non per singolo vino ma per il contesto ambientale: nei sotterranei scavati nella roccia vulcanica la musicalità di Amand Amar, nella sala degustazione un sottofondo di Chet Baker; nello stagno in mezzo al verde qualche nota classica oppure Dino Saluzzi.
E', insomma, un abbinamento cerebrale che punta a stimolare quei neuroni che sono preposti al riconoscimento della piacevolezza non solo dell'olfatto e del gusto, ma anche del senso dell'udito, visto che l'esperienza gustativa per eccellenza dovrebbe essere quella che coinvolge tutti i sensi. Anche l'udito, appunto, che abitualmente nella ristorazione e nella degustazione di vini non è mai stato preso in considerazione più di tanto.
L'idea è anche che il meno esperto di vino e di musica, con un lavoro fatto su su misura, possa avere la possibilità di godere appieno dell'esperienza del vino, abbinando la musica che più si confà, ma non solo.
Le varianti da tenere in considerazione sono diverse: l'età di chi degusta, la sua sensibilità e il suo retaggio musicale, la sua cultura media, la sua nazionalità, tutti elementi che sarebbe interessante conoscere per riuscire ad arrivare ad un insieme armonico di sensazioni olfattive, gustative e auditive.
Qualche esempio ci vuole, ance se, sostiene l'esperto, non è così semplice, visto che ogni volta è una storia a sé.
"In generale, per un vino beverino, non molto strutturato, estivo, fresco, da bere senza troppo impegno su una tavola in riva al mare, magari, come un Vermentino, io vedrei bene una musica pop e ritmata, che possa favorire la degustazione disimpegnata in un momento altrettanto disimpegnato. Tutt'altro caso quello di un vino da meditazione, strutturato, invecchiato, di nobili lignaggio e vitigni magari degustato nella poltrona di casa o del ristorante, nel fumoir, con penombra, musica soffusa e molto soft, che potrebbe essere una classica, un brano di musica barocca veneziana, o una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, per esempio".
"Cosa diversa è, ancora - continua Scarpellini - pensare alla musica per una degustazione tecnica in un ambiente predisposto allo scopo, in un momento che ha una sua liturgia da rispettare, dove intervenire magari con musica jazz, strumentale o vocale, anche a seconda della capacità sonora dell'ambiente, per esempio con un qualcosa di molto delicato tipo Billie Holiday. Altra via da seguire può essere quella di parlare di terroir anche dal punto di vista auditivo, e abbinare una musica che abbia la stessa origine del vino, per far calare ancora di più il degustatore nel territorio".
Per godere di una perfetta degustazione "sonorizzata" ci deve essere un imprescindibile rapporto fra sommelier e produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l'assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.
Nel caso di degustazioni particolari, magari per esperti o addetti ai lavori che conoscano già bene produttore/i ed etichette di vino (birra, distillato) presenti, il Sound Sommelier potrà procedere a una degustazione "sonorizzata" che prevede l'uso di cuffie stereo. Questo consentirà agli assaggiatori sia di isolarsi totalmente dall'ambiente circostante, sia di concentrarsi meglio sugli aspetti olfattivi e gustativi di quel determinato bicchiere.
FlashOn Mag celebra l'8 marzo omaggiando una donna simbolo da 60 anni (li ha da poco compiuti ma non si direbbe!) di classe, stile, eleganza e tantissimo glamour! La sua bellezza è stata immortalata dalle copertine dei Magazine di tutto il mondo, da pochi giorni nonna per la quarta volta, figlia di un'altra straordinaria icona di stile e bellezza. Si parliamo proprio di Sua Altezza la Principessa Carolina di Monaco nell'articolo di Renata Gorreri per omaggiare tramite lei la bellezza di ogni donna!
Carolina Luisa Margherita Grimaldi nasce a Monaco il 23 gennaio 1957.
E da qui inizia una storia di bellezza, glamour, feste principesche, foto rubate, paparazzi appostati in ogni dove, pettegolezzi, curiosità, grande classe, eleganza, naturalezza.
Sì, perché Carolina è tutto questo.
Oggi, anche nonna serena dei figli di Andrea e Charlotte e da pochi giorni del quarto nipote nato dal terzogenito Pierre con Beatrice Borromeo e a cui è stato dato il nome del suo amato e compianto marito Stefano, forse anche questo un regalo per il suo 60esimo compleanno.
Oggi 8 Marzo, giornata mondiale dedicata alle donne, è simbolico celebrare una donna nonché principessa la cui vita è iniziata all'insegna del non comune, ma dipanata intorno ad avvenimenti comuni: la ricerca dell'indipendenza, l'amore, le perdite, la famiglia, i figli, i nipoti, in un inanellarsi di avvenimenti che hanno alternato gioie e dolori, come per tutti noi. Inevitabile l'elenco dei suoi tre mariti, quattro figli e nipoti. Ha passato una vita sotto i riflettori. Ogni suo passo è stato scrutato, analizzato, sono state fatte ipotesi, domande, risposte.
Nulla pare essere sfuggito alla curiosità, anche e soprattutto affettuosa, del pubblico.
Ha preso il testimone del glamour da sua madre Grace Kelly, scomparsa prematuramente in un incidente stradale nel 1982. E' stata la musa di molti stilisti, uno fra tutti, Karl Lagerfeld, ha ispirato generazioni di ragazze e di donne con la sua eleganza e ora tocca a sua figlia Charlotte stare sotto i riflettori e prestarsi al gioco dei paparazzi. Ora che non è più così tanto sotto la lente d'ingrandimento dei media, Carolina può dedicarsi completamente alle sue attività benefiche e alla famiglia.
Tuttavia lei non è solo la principessa delle feste sfarzose, dei grandi stilisti, delle ribellioni giovanili e dei grandi amori da copertina. E' anche fortemente impegnata nel sociale e per la cultura.
E' presidente della fondazione Princesse Grace di Monaco e dell'elegante Ballo della Rosa il cui profitto è ad esso devoluto, evento creato dalla stessa Principessa Grace e che si svolge ogni anno in primavera e che anche quest'anno aprirà i battenti nel mitica Salle des Etoiles allo Sporting il 18 Marzo.
La Principessa Carolina ha creato la prestigiosa compagnia di balletto di Montecarlo e presiede l'ambitissima Academie de Danse Princesse Grace, presiede il consiglio di amministrazione della fondazione Prince Pierre de Monaco, è stata presidente dell'AMADE (Associazione Mondiale Amici dell'Infanzia), e dal dicembre 2003 è ambasciatrice dell'Unesco in riconoscimento del suo impegno a favore della protezione dell'infanzia, della famiglia e della donna.
Una bellezza sobria, mai eccessiva e non ritoccata.
Sicuramente un'icona di eleganza, raffinatezza, concretezza e naturalezza. Buon compleanno, Principessa!
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Si inizia così, con una semplice puntata fatta con gli amici per scherzare un po’. Magari una schedina in compagnia, passare qualche istante insieme sfidandosi a chi ne azzecca di più. Senza accorgersi che poi, piano piano, diventa un’abitudine. Una di quelle difficili da gestire, a livello emotivo e finanziario. Ma la prima schedina è un po’ come il primo bacio per i veri appassionati di calcio: non si scorda mai.
Una ricerca dell’Osservatorio “Young Millennials Monitor Giovani e Gioco d’Azzardo” è andata a indagare su un campione di circa 11.000 studenti di scuole superiori, di età quindi compresa tra i 14 e i 19 anni. Già questo è un dato singolare, essendo la maggiore età indispensabile, almeno a norma di legge, per scommettere. Una questione legale ignorata, spesso per troppa fiducia nei giovani clienti, a volte per consapevole bisogno di un piccolo incasso, in alcuni casi perché comunque l’amico maggiorenne o il signore che gioca la schedina si trova senza difficoltà. In ogni caso è accertato che nel 2016 1.240.000 studenti italiani hanno tentato la fortuna con il gioco d’azzardo. Il trend è in leggera discesa: nel 2015 erano stati 1.300.000. Il calo tra i giovani in tutto è del 4,6%, forse risultato della sensibilizzazione al problema attuata con una forte campagna mediatica.
Diminuzione non significa annullamento del problema. Interessante osservare come le specialità preferite siano diverse dalle altre fasce d’età. Se nell’intera Italia il primo posto è saldamente tenuto dalle slot machine, il 56% del settore gambling, tra i ragazzi sono i “Gratta e Vinci” a ottenere più consensi, con un sorprendente 35%. In realtà il primato spetterebbe alle scommesse sportive, per le quali però è necessario contare anche il settore online, non presente nella rivale. Quelle in agenzia infatti raggiungono appena il 23% dei giocatori, e solo sommate a online e Totocalcio arrivano a toccare il 48%. Delle slot machine nemmeno l’ombra, a conferma di quanto sia un gioco per un altro tipo di esperienza. Magari dopo una pesante giornata di lavoro per scaricare la tensione, non certo per cercare il brivido della schedina vincente.
Pur riconoscendo in buona parte dei casi che il gioco d’azzardo nel lungo periodo porta alla perdita di denaro (32% degli intervistati), è difficile che i giovani smettano di scommettere in modo definitivo poco dopo essere stati teenager. Sono anzi in aumento i casi di ragazzi che non riescono a mantenere il controllo delle loro giocate, finendo nel vortice della ludopatia. L’approccio problematico si verifica su un adolescente ogni venti, e con il passare degli anni la percentuale sale al 9%. Gli effetti sono visibili nel carattere, che diventa spesso irascibile, e nelle relazioni, con la tendenza a isolarsi. L’incidenza del gioco d’azzardo aumenta con l’online, che porta al limite fino al 31% degli utenti, contro il 24% del live gaming. Altro fattore da tenere in considerazione per chi si affaccia per la prima volta al mondo del betting.
La soluzione per continuare il trend in leggera discesa è affrontare il problema nelle scuole presentando le gravi conseguenze a cui può portare. E proseguire sulla strada del distanziometro, che può allontanare i centri di gioco di almeno mezzo chilometro. Può sembrare poco, ma spesso le idee più semplici sono le più efficaci.
Salute e benessere attraverso un sano regime di vita tra alimentazione e attività fisica sono tutti i buoni propositi che ci prefiggiamo e che spesso trascuriamo. Senza diventare fanatici e ossessionati da diete fantomatiche, una efficace tabella che ci aiuti a trovare un giusto equilibrio per ottenere un sano stile di vita soprattutto durante i mesi invernali.
Di Paola Finardi
In inverno le basse temperature abbassano anche quella corporea. Poiché mangiare aiuta a generare calore interno, il nostro appetito automaticamente viene stimolato e in inverno si tende a mangiare di più.
La maggior parte delle persone, nonostante gli sforzi, lotta per perdere peso o evitare di aumentarlo in questa stagione. Quindi se hai notato la bilancia che sale, non preoccuparti, non sei solo.
Eccoti quindi alcuni modi pratici per aiutarti a rimanere motivato nel tuo viaggio attraverso la stagione invernale.
Vinci la Mente
Seguire una linea alimentare e un programma d'esercizio fisico su base regolare è un compito arduo. La maggior parte delle persone inizia un regime di fitness con entusiasmo solo per interrompere con mancanza d'impegno dopo un breve periodo. Poiché l'inverno non è certo la stagione che invoglia all'esercizio fisico, motivare te stessa a mangiare sano e a esercitarti regolarmente è il primo fondamentale passo.
Fai un progetto
Più costruirai in anticipo il tuo programma e obiettivo, più è probabile che riuscirai ad aderirvi per tutta la stagione invernale. Riorganizzalo e rinnovalo con assiduità e in base alle esigenze del momento. Scrivilo e non tenerlo solo in mente, appendilo in un luogo che hai spesso sott'occhio. È inoltre possibile rimanere attiva anche dentro casa con semplici esercizi da eseguire indoor e che troverai facilmente in rete.
Esplora nuovi modi per esercitarti
Puoi creare un piccolo angolo palestra in casa, trovare una piscina coperta se ti piace nuotare, seguire video su youtube, iscriverti a un blog online, trovare un'amica con cui condividere le sedute in palestra, provare yoga, kickboxing, spinning o altre discipline sportive che ti invoglieranno a mantenere una buona forma fisica.
Modifica le tue ricette quotidiane
L'inverno è il momento ideale per gustare deliziosi piatti e indulgere nei tuoi cibi preferiti, ma questi ricchi piatti possono contenere molte più calorie di quante tu ne abbia effettivamente bisogno.
Abituati a ottimizzare le tue ricette base per intraprendere una dieta sana. Limita ad esempio l'assunzione di zuccheri raffinati abituandoti a utilizzare sostituti come datteri, uva sultanina, scaglie di cocco, miele integrale. Utilizza sostanze alternative, fai ricerca nei blog di nutrizione, segui qualche video ricetta, ti stupirai di quanto buone possano essere le pietanze cucinate con criteri di leggerezza e digeribilità.
Focalizzati su moderazione e sano equilibrio
Impara a ragionare in modo fitness, a desiderare che il tuo corpo sia tonico e in forma e fai del tuo meglio per mantenerti in questo modo. Persegui questo stile di vita in modo positivo e rilassato: concediti tranquillamente degli strappi che fanno bene alla psiche e non limitarti con troppo rigore.
Utilizza strategie specifiche nei weekend o durante le vacanze
Ecco alcune tattiche che puoi adottare:
La strategia vincente è non prendere in considerazione il mantenimento del peso e della forma fisica ideali come un evento sporadico. Fanne invece una parte della vita di tutti i giorni. Prova a rendere l'intero processo qualcosa di piacevole e mantieni sempre un atteggiamento positivo, equilibrio e amore per te stessa, curati, coccolati, controllati e ricordati che "non si può essere una persona davvero sana fino a quando la mente resiste alle sane abitudini".
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Una "novità", la preziosa consulenza di Stefano Saccani Parma- professionista nel settore Beauty. RENATA GORRERI ci introduce nel suo elegante e raffinato Hair - Spa- Beauty Salon e presenta uno dei suoi "must" tra i trattamenti capelli evocando gli antichi rituali giapponesi. Assolutamente da provare!
Il negozio di Stefano Saccani è un icon-store che occupa una superficie di 1300 mq. disposta su tre piani. Al piano terreno possiamo trovare una selezione esclusiva di brand di profumeria, cosmetica, accessori e oggetti di design. Al primo piano si trova lo spazio dedicato alla cura dei capelli, mentre al secondo piano c'è la sezione benessere e l'esclusivo spazio Privé.
Gli spazi, gli arredi e i colori sono accuratamente studiati per dare benessere generale e fare sentire a proprio agio la clientela, in modo che possa scegliere il trattamento più adeguato, nel più totale relax.
In questo splendido ambiente, Stefano ci propone il trattamento cult del mese di Gennaio: l'Ofuro.
L'Ofuro è un trattamento di bellezza per i nostri capelli e un "must" per l'area Hair-Spa all'interno del salone Stefano Saccani e già il suo nome evoca lontane tradizioni di cura e benessere di origine giapponese. Ormai sappiamo che i giapponesi sono maestri nel culto della bellezza e riservano particolari attenzioni alla cura dei capelli e della cute.
Dapprima sarà valutata una accurata selezione di shampoo, balsamo, maschera, colore, ma possiamo fare di più. Ofuro è infatti un'antica e particolare tradizione dedicata al rituale di lavaggio che consente una corretta e suprema pulizia della cute e dei capelli, promuove un senso di benessere assoluto attraverso la tecnica del massaggio cute-mani-piedi con oli essenziali e vapore micronizzato.
Un trattamento totale che permette una detersione completa, perfetta e un relax totale. Proprio quello che ci vuole per completare un percorso detossinante dopo le feste.
Stefano Saccani, con le sue approfondite conoscenze e competenze, ce lo propone come trattamento tipico della stagione fredda e vi aspetta nel confort del suo salone elegante e sofisticato.
Visit www.saccani.com
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I Paperoni del mondo sempre più ricchi o forse no. L'informazione, sempre più di parte, rischia di diventare complice dell'ingiustizia e di alimentare l'atomizzazione degli scontri sociali e l'odio tra i rappresentanti delle diversità.
di Lamberto Colla Parma 22 gennaio 2017
Otto "Paperoni" del mondo possiedono la fortuna dei 3,6 miliardi di persone più povere. Il rapporto di OXFAM presentato, alla vigilia del World Economic Forum di Davos, in Svizzera ha suscitato un'interesse mediatico immediato. Nel giro di un paio di anni, da trecento che erano i supermiliardari che possedevano la metà della ricchezza terrestre si è scesi drasticamente a 8.
La teoria che ha fatto il giro delle emittenti e dei telegiornali, per quasi tutta la settimana, è che nel mondo la ricchezza, anziché distribuirsi come era nelle aspettative post caduta del muro di Berlino, si stia concentrando sempre più.
E' vero che la crisi di "lavoro" che l'Italia sta vivendo dal 2008 non favorisce il pensiero positivo e se a questo elemento si aggiunge la diffusa morbosità per le tragedie e i drammi, il gioco è fatto, i giornali venduti, i telegiornali e le decine di talk show seguiti, per buona pace della pubblicità.
A restare delusa rimane solo la verità.
Il problema della diseguaglianza è un problema serio e che andrebbe affrontato con politiche economiche imperniate sul lavoro e con politiche di welfare per i casi più estremi.
Concentrando invece tutto sul tema della ricchezza elettroforetica, attratta quindi prevalentemente da un solo polo, altro non si fa che alimentare il disagio e l'odio sociale.
Osservando invece la questione della ricchezza da un altro punto di vista e seguendo l'indagine che annualmente redige FORBES i soliti Supermiliardari, come riportato da "Il Foglio", hanno anch'essi perduto enormi sostanze patrimoniali.
L'invito quindi è di leggere i due articoli di parte, quello redatto sul Fatto Quotidiano a cura del giovane filosofo Diego Fusaro e quello pubblicato su il Foglio, redatto da Luciano Capone affinché possiate farvi una vostra soggettiva opinione.
Personalmente ritengo che si stia esagerando nell'esaltazione delle differenze.
Lo scontro che un tempo, non tanto lontano, era appannaggio delle due classi sociali, gli operai e gli imprenditori, oggi si è atomizzato. Bianchi contro neri, belli contro brutti, ricchi contro poveri, etero contro omosessuali, migranti contro poveri autoctoni, vegani contro onnivori e così via.
All'appello manca solo l'intelligenza, troppo poco diffusa, per cui lo scontro è già stato vinto a tavolino dall'ignoranza. E l'odio si impadronirà di tutti noi.
Siete pronte a fare un esperimento tra musica e profumi lasciandovi trasportare da sensazioni ed emozioni? Una fragranza associata ad un brano musicale per avvicinarci un po' a quei creatori di fragranze che trovano nella musica un perfetto ispiratore.
di Renata Gorreri
Rimango sempre affascinata dalle storie che ci sono dietro alla creazione di un profumo e anche da quelle che ispirano gli amanti dei profumi. Un pensiero, una filosofia, una certa persona, un carattere, una sinfonia.
Qual è il pensiero che fa scattare la scintilla della composizione olfattiva, che sta alla base di una creazione artistica, che fa emergere una memoria olfattiva, che provoca un flashback, che fa emergere un ricordo musicale?
Una canzone romantica, per esempio.
Un uomo che aspetta che la sua donna sia pronta per andare insieme ad un party. Ma che bisogno c'è di passare tanto tempo a scegliere abiti e acconciatura? "You're so wonderful tonight". Per rappresentare questo momento l'elemento principale - il patchouli -, solitamente terroso, saponoso e unto, viene arricchito e ammorbidito per caratterizzare meglio la protagonista della fragranza. Una bionda, vellutata e luminosa hippie, la cui bellezza arriva fino a noi aggiornata e resa più contemporanea. Un'anima rock e 70's inebriante, ma ingentilita dal bergamotto e dal muschio.
Altre volte c'è un unico fiore narcotico e voluttuoso, la tuberosa, che soggioga e orchestra tutti gli altri: giacinto, gardenia, mughetto e iris, e insieme fanno un gran fracasso. La tuberosa a modo suo è una femmina rock, così coinvolgente e affascinante da potere conquistare una tra le più grandi star del firmamento musicale, provocandole struggenti ricordi di una persona a lei molto cara. Si tratta di un fiore che rilascia il suo profumo solo dopo il tramonto e forse per questo, in tempi passati, era considerato il fiore del peccato ed era proibito alle ragazze di annusarlo, nel timore che potessero cadere in tentazione.
www.youtube.com/watch?v=fPL2kuFnUT8
La creazione del profumo è una forma d'arte molto vicina all'arte della musica, tanto che un giovane pianista francese ha creato, in associazione con alcuni grandi nomi della profumeria, alcune composizioni da ascoltare annusando i profumi creati espressamente per quell'armonia. Un nuovo modo di oltrepassare le barriere sensoriali, adottato anche da un eclettico musicista californiano, insieme a un profumiere tailandese.
www.youtube.com/watch?v=AgrMwxSb6NI
Anche la musica sacra ispira gli artisti del profumo. Suonare, comporre e improvvisare con il grande organo di una cattedrale è un'esperienza totalizzante che eleva lo spirito al di sopra della materia, come creare un profumo è un concerto di sensazioni.
www.youtube.com/watch?v=sacA48pBuA4
"Je ne savais plus vraiment si je respirais de la musique, ou si j'entendais des parfums." Guy de Maupassant
Inspirers:
Laboratorio Olfattivo - Patchouliful, Eric Clapton - You're Wonderful Tonight;
Robert Piguet - Fracas, Madonna – Promise to Try ;
Laurent Aussolen – Sentire;
Nick Monaco – Half Naked;
Filippo Sorcinelli – Sauf Debut
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E' giunto il tempo dei buoni propositi. Dopo 40 giorni dedicati all'ingrasso forzato e ogni organo, interno ed esterno, messo alla prova annuale dello stress-test delle "Feste Natalizie" ecco che d'incanto, all'alba del nuovo anno, si apre la stagione dei buoni propositi che, a differenza del periodo precedente (40 giorni fantozziani), dureranno giusto il tempo dell'arrivo della Befana.
di Lamberto Colla Parma 08 gennaio 2017
"Quest'anno smetto di fumare" e/o "mi iscrivo in palestra" sono i classici e sempreverdi buoni propositi che ricorrono ogni anno, come le "lacrime del coccodrillo" dopo avere consumato la sua ultima preda. E così, appena il sole inizia a sorgere sul nuovo anno, ecco la schiera dei fiduciosi del pronto recupero della linea, peraltro già perduta almeno 10 anni prima, sfoggiare la nuova e sgargiante tuta da ginnastica, regalo dalla suocera la sera di Santa Lucia, cuffiette penzolanti dalle orecchie ben protette dal paraorecchie peloso (dono della nipotina adolescente), palesarsi sull'asfalto per la salutare e programmata prova campestre del primo dell'anno.
Sfoggiando il nuovo "smart watch", capace di registrare ogni battito vitale e di chiamare il medico di famiglia e altri 20 numeri di emergenza in caso di potenziale ictus o di infarto, i novelli Mennea, bardati di tutto punto con i regali ricevuti sin dalla fantozziana cena aziendale di fine novembre, trotterellano concentrati ripetendo a mente il programma stabilito dal proprio coach elettronico, padroni indiscutibili delle strade, finalmente libere da autovetture e mezzi pesanti, fieri che a ogni saltello potranno fare a meno di un buco della cintura.
Alla fine, dopo un sana quanto salutare corsa di ben 15 minuti seguita da una sessione di 30 minuti di stretching, quello che ci vuole è il tonificante bagno con le essenze, i profumi e le creme, ricevuti in dono dalla moglie o fidanzata accompagnati dal biglietto di stimolo ai buoni propositi che conclude "...E' ora che ti prendi cura di te! Ti Amo ... ma..." . Difficile capire se è un consiglio, una minaccia o una dimostrazione d'affetto, fatto sta che è sempre prudente dare dimostrazione di avere perfettamente inteso il messaggio. Così, ben lavati, profumati, sbarbati e rigenerati, avvolti nel nuovo e "morbidoso" accappatoio, anch'esso regalo riciclato, e raccolto l'ultimo libro di Bruno Vespa, ancora intonso dalla sera del 24 dicembre, il nostro rinnovato uomo è pronto per la seduta di lettura sulla poltrona preferita, per l'occasione svestita della stoffa protettiva che l'ha avvolta per i precedenti 364 giorni. E, tra una pagina e l'altra finalmente si può gustare una boccata d'aria salutare emessa dalla sigaretta elettronica (autoregalo dell'ultimo momento), simbolo universale di un cambiamento di vita in atto. Così, avvolto dalla nebbia artificiale, stanco ma rilassato dalla seduta ginnica, l'eroe crolla in un profondo sonno con Vespa sul grembo, aperto alla prefazione.
Domani sarà un nuovo giorno e tutto tornerà come era al gennaio dell'anno precedente e dei buoni propositi si perderà traccia già al risveglio dalla pennichella.
Una piccola guida di ispirazioni e "must have" per essere perfette ed impeccabili in attesa dell'anno nuovo. A Capodanno la parola d'ordine è splendere senza dimenticare i dettagli.
di Federica Fasoli
Il dilemma, si sa, torna puntuale ogni volta. Dopo gli addobbi natalizi, la corsa ai regali dell'ultimo momento, i mirabolanti pranzi con i parenti ecco arrivare lei, la fatidica e drammatica domanda in vista della serata più scintillante dell'anno: cosa indossare per la notte di San Silvestro? Niente panico! A togliervi ogni dubbio ci saremo noi di FlashOn Mag con questa piccola guida di ispirazioni e "must have" per essere perfette ed impeccabili in attesa dell'anno nuovo.
PAROLA D'ORDINE: SPLENDERE!
La tendenza per antonomasia della notte di Capodanno è quella di essere brillanti, di risplendere di luce propria. I colori dominanti sono l'oro, il bronzo, il rame e l'argento sapientemente giocati su tessuti laminati, tecnici, damascati o con cascate di cangianti paillettes. Per le meno temerarie che non se la sentono di optare per il total look, questi preziosi colori si possono declinare solo negli accessori attraverso scintillanti decolletees o raffinatissime clutch, a mano o a tracolla.
STILI E MONOCROMIE
Eccezion fatta per qualche innovazione, come ad esempio il ritorno in pompa magna del velluto e delle gonne plissettate, l'inverno 2016-2017 ci ha regalato un'ampia continuità con gli stili degli anni precedenti, confermando anche l'importante presenza dei dettagli in ecopelliccia o piume di struzzo. Che l'abito sia lungo o corto, nel caso in cui si preferisca un colore monocromatico alle lucenti tonalità sopra enunciante, si può optare per il classico rosso, senza dimenticare le sfumature sui toni del borgogna, o per il verde, in particolare nella sua variante "lush meadow", un punto intenso di smeraldo indicato da Pantone come uno dei colori più di tendenza della stagione.
Tuttavia, per andare sempre sul sicuro e non sbagliare mai un colpo, il colore passe par-tout è sempre lui, Sua Maestà il nero. La raccomandazione è quella di alternarlo ad accessori a contrasto, come si è detto, in oro o in argento, o in tonalità accese molto in voga al momento.
IMPORTANTI DETTAGLI
Per completare il look, attenzione nella scelta dei gioielli: anche nelle notti più scatenate bisogna prestare la giusta accortezza alle componenti del proprio outfit, bilanciando le parti ed evitando eccessi che potrebbero risultare ridondanti e assolutamente kitsch. Qualora nella mise ci sia almeno un dettaglio con un tessuto cangiante, brillante o colmo di paillettes, è bandita la selezione di gioielli importanti: meglio optare per delle discrete perle o piccoli punti luce come orecchini, mantenendo un'elegante sobrietà anche negli eventuali anelli o bracciali. Al contrario, nel caso in cui si sia scelto un outfit monocromatico e di per sé poco vistoso, via libera a preziosi e scintillanti collier, sfavillanti bracciali e lunghissimi orecchini ricordando sempre di abbinarli in maniera alternata: orecchini pendenti in assenza di girocollo, anelli importanti in assenza di bracciali. Buon anno nuovo a tutte!
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