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Controlli straordinari finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti: arrestato dalla Polizia di Stato italiano pregiudicato con 10 kg di hashish.

Modena, 12 luglio 2017

Nel corso di mirati controlli straordinari del territorio, personale della Polizia di Stato ha tratto in arrestato un cittadino italiano pregiudicato trovato in possesso, nei pressi della stazione ferroviaria, di 10 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish del valore commerciale di circa 50.000 euro.

La droga era destinata al mercato cittadino, in particolare alla zona di via Gramsci e ai Parchi XXII aprile e Pertini, che sulla base di specifiche indagini risultano le aree in cui è più fiorente lo spaccio di hashish.

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Mercoledì, 12 Luglio 2017 15:26

Duplice omicidio: fermato Solomon

Solomon Nyantakyi, irrintracciabile da ieri, ha confessato di avere ucciso la madre e la sorellina, nella loro abitazione di via San Leonardo.

Il 21 enne, ex giocatore del Parma Fc, è stato fermato dalla Polfer alla Stazione Centrale di Milano, per il duplice omicidio avvenuto a Parma. Ora il pm sta predisponendo il decreto di fermo nei suoi confronti.

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Domani, giovedì 13 maggio, ricorre il terzo anniversario della tragica scomparsa del dottor Amos Bartolino, direttore della Struttura di Oculistica dell'azienda Usl, vittima, a 50 anni, di una morte assurda per mano di un omicida-suicida.

Il dottor Bartolino era un talento innato per la medicina: laureato a 24 anni con il massimo dei voti e la lode, si specializza in Oftalmologia a 28 anni e si perfeziona in Germania, dove impara presto la lingua tedesca.
Nei primi anni '90 è l'unico emiliano a superare gli esami di bilinguismo per esercitare la professione medica in Alto Adige: lavora a Brunico, Bressanone e Merano.
Dopo qualche anno rientra a Reggio per riavvicinarsi alla famiglia e nel 2000 diventa responsabile di Oculistica per l'area sud dell'Ausl di Modena (Sassuolo, Vignola e Pavullo), quindi primario a Carpi, prima di vincere il concorso che lo porterà a dirigere la Struttura di Oculistica di tutti gli ospedali dell'Ausl di Reggio.
Oltre alle straordinarie capacità e competenze, espresse con energia e passione nei suoi prestigiosi incarichi, il dottor Bartolino si distingueva per le doti umane che lo hanno portato a dedicare la sua vita, troppo breve, alla cura dei pazienti con dedizione, passione ed entusiasmo, e dai quali era continuamente e generosamente ricambiato.

In suo ricordo, il 30 ottobre 2015 il Servizio di oculistica dell'Azienda Usl di Reggio Emilia è stato a lui intitolato. Nell'occasione, Fausto Nicolini, direttore generale dell'Azienda USL di Reggio Emilia, disse: "Ho conosciuto Amos quando partecipò al concorso per il primariato di oculistica. Mi colpì fin da subito la sua visione innovatrice, che riversò con energia e passione nel suo incarico. Lo ricordo come una persona gioviale, sempre positiva, razionale, disponibile al confronto e brillante nella conversazione. Lavorare nella sanità pubblica e universale, con passione, competenza e dedizione, come ha fatto Amos Bartolino, è soprattutto condividere valori e principi, quali solidarietà, sussidiarietà e prossimità. E dal momento che sono gli operatori a costruire la storia, è giusto che si ricordino quei professionisti e quelle persone che tanto hanno dato. Amos ha dedicato la sua vita, troppo breve, al lavoro, donandosi con passione agli altri, e noi abbiamo deciso di ricordarlo così, perché l'identità di un'organizzazione e il senso di appartenenza si costruiscono anche con la memoria dei luoghi e delle persone".

Una Santa Messa in ricordo del dottor Amos Bartolino sarà celebrata domani, giovedì 13 luglio, alle ore 19, presso la Cappella dell'Ospedale Ramazzini di Carpi.

A tre anni dalla sua scomparsa, per ricordare il dottor Amos Bartolino ai tanti amici, pazienti e colleghi che lo hanno conosciuto e amato, la sorella, avvocato Milena Barbara Bartolino, a nome di tutta la Famiglia, ha inviato una breve nota.

"Perché il ricordo del dottor Amos Bartolino non svanisca....
Perché la sua riconosciuta professionalità rimanga a futura memoria, come la sua dedizione al lavoro e il suo contagiante entusiasmo per ciò che faceva.
Perché la sua vita professionale rimanga come esempio per chi vuole intraprendere una carriera così nobile come quella medica.
Il rapporto che Amos aveva con i pazienti, i colleghi e tutto il personale ospedaliero aveva dell'incredibile per quanto era basato sulla disponibilità e sul confronto.
Le persone, se ricordate, vivranno per sempre.

La sorella
 Milena Barbara Bartolino

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Mercoledì, 12 Luglio 2017 12:34

Cane spaventato dal temporale "vola" dal balcone

L'episodio si è verificato a Sorbara di Bomporto, nel modenese, dove ieri pomeriggio un meticcio di otto anni, terrorizzato dai tuoni e dal forte vento, si è lanciato dal balcone del secondo piano e si è poi trascinato sotto l'acquazzone, ferito e dolorante, fino al vicino parco, dove è stato soccorso dai alcuni passanti.

Testo e foto di Manuela Fiorini

SORBARA DI BOMPORTO (MO) – Tuoni, fulmini e un vento fortissimo, che fa sbattere le porte e gli scuri delle finestre. L'inferno per Dino, un simpatico meticcio di otto anni che ieri pomeriggio, quando in provincia di Modena si è scatenato un violento acquazzone, si trovava solo in casa, mentre i proprietari, una giovane coppia che da pochi mesi vive nella frazione di Bomporto, si dava il cambio dai rispettivi turni di lavoro. Il cucciolone, preso dal panico, ha individuato come unica via di fuga la porta finestra, lasciata leggermente aperta per fare circolare l'aria. Presa la rincorsa, tuttavia, si è letteralmente lanciato dal balcone, precipitando dal secondo piano della palazzina. Un "volo" di circa otto metri, attutito probabilmente da una siepe sottostante.

Ferito e sotto shock, il cane è poi riuscito a trascinarsi fino al vicino parco, dove di solito viene portato dai proprietari per le passeggiate quotidiane. Lì, dolorante e sfinito, si è accasciato in un'aiuola, dove poco dopo è stato trovato da una ragazza, immobile e con il muso insanguinato. Subito è scattata la gara di solidarietà e attorno a lui si è radunato un capannello di gente. Qualcuno ha portato un ombrello per ripararlo dalla pioggia, qualcun altro si è chinato accanto a lui per confortarlo e tranquillizzarlo, in attesa dell'arrivo di un veterinario, prontamente chiamato. Il cane, infatti, rimaneva immobile, incapace di alzarsi. Il sangue sul muso lasciava supporre che qualcuno lo avesse investito e fosse fuggito senza soccorrerlo. Solo successivamente, quando qualcuno lo ha "riconosciuto", sapendo che non esce mai da solo e che non dispone di un giardino da cui sarebbe potuto accidentalmente uscire, si è fatta largo l'ipotesi che sembrava più impossibile: la caduta dal balcone.

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La proprietaria, rintracciata al telefono sul posto di lavoro, ha confermato che il cane si trovava in casa e la veterinaria, da una prima visita, ha appurato che le ferite e le contusioni erano compatibili con una caduta dall'alto. Il cucciolone è stato immediatamente trasportato in clinica per essere sottoposto a radiografie ed ecografie. Per fortuna, per lui nessuna frattura o lesione grave, soprattutto a carico della spina dorsale, l'ipotesi più temuta, visto che il cagnolone non si alzava da terra. Solo una lacerazione al labbro inferiore, un lieve trauma toracico e lesioni a livello delle zampe anteriori, che hanno impattato con il suolo. Oltre, naturalmente, al grande spavento.

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Mercoledì, 12 Luglio 2017 10:52

Parma - Madre e figlia uccise a coltellate

Una scena raccapricciante quella che si sono trovati davanti, ieri sera, gli operatori di Polizia, allertati da una chiamata al 113.

Madre e figlia, Nfum Patience di 45 anni e Magdalene Nyantakyi di undici anni, di origini ghanesi ma da anni residenti a Parma sono state brutalmente uccise presso la loro abitazione nel quartiere San Leonardo. A chiamare la Polizia è stato il figlio al ritorno a casa da lavoro, intorno alle 20 di ieri sera, che ha trovato i corpi senza vita.

Si ipotizza siano state colpite con ferocia inaudita da un oggetto contundente come un coltello, poiché la sala da pranzo e il corridoio erano invase da macchie di sangue ovunque.

Al momento risulta irreperibile il secondo genito, Solomon Nyantakyi, che è sospettato del duplice delitto. Il giovane era stato una promessa del calcio, esordendo nelle giovanili del Parma, poi chiamato in prima squadra nell'ultimo anno di serie A, dall'ex tecnico della nazionale Donadoni, ha terminato la carriera all'Imolese.

Sul luogo del massacro si sono recati il Pm Paola Dal Monte, la polizia scientifica e diverse pattuglie della squadra mobile di Parma. Gli inquirenti indagano per omicidio.

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Una forte tromba d'aria ha colpito nel pomeriggio di ieri la provincia di Parma, causando gravi danni ad abitazioni, aziende agricole e capannoni industriali. E' durata solo pochi minuti ma è stata di grande intensità, al punto da scoperchiare alcuni tetti.

Fra i paesi più colpiti c'è quello di Castell'Aicardi di San Secondo, dove si registrano anche due feriti e un uomo colpito da malore. Nelle frazioni è mancata anche l'elettricità e le linee telefoniche sono state interrotte. 
Sul posto, Vigili del Fuoco e Carabinieri hanno avviato verifiche sulle case lesionate, ma anche sui danni a colture e vegetazione.

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Alle ore 14 circa di ieri, una volante della Polizia di Stato è intervenuta presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell'Ospedale Maggiore per segnalazione, giunta al telefono di emergenza 113, di un uomo intento a masturbarsi all'interno della sala d'attesa.

L'uomo era stato sorpreso dal personale sanitario mentre si trovava seduto, con le mani dentro i pantaloni ed un borsello poggiato sul grembo. I movimenti inequivocabili delle mani dentro i pantaloni, hanno immediatamente allarmato il personale sanitario che ha allertato il personale della vigilanza I.V.R.I e subito dopo il 113. Giunti sul posto, gli agenti ha identificato B. R. di 61 anni, originario di Lissone (Mi), residente a San Secondo Parmense, al momento del controllo privo di documenti.

Accompagnato presso i locali della Questura, gli agenti l'hanno identificato ed effettuato i rilievi foto-dattiloscopici. P.L. è stato denunciato per il reato di Atti Osceni in Luogo Pubblico.

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Martedì, 04 Luglio 2017 11:36

Trovati oltre duecento scatoloni di abiti rubati

Ieri mattina, verso le ore 10.00, personale di polizia ha compiuto un blitz in un casolare in zona via Traversetolo, a seguito di una segnalazione. Le Volanti, giunte sul posto, hanno rinvenuto oltre duecento scatoloni contenenti jeans e pantaloni etichettati, provento di un furto compiuto alcuni giorni fa al magazzino della ditta "T'AMO" di Fidenza.
All'interno degli scatoloni venivano rinvenuti 4498 paia di pantaloni e 10 gilet da uomo. Al termine degli adempimenti e dei rilievi eseguiti da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica intervenuta sul posto, i capi di abbigliamento - pantaloni da uomo e da donna di diverse taglie ­- opportunamente censiti e catalogati, sono stati restituiti al legittimo proprietario.
Al momento sono in corso accertamenti al fine di risalire agli autori del furto.

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Martedì, 04 Luglio 2017 09:24

Tragedia in piscina: muore il piccolo Mattia

Il piccolo Mattia stava partecipando alle attività estive del Centro sportivo di Pontenure quando è finito sott'acqua.

Piacenza, 4 luglio 2017

Ancora non si conoscono le cause della tragedia che si è consumata ieri mattina presso la piscina del Centro sportivo di Pontenure, in provincia di Piacenza.

Forse colto da un malore, Mattia Cattivelli, di soli sei anni, è finito sott'acqua perdendo conoscenza, nella piscina degli adulti, dove l'acqua arriva a due metri di profondità. Immediato l'intervento di uno dei bagnini che si è tuffato per portarlo in salvo. Inutile sono state le manovre di rianimazione proseguite per un'ora e il pronto intervento del 118, oltre l'eliambulanza. Durante il trasporto d'urgenza al pronto soccorso di Piacenza il bimbo ha perso la vita.

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Fra i dipendenti del Comune di Piacenza, denunciati nell'inchiesta che da ieri sta facendo luce sulla grave truffa dei cartellini di lavoro in cui sono implicate circa 50 persone, c'è anche un 60enne che avrebbe usato un mezzo del Comune per recarsi a prostitute.

L'uomo, in orario di lavoro si intratteneva con una minorenne parzialmente disabile. Grazie a pedinamenti e riprese video, le indagini iniziate alla fine del 2016, condotte da personale della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza, hanno portato a far luce sulla situazione.

Oltre al 60enne per il quale sono scattati gli arresti domiciliari, trentanove sono i dipendenti sottoposti all'obbligo di firma e altri 10 sono indagati a piede libero.

 

Il sindaco:"Questa tegola mette a repentaglio alcuni importanti servizi ai cittadini".

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"Sono profondamente rammaricata per il coinvolgimento di una cinquantina di dipendenti comunali in un'inchiesta legata a presunti comportamenti illeciti durante l'orario di lavoro. Ciò non significa però che l'Amministrazione comunale, che soltanto da ieri ho l'onore di guidare, si tiri indietro per quanto concerne i compiti da svolgere e i servizi ai cittadini, ma questa pesante tegola arrivata proprio nel giorno del mio insediamento mette a repentaglio alcuni importanti servizi al cittadino, come ad esempio il Servizio manutenzione e strade. In pochi giorni è accaduto l'impensabile".

Così si esprime Patrizia Barbieri, dal pomeriggio di mercoledì 28 giugno ufficialmente primo cittadino di Piacenza, che prosegue: "Chi ha sbagliato deve pagare e per questo attendiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso. Definirmi dispiaciuta è poco, perché è bene sottolineare che i dipendenti comunali dovrebbero per primi avere la consapevolezza del proprio ruolo e del rispetto nei confronti della collettività. Al tempo stesso, so che ci sono tanti dipendenti che svolgono il loro lavoro con professionalità, serietà e dedizione che si sentono feriti e traditi dai loro colleghi, soprattutto dopo avere visto le immagini e il comportamento degli indagati. Ed è proprio su questi dipendenti che l'Amministrazione comunale conta per ripartire e garantire efficienza e trasparenza, anche se quel che si è verificato è gravissimo, soprattutto per un'Amministrazione che muove i primi passi".

"Io per prima – conclude il neo sindaco – intendo dare l'esempio, mettendomi a disposizione della cittadinanza il più possibile. Così dovrà fare anche la maggior parte del personale, che non è mai stato coinvolto in casi di degrado e di corruzione. Sin d'ora posso dire che saranno comunque intensificati i controlli su tutti i dipendenti e, qualora si rendesse necessario, verrebbero adottati dall'Amministrazione comunale i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge, senza guardare in faccia a nessuno. E' anche vero che siamo all'inizio di un percorso e c'è tutto il tempo per tirar fuori il meglio da chi ha voglia di lavorare. I fannulloni devono andare a casa e non dobbiamo permettere che le mele marce intacchino quelle buone. Quel che è accaduto ha messo in cattiva luce non solo la categoria dei pubblici dipendenti, ma ha anche danneggiato l'immagine della città e ciò è gravissimo".

Pubblicato in Cronaca Piacenza
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