Il gruppo di lavoro del prof. Andrea Formigoni del Dipartimento di Medicina Veterinaria - UNIBO, Sniffen del Fencrest LLC, Cotanch del William H. Miner Agricultural Research Institute e Maria Teresa Pacchioli di CRPA sono tra gli autori dell'articolo "Effect of undigested neutral detergent fiber content of alfalfa hay on lactating dairy cows: Feeding behavior, fiber digestibility, and lactation performance" sull'effetto di differenti livelli di uNDF nel fieno di medica sulle performance delle bovine da latte ed in stampa sull'importante rivista Journal of Dairy Science
L'NDF indigerita (uNDF) è stato testato come marcatore della digeribilità della fibra in differenti progetti e ha dato risultati molto promettenti per la valutazione del valore nutrizionale dei fieni e dei foraggi.
CRPA quindi ha inserito l'uNDF tra i parametri disponibili del suo servizio di analisi NIRS (foraggi e feci).
Un abstract dell'articolo è disponibile a questo link
ABSTRACT
The objective of this study was to investigate the effects of 2 alfalfa hays differing in undigested neutral detergent fiber content and digestibility used as the main forage source in diets fed to high producing cows for Parmigiano-Reggiano cheese production. Diets were designed to have 2 different amounts of undigestible NDF [high (Hu) and low (Lu)], as determined by 240-h in vitro analysis (uNDF240). Alfalfa hay in vitro digestibility [% of amylase- and sodium sulfite-treated NDF with ash correction (aNDFom)] at 24 and 240 h was 40.2 and 31.2% and 53.6 and 45.7% for low- (LD) and high-digestibility (HD) hays, respectively. The 4 experimental diets (Hu-HD, Lu-HD, Hu-LD, and Lu-LD) contained 46.8, 36.8, 38.8, and 30.1% of alfalfa hay, respectively, 8.6% wheat straw, and 35.3% corn (50% flake and 50% meal; DM basis). Soy hulls and soybean meal were used to replace hay to balance protein and energy among diets. Eight multiparous Holstein cows (average milk production = 46.0 ± 5.2 kg/d, 101 ± 38 d in milk, and 662 ± 42 kg of average body weight) were assigned to a 4 × 4 Latin square design, with 2 wk of adaptation and a 1-wk collection period. Dry matter and water intake, rumination time, ruminal pH, and milk production and composition were measured. Diets and feces were analyzed for NDF on an organic matter basis (aNDFom), acid detergent fiber, acid detergent lignin, and uNDF240 to estimate total-tract fiber digestibility. Dry matter intake and rumination times were higher in HD diets compared with LD diets, regardless of forage amount. Rumination time was constant per unit of dry matter intake but differed when expressed as a function of uNDF240, aNDFom, or physically effective NDF intake. No differences were found among treatments on average ruminal pH, but the amount of time with pH <5.8 was lower in Hu-HD diets. Milk production and components were not different among diets. Total-tract aNDFom and potentially digestible neutral detergent fiber fraction digestibility was higher for the LD diets (88.3 versus 85.8% aNDFom in HD), for which lower feed intakes were also observed. The Hu-HD diet allowed greater dry matter intake, longer rumination time, and higher ruminal pH, suggesting that the limiting factor for dry matter intake is neutral detergent fiber digestibility and its relative rumen retention time.
(Fonte CRPA Reggio Emilia 5/4/2017)
(Foto di copertina: professori Sniffen e Formigoni - Foto di repertorio - Parma LGC)
Lunedì 24 è stato il giorno della pubblicazione dei dati USDA dell'esportazioni settimanali dagli USA. La positività dei dati ha perciò favorito il segno positivo del Chicago.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 aprile 2017
DATI USDA 24 aprile 2017
SEMI maggio 961,2 (+10,2) luglio 971,6 (+11) novembre 967,4 (+8)
FARINA maggio 316,4 (+6,8) luglio 320,6 (+7)
CORN maggio 359,2 (+2,2) luglio 365,4 (+1,6)
GRANO maggio 402,4 (-2,4) luglio 419,2 (-1,6) settembre 434,2 (-1,2)
Così come, il segno più, era anche favorito dal forte deprezzamento del dollaro, o meglio dal forte apprezzamento dell'euro, causato dal risultato delle elezioni francesi, che smorza il timore di una deriva antieruropea della Francia.
Il MARTEDI 25/04 poi il mercato ha registrato un andamento misto:
SEMI maggio 954,4 (-6,6) luglio 965 (-6,6) novembre 961 (-5,6)
FARINA maggio 313,5 (-2,9) luglio 317,7 (-2,9)
CORN maggio 365 (+5,6) luglio 371,6 (+6,2)
GRANO maggio 408,6 (+6,2) luglio 427 (+7,6) settembre 441 (+6,6)
Prosegue quindi una relativa staticità dei mercati. Come più volte ricordato, è difficile che certi valori possano arretrare ancora, mentre il maggiore fattore di influenza del prezzo rimane l'indice di cambio euro/dollaro.
Al momento rimane molto difficile interpretare le tendenze. E' ipotizzabile un pronto per la farina di soya proteica a 342, partenza porto di Ravenna, e così forse sino a fine anno, mentre per il 2018 potrebbe virare sul 344, in linea di massima quindi mercato si dimostra ancora piuttosto piatto. I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori)
Sui futuri ben poco da dire se non che i cereali sono ancora stimati in leggero rialzo, specie quelli esteri, ma adesso si dovranno rifare i conti con il nuovo cambio Euro Dollaro. Sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America porteranno, insieme al nuovo cambio, ad una netta frenata.
Indicatori internazionali 26 aprile 2017
l'Indice dei noli è sceso a 1154 punti, il petrolio è fermo a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,09051.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: Caccia agli evasori e equità sociale o quasi. - In Flessione i formaggi duri e il latte spot. - Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre- Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono. - Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura. - Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque - Grandine, si fa la conta dei danni - Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento. - Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi. - Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
SOMMARIO
Anno 16 - n° 16 23 aprile 2017
1.1 editoriale
Caccia agli evasori e equità sociale o quasi.
2.1 lattiero caseario
In Flessione i formaggi duri e il latte spot.
3.1 latte
In vigore le nuove norme in materia di etichettatura latte.
4.1 latte prezzo riferimento
Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre
4.2 vinitaly closing
Vinitaly, l'edizione 50+1 cresce ancora
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono.
6.1 pomodoro Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura.
6.2 siccità e bonifiche Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque
6.3 maltempo Grandine, si fa la conta dei danni
7.1 Farm Run - eventi all'aria aperta Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento.
8.1 vinitaly Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi.
9.1 etichettatura Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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La stima dei danni è ancora in corso, ma è certo che sono stati ingenti. La grandinata della tarda serata di domenica 16 aprile ha infatti colpito pesantemente le campagne di Finale Emilia, oltre al territorio di diversi comuni limitrofi.
Secondo quanto riferiscono le associazioni degli agricoltori a subire i danni maggiori sono stati gli alberi di pere, i cui frutti, se pur ancora di piccole dimensioni, sono stati colpiti riportando lesioni che saranno destinate ad aumentare con la crescita del frutto stesso, andando ad inficiare la qualità del prodotto. Problemi sono stati registrati anche per la coltura della vite, che si trova ai primi stadi vegetativi con tralci ancora estremamente fragili. Danni anche per le barbabietole, mentre per gli altri seminativi, essendo le piante molto piccole, occorrerà attendere la successiva crescita per verificare se vi sono state lesioni di qualche tipo.
"Ancora una volta il nostro territorio - dice l'assessore all'Agricoltura del Comune di Finale, Beatrice Ferrarini - è martoriato dal maltempo. I danni subiti dalle coltivazioni sono evidenti, ci auguriamo che in questa occasione Regione e Provincia di Modena non manchino di far sentire agli agricoltori la loro vicinanza in modo tangibile, contrariamente a quanto è avvenuto per la grossissima grandinata del settembre 2015, quando si sono limitate a promettere, senza dar poi seguito alle buone intenzioni".
(Fonte Comune di Finale Emilia)
Mercati relativamente stabili. Le maggiori variazioni di prezzo derivano prevalentemente dalle oscillazioni del cambio valutario. Sul mercato interno calano i cereali per l'alimentazione umana e i consumi restano molto tiepidi.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 aprile 2017
Il mercato di Chicago e non solo, continua a manifestare una relativa staticità. I tenui segnali rialzisti sono fortemente condizionati dal cambio valutario. A imprimere una controtendenza verso il basso sono i livelli di scorte consistenti e le positive previsioni di produzione.
Le uniche notizie rialziste che in questo momento possono influenzare le quotazioni sono connesse alla scarsa piovosità invernale, ormai registrata in quasi tutta l'Europa.
Sul mercato nazionale prosegue la tendenza delineatasi durante le settimane precedenti: continuano a calare i cereali per alimentazione umana (frumento tenero delle classi qualitative superiori, e frumento duro), mentre il mais e i semi oleosi sono addirittura in lieve crescita.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori).
Sui futuri i cereali sono visti in leggero rialzo, e i proteici sono considerati ancora troppo cari per dare il via agli acquisti, sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano, e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America dovrebbero portare ad una netta frenata.
Indicatori internazionali 20 aprile 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1278 punti, il petrolio è fermo a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,07713.
DATI USDA APRILE 2017
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: Buona Pasqua - Flessione per i formaggi duri e per il latte spot. - Origo. Parma al centro dell'Europa. E domani inizia Cibus Connect. - Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre - A Parma inaugurato "Cibus Connect" - Cereali e dintorni. Stabilità oscillante. Consumi interni ridotti. - Pomodoro. Produzione in calo. - Ricerche idrocarburi. Agricoltori preoccupati - Export reggiano: nuova partnership tra CCIAA e Agenzia delle Dogan - Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi - Ismea, outlook vino conferma leadership -
- SOMMARIO Anno 16 - n° 15 16 aprile 2017
1.1 editoriale
Buona Pasqua!
2.1 lattiero caseario
Flessione per i formaggi duri e per il latte spot.
3.1 eventi DOP IGP
Origo. Parma al centro dell'Europa. E domani inizia Cibus Connect.
4.1 latte prezzo riferimento
Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre
4.2 Cibus Connect
A Parma inaugurato "Cibus Connect"
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità oscillante. Consumi interni ridotti.
6.1 pomodoro Pomodoro. Produzione in calo.
6.2 sisma e idrocarburi Ricerche idrocarburi. Agricoltori preoccupati
6.3 export Export reggiano: nuova partnership tra CCIAA e Agenzia delle Dogane
7.1 vinitaly Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi
8.1 outlook vino Ismea, outlook vino conferma leadership
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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Ci sarà meno pomodoro dello scorso anno nel Nord Italia. In calo le superfici contrattate per la prossima campagna. Dopo il surplus del 2016, i dati per il 2017 sono in linea con la programmazione.
Ci sarà molto meno pomodoro nel 2017 rispetto allo scorso anno nel Nord Italia, ma sarà un quantitativo che si preannuncia in linea con gli obiettivi di una corretta programmazione. Sono queste le prime importanti indicazioni che giungono dalla consegna dei contratti all'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia.
L'analisi dei 145 contratti depositati all'Oi mostra che la superficie contrattata, dalle Organizzazioni di produttori (Op) associate all'Oi, è pari a 33.733 ettari, in calo di 6.548 ettari rispetto allo scorso anno (-16,25%), in linea con i quantitativi programmati in occasione della sottoscrizione dell'accordo quadro ad inizio marzo.
"Allo stato attuale i dati raccolti dall'Oi – commenta il presidente dell'Organizzazione interprofessionale Tiberio Rabboni – mettono in evidenza la netta contrazione di superfici di pomodoro rispetto allo scorso anno quando si registrò un esubero di produzione con conseguenti penali per i produttori e difficoltà di collocamento dei derivati sui mercati per i trasformatori. Come Oi – aggiunge Rabboni - abbiamo verificato che gli impegni fissati dai singoli contratti tra Op e trasformatori sono in linea con l'obiettivo generale previsto dal Contratto Quadro d'Area del Nord Italia. Ora l'Oi provvederà a convertire quanto contrattato in obiettivi di produzione per singola Op, obiettivi superati i quali scatterà l'addebito della penale di 20 euro a tonnellata previsto dal contratto quadro".
(Fonte OI Pomodoro nord italia 12 aprile 12017)
Origo il primo forum internazionale dedicato ai prodotti Dop e Igp ha aperto i battenti oggi a Parma anticipando il "Cibus Connect", la fiera del food made in Italy.
di Virgilio, Parma 11 aprile 2017 - Da oggi fino al 13 aprile Parma ospiterà produttori e consorzi provenienti da tutto il mondo. Opportunità anche di incontri commerciali in collegamento con Cibus Connect. A fine 2016 sono 2.959 i prodotti riconosciuti. Italia ed Emilia-Romagna leader in Europa. Un comparto che rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.
L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine, raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%.
In questo scenario d'eccellenza nazionale però spiccano su tute le tre province emiliane sorte sulla Via Emilia che, come Parma, quest'anno festeggerà il 2.200esimo anno di vita.
Parma, Reggio Emilia e Modena infatti confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34)
che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP, in primis).
Ecco quindi che non è un caso che sia stata scelta la città ducale per accogliere il primo forum dedicato alle produzioni di eccellenza internazionale inaugurato questa mattina alla presenza 300 ospiti provenienti da tutto il mondo.
"Origo non poteva che aver luogo in Emilia-Romagna, una regione che in tutto il mondo è conosciuta e apprezzata per l'eccellenza delle sue produzioni alimentari e che detiene il record di prodotti a Indicazione d'origine con ben 44 specialità- ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini aprendo i lavori- le nostre esportazioni valgono quasi 6 miliardi di euro e prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l'Aceto Balsamico di Modena, la Mortadella Bologna per citarne solo alcuni tra i tanti, ne rappresentano una voce importante. Origo Global Forum è un'occasione preziosa di confronto, per far crescere ulteriormente questo importante comparto, creando sviluppo e occupazione".
Promosso dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Politiche agricole, insieme all'Unione parmense degli industriali e a Fiere Parma, con il patrocinio e il supporto della Commissione e del Parlamento europeo e del Comune di Parma, Origo, in collegamento con Cibus Connect, da oggi al 13 aprile, offrirà ai produttori e ai consorzi anche l'opportunità di incontri con i grandi buyer internazionali. In particolare la Regione Emilia-Romagna ha a disposizione un'area dedicata per presentazioni e degustazioni, cui hanno dato la loro adesione tutti i principali Consorzi di prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli.
"In una fase in cui l'agricoltura nel mondo è sempre più sottoposta ai meccanismi delle commodity, siamo di fronte a un settore che mette al centro la qualità delle materie prime, l'irrinunciabile legame con il territorio, il rispetto di rigorosi disciplinari di produzione, il contenuto fortemente identitario- ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli partecipando alla tavola rotonda dedicata al futuro delle Indicazioni geografiche e alle sfide aperte - anche per questo è importante promuoverne la diffusione e sostenerne il posizionamento sui mercati." .
Apre domani mercoledì 12 aprile a Parma la fiera "Cibus Connect", organizzata da Federalimentare e Fiere di Parma, che rimarrà allestita fino a giovedì 12 aprile. Cibus Connect è un nuovo format di fiera light, una due giorni con un mix di esposizione, forum internazionali, workshop e incontri d'affari con migliaia di buyer italiani ed internazionali.
Le aziende espositrici sono 400, selezionate tra quelle maggiormente vocate all'export. Presenti anche 45 espositori selezionati da Slow Food. In esposizione i nuovi prodotti del food and beverage made in Italy destinati al mercato interno ed estero. Gli chef più accreditati saranno impegnati in numerosi show cooking per far conoscere i nuovi prodotti.
(Foto Francesca Bocchia)
Il mercato di Chicago continua a mostrare andamenti altalenanti, con modesti ridimensionamenti dei valori alternati da modesti tentativi di ripresa, peraltro sempre più frequenti e consistenti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 aprile 2017
Il seme è alla soglia dei 950 punti, per la farina scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta la soglia dei 300 dollari vicina ma sembra irraggiungibile e la soglia di resistenza 305 è molto forte. Mais e grano restano al palo schiacciati dalle immani quantità mondiali.
Nel mercato interno continua a regnare una costante calma e stabilità, i consumi languono, comunque mais stabile, praticamente fermo sul vicino, in aumento sul medio periodo, sospinto dai rischi e dalle paure dovute alla scarsità di riserve idriche. Grano ed orzo in calo contenuto. I proteici si sono ben ridimensionati ma su soglie di resistenza significative, come sopra descritto .
Ancora in aumento i cascami di grano tenero e duro, ben tenute le polpe e le buccette di soya.
Star del mercato ancora il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria.
Difficile poter fare delle previsioni attendibili sulla base delle incertezze dettate dai "venti di guerra", dalla crisi idrica sempre più concreta e da un mercato che continua a mostrarsi dormiente.
Per il mercato delle bioenergie è quasi certo che realizzeranno fughe in avanti dei valori perché agli aumentati consumi si è opposto lo svuotamento delle trincee di pastoni e trinciati. inoltre, se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.
Indicatori internazionali 11 aprile 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1231 punti, il petrolio è fermo a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,05898.
DATI USDA APRILE 2017
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Domenica 9 aprile, con il consueto bagno di folla, si è aperta l'edizione 2017 del Vinitaly di Verona (in svolgimento fino al 12) e il Padiglione 1 dell'Emilia Romagna ha registrato un afflusso di pubblico da "tutto esaurito" con la presenza di alcuni illustri ospiti, tra i quali il giornalista Bruno Vespa che ha ricevuto il Premio Internazionale Enogà.
Verona, 10 aprile 2017
La giornata dei vini emiliano romagnoli si era già aperta sotto i migliori auspici, grazie allo speciale Vinitaly uscito sulla Gazzetta dello Sport, a firma di Luca Gardini, che riporta a commento della lista dei 50 migliori vini italiani sotto i 15 euro: "L'Emilia Romagna di Lambrusco e Sangiovese batte il Veneto del Prosecco".
«È la diversità e la complessità dei vini che accompagnano la via Emilia la forza che presentiamo anche quest'anno al Vinitaly e che sempre di più ci viene riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Sottolineano il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, e il Direttore Ambrogio Manzi - Lo facciamo proponendo un racconto basato sulla grande varietà dei suoli che permettono ai differenti vitigni di poter offrire vini di assoluto spessore qualitativo con personalità eterogenee che da Piacenza, con il Gutturnio, arrivano al Sangiovese di Romagna. Differenze che sono la forza della nostra enologia e che raccontano un'antica, ma insieme contemporanea, cultura enologica e legame delle aziende produttrici con il proprio territorio».
«All'edizione di quest'anno del Vinitaly - afferma l'Assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli intervenuta al convegno inaugurale del Padiglione 1 - dimostriamo come la nostra enologia stia andando nella direzione giusta. Ci sono i contenuti, c'è la qualità ma ci sono anche le testimonianze concrete del saper innovare un settore antico ma ancora così preponderante nella cultura e nell'economia nazionale. La scelta di puntare sul tema della diversità dei terreni e dei territori, con i conseguenti riflessi nei vini proposti sul mercato, presenta al grande pubblico un simbolo di come l'agricoltura emiliano romagnola ha saputo e sappia ancora tutelare e valorizzare bene il territorio».
La prima giornata del Padiglione 1 Emilia Romagna è dunque stata caratterizzata dall'incontro "PROFUMI DALLA TERRA, in viaggio lungo la via Emilia". «La via Emilia "dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" è quella linea che dà continuità e unità a tutta la regione, abbracciando al contempo le peculiarità dei diversi territori che, man mano, attraversa: cultura, gastronomia, paesaggi, tradizioni e naturalmente i vini», prosegue il Presidente Sciolette. Per meglio spiegare da dove nasce questa unicità primordiale, i visitatori del Vinitaly possono osservare su un grande pannello all'interno del Padiglione 1 (circa 6x4 metri) delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna.
Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai 7 vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino. Per ogni vitigno c'è poi la rappresentazione grafica dei profumi e dei sapori principali che connotano i vari vini (attraverso immagini di fiori, frutti, ecc.) per aiutare i visitatori nella ricerca di quelle determinate caratteristiche anche nel momento della degustazione.