Di Giulia Bertotto Roma, 21 giugno 2023 (Quotidianoweb.it) - Diego Fusaro, filosofo controverso, saggista ferace, noto per i suoi neologismi colorati e coloriti, a soli 16 anni crea un sito sulla filosofia, Filosofico.net, che ancora gestisce, la sua tesi di laurea è uno studio su Karl Marx, con la quale si laurea presso L’Università di Torino. Dal 20 giugno 2015 cura un blog per Il fatto quotidiano.
Di Gloria Callarelli (Fahrenheit2022.it) 18 aprile 2023 - Si è svolta domenica sera a Pordenone la conferenza del filosofo Diego Fusaro e di Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia, concentrata su Agenda 2030, globalizzazione e lotta all’ideologia gender.
Di Giulia Bertotto Roma, 21 dicembre 2022 (Quotidianoweb.it) - Diego Fusaro è filosofo, saggista e docente, scrive su Il fatto quotidiano, ed è conosciuto per le sue idee impopolari e controverse riguardo alla pandemia come metodo di controllo sociale e all'obbligo vaccinale, alla teoria del gender (che chiama Nuovo Ordine Erotico), per le sue critiche alla società dei consumi 2.0, inoltre si è dichiarato sostenitore dell'eurasiatismo del filosofo russo Aleksnder Dugin.
Editoriale: - L'Europa non regge alla "Prova del Nove" - Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero - Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA - Il Sale italiano in mani francesi?- Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza...
SOMMARIO Anno 17 - n° 50 16 dicembre 2018
1.1 editoriale
L'Europa non regge alla "Prova del Nove"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 10/12/2018 - nuovi grafici -
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA.
5.1 IGP e sale italiano Il Sale italiano in mani francesi?
6.1 ambiente ponti Ponte sul Po di Colorno: firmato il contratto col consorzio Coimpa
6.2 ambiente Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza
7.1 lattiero caseario ONAF – La tradizione casearia italiana descritta dai suoi nuovi assaggiatori
7.2 bonifica nomine Bonifica Parmense, alla vicepresidenza l'imprenditore Giacomo Barbuti
8.1 Ambiente Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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La resa incondizionata di Emmanuel Macron segna la caduta degli UEDei. Il tonfo di Macron è stato silenziato da tutti gli Uemanoidi che invece continuano a criticare l'Italia. Chi è l'euroinomane?
di Lamberto Colla Parma 16 dicembre 2018 -
L'Enfant prodige se l'è fatta sotto a ha dovuto calare le brache. Sotto la spinta della "rivoluzione popolare dei Gilet Gialli", dopo 5 settimane di scontri che hanno portato a oltre 2000 arresti, alcuni morti e perdite economiche consistenti (l'associazione degli artigiani ha stimato in 10 miliardi), quello spocchioso del Presidente francese ha dovuto fare pubblica ammenda sostenendo che il Governo ha "fatto delle scemenze".
Quindi giù con le promesse. Dall'aumento dei salari al ripristino dei limiti di velocità. Tutto quello che si poteva accordare per fare deporre le armi ai Gilet Gialli (stimati al 12% nel caso si dovessero presentare alle elezioni) è stato concesso. Un cumulo di lasciti che ammonta almeno a 10 miliardi di euro e che obbligheranno la Francia a raggiungere un rapporto deficit/pil del 3,5% e forse nemmeno per un anno solo come sarebbe da normative UE.
Alcuni commentatori hanno accostato l'intervento televisivo di Macron a quello di Reza Pahlevi, lo Scià di Persia allorquando il 6 novembre 1978 a Teheran si presentò alla Tv impaurito e incredulo di fronte al dissenso che si era furiosamente propagato nel "suo" Iran, che lui stesso aveva contribuito a fare ricco.
"Ascoltare il discorso di Macron che cede platealmente in tv di fronte alle violenze dei gilet gialli ricorda emotivamente da vicino quel lontano e drammatico momento di storia persiana, che segnò la fine di un lungo regno, e il cambiamento epocale con l'avvento della sanguinosa rivoluzione islamica e della dittatura religiosa che ne è scaturita." scriveva Giuseppe Musmarra dalle colonne di HuffingthonPost.it che prosegue sostenendo " nei discorsi dello Shah e di Macron si trovano due fondamentali punti di contatto emozionali: la resa, che è sempre una dichiarazione di impotenza; e il pentimento, l'ammissione pubblica dell'errore di fronte alla moderna gogna televisiva.".
Ma non è ancora finita perché i Gilet Gialli hanno tutta l'intenzione di proseguire la protesta.
L'unico motivo per il quale avrebbero potuto "sospendere" la protesta sarebbe stato dettato dalla opportunità di "liberare" le forze dell'ordine dedicate al loro controllo e contrasto a favore della emergenza terrorismo che si è riaccesa brutalmente a Strasburgo alcuni giorni fa e dove il terrorista "francese" seppure di origine magrebina, dopo la strage a ridosso del Parlamento Europeo si è dato alla macchia, braccato da quasi 1000 agenti, per 48 ore e infine neutralizzato nel suo quartiere di origine nella notte di giovedi.
Quindi se tregua ci sarà sarà solo per favorire la Sicurezza Nazionale e combattere il terrorismo internazionale che durante le festività cristiane potrebbe trovare nuovi stimoli. E in parte ieri così è accaduto ma gli irriducibili hanno proseguito l'aggressione al centro di Parigi e purtroppo altri due decessi sono da conteggiare, registrati in prossimità dei blocchi stradali. oltre a nuovi danni e
Non bastavano i Gilet Gialli ci si è messo anche il terrorismo islamista a caricare la dose di figura di m...a del giovanotto dell'Eliseo.
Ebbene, nonostante i problemi di sicurezza che si sono palesemente manifestati in tutta la Francia, nonostante la figuraccia dei servizi di intelligence che non erano riusciti a intercettare il terrorista (accreditato come radicalizzato) e per di più sfuggito dopo l'attentato, nonostante la figuraccia di uno dei "lider maximi" dell'UE che si è inchinato alla protesta popolare recitando il "mea culpa", nonostante il conto salato che verrà presentato al Bilancio Francese e conseguentemente a quello Europeo (splafonamento al 3,5% del rapporto deficit/pil), nonostante tutto ciò gli Uemanoidi hanno taciuto per 5 settimane. Non un commento a quanto stava accadendo in Francia, lasciando alle testate giornalistiche di regime l'ingrato compito di tentare di smorzare la gravità della rivolta accusando le piccole testate televisive "libere" di esagerare nel raccontare la protesta e la partecipazione alla "rivolta".
Ma il massimo del ridicolo è stato raggiunto dal solito e inutile Pierre Moscovici quando ha dichiarato che la situazione francese non è assimilabile all'Italia e che alla Francia perciò potrà essere concesso di raggiungere il 3,5% di deficit/pil (limite massimo concesso dalle norme di bilancio UE e comunque concedibile per un solo esercizio).
Memorabile il commento del filosofo Diego Fusaro: 'L'euroinomane senza cuore concede alla Francia ciò che nega all'Italia'
All'Italia non vogliono concedere il 2,04% alla Francia il 3,5% e probabilmente per un periodo superiore all'anno.
In conclusione, l'Italia ha dato dimostrazione di una forte predisposizione alla democrazia a tutto il mondo. La "rivoluzione" l'ha fatta nelle urne e ora pretende che sia fatta la volontà del popolo. La Francia, invece, non essendo riuscita a cambiare con le elezioni perché "tradita" dal suo paladino "Macron", ha deciso di usare la forza ottenendo il medesimo risultato, salvo il fatto che dalla morte non si torna indietro e in Gallia le vittime ci sono state. 6 vite sono state immolate al volere degli "euroinomani", per dirla alla Fusaro.
Quindi: Chapeu Italia!
Alla fine il fato ci ha messo lo zampino e ordinato la prova del 9 facendo emergere, in maniera clamorosa e indiscutibile, salvo essere ciechi e sordi, l'utilizzo di due pesi e due misure all'interno dell'UE e che i commissari (non eletti dal popolo) possono fare quello che gli pare e piace in barba alla democrazia.
Questa non è l'Europa che ci era stata promessa dai fondatori.
Gli Uemanoidi non son altro che dei traditori della Patria Comune (Europa) ed è ora di trattarli come tali!
(per restare sempre informati sugli editoriali)