Agricoltura. Allarme frutteti, Bignami (Fi): sostenere produttori e imprese. Crisi prezzi, scarsa remunerazione, concorrenza estera, siccità, costi produzione: sono le "criticità" segnalate dal consigliere che chiede alla Regione di intervenire.
Allarme frutteti in Emilia-Romagna. Galeazzo Bignami (Fi), in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, vuole sapere quali azioni siano state attivate per sostenere il settore frutticolo e per dare un aiuto concreto ai produttori e alle imprese che non riescono a ottenere un'equa remunerazione. Il consigliere, a questo proposito, riferisce che una nota organizzazione agricola ha segnalato di recente "la perdita, in 20 anni, del 43% dei frutteti dell'Emilia-Romagna che sarebbero passati da 99.438 a 57.559 ettari di superficie coltivata". Le criticità - secondo quanto riportato dal consigliere - riguarderebbero, in particolare, "il calo delle quotazioni di alcuni prodotti e le somme poco remunerative corrisposte ai produttori", oltre al "problema della siccità".
"La crisi dei prezzi - rileva - sta mettendo in seria difficoltà il settore frutticolo" e "tra le maggiori problematiche evidenziate c'è quella di non riuscire a competere con la frutta estera", ma ci sono anche "la maturazione in contemporanea di diverse varietà a causa del caldo intenso e la lievitazione dei costi di produzione per il ricorso all'irrigazione di soccorso". "Nell'incontro svoltosi ad agosto presso il tavolo di coordinamento ortofrutta convocato al Mipaaf (ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali) - si legge ancora nel testo - si sarebbe stabilito l'avvio, a partire dal prossimo autunno, di 'una sistematica attività di pianificazione tra istituzioni, organizzazioni agricole e dell'intera filiera volta ad affrontare gli aspetti critici che rendono il settore debole, in particolare nell'export' (come si legge nel comunicato ufficiale)" e "nel corso della riunione sarebbe stata resa nota anche l'intenzione da parte del ministero di costituire, nel mese di settembre, il Tavolo ortofrutticolo nazionale".
Bignami chiede quindi se la Regione intenda seguire con attenzione gli incontri che si svolgeranno a questo Tavolo e quali proposte ritiene eventualmente di poter avanzare. (Regione Emilia Romagna - Antonella Celletti)
Attentati a Barcellona e Cambrils. Bandiera della Spagna a mezz'asta in Regione, il presidente Bonaccini: "Gli assassini non vinceranno, il loro farneticante progetto si infrangerà contro i principi di democrazia e libertà che abbiamo conquistato a caro prezzo"
"Un forte augurio di pronta guarigione ai feriti e un commosso cordoglio alle famiglie delle vittime"
Bologna – "Ancora una volta la mano vigliacca di assassini ha colpito ciecamente, con il solo obiettivo di uccidere più persone possibile. Non vinceranno, il loro farneticante progetto si infrangerà contro quei principi di democrazia e libertà che l'Europa e tutte le grandi democrazie hanno conquistato a caro prezzo".
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo il nuovo attacco terroristico che ha colpito ieri pomeriggio Barcellona e stanotte Cambrils, in Spagna.
"Un forte augurio di pronta guarigione ai feriti-chiude Bonaccini- e un commosso cordoglio alle famiglie delle vittime".
In segno di lutto, la Regione questa mattina ha esposto la bandiera spagnola a mezz'asta all'ingresso dell'Assemblea legislativa.
Regione in "vetrina", dal 20 al 26 agosto alla Fiera di Rimini, con un ricco calendario di appuntamenti dedicati alle eccellenze enogastronomiche della Food Valley e ai Cammini e vie dei Pellegrini che attraversano l'Emilia Romagna - Secondo l'Osservatorio sul Turismo Regionale sono circa 10 mila le camere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e si stima che questo movimento possa produrre oltre 200mila presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro.
Il turismo dell'esperienza sarà al centro, dal 20 al 26 agosto, della presenza dell'Emilia Romagna al Meeting di Rimini.
Nello stand regionale di 100 metri quadrati (coordinato da Apt Servizi e dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura nel padiglione B1) ogni giorno i visitatori del Meeting potranno "incontrare" e assaporare l'eccellenza di prodotti enogastronomici DOP e IGP e conoscere, nelle giornate del 21 e 22 agosto, 9 delle 14 antiche vie dei Pellegrini verso Roma che attraversano l'Emilia Romagna (tutto il programma degli eventi è scaricabile a questo link: https://goo.gl/zsh6Ye) .
"Anche quest'anno - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli - la Regione sarà presente, in collaborazione con Apt Servizi, al Meeting con uno spazio riservato alle presentazioni di progetti e iniziative collegate alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità certificata, di cui deteniamo il record con 44 prodotti Dop e Igp, per informare le diverse centinaia di migliaia di visitatori presenti a Rimini. Nelle sei giornate della manifestazione saranno ben 41 gli appuntamenti con il pubblico in cui saranno presentati i principali prodotti Dop e Igp regionali, ma anche momenti d'incontro dedicati ai diversi temi della corretta alimentazione e al 'turismo esperienziale', nuovo settore di grande interesse economico e culturale per valorizzare territori e prodotti dell'Emilia-Romagna".
Il Meeting di Rimini è, ogni anno, un importante appuntamento per il sistema turistico dell'Emilia Romagna e in particolare per la Riviera. Secondo una stima dell'Osservatorio sul Turismo Regionale "al momento sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e questo movimento potrà produrre oltre 200.000 presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro. A questa cifra, relativa al fatturato alberghiero, si deve poi aggiungere la spesa dei visitatori e dei partecipanti ai convegni, stimata attorno ai 16 milioni di euro. Complessivamente quindi, se si confermerà il livello raggiunto lo scorso anno, le circa 800.000 presenze agli eventi del Meeting attese nella settimana dal 20 al 26 agosto (visitatori, escursionisti, turisti alloggiati, giornalisti, relatori e volontari) produrranno ricavi per hotel, appartamenti, bar, ristoranti, trasporti e shopping accessorio per circa 20 milioni di euro".
"In occasione di un evento con positive ricadute turistiche come il Meeting - commenta l'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini - l'Emilia Romagna presenta due importanti realtà della sua offerta turistica legate al turismo dell'esperienza. Da un lato le eccellenze della nostra Food Valley, conosciute ed apprezzate a livello internazionale, sono diventate negli anni veri e propri prodotti turistici essendo sempre più al centro di 'tour del gusto' proposti dai nostri operatori. Allo stesso tempo i 14 antichi Cammini e vie dei Pellegrini che attraversano l'Emilia Romagna offrono, per il turista-viandante, straordinarie opportunità di conoscere arte, paesaggi e sapori di questa terra all'insegna del sempre più richiesto slow tourism".
Incontri e degustazioni per scoprire le eccellenze enogastronomiche
La presenza dell'Emilia Romagna al Meeting sarà l'occasione di presentare, ai visitatori della rassegna, attraverso gli incontri in programma presso lo stand, le eccellenze enogastronomiche della Food Valley regionale. Una "terra del gusto" unica con 44 prodotti tra DOP e IGP. Da segnalare, in particolare, gli appuntamenti (con degustazioni riservate ai partecipanti) dedicati: ai Prodotti del territorio del Gal Valli Marecchia e Conca (domenica 20 agosto ore 15); all'Anguria Reggiana IGP (ore 16 e 17,30 del 20 agosto); ai Salumi Piacentini (23 agosto, ore 12,30 e 15); all'Aglio di Voghiera DOP (24 agosto, ore 12,30); all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena IGP (24 agosto, 15); al Parmigiano Reggiano DOP (25 agosto, ore 18); alla Piadina Romagna IGP (26 agosto, ore 14).
Il Meeting sarà anche l'occasione per rilanciare l'applicazione Via Emilia Wine&Food scaricabile gratuitamente in italiano e in inglese da Google Play e Apple Store.
Il turismo esperienziale dei Cammini e vie dei Pellegrini
Tra lunedì 21 e martedì 22 agosto al Meeting saranno presentate 9 vie dei Pellegrini che fanno parte del Circuito regionale di 24 percorsi (per oltre 2000 chilometri di itinerari) avviato nel 2015 con il coinvolgimento della Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna. Il progetto vede la presenza di 24 operatori specializzati che hanno messo a punto 34 pacchetti turistici. E' a disposizione del turista religioso anche la Cartoguida "Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna" scaricabile in formato pdf dal sito (http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-pellegrinaggio).
Al Meeting lunedì 21 agosto saranno presentati i Cammini di Assisi (ore 14), di Dante (ore 15), della Via Romea Germanica (ore 16), di Sant'Antonio (ore 17). Martedì 22 agosto sarà la volta dei Cammini di San Vicinio (ore 11), della Via Matildica del Volto Santo (ore 12,30), di San Francesco da Rimini a La Verna (ore 14), della Romea Strata Longobardo-Nonantolana (ore 15), della Via degli Dei e della Piccola Cassia (ore 16).
La giornata terminerà con il convegno dal titolo "Turismo esperienziale: cammini e vie di pellegrinaggio in Emilia Romagna" a cui prenderanno parte l'Assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli, la Presidente di Apt Servizi Liviana Zanetti e Paolo Piacentini del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
L'iniziativa promozionale al Meeting di Rimini è realizzata nell'ambito dei Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna – Por Fesr.
Agricoltura. Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate di prodotto per far fronte alla crisi di mercato. Caselli: "Una decisione che condividiamo totalmente. Ci stiamo muovendo anche a livello europeo con la rete Areflh". La decisione presa dal Tavolo di coordinamento sull'ortofrutta. La richiesta di Ministero delle politiche agricole e Areflh alla Commissione europea di modifica del regolamento sull'"embargo russo" per ottenere maggiori quote di ritiro
Bologna 9 agosto 2017 – Altre 1500 tonnellate di pesche e nettarine saranno ritirate dal mercato, per sostenere i produttori e fronteggiare la crisi del settore. E' questa la prima immediata risposta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che arriva dopo l'incontro di ieri del Tavolo di coordinamento ortofrutta. La decisione sarà formalizzata nei prossimi giorni, nel quadro delle azioni previste dal regolamento sull'embargo di prodotti verso la Russia.
La crisi del mercato di pesche e nettarine risente infatti in modo particolare dell'"embargo russo" imposto dal 2014. La riduzione delle esportazioni e un andamento produttivo fortemente influenzato da caldo e siccità, con produzione di frutti di piccole dimensioni e una maturazione anticipata e diffusa, ha determinato una crisi dei prezzi e l'esaurimento, già al 31 luglio, delle quote di ritiro previste dal regolamento europeo. Per l'Italia tale quota ammontava a 2380 tonnellate che si aggiungono ai ritiri ordinari previsti dai programmi operativi dell'Ocm ortofrutta.
Sempre nell'ambito delle decisioni assunte ieri dal Tavolo ministeriale per l'ortofrutta, si aggiunge l'impegno a chiedere alla Commissione Europea di rivedere la distribuzione tra i Paesi europei, e all'interno degli stessi, delle quote di ritiro per le diverse tipologie di frutta, modificando il regolamento comunitario attualmente in vigore.
La decisione del Ministero si salda con quanto richiesto contemporaneamente da Areflh, l'associazione delle regioni e dei produttori ortofrutticoli europei cui aderiscono le principali realtà produttrici di frutta ed ortaggi di sei paesi, nel corso di un incontro con la Direzione generale agricoltura della Commissione europea, tenutosi sempre ieri a Bruxelles, a seguito di una richiesta urgente da parte dall'assessore regionale all'agricoltura e presidente di Areflh, Simona Caselli.
"Condividiamo totalmente la scelta del Ministero di mettere a disposizione la riserva aggiuntiva per il ritiro dal mercato di pesche e nettarine per dare risposte ai produttori che soffrono di una importante crisi dei prezzi in un anno caratterizzato in modo eccezionale da caldo e siccità- ha sottolineato l'assessore Caselli esprimendo il suo apprezzamento-. Per quanto riguarda la richiesta di modifica delle quote di ritiro ex embargo russo, ci stiamo muovendo anche a livello europeo attraverso la rete Areflh. Su questo punto ci siamo infatti attivati da subito per portare all'attenzione della Commissione la situazione nostra e di altre regioni europee come quelle spagnole e greche che vivono una forte crisi. Siamo convinti- ha aggiunto- che la rete Areflh contribuirà a sensibilizzare la Commissione e a dare più forza alle richieste dei singoli stati membri. Lo abbiamo già visto in altre occasioni, come nel caso delle regole di applicazione della produzione integrata nell'Ocm ortofrutta. E' questo il valore aggiunto della rete che ho l'onore di guidare"./Eli.Col.
Bologna 9 agosto 2017 - Regione Emilia Romagna
Ibc. La Regione sui 19 procedimenti disciplinari: un licenziamento, due sospensioni dal servizio e dallo stipendio, tre archiviazioni. Sospeso il procedimento negli altri 13 casi, in attesa di eventuali elementi dall'inchiesta giudiziaria. Altri 12 casi al vaglio della Procura sono già sul tavolo dell'Ufficio procedimenti disciplinari della Regione
La Regione subito dopo il servizio di 'Striscia', oltre ad attivare i propri organi disciplinari, aveva presentato immediatamente un esposto alla Guardia di Finanza
Bologna – E' arrivata la decisione degli organi disciplinari della Regione per quanto riguarda i 19 procedimenti disciplinari aperti sui presunti casi di assenteismo - alcuni dei quali già accertati - presso l'Istituto per i Beni culturali (Ibc), al centro di due servizi del Tg satirico 'Striscia la notizia' andati in onda la scorsa primavera. Intanto si allarga il numero di dipendenti Ibc sui quali indaga la magistratura, le cui posizioni, comunicate dagli organi inquirenti, saranno passate al vaglio -da un punto di vista disciplinare- anche da parte della Regione.
Rispetto al primo filone, l'Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd) della Regione - l'organismo incaricato di svolgere gli accertamenti -, arrivati a scadenza i termini previsti dalle norme per i procedimenti disciplinari, avviati in date diverse, ha decretato, oltre al licenziamento di un dipendente (già reso noto nei mesi scorsi), la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per altri due dipendenti. Altri tre procedimenti a carico di altrettanti collaboratori sono stati archiviati, sostanzialmente per mancanza di prove acclarate. In questo caso, l'Upd si è riservato comunque la facoltà di riaprire il caso se dovessero emergere ulteriori elementi, e vi sia quindi la possibilità di acquisire nuove informazioni rilevanti anche da un punto di vista disciplinare, a seguito delle indagini condotte dagli organi inquirenti.
Infine, proprio perché sono in corso indagini da parte della Procura della Repubblica di Bologna, è stato sospeso da parte dell'Upd l'esame relativo ad altri 13 procedimenti, aperti nei confronti di altrettanti dipendenti. Ciò consentirà all'Ufficio di acquisire e valutare eventuali nuovi elementi - se dovessero emergere nel corso delle indagini svolte in sede penale - utili per concludere anche il procedimento disciplinare relativo a questi 13 collaboratori.
Intanto, si allarga lo scenario sul quale stanno indagando gli inquirenti e, di conseguenza, non finisce il lavoro dell'Upd sul piano disciplinare. La Guardia di Finanza ha informato la Regione dell'esistenza di altri 12 casi, di cui 2 probabilmente irrilevanti sotto il profilo disciplinare, rispetto ai quali si potrebbero profilare situazioni da approfondire. Su questi nuovi casi l'Upd è già al lavoro.
La Regione dopo il servizio di 'Striscia'
Sulla vicenda Ibc, la Regione si è attivata fin da venerdì 7 aprile, quando l'inviato di 'Striscia la notizia' mostrò al presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, parte delle immagini del servizio andato poi in onda la sera del lunedì successivo.
Il presidente dispose immediatamente l'inoltro di un esposto alla Guardia di Finanza (Polizia tributaria di Bologna, Gruppo tutela della spesa pubblica), mentre all'Ufficio per i procedimenti disciplinari vennero affidate le verifiche sui casi denunciati da 'Striscia' e sulle presunte irregolarità sulla presenza in servizio dei dipendenti.
L'Ibc ha poi avuto un ricambio al vertice, con la nomina di Roberto Balzani, ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Beni culturali dell'Università di Bologna, a nuovo presidente, nomina varata dall'Assemblea legislativa dopo le dimissioni di Angelo Varni, sempre a seguito della vicenda sui casi di presunto assenteismo.
Lo scorso 7 luglio si è dimesso dalla carica anche il direttore dell'Istituto, Alessandro Zucchini.
Maltempo. La Regione Emilia-Romagna nelle zone colpite dai temporali di ieri, sopralluoghi degli assessori Corsini e Bianchi in Romagna e nel Ferrarese per una prima ricognizione dei danni. Bonaccini: "Siamo al fianco delle popolazioni. Estenderemo anche a questi eventi la richiesta di stato d'emergenza nazionale e siamo pronti a stanziare apposite risorse"
Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri si sono abbattute sulle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini
Bologna - Sopralluoghi stamani da parte degli assessori Bianchi e Corsini nelle aree più colpite dal maltempo di ieri, per verificare direttamente sul posto le criticità ed effettuare una prima ricognizione dei danni. Richiesta di estendere anche a questi ultimi eventi la dichiarazione di stato d'emergenza nazionale. Disponibilità della Regione a stanziare specifiche risorse.
Questo il quadro della situazione il giorno dopo la nuova, intensa ondata di temporali che ha interessato, con raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri in un'ora, le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
"La Regione è e sarà al fianco dei territori e delle popolazioni colpite- afferma il presidente, Stefano Bonaccini-. In accordo con le amministrazioni comunali abbiamo da subito avviato la ricognizione dei danni subiti sia dal patrimonio pubblico che da quello privato e siamo pronti a stanziare apposite risorse. Estenderemo inoltre a questi ultimi eventi la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale già avanzata al Dipartimento di Protezione civile dopo i fenomeni meteo di fine giugno e dell'11 luglio: quello di ieri è il sesto fortunale ad interessare la nostra regione nell'arco di un mese e mezzo".
E già questa mattina si sono recati sul posto, in Romagna e nel Ferrarese, gli assessori al Turismo, Andrea Corsini, e all'Università e Lavoro, Patrizio Bianchi.
"Il maltempo ha colpito aree di fondamentale importanza per l'equilibrio e la sicurezza dell'intero sistema padano- sottolineano gli assessori-. Ci siamo mossi immediatamente per renderci conto di persona e valutare la situazione, faremo tutto ciò che è necessario per garantire il più rapido ritorno alla normalità. L'Agenzia regionale di Protezione civile è intervenuta con la massima rapidità e il lavoro di tutte le forze impegnate sul campo prosegue anche in queste ore. Ringraziamo tutti gli operatori e i volontari, che come sempre hanno offerto grande disponibilità e impegno".
Ricognizione dei danni
Le zone più colpite sono: nel forlivese-cesenate i comuni di Forlì, Dovadola, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana e Roncofreddo; nel ferrarese Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Ostellato e Mesola; nel ravennate Alfonsine, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno; nel riminese Sant'Agata Feltria, Pennabilli, Novafeltria e Talamello.
Il maltempo ha provocato la rottura di rami e la caduta di alberi, che in alcuni casi hanno determinato l'interruzione della viabilità principale - in particolare della superstrada Ferrara-Mare e della Romea, nel ferrarese e nel ravennate - e secondaria, oltre a danni ad abitazioni private, attività produttive ed edifici pubblici. A causa del forte vento si sono verificate interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica: stamattina circa 700 utenze alimentate dalla media tensione risultavano ancora scollegate dalla rete, 500 delle quali solo nel comune di Mesola (Fe). I tecnici sono al lavoro e si prevede che la situazione sarà risolta entro sera. /EC
Regione. Via libera alla valutazione per il 2016 dei direttori generali e delle Aziende sanitarie e dei dirigenti: -426mila euro per i premi di risultato. L'assessore Petitti: "Gestione efficace, centrati obiettivi importanti"
L'anno della riorganizzazione, che ha portato a un dimezzamento delle direzioni generali. Rafforzato il ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura
Bologna - Un risparmio complessivo di 426mila euro -126mila euro relativi ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali e delle Aziende sanitarie (Ausl e ospedaliere) e 300mila euro sui dirigenti della Regione - in un quadro di dimezzamento delle direzioni generali, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione della "macchina" regionale. E' quanto emerge dalla valutazione dei direttori generali e dei dirigenti regionali per l'anno 2016 e dalla conseguente quantificazione della retribuzione di risultato.
Per quanto riguarda i primi, la Giunta in un unico atto ha accolto le proposte dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV) relative ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali (Intercent-er, Agrea, Agenzia di Protezione Civile, Agenzia Sanitaria e Sociale, Agenzia per la ricostruzione-sisma 2012) e dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali (Ibacn), ai direttori generali di Arpae, Er.Go e dell'Agenzia regionale per il lavoro (Arl) e ai direttori generali delle Aziende del Servizio sanitario regionale (Ausl e Ospedaliere).
Il 2016 è stato un anno di transizione, l'ultimo di applicazione dei vecchi criteri di valutazione, da quest'anno più differenziati e basati su alcuni progetti strategici da realizzare affidati alle singole direzioni. In numerosi casi sono però entrati in vigore i nuovi contratti, che si affiancano a quelli ancora in vigore (che prevedono premialità su una base percentuale che va dal 20 al 25%) dei direttori generali della Giunta e delle Agenzie/Istituti – che saranno estesi a tutti man mano che scadranno quelli in essere - che prevedono la riduzione del premio massimo di risultato, che non può andare oltre il 5% della retribuzione fissa. Contemporaneamente, rispetto al 2015 c'è stato un rafforzamento del ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura, chiamato a proporre alla Giunta le valutazioni dei direttori generali e dei direttori di Agenzia/Istituto.
"Il dimezzamento delle direzioni generali, la riduzione del premio massimo di risultato e il rafforzamento del ruolo di un organismo terzo come l'Oiv ci hanno consentito di centrare risultati importanti- ha commentato afferma l'assessore al Bilancio e organizzazione, Emma Petitti-, sapendo poi che da quest'anno le valutazioni si baseranno su parametri diversi. In un contesto, è bene sottolinearlo, in cui come Regione continuiamo a registrare una gestione estremamente efficace".
Nel 2016, sui premi di risultato si è registrato un risparmio di 126mila euro: i 310mila euro del 2015 sono infatti stati portati a 183mila e 800 euro. Calcolate in centesimi, le valutazioni proposte dall'Oiv vanno dalla più bassa, 71, alla più alta, 94.
Per quanto riguarda i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali e dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, il compenso variabile, previsto nei rispettivi contratti nella misura massima del 10%, va da un minimo del 7,85% (Azienda Usl di Imola e Istituto ortopedico Rizzoli) a un massimo del 9,2% (Azienda Usl di Bologna e Azienda Usl di Reggio Emilia).
Per quanto riguarda i dirigenti regionali, la cui valutazione dipende dai direttori generali, quella massima, A, si è registra nel 70% dei casi, B nel 30% rimanente, con i singoli premi di risultato che sono stati ridotti di oltre il 20%, ottenendo un risparmio complessivo di 300mila euro rispetto al 2015.
/CV
Il presidente della Regione Bonaccini premia la fidentina Ayomide Folorunso. La cerimonia alla presenza del sindaco di Fidenza (Pr), Andrea Massari, e del coach, Maurizio.
Parma, 26 luglio 2017
"Un risultato strepitoso, di buon auspicio per i futuri impegni, a partire dai prossimi Mondiali di atletica leggera di Londra". Con queste parole il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha premiato Ayomide Folorunso, fresca campionessa nei 400 metri ostacoli ai Campionati europei under 23 di atletica leggera che si sono svolti a Bydgoszcz, in Polonia. E un auspicio ancora più grande è impresso sulla targa consegnata all'atleta fidentina "Cuore e velocità, una giovane campionessa per un futuro a cinque cerchi".
Bonaccini ha sottolineato la soddisfazione dell'intera comunità regionale per il risultato ottenuto dalla ragazza, sottolineando l'importanza dell'attività sportiva sia per migliorare la qualità della vita, passando attraverso salute e benessere, sia per i valori e il rispetto delle regole insiti nello sport, a tutti i livelli. Il presidente della Giunta ha poi posto l'attenzione sulla recente legge regionale sullo sport, voluta dalla sua Giunta e condivisa con l'associazionismo sportivo, le federazioni, il Coni, e sul prossimo bando da 20 milioni di euro per l'impiantistica sportiva. Senza dimenticare il sostegno ai grandi eventi sportivi, veicoli di attrattività verso l'Emilia-Romagna e volano di sviluppo. Ed è poi tornato sull'attività sportiva come fondamentale scuola di vita: "È giusto avere ambizioni- ha sottolineato Bonaccini-, l'importante però è avvicinarsi allo sport, praticarlo, e noi stiamo investendo risorse importanti per dare ai nostri territori gli spazi e le strutture per poterlo fare, a tutti i livelli. E vedere atlete come Ayomide arrivare giovanissime a questi traguardi è certo motivo di orgoglio per tutta l'Emilia-Romagna".
Ayomide Folorunso era accompagnata dal sindaco di Fidenza, Andrea Massari, per il quale un risultato come quello della sua giovane concittadina "è possibile in una regione dove vi sono tutte le condizioni sociali e strutturali per primeggiare nello sport".
Di origini nigeriane, dal 2004 "Ayo" si è stabilita con i genitori a Fidenza. Affidata alle cure del tecnico Maurizio Pratizzoli, anche lui presente oggi in Regione, a giugno del 2015 è entrata nelle Fiamme Oro. Nel 2016, agli Assoluti italiani di Rieti ha stabilito il primato italiano under 23 dei 400 ostacoli in 55 secondi e 54 centesimi, migliorando il personale di oltre un secondo, ritoccato a 55.50 con il quarto posto in finale agli Europei di Amsterdam. Alle Olimpiadi 2016 di Rio è giunta fino alla semifinale dei 400 metri ostacoli, conquistando la finale nella staffetta 4x400 metri che ha chiuso al sesto posto. /AA
In allegato due foto dell'incontro
Massima attenzione per il fiume Po che domani sarà al centro della riunione dell'Osservatorio interregionale per gli usi idrici. L'assessore Gazzolo: "Dopo gli 8,5 milioni ottenuti per gli interventi su Parma e Piacenza, porremo la richiesta di mantenere le portate a Pontelagoscuro al di sopra dei 450 metri cubi al secondo: una soglia di garanzia per la nostra agricoltura da Reggio Emilia al mare, per il potabile della provincia di Ferrara e per contrastare l'aumento della salinità delle acque del fiume".
Bologna, 24 luglio 2017
"In Emilia-Romagna non siamo a rischio razionamento nell'uso dell'acqua per fini potabili: gli interventi già in corso e quelli che saranno realizzati grazie agli oltre 8 milioni e mezzo stanziati a giugno dal Governo, per le province di Parma e Piacenza, a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, garantiranno la risorsa idrica ai territori in difficoltà".
La rassicurazione arriva da Paola Gazzolo, assessore regionale all'Ambiente. "La nostra è stata la prima Regione a richiedere la dichiarazione di stato di emergenza nazionale", precisa. "Averla ottenuta in tempi rapidi ci pone nelle condizioni di dare risposte all'emergenza, in particolare nelle zone come la Val d'Arda, nel piacentino, dove il sistema di approvvigionamento dipende prevalentemente dalle acque superficiali".
Situazione migliore si ha invece nel settore orientale dove la diga di Ridracoli (FC), che può contenere fino a 33 milioni di metri cubi d'acqua, è oggi piena per oltre il 60% con circa 20 milioni di metri cubi, utili a far fronte alla stagione estiva, anche sopperendo agli esigui volumi invasati nella Diga del Conca in territorio riminese.
Nel bolognese, sia le esigenze potabili che irrigue trovano risposta dall'invaso di Suviana che, con rilasci controllati, riesce a sopperire alle richieste.
"Domani è convocato un nuovo incontro dell'Osservatorio permanente per gli usi idrici del distretto padano durante il quale saranno analizzati l'andamento delle portate del fiume Po e si farà il punto sulla situazione in ogni regione del Nord Italia", continua Gazzolo. "La nostra richiesta sarà di mantenere le portate a Pontelagoscuro al di sopra dei 450 metri cubi al secondo: una soglia di garanzia per la nostra agricoltura da Reggio Emilia al mare, tramite i prelievi effettuati dai Consorzi di Bonifica e dal Canale Emiliano Romagnolo, oltre che per il potabile della provincia di Ferrara e per contrastare l'aumento della salinità delle acque del fiume".
Al momento, i casi di rifornimento idropotabile tramite autobotti sono limitati ad alcuni comuni delle province di Piacenza, Parma e Bologna. Si tratta soprattutto di comuni montani serviti da piccoli acquedotti rurali.
La situazione dei corsi d'acqua in Emilia-Romagna
Solo la portata del Trebbia, del Panaro e del Secchia limitatamente al tratto appenninico, risultano oggi al di sopra del deflusso minimo vitale, la soglia che garantisce il mantenimento dell'ecosistema fluviale. Lo precisa Arpae con l'ultimo bollettino sullo stato idrologico dei fiumi dell'Emilia-Romagna. Secondo le rilevazioni di oggi, la portata di tutti gli altri corsi d'acqua è al di sotto del deflusso minino, per i quali proseguono le limitazioni al prelievo di acqua./PF
(Fonte: Regione ER)
Fra Spettine (Pc), Bologna e Forlì, più di 300 partecipano al corso formativo curato da Vigili del fuoco e dai Carabinieri Forestale.
Bologna - Più di 300 capi scout dell'Agesci a lezione di antincendio boschivo. In Emilia-Romagna la prevenzione dei roghi passa anche dalla formazione. Nei giorni scorsi si sono svolti tre incontri per illustrare le regole da seguire per accendere fuochi in piena sicurezza: 54 ragazzi hanno frequentato le attività a Spettine (Pc); 141 a Bologna nella sede dei Vigili del fuoco; altri 110 si sono riuniti a Forlì. L'iniziativa rientra nell'ambito delle misure previste dal Piano regionale antincendio boschivo.
"Essere scout significa impegnarsi per far crescere la comunità a cui si appartiene. Per riuscirci, è importante anche imparare le semplici norme da rispettare per vivere il bosco in condizioni di sicurezza: la diffusione delle conoscenze e dei comportamenti consapevoli è il primo passo per costruire vera prevenzione degli incendi", afferma l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che ha fatto visita a Spettine. "I fatti di questi giorni dimostrano quanto sia importante proteggere e tutelare le nostre foreste, un patrimonio verde che in Emilia-Romagna copre circa il 30% dell'intero territorio: la collaborazione con Vigili del Fuoco, Carabinieri e volontariato è alla base della nostra strategia".
A salire in cattedra, in occasione del ciclo di incontri rivolti ai capi scout, sono stati appunto i Vigili del Fuoco e i Carabinieri Forestali, per un totale di 4 ore di lezione in ciascun appuntamento. Al termine delle attività, ogni partecipante ha ottenuto un attestato di frequenza. Nel corso dell'estate, le squadre di presidio anti-incendio boschivo dei due Corpi dello Stato saranno inoltre impegnate in visite ai campi scout, per continuare le attività di formazione e informazione.
Piano regionale antincendio boschivo
È scattata dal 14 luglio in Emilia-Romagna lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi nei boschi. Si inaspriscono i divieti e le sanzioni dal primo luglio al 30 settembre.
A coordinare gli interventi di antincendio boschivo, fino al 31 agosto, sarà la Sala operativa unificata permanente (Soup) attivata a Bologna, nella sede dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, operativa tutti i giorni dalle 8 alle 20 con servizio di reperibilità notturna.
In stretto raccordo con i Comuni e l'Agenzia, in tutto il territorio emiliano-romagnolo squadre dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi; i Carabinieri svolgono attività di prevenzione e repressione dei reati connessi.
Per segnalazioni di incendi, è possibile contattare i numeri 1515 (numero nazionale di pronto intervento dei Carabinieri Forestale) e il 115 (numero nazionale di pronto intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile). La telefonata è gratuita.
(Fonte: Regione ER)