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Mercoledì, 08 Novembre 2017 14:59

Richiedente asilo minaccia e ferisce due carabinieri

Un 23enne di origine africana arrivato lo scorso anno su un barcone è prima entrato nella caserma di via Fossetta, a Sassuolo, dicendo di voler denunciare un'aggressione, poi ha brandito un coltello e si è messo a tirare calci fino a mandare al Pronto Soccorso due carabinieri.

Sassuolo, 8 novembre 2017

È stato processato per direttissima e condannato a un anno e due mesi di reclusione il 23enne di origine africana, richiedente asilo, che sabato scorso, nel pomeriggio, si è presentato alla caserma dei Carabinieri di via Fossetta a Sassuolo scatenando un putiferio.

I testimoni hanno riferito che l'uomo, arrivato su un gommone lo scorso anno e già noto per episodi di violenza, si è presentato spontaneamente, dicendo che voleva sporgere denuncia per una presunta aggressione da parte di uno sconosciuto. A un tratto, però, ha estratto un coltello davanti al carabiniere che era per fortuna protetto dal vetro della guardiola. Ha poi dato in escandescenze, cominciando a menare calci e pugni alle porte. Nell'atrio sono così intervenuti altri Carabinieri che hanno tentato di calmarlo. Nel parapiglia, sono stati feriti a botte un maresciallo e un appuntato, poi costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso con prognosi di alcuni giorni.

Alla fine, il giovane esagitato è stato arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate e trattenuto nella cella della caserma, dove, per tutta la notte e anche la domenica, in attesa del processo per direttissima che ne ha poi convalidato l'arresto, si è esibito con urla e gesti osceni.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 06 Novembre 2017 16:15

Estorsione ad un imprenditore agricolo modenese

La Polizia arresta due palermitani per estorsione aggravata ad un imprenditore agricolo.

Colti in flagranza del reato di estorsione nei confronti di un imprenditore agricolo modenese, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile la mattina del 3 novembre scorso, nei pressi del supermercato Conad di Baggiovara.
Si tratta di due italiani, residenti a Modena, ma originari di Palermo, che hanno estorto al malcapitato, la somma di 2.000,00 euro in contanti. Terza tranche di un valore complessivo di 6.000,00 euro.
Il movente, le relazioni personali tra la vittima e uno degli aguzzini. Fondamentale nello sviluppo delle indagini la querela sporta dalla vittima, piccolo imprenditore agricolo cinquantasettenne, nei confronti dei due soggetti gravati da precedenti di polizia.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Lucia De Santis.

La dichiarazione del Questore sull'importanza delle denunce

"L'operazione della Squadra Mobile che quest'anno ha già tratto in arresto 94 persone conferma la necessità che le vittime di reati reagiscano ai fatti di cui sono vittime. Pur riconoscendo il ruolo fondamentale che gli organi d'informazione svolgono in uno stato democratico le denunce – presupposto imprescindibile per perseguire gli autori dei reati – si sporgono presso gli Uffici di Polizia non bastando evidenziare malcontento sui media".

Pubblicato in Cronaca Modena

Il terrificante episodio era venuto nel giugno del 2016. Armando Canò, strangolò la ex compagna, Bernardetta Fella e poi nascose il corpo senza vita in un grosso frigorifero spento, nella cantina dell'abitazione in strada Nazionale per Carpi, a Modena.

Il 50enne aveva confessato di avere strangolato l'ex compagna durante l'ennesima lite. La perizia psichiatrica aveva stabilito che l'uomo era ubriaco ma capace di intendere e di volere. Oggi è stato condannato dal Giudice del Tribunale di Modena, a 18 anni, con rito abbreviato e tre anni di casa lavoro a Castelfranco.

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La Polizia municipale di Modena ha fermato il nigeriano di 20 anni, richiedente asilo collocato a Polinago, dopo che aveva nascosto la droga in un cespuglio.

Modena, 3 novembre 2017

L'hanno osservato a diversi metri distanza mentre sistemava la sua merce seduto su di una panchina al parco Novisad a Modena per poi nascondere il tutto in un cespuglio lì vicino. E' a quel punto che gli operatori della Polizia municipale sono intervenuti fermando il giovane nigeriano e recuperando dal cespuglio 400 grammi di marijuana e due bilancini del tipo di quelli che vengono normalmente utilizzati per preparare le dosi di sostanze stupefacenti da mettere in vendita.
L'arresto è avvenuto intorno a mezzogiorno di ieri, giovedì 2 novembre, in una zona del parco controllata con il sistema di videosorveglianza ed è stato confermato dal magistrato nella direttissima che si è svolta oggi, venerdì 3 novembre.
Il nigeriano (E. E. le iniziali) è un richiedente asilo di 20 anni, in Italia dal 2016, collocato dalla Prefettura a Polinago, ma già con un precedente per droga che gli ha procurato una denuncia della Polizia di Stato nei mesi scorsi. Gli operatori del Nucleo problematiche del territorio della Polizia municipale gli hanno trovato in tasca alcuni telefoni e anche 360 euro in banconote, mentre altri 2.200 euro erano nascosti nel cassonetto delle tapparelle avvolgibili della finestra della sua camera nella residenza di Polinago che condivideva con altri richiedenti asilo.
Il magistrato ha anche deciso la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Modena per cui il giovane dovrà lasciare la comunità di Polinago e verrà collocato in un'altra struttura fuori dal territorio modenese.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nella fascia oraria 08,00-17,00 - limitatamente al tratto Strada Cimitero San Cataldo-via Gottardi - i mezzi circoleranno con frequenza di passaggio ogni 15 minuti. Mercoledì 1° novembre sarà in vigore l'orario festivo, mentre giovedì 2 novembre i mezzi urbani ed extraurbani circoleranno secondo l'orario di vacanza scolastica.

Modena, 31 ottobre 2017

Nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, per permettere ai cittadini di Modena di recarsi più agevolmente ai cimiteri in occasione della Commemorazione dei Defunti, sarà attivato un potenziamento alla linea urbana n°2: nella fascia oraria 08,00-17,00 nel tratto da Strada Cimitero San Cataldo a via Gottardi la linea circolerà con frequenza di passaggio ogni 15 minuti. Al di fuori di questa fascia oraria rimangono confermate le frequenze di passaggio normalmente previste.

Seta ricorda che nella giornata di mercoledì 1° novembre il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano osserverà l'orario festivo, mentre nella giornata di giovedì 2 novembre i mezzi extraurbani e quelli urbani di Modena e Sassuolo circoleranno secondo l'orario di vacanza scolastica (non sono invece previste variazioni per il servizio urbano di Carpi). Si invitano quindi gli utenti a porre attenzione nella consultazione delle tabelle orarie esposte alle fermate.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 30 Ottobre 2017 16:24

Perseguita la ex compagna: arrestato

Aveva già sporto quattro denunce negli ultimi venti giorni, ma non erano bastate a far desistere l'uomo. Ieri sera l'ennesimo episodio.

Già dalla mattina, l'ex convivente si era presentato sotto casa della donna in via Rismondo e citofonando insistentemente aveva chiesto di entrare in casa con la scusa di prendere gli ultimi effetti personali. Per tutto il giorno poi si erano susseguiti messaggi con offese e minacce.

Verso sera, l'uomo si è ripresentato sotto casa per farsi aprire ma la signora cercando di prendere tempo, ha avvertito la Polizia.
Arrivati sul posto, gli agenti hanno identificavano A.A., della provincia di Caserta e residente a Parma, con vari precedenti, già denunciato per reati specifici, arrestandolo per atti persecutori.

Pubblicato in Cronaca Parma

E' successo nel pomeriggio di sabato nel centro di Parma, quando un individuo, dal volto mascherato da Halloween ha preso di mira dei passanti, colpendoli a pugni in faccia.

Come riferito dalla Gazzetta di Parma, quattro sono i giovani che si sono recati al Pronto Soccorso perché vittime dell'aggressore. Sul caso indaga la polizia.

Pubblicato in Cronaca Parma

La Guardia di Finanza di Piacenza ha localizzato, e catturato, in pieno centro città, un pericoloso latitante pregiudicato di nazionalita' albanese, a piede libero da circa 6 mesi.

L'uomo, doveva scontare una pena residua di 1 anno e 2 mesi di reclusione per una condanna di 6 anni inflitta dalla Procura della Repubblica di Firenze per cumulo di pene derivanti da diverse condanne per i reati di tentato omicidio, sfruttamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate mediante utilizzo di armi, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Colpito anche da un provvedimento di espulsione, l'uomo ha fatto lo stesso rientro in Italia clandestinamente.
Nei giorni scorsi, militari del nucleo di Polizia tributaria, durante una lunga attivita' di appostamento, lo hanno fermato mentre usciva dall'abitazione in cui viveva con la compagna.

Condotto in caserma con il supporto operativo dei "Baschi Verdi", e' stato sottoposto ad esami delle impronte digitali che hanno confermato la sua identita' ed arrestato. Si tratta del terzo soggetto socialmente pericoloso in stato di latitanza che viene catturato dalle Fiamme Gialle piacentine dall'inizio dell'anno, a testimonianza degli sforzi profusi quotidianamente per garantire, in perfetta sinergia con le altre forze di polizia, la sicurezza dei cittadini.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Martedì mattina, poco dopo le nove, una volante della Polizia è stata inviata in via Primo Taddei, dove una coppia di anziani era stata appena truffata e derubata.
Mentre si trovavano sul balcone di casa, due uomini, dall'altro lato della strada, due uomini hanno richiamato la loro attenzione spacciandosi per due tecnici, che dovevano verificare un abbassamento di tensione in zona. Dopo essersi fatti aprire il portone dello stabile con la scusa di verificare i contatori, uno dei due si è fatto accompagnare nei locali cantine per verifiche, mentre l'altro è rimasto in casa con la signora.
Fingendo di effettuare delle misurazioni, il truffatore ha chiesto alla signora di staccare i quadri e gli oggetti metallici dalle pareti e di nascondere i gioielli sotto il cuscino della poltrona del divano per evitare interferenze. Nel frattempo, il complice teneva occupato il marito nella zona cantine.
Dopo pochi minuti i due si sono congedati dicendo che il problema era risorto, ma i coniugi risistemando l'appartamento si sono accorti che i gioielli posizionati sotto il cuscino del divano (per un valore di circa 3000 euro) erano spariti ed hanno chiamato le forze dell'ordine.

Pubblicato in Cronaca Parma

Dalle prime ore di ieri si è svolta una complessa operazione finalizzata a stroncare un traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi tra le province di Ferrara e Macerata.

Gli oltre 40 Carabinieri Forestali impegnati, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Modena, coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Argenta (FE), dai Gruppi Carabinieri Forestale di Macerata e Lodi e del Comando Regione Emilia Romagna, hanno eseguito i sequestri e le perquisizioni disposti dal G.I.P. del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna - Direzione Distrettuale Antimafia, tra cui il sequestro di uno stabilimento industriale dedito alla produzione e recupero di solventi industriali.

Le indagini, molto delicate data la complessità degli argomenti trattati, son durate circa un anno ed il coordinamento delle stesse è stato curato dal Sostituto Procuratore della Repub-blica della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Dott. Stefano ORSI. Le investigazioni e le attività di polizia giudiziaria poste in essere dai Carabinieri Forestali hanno per-messo di accertare il traffico illecito di svariate migliaia di tonnellate di rifiuti industriali pericolosi da parte di una società di Argenta (FE) che, seppur regolarmente autorizzata al recupero di rifiuti, in realtà li immetteva in commercio quali prodotti senza idonei trattamenti preliminari.

La società ferrarese, di proprietà di una nota società per azioni di Matelica (MC) dedita alla produzione di prodotti chimici, forniva a quest'ultima rifiuti non trattati che venivano poi utilizzati direttamente nella produzione di diluenti ed affini.
Vari i reati al momento ipotizzati: dall'attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi, alla frode in commercio, alle responsabilità da reato degli Enti coinvolti.
Cinque le persone fisiche indagate. Sottoposte ad indagine anche tre società, di cui una per azioni, ai sensi della legge 231/2001.
Notevole la mole dei documenti sequestrati durante le perquisizioni.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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