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Positiva la giornata in campo presso l'azienda Pietro Codeluppi di Guastalla. Un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione. Sperimentate anche le "mini angurie". 

Reggio Emilia, 3 agosto 2015 -

Si è rivelata positiva e molto partecipata la giornata dimostrativa sull'Anguria Reggiana con la visita al campo sperimentale, per il terzo anno consecutivo collocato presso l'azienda vivaistica Pietro Codeluppi a San Martino di Guastalla. Le parcelle di prova, che peraltro erano finite sommerse con la 'bomba d'acqua' del 15 maggio scorso, che perciò Codeluppi ha dovuto riseminare, hanno consentito di sperimentare anche le "mini angurie", con esito qualitativo positivo: pertanto il prossimo anno anche queste angurie per single o famiglie piccole, prodotte nelle aziende aderenti ad Apar, potranno fregiarsi del contrassegno rilasciato dall'Associazione produttori Anguria Reggiana. Codeluppi, vice presidente di Apar e membro della presidenza provinciale Cia, come al solito ha organizzato nei minimi dettagli e con successo l'incontro.

La giornata di sabato scorso, dedicata ad angurie e portainnesti in coltura protetta, invece di una "gara" tra diverse varietà di anguria, è stata dedicata ad un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione: un 'test' neutro (non concimato), letame, digestato, chimica, pollina, pellettato; test importanti per aiutare i produttori a scegliere il tipo di concimazione che può dare il risultato qualitativo migliore sull'anguria. "E' importante – commenta Codeluppi – continuare a fare passi avanti per migliorare la professionalità ed il prodotto, che si distingue non solo per un marchio che ormai potrà fregiarsi della protezione europea con l'indicazione geografica, ma anche per le caratteristiche qualitative". Va detto che le sue personali preferenze, ma anche della maggioranza di coloro che hanno assaggiato le diverse angurie, vanno verso quelle che hanno goduto di concimazioni più naturali.

Dopo la visita alle serre in cui erano state effettuate le sperimentazioni, il commento è stato affidato a Cristina Piazza, tecnico dell'azienda sperimentale Stuard di Parma che segue fin dall'inizio le sperimentazioni relative all'Anguria Reggiana. A seguire, saluti sono stati espressi dal presidente Apar Ivan Bartoli, dal presidente della Provincia Giammaria Manghi, dal presidente Cia Antenore Cervi e dalla vice presidente di Confagricoltura Lucia Zubiani.

(Fonte: Ufficio stampa CIA Reggio Emilia)

Tre giorni di eventi, degustazioni, convegni e spettacoli dedicati al pomodoro del Nord, un distretto da oltre 2,3 milioni di tonnellate l'anno di materia prima. -

Piacenza, 8 agosto 2015 -

È il pomodoro il grande protagonista di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre 2015, riempirà le vie e le piazze di Piacenza di spettacoli, incontri, ospiti speciali e iniziative golose per celebrare l'eccellenza dell'ingrediente principe della dieta mediterranea. L'Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali.

In passerella non un pomodoro qualunque, ma quello del Nord Italia, che raccoglie nel distretto tra Piacenza, Parma, Cremona, Mantova, Ferrara, Lodi, Alessandria e Pavia il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l'industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Un sistema d'eccellenza che produce e lavora in questo territorio oltre il 50% del pomodoro italiano e che si sviluppa in una rete di circa 50 tra imprese di trasformazione e organizzazioni di produttori, connessi tra loro, dalla raccolta della materia prima nei campi al prodotto finito negli impianti.

Per festeggiare questo primato, OroRosso colora il centro storico di Piacenza con tutte le sfumature del colore della passione. Un viaggio nelle meraviglie del pomodoro attraverso decine di appuntamenti aperti al pubblico in un weekend di divertimento non-stop.
Protagonisti del festival saranno chef stellati con showcooking che attraversano le mille declinazioni del pomodoro in cucina (dalla bruschetta al bloody mary passando, naturalmente, per la pizza e la pasta, in un "matrimonio" celebrato ad hoc); i ristoranti, che per l'occasione proporranno solo menu in rosso per l'intera durata della festa; gli operatori del settore, che sveleranno i segreti della coltivazione e il fascino dei vari processi di trasformazione, dal campo alla tavola; i bambini con laboratori didattici per imparare le proprietà dell'ortaggio.

Ma al centro di tutto saranno soprattutto i visitatori comuni che potranno partecipare gratuitamente a decine di eventi in città e assistere agli spettacoli con parate in costume, show di cucina, degustazioni, mostre, artisti di strada, attori e personalità dello spettacolo.
È il caso, ad esempio, del "Pomodoro alla sbarra", un divertente talk show sotto forma di processo in cui un avvocato difensore tesse le lodi del pomodoro - in particolare quello del Nord - mentre un pubblico ministero conduce l'"accusa", tirando in ballo le proprietà nutritive, il ruolo nella dieta, il suo impiego in alcune delle ricette più amate della tradizione italiana. Entrambi potranno contare su testimoni a favore e contrari e periti di parte, ma alla fine sarà un giudice emettere il giudizio definitivo.

Ma accanto agli spettacoli votati all'animazione e al divertimento, si susseguiranno anche laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell'argomento in ambito nazionale e anche un convegno economico che farà il punto sul mercato interno e l'import/export del comparto agroalimentare con particolare riferimento al conserviero. Solo nel 2014, infatti, il distretto del pomodoro del Nord ha coperto quasi 36mila ettari di terreno coltivato, per un totale di oltre 2,3 milioni di tonnellate prodotte.
Tutte le informazioni sull'evento su www.ororosso.net

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015

(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015
1.1 editoriale E' sempre colpa dei giornalisti
3.1 cereali In USA tendenze ribassiste
4.1 Lattiero caseario Continua la crescita del latte spot. Flessione per il Parmigiano Reggiano
5.1 agro mercati Segnali di maggiore dinamismo sul fronte della compravendita dei cereali.,
6.1 frutta Frutta, +500% dal campo alla tavola
6.2 export Peru' I sapori emiliano-romagnoli sbarcano in Perù
6.3 Vini comuni Vini comuni, sempre più forte la leva del prezzo
7.1 Mais e Soia. mais e soia dati previsionali luglio 2015
8.1 acqua Acqua, una risorsa da gestire
10.1 pomodoro In anticipo la raccolta del pomodoro
11.1 eventi Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.2 eventi Ritorna la Sagra di Trecasali
12.2 promozioni "vino" e partners

Cibis 31 ago15 COP

Domenica 2 agosto inaugurazione con i soci e le loro famiglie. La cooperativa vitivinicola, che aderisce a Confcooperative Modena, ha investito due milioni di euro per aumentare di oltre 20 mila ettolitri la capacità di lavorazione della uve conferite dai soci, ingrandire la struttura prefabbricata con l'ampliamento del capannone esistente, ammodernare gli impianti di lavorazione del prodotto. -

Modena, 31 luglio 2015 -

La Cantina di Santa Croce di Carpi amplia e potenzia tecnologicamente la struttura produttiva. I nuovi impianti vengono inaugurati dopodomani – domenica 2 agosto – alle 11. La cooperativa vitivinicola, che aderisce a Confcooperative Modena, ha investito due milioni di euro (600 mila euro arrivano dai contributi per il sisma) per aumentare di oltre 20 mila ettolitri la capacità di lavorazione della uve conferite dai soci, ingrandire la struttura prefabbricata con l'ampliamento del capannone esistente, ammodernare gli impianti di lavorazione del prodotto.

«Abbiamo completato il programma di investimenti iniziato nel 2013 con l'acquisto di un appezzamento di terreno adiacente lo stabilimento – spiega il presidente della Cantina Santa Croce Francesco Schiavo – Nonostante la prematura scomparsa del direttore della cantina, l'enologo Villiam Friggeri, avvenuta il 14 settembre 2014, il consiglio di amministrazione e i soci hanno voluto proseguire nella progettazione e realizzazione degli impianti. Questo piano rappresenta una tappa fondamentale per il futuro della cooperativa. Ne sono convinti anche i nostri soci, che continuano a impegnarsi per assicurare continuità alle proprie aziende, in molte delle quali lavorano anche i loro figli».

Domenica 2 agosto, oltre all'inaugurazione dei nuovi impianti, è prevista la scopertura di una targa dedicata a Friggeri, il direttore ed enologo che i soci ricordano con gratitudine per le doti manageriali e umane, nonché per la passione e il contributo dato dal 1988 al 2014 alla crescita della cooperativa. Fondata nel 1907, la Cantina Santa Croce è profondamente radicata nel territorio, tanto è vero che la sede è ancora la stessa di cento anni fa. Oggi la cantina conta oltre 300 soci e ha una potenzialità di lavorazione annua superiore ai 130 mila quintali di uva. Nel corso degli anni la crescente attenzione alla qualità ha fatto sì che l'80 per cento delle uve conferite provenga da vigneti coltivati a Doc e Igt. Le uve conferite sono prevalentemente di Lambrusco Salamino, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa e Lancellotta.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare i vini di due cantine cooperative modenesi. -

Modena, 30 luglio 2015

Ci sono anche i vini di due cantine cooperative modenesi tra i vini eccellenti premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare. Si tratta della guida ai vini, cantine, cibi e cucine del territorio realizzata da Primapagina Editore (Cesena) insieme alle Ais (Associazione italiana sommelier) territoriali. Il Villa Badia Lambrusco di Sorbara Dop 2013 (Cantina di Carpi e Sorbara) e il Tradizione Lambrusco Doc Salamino di Santa Croce 2014 (Cantina di S. Croce) hanno ottenuto il massimo punteggio (sei acini). Insieme a loro ci sono 116 vini (15 modenesi) prodotti nella nostra regione, selezionati dai sommeliers che hanno degustato oltre mille vini.

Emilia Romagna da Bere e da Mangiare è la guida ufficiale che racconta e promuove le eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna, la regione italiana con il numero maggiore di prodotti Dop e Igp. Particolare attenzione è data al vino, con più di 300 cantine mappate e oltre mille etichette descritte con indicazioni di prezzo, vitigni e terroir e giudicate dall'Associazione italiana sommelier. La gastronomia regionale è presentata con approfondimenti su piatti, prodotti, musei del gusto, abbinamenti cibo-vino e un focus ogni anno diverso su un grande personaggio legato alla cultura e all'enogastronomia del territorio. La guida, acquistabile in libreria e on line su www.emiliaromagnavini.it, è la protagonista di Tramonto DiVino, kermesse enogastronomica estiva inserita nel cartellone "Emilia Romagna è Un Mare di Sapori" dell'Assessorato all'Agricoltura regionale. Ogni settimana, in una decina di città d'arte e località turistiche dell'Emilia-Romagna, sono proposti in degustazione oltre 300 vini in abbinamento a piatti preparati con i prodotti Dop e Igp regionali. La guida è presente poi al Vinitaly e ai principali eventi di settore italiani ed esteri e al centro di numerosi appuntamenti di degustazione organizzati ogni anno da PrimaPagina, editrice della guida.

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertative MO)

ASSICA e Camera di Commercio di Parma danno il via al gruppo Linkedin "L'industria delle Carni e dei Salumi". Oltre 130 iscritti nella prima settimana alla nuova piattaforma per condividere notizie e approfondimenti sul settore. -

Parma, 30 luglio 2015 -

Ha preso il via questa settima la versione social della "piazza" del venerdì alla Borsa merci della Camera di Commercio di Parma, che, come noto, ospita le riunioni delle Commissioni Uniche Nazionali "Tagli di Suino" e "Grassi e Strutto".
Sul social network professionale Linkedin è stato creato il gruppo "L'industria delle Carni e dei Salumi".
Questo progetto parte dagli ottimi risultati ottenuti in termini di presenze e contrattazioni nel primo quadriennio di attivazione delle CUN a Parma. Il gruppo punta infatti a accrescere gli strumenti che legano la giornata del venerdì della Borsa merci e delle CUN con momenti di confronto e approfondimento che, dalla piazza reale, proseguano nella piazza virtuale di internet.
La sede della Borsa merci, che da più di un anno è dotata di un moderno accesso ad internet tramite wi-fi, permetterà agli operatori di condividere le discussioni del gruppo in tempo reale.

Nella prima settimana questo nuovo strumento ha già coinvolto oltre 130 iscritti. L'appuntamento di Parma si conferma ancora centro di riferimento per l'intera community professionale della filiera della carne suina e dei salumi. Attraverso una piattaforma social vengono infatti pubblicate news, aggiornamenti e link che riguardano l'intera filiera delle carni, per comporre un archivio di informazioni unico, fondamentale per tutti coloro che operano nel settore.
L'immediato successo della piattaforma dimostra che una filiera tradizionale, come quella legata all'Industria della carne fresca e dei salumi, è oggi molto attenta agli strumenti più moderni per migliorare il proprio business, creando contatti interessanti e tenendosi aggiornati in tempo reale sui trend nazionali e internazionali.

Cos'è Linkedin, come ci si iscrive

Linkedin è un sito di business social networking affermato fra i professionisti e ormai diffuso in diversi settori. La possibilità che i social media come questo rappresentano in ambito business sono piuttosto interessanti e potenzialmente in grado di aumentare la visibilità di un brand, di un prodotto, di un appuntamento (come quello del venerdì a Parma) o di coinvolgere figure professionali di vario livello in gruppi di discussione e confronto, attraverso i quali è possibile tenersi aggiornati con news e segnalazioni. I gruppi di discussione interni a Linkedin sono lo strumento più adatto a condividere contenuti e notizie, spingendo i partecipanti a interagire gli uni con gli altri e diffondere le informazioni che vengono messe a fattor comune.
Per accedere al gruppo è sufficiente iscriversi (gratuitamente) al social network all'indirizzo www.linkedin.it  e chiedere l'accesso al gruppo, dopo averlo cercato digitandone il nome (o una sua parte) nella barra in alto alla pagina.

ASSICA - Associazione Industriali delle Carni

ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, è l'organizzazione nazionale di categoria che, nell'ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l'attività di ASSICA copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l'informazione e il servizio di assistenza ai circa 180 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, ASSICA si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957.

La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Parma

La Camera di Commercio di Parma, nata nel 1814, è una delle più antiche d'Italia. Oggi vi sono iscritte oltre 47.000 aziende, delle quali circa 43.500 attive (quasi una ogni 10 abitanti).
L'Ente è in particolare impegnato nella promozione dell'economia locale con servizi mirati alla crescita e al successo dell'imprenditoria locale sui mercati interni e internazionali. Gestisce il Registro delle Imprese ed è soggetto di riferimento a livello locale per l'informazione economica. Offre servizi funzionali al miglior funzionamento dei rapporti tra imprese e tra imprese e consumatori, come il servizio di Mediazione-conciliazione delle liti e la BIPAR (Borsa Immobiliare Parmense).
La Camera di Commercio gestisce la Borsa Merci, presso Fiere di Parma, specializzata nel negoziare prodotti di punta del territorio come materie prime agricole, prodotti zootecnici e dell'industria alimentare e un Centro congressi attrezzato per eventi di livello nazionale e internazionale.
E' fra i fondatori e socio di riferimento della Borsa Merci Telematica Italiana.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio)

Giovedì, 30 Luglio 2015 08:33

Cereali. In USA tendenze ribassiste

Al migliorare delle condizioni meteo statunitensi ha fatto seguito un sensibile abbassamento dei prezzi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 luglio 2015 -

Nella serata di martedi si è assistito a qualche leggero rimbalzo di assestamento dopo che, nelle giornate di venerdi (24/7) e di lunedi scorso, a seguito del rasserenamento meteorologico statunitense, si era avviata una tendenza fortemente ribassista.
In queste ultime ore prosegue il calo dei prezzi salvo il caso della farina di soia che segna un leggero recupero sino a dicembre 2015 per poi ridiscendere.

Indicatori internazionali 28/7/2015
l'Indice dei noli è sceso 1097, il petrolio è sceso 48,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,10496.

MP 28lug15

Sul mercato interno si assiste ancora a molta incertezza soprattutto riguardo al mais dove i prezzi sono ancora in continua variazione.

Dopo un'iniziale fase di attesa i mercati cerealicoli nazionali stanno mostrando un maggiore dinamismo sul piano della compravendita. I prezzi del frumento duro, rileva Ismea nell'Overview settimanale, già in flessione nei giorni scorsi, dovrebbero confermare, anche questa settimana, la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime sedute. Analoghe le aspettative nel comparto del tenero, con la raccolta ormai in fase avanzata anche in Francia, dove le quotazioni ai porti di imbarco stanno già mostrando qualche segnale di cedimento.

L'istituto di statistica conferma, sul circuito dei cereali foraggeri, un andamento sostenuto per granoturco e orzo. E' probabile, sottolinea Ismea, che le operazioni di raccolta del mais, subiranno ad agosto un anticipo di una decina di giorni, a causa delle alte temperature. Il calo produttivo sia Italia che in Europa potrebbe inoltre rivelarsi anche più accentuato rispetto alle stime iniziali, in previsione di un generale peggioramento delle rese, soprattutto nei paesi dell'Est.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 30 26 luglio 2015

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 30 26 luglio 2015

1.1 editoriale Pagare o non pagare, questo è il dilemma!
3.1 cereali Mercati deboli ma prezzi ancora sostenuti
4.1 Lattiero caseario Forte ripresa del latte spot
5.1 agro mercati Ismea, l'overview sui mercati agroalimentari
6.1 imprese e finanza In Emilia Romagna i Confidi uniscono le forze
6.2 norme e vongole Vongole, al via iter per la modifica della taglia minima
6.3 WEB e eccellenze Le eccellenze reggiane sul web
7.1 mais & soia. mais e soia dati previsionali luglio 2015
8.1 export Export a -25,3%
9.1 eventi Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
9.2 eventi Presentata a Noceto la prima edizione di FARM RUN
10.2 aperitivo e prosecco Bollicina non significa 'prosecchino'
11.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 30 26lug15 COP

Domenica, 26 Luglio 2015 10:07

Export a -25,3%

Commercio Estero: frena per tonfo in Russia

Roma 23 luglio 2015
A frenare l'andamento delle esportazioni italiane nei Paesi extra Ue è il crollo delle spedizioni in Russia che nel mese di giugno sono calate del 25,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2014.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat sul commercio estero a Giugno.

Il forte calo delle esportazioni Made in Italy nel Paese di Putin riguarda tutti i principali settori ma ad essere piu' colpiti – segnala la Coldiretti - sono chiaramente quelli interessati dall'embargo scattato il 6 agosto 2014 che ha sancito il divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce dai Paesi dell'Ue, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, che avrebbe dovuto durare un anno.

Nell'agroalimentare – sostiene la Coldiretti - ai danni diretti stimati in 20 milioni di euro all'anno di mancate esportazioni si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.

Lo stop alle importazioni dall'Italia ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi con la produzioni casearia russa di formaggio - conclude la Coldiretti - che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato infatti un sorprendente aumento del 30 per cento e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o Parmesan.

Guida rapida per sapere tutto sulle bollicine. Perché il prosecco non è Franciacorta e il Franciacorta non è Champagne...Insomma: i vini frizzanti non sono tutti la stessa cosa. -

Parma, 26 luglio 2015 -

Un frizzantino non è un 'prosecchino'! Non solo quello, almeno... Quanti alla domanda: 'ci beviamo una bollicina?' rispondono: 'dammi un prosecchino...' ?
Questi 'detrattori' della bollicina non sanno che per ogni 'dammi un frizzantino' c'è un sommelier che impallidisce senza darlo a vedere! Perché, se è vero che siamo uno dei paesi che produce il vino tra i più apprezzati al mondo e che crea spumanti eccezionali, è altrettanto vero che si fa tanta confusione nel distinguere un Prosecco da un Franciacorta. Insomma, per noi, un 'frizzantino' è tutto uguale e soprattutto va bene solo per brindare.
Il che – a sentire gli esperti – è sbagliatissimo!
Prima di tutto lo spumante non è unicamente prosecco. Perché c'è anche il Franciacorta, che è ancora un'altra cosa.
Chiariamo: sia Franciacorta che Prosecco appartengono alla famiglia degli spumanti, cioè di quei vini prodotti tramite processo di spumantizzazione.
Però chiedere un Prosecco non significa chiedere un Franciacorta e viceversa. E chiedere un Franciacorta non significa trovarsi nel bicchiere dello champagne.

E allora, cosa li differenzia? Semplicemente la zona di produzione e vinificazione, che dà risultati totalmente differenti. Il Prosecco DOC è prodotto in Veneto e Friuli da un vitigno di nome Glera. Per la sua spumantizzazione si usa il metodo Charmat.
Franciacorta è una differente zona di produzione che si trova in Lombardia. I vini DOCG Franciacorta sono tra le bollicine più pregiate che abbiamo in Italia. Per produrre un Franciacorta si utilizza invece il metodo classico.

Spesso lo spumante viene considerato un "vino" di poca importanza, dimenticando che anche Prosecco e Franciacorta fanno parte di questa grande categoria, distinguendosi però per la zona di produzione e per il metodo di spumantizzazione usato.
Per i non addetti ai lavori, tutti possono essere classificati come "bollicine", un termine colorito, entrato nel linguaggio comune, ma che non ha nulla di tecnico ed è rifiutato dai veri esperti.
Le bollicine sono la caratteristica principale che accomuna tutti i i vini spumantizzati e sono l'effetto dell'anidride carbonica trattenuta nel vino.

Il più conosciuto tra tutti è il prosecco. E l'errore dei più sta nel chiamare con questo nome tutto quello che frizza.
Quante volte mentre facciamo un aperitivo sentiamo dire: "mi fa un prosecchino?".
In qualche caso, cosa ci mettano in quel bicchiere rimane un mistero, tanto fa lo stesso. Il prosecco è un vitigno, glera, presente soprattutto in Veneto. Come ogni vitigno lo si può vinificare fermo o spumantizzato. In questo secondo caso si utilizza il metodo Charmat, cioè una fermentazione in autoclavi.

Franciacorta e Champagne sono zone di produzione. La prima in Italia, in Lombardia, vicino Brescia, l'altra in Francia, ad est di Parigi. Entrambe danno il nome al loro vino principale, il Franciacorta e lo Champagne ed entrambe utilizzano il metodo classico per farlo (che in Francia si chiama metodo Champenoise). Il Franciacorta è una DOCG cioè una denominazione di origine controllata e garantita. E grazie ad una modifica del disciplinare nel 2010 anche il metodo con cui viene fatto si chiama Franciacorta.
Questo vino si sta diffondendo anche all'estero, proprio perché tecnica e passione dei vignaioli lo stanno rendendo un prodotto unico e molto apprezzabile. Il Franciacorta non è assimilabile allo Champagne, non è né peggiore né migliore. E' semplicemente diverso.

L'errore più frequente sta proprio nel collocare tutte queste 'bolle' in un'unica famiglia, come se fossero identiche. Si fa ancora tanta confusione per scarsa cultura ed esperienza. In Italia beviamo, di solito, i vini fermi, relegando Prosecco, Franciacorta e Champagne a bottiglie per le occasioni speciali. E invece questi frizzanti possono essere abbinati veramente a tutto.
Impariamo, dunque, a degustarli senza pregiudizi, lasciando al nostro gusto e all'olfatto il compito di trovare e apprezzarne le differenze...

Ak

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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