Nuova rotatoria realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia lungo la Sp 467R nei pressi della zona industriale di Bosco di Scandiano. Grazie alla Provincia di Reggio eliminato un altro punto pericoloso della viabilità -
Reggio Emilia, 28 novembre 2014 -
Da ieri è aperta al traffico la nuova rotatoria realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia lungo la Sp 467R nei pressi della zona industriale di Bosco di Scandiano, in corrispondenza dell'incrocio con via Dell'Industria. I lavori, iniziati a metà agosto da parte dell'impresa Montana Valle del Lamone di Brisighella per un importo di circa 100.000 euro, hanno comportato anche una modifica delle intersezioni tra la stessa Sp 467R con via Del Lavoro e via Prandi mediante l'eliminazione della pericolosa svolta a sinistra.
Anche se il cantiere non è ancora concluso – resta infatti da risolvere un problema legato ad un'interferenza con un metanodotto di Snam Rete gas – da oggi la rotatoria è comunque percorribile e consente di eliminare un altro punto pericoloso della viabilità provinciale. "La nuova rotatoria di Bosco di Scandiano – spiega il consigliere delegato alle Infrastrutture, Andrea Tagliavini – rientra nel più complesso Appalto per la messa in sicurezza della Sp 467R da Reggio a Casalgrande - 2° e 3° lotto, che prevede interventi per 1 milione di euro per ridurre le situazioni di pericolo su una delle sette strade di valenza regionale che nel 2001 la Provincia ha ereditato da Anas, un'arteria particolarmente importante e trafficata collegando il capoluogo alla zona ceramiche".
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
A 4,30 metri la Provincia ha chiuso la caccia nelle golene, in questi anni di 'secca' popolatesi di tanti mammiferi: i più piccoli come i ricci, purtroppo, non hanno avuto probabilmente scampo, mentre i caprioli (come dimostrano le foto) si sono inaspettatamente dimostrati esperti nuotatori -
Reggio Emilia, 27 novembre 2014 -
La piena del Po dei giorni scorsi non ha creato solo i ben noti pericoli e disagi agli abitanti dei paesi rivieraschi, ma ha avuto anche un notevole impatto sulla fauna presente nelle golene che, non essendo state allagate per molti anni, si sono via via popolate di volpi, lepri, fagiani, ricci ed altri piccoli mammiferi e addirittura di caprioli.
Tutti questi animali sono stati sorpresi, in molti casi impreparati, dalla piena e si sono trovati in grave difficoltà. A questo scopo la Provincia di Reggio Emilia, a partire dall'innalzamento del livello del Po oltre i 4,30 metri all'idrometro di Boretto, ha disposto la chiusura della caccia in tutte le aree golenali fino ad una distanza di mezzo chilometro dagli argini maestri, per consentire agli animali selvatici di allontanarsi indisturbati dalle zone allagate. I provvedimenti di chiusura al traffico delle strade arginali sono stati utili anche per diminuire l'afflusso di curiosi che, con la loro presenza, avrebbero disturbato gli animali impedendo a molti di loro di attraversare gli argini e salvarsi.
In alcuni punti però, specialmente in corrispondenza dei centri abitati, la folla di persone che si affacciava sugli argini per osservare la piena, ha purtroppo creato gravi problemi agli animali, come in occasione dello straripamento della cinta "Boschetto", avvenuto in pieno giorno, dietro gli spalti di Guastalla.
"In verità non sappiamo quale sia stato il reale impatto della piena, ma è probabile che sia stato catastrofico per tutti gli animali più piccoli: qualche chance in più l'hanno avuta gli animali più grandi, come lepri e volpi, che hanno una certa autonomia nel nuoto – spiega il comandante della Polizia provinciale, Andrea Gualerzi - Per i caprioli possiamo addirittura sperare che si siano salvati tutti, visto che in questa stagione non ci sono cuccioli e il clima è stato comunque mite: come confermano poi le foto scattate dai nostri agenti in golena a Gualtieri nel giorno del picco della piena, i caprioli si sono inaspettatamente dimostrati esperti nuotatori".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Riapre anche la strada arginale: dalle 6 il tratto da Luzzara a Guastalla, dalle 20 quello da Gualtieri a Brescello. Ghiarole: domani si deciderà se far rientrare in serata gli evacuati -
Reggio Emilia, 20 novembre 2014 -
L'Unità di crisi per la piena del fiume Po coordinata dal prefetto vicario Adriana Cogode - riunitasi questa mattina in Prefettura alla presenza del presidente e della responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, dei sindaci dei Comuni rivieraschi, di Aipo, delle forze dell'ordine e del Coordinamento delle associazioni di volontariato di Protezione civile – ha deciso quanto segue.
Scuole: tutte le scuole di ogni ordine e grado dei comuni di Boretto, Gualtieri, Guastalla e Luzzara riapriranno nella giornata di domani, venerdì 21. Nel solo comune di Brescello, in considerazione della situazione determinatasi a seguito dell'evacuazione della frazione di Ghiarole, le lezioni riprenderanno lunedì 24 novembre (ovviamente con l'esclusione delle scuole sedi di seggi elettorali).
Mercati e sagre: da domani, venerdì 21, torneranno a svolgersi regolarmente.
Viabilità: dalle 3 di questa mattina, come previsto, sono stati riaperti al traffico il ponte tra Boretto e Viadana e il solo tratto di Sp 2 che va da Tagliata a Guastalla. Per quanto riguarda gli altri tratti di strada arginale, dalle 6 di domani mattina, venerdì 21, riaprirà il tratto da Luzzara a Guastalla mentre dalle 20 di domani riaprirà anche il tratto da Gualtieri (rotonda Conad/ponte del Baccanello) a Brescello.
Ghiarole: domani, in seguito a un sopralluogo dei tecnici di Protezione civile e Aipo con il sindaco, verrà valutata la possibilità di far rientrare le famiglie evacuate nelle abitazioni a partire dalla serata di venerdì.
Monitoraggio argini: proseguirà sino alle 20 di domani, venerdì 21. Oggi sono 265 i volontari del Coordinamento provinciale delle associazioni del volontariato
Tutte le decisioni sono state prese in considerazione delle stime di Aipo che prevedono il ritorno del Po all'idrometro di Boretto sotto i 6,50 metri (soglia del livello di criticità elevata) nel corso della notte e sotto i 6 metri per le 20 di domani sera, venerdì.
Per info in tempo reale sulla piena del Po e sulla viabilità consultare il profilo Twitter @ProvinciadiRE e la pagina Facebook (Provincia diRE) della Provincia di Reggio Emilia
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Presentate le misure per incentivare la sicurezza stradale e prevenire il disagio dei reggiani, nonostante un taglio alle risorse di ben un terzo: una campagna informativa promossa con Aci e Seta, info, meteo e condizioni strade in tempo reale sui social-media e sul portale Infoneve -
Reggio Emilia, 20 novembre 2014 -
Anche quest'inverno, nonostante un taglio di ben un terzo delle risorse, la task-force della Provincia di Reggio Emilia è pronta a scattare per incrementare la sicurezza stradale e fronteggiare al meglio neve e ghiaccio: 127 lame, 62 salatori e 2 frese, oltre a 46 uomini, tra tecnici, sorveglianti ed operai stradali, sono già pronti per intervenire sui 957 chilometri di strade provinciali. Come sempre – oltre al Comitato operativo viabilità che fa capo alla Prefettura - è previsto un sistema di coordinamento con la Protezione civile e le forze dell'ordine per il presidio delle strade nei momenti meteorologici più critici al fine di supportare gli automobilisti in difficoltà ed evitare il blocco alla circolazione, mentre attraverso i social media (il profilo Twitter e la pagina Facebook della Provincia) e l'apposito sito Infoneve infoneve.provincia.re.it attivato dallo scorso gennaio sarà possibile avere informazioni in tempo reale su meteo e percorribilità strade.
Il piano antineve della Provincia è stato illustrato ieri mattina dal consigliere delegato alle Infrastrutture e Mobilità della Provincia di Reggio Emilia Andrea Tagliavini insieme al presidente Giammaria Manghi, al dirigente del Servizio Valerio Bussei e ai vertici dei partner della campagna informativa "Pronti per l'inverno": il direttore di Aci Reggio Emilia Cesare Zotti, il presidente e il responsabile commerciale di Seta Pietro Odorici e Matteo Domenicali.
"E' una campagna comunicativa nella quale la Provincia investe da anni, ma che ora diviene ancora più fondamentale perché avere cittadini informati, preparati e consapevoli ci aiuterà ad affrontare al meglio la stagione invernale che quest'anno, al pari delle altre Province, dovremo gestire con ben un terzo di risorse in meno", ha sottolineato il consigliere delegato Andrea Tagliavini. "Da qui alla fine dell'anno abbiamo solo 700.000 euro per la spalatura, ma ciononostante la Provincia intende garantire lo stesso, elevato standard per un servizio fondamentale che in questi anni ha permesso ai reggiani di evitare i gravi disagi che spesso si registrano purtroppo in altre province", ha aggiunto.
I dettagli della campagna infocomunicativa sono stati illustrati dal dirigente del Servio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei: "Mettendo sistema i vari enti che si occupano di mobilità, da Seta ad Aci, anche quest'anno attraverso spot radiotelevisivi e opuscoli distribuiti in stazioni di servizio, scuole e altri luoghi pubblici diffonderemo le buone pratiche tra gli utenti della strada incentivando, specie in caso di maltempo, l'utilizzo dei mezzi pubblici. Come Provincia, poi, utilizzeremo ancora di un servizio meteo personalizzato curato da Luca Lombroso dell'Osservatorio geofisico dell'Università di Modena e Reggio Emilia importantissimo, ad esempio, per predisporre al meglio le operazioni di salatura".
Info in tempo reale
Anche quest'anno la Provincia di Reggio Emilia garantirà poi un numero verde 800.555.311 a disposizione degli utenti 24 ore su 24 per segnalare eventuali criticità e per il miglioramento del servizio. Aggiornamenti in tempo reale su meteo e traffico saranno assicurati attraverso il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE (hashtag #meteoRE #REneve) e la pagina Facebook. Dallo scorso gennaio, inoltre, la Provincia ha attivato uno specifico sito infoneve.provincia.re.it con informazioni sullo stato della viabilità ed eventuali emergenze. Predisposto con una versione ottimizzata anche per il mobile il portale Infoneve pubblica anche una mappa attraverso la quale sarà possibile monitorare il percorso di 35 dei 127 mezzi antineve attivi sul territorio provinciale, è a disposizione di tutti i Comuni reggiani e sarà uno strumento importante specie per i più piccoli che avranno in questo modo la possibilità di raggiungere il maggior numero di cittadini per ogni genere di comunicazione, comprese quelle (sempre richiestissime da parte delle famiglie) relative a eventuali chiusure delle scuole.
"Seta è pronta, come sempre, ad affrontare il prossimo inverno garantendo agli utenti un servizio di trasporto in condizioni di sicurezza e di comfort – ha detto il presidente Pietro Odorici - In queste settimane stiamo procedendo alla prevista manutenzione periodica dei mezzi: autobus e corriere vengono esaminati scrupolosamente nelle loro componenti meccaniche ed elettroniche, affinché siano adeguatamente preparati all'arrivo della stagione fredda. Ovviamente, tutti i mezzi saranno provvisti di pneumatici idonei all'uso invernale. In particolare, i mezzi in circolazione nei tratti montani sono dotati di pneumatici con mescola più performante alle basse temperature e tassellatura più marcata, ed equipaggiati con catene per assicurare ulteriore sicurezza anche con condizioni meteo particolarmente gravose".
Anche l'azienda di trasporto pubblico è impegnata a garantire ai reggiani una mobilità non solo sicura e confortevole, ma anche informata: grazie a sistemi attivabili su richiesta degli utenti (via web o smartphone), Seta assicura infatti un'informazione precisa e tempestiva sulle effettive condizioni in cui si svolge il servizio.
Sull'importanza di avere automobilisti informati, attenti e attrezzati ha infine insistito anche il direttore di Aci Reggio Emilia Cesare Zotti,che ha sottolineato come "ben l'87% dei 1.903 incidenti stradali verificatisi lo scorso anno nel Reggiano sia stato causato da guida distratta, velocità eccessiva, non efficienza del veicolo e mancato rispetto della distanza di sicurezza". "Anche lo scorso anno nella nostra provincia abbiamo registrato un calo di circa il 4% del numero di vittime, 36, e di feriti, 2.584, ma i costi sociali degli incidenti stradali restano elevati – ha aggiunto – Per questo la collaborazione da parte degli utenti della strada è fondamentale, a maggior ragione in condizioni meteoclimatiche difficili: basti dire che ogni secondo di distrazione, magari per rispondere a una telefonata, comporta in termini di reattività una riduzione di 14 metri della distanza di sicurezza".
Ordinanze
La Provincia di Reggio Emilia ha emesso anche quest'anno un'ordinanza che prescrive, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile prossimo, l'obbligo per i mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) di essere muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio o di avere a bordo sistemi antisdrucciolevoli. L'obbligo interessa alcuni tratti delle Strade provinciali e precisamente:
la Sp 513R di Val D'Enza da San Polo d'Enza, lungo la Variante stradale al centro abitato, proseguendo sulla SP 513R fino al centro abitato di Vetto;
la Sp 37 Albinea-Pratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria in località Pratissolo di Scandiano;
la Sp 7 "Pratissolo-Felina", dalla rotatoria di Pratissolo di Scandiano al centro abitato di Viano;
la Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria in località Tressano di Castellarano fino al ponte sul torrente Dolo;
la Variante di Puianello nel tratto tra la rotatoria con la Sp 21 a quella con la Statale 63;
la Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea per una lunghezza di circa 8 km fino all'incrocio per Viano.
"Il provvedimento mira a evitare che mezzi pesanti, in difficoltà a causa di condizioni avverse, possano bloccare la circolazione rendendo anche difficoltoso, se non impossibile, lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e sgombero neve – ha precisato Bussei - L'obbligo avrà validità anche oltre il periodo previsto, in concomitanza con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio".
Come ogni anno – dall'1 ottobre al 30 maggio – è inoltre obbligatorio per tutti i veicoli il transito con pneumatici da neve o catene sulla Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena nel tratto fra l'incrocio con la Sp 91 verso Vaglie (ponte Rossendola) fino al Passo Pradarena.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il ponte tra Boretto e Viadana e un solo tratto di strada arginale da Tagliata a Guastalla potrebbero riaprire nelle prime ore di domani se il livello del fiume tornerà a 7,50 metri -
Reggio Emilia, 19 novembre 2014 -
L'Unità di crisi per la piena del fiume Po coordinata dal prefetto vicario Adriana Cogode - riunitasi questa mattina in Prefettura alla presenza del presidente e della responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, dei sindaci dei Comuni rivieraschi, di Aipo e delle forze dell'ordine – ha deciso quanto segue.
Scuole
Tutte le scuole di ogni ordine e grado dei cinque comuni rivieraschi (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara) rimarranno chiuse anche domani, giovedì 20. Per quanto riguarda la giornata di venerdì, una decisione verrà presa nel corso della riunione dell'Unità di crisi che si terrà domani. Già da ora, in considerazione della situazione determinatasi a seguito dell'evacuazione della frazione di Ghiarole, si è deciso che nel solo comune di Brescello tutte le scuole rimarranno chiuse sino a lunedì compreso (le lezioni dovrebbero pertanto riprendere martedì).
Fiere e sagre
Saranno sospese anche domani, giovedì. Per quanto riguarda la giornata di venerdì, una decisione verrà presa nel corso della riunione dell'Unità di crisi che si terrà domani.
Viabilità
Restano in vigore fino a nuova comunicazione tutti i provvedimenti di chiusura al traffico relativi al ponte tra Boretto e Viadana e all'intera strada arginale (Sp 62R e Sp 2) da Brescello a Luzzara.
Il ponte tra Boretto e Viadana e la strada arginale nel solo nel tratto di Sp 2 che va dalla rotonda della Cispadana di Tagliata fino all'innesto sulla Sp 35 (argine maestro) da Tagliata all'innesto con il ponte Guastalla-Dosolo, saranno riaperti a tutti i mezzi quando il livello del Po a Boretto tornerà a 7,50 metri, soglia che in base alle attuali stime dei tecnici di Aipo dovrebbe essere raggiunto già nelle prime ore di domani, giovedì.
Si ricorda che sono comunque garantiti i collegamenti tra il Reggiano e il Parmense attraverso il ponte sull'Enza a Sorbolo e quelli tra il Reggiano e il Mantovano attraverso il ponte di Guastalla-Dosolo sulla Sp 35, raggiungibile dalla Variante Cispadana (uscita di San Giacomo) percorrendo via Sacco e Vanzetti a Guastalla (la stessa Cispadana garantisce anche i collegamenti tra tutti i cinque comuni rivieraschi).
Si rammenta, infine, che la strada arginale è interdetta non solo a ogni genere di veicolo, ma anche a cittadini e curiosi per consentire lo svolgimento in condizioni di massima sicurezza e rapidità le verifiche degli argini ed eventuali operazioni di pronto intervento.
Per info in tempo reale sulla piena del Po e sulla viabilità consultare il profilo Twitter @ProvinciadiRE e la pagina Facebook (Provincia diRE) della Provincia di Reggio Emilia.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Firmati questa mattina due distinti Accordi di programma per 1 milione di euro di interventi in carico ai Comuni, che saranno progettati e gestiti da Palazzo Allende -
Reggio Emilia, 31 ottobre 2014 -
Parte da Novellara e Reggiolo, almeno per quanto riguarda le infrastrutture, il 'nuovo corso' della Provincia di Reggio Emilia, che intende rafforzare ulteriormente il proprio legame con i Comuni, e i servizi a favore di questi ultimi. Anche alla luce della Legge 56/2014 che ha riformato le Province prevedendo per loro pure un ruolo di agenzia per i Comuni al fine di ottimizzare le risorse, questa mattina a Palazzo Allende il presidente della Provincia Giammaria Manghi ha firmato con i sindaci di Novellara e Reggiolo, Elena Carletti e Roberto Angeli, due distinti Accordi di programma finalizzati alla progettazione ed esecuzione di interventi su strade di interesse comunale connesse alla viabilità provinciale per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.
"Si tratta di interventi in carico ai due Comuni, che verranno però progettati dai tecnici della Provincia, che fungerà anche da stazione appaltante, esercitando le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di monitoraggio di contratti di servizio, di organizzazione di concorsi e procedure selettive ed infine di direzione dei lavori", ha spiegato il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.
"Si tratta di una opportunità esplicitamente prevista dal comma 88 della Legge 56 che ha riformato le Province – ha aggiunto - Unire le rispettive professionalità, per migliorare e rendere più sicura la viabilità, è vantaggioso tanto per la Provincia, quanto per i Comuni, specialmente i più piccoli, che non sempre dispongono della pluralità di professionalità interdisciplinari (strutturale, sismica, architettonica, ambientale, eccetera) necessaria o che, qualora le avessero, rischierebbero di rendere impossibile lo svolgimento dei normali compiti istituzionali, ancora di più nel caso di un Comune come quello di Reggiolo, la cui struttura tecnico-amministrativa è in pratica assorbita dalle incombenze del dopo-terremoto. Grazie a queste intese, che mi auguro seguite da altre, i Comuni risparmiano, i cittadini vedono concludersi prima importanti opere pubbliche e viene valorizzata la professionalità di un personale competente come quello della Provincia".
Grazie ai due accordi, a tutti gli adempimenti – dalla fase di progettazione all'appalto, fino alla direzione dei lavori – penserà dunque il personale della Provincia che, come ha sottolineato il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei, "dispone delle professionalità necessarie alla redazione delle fasi progettuali e all'aggiudicazione ed esecuzione dei lavori, trattandosi di opere pubbliche come tipologia similari alle innumerevoli che in questi anni abbiamo realizzato e gestito, anche per conto di Anas e, dunque, dello Stato". "Siamo ben lieti di supportare i Comuni con il nostro patrimonio di conoscenze acquisito in questi anni nei campi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile: in una fase di scarse risorse, la sinergia tra tutti gli enti locali è fondamentale per raggiungere la massima efficienza", ha aggiunto.
Il risparmio per i Comuni è duplice: economico (circa il 10% più Iva rispetto a una progettazione affidata a ditte esterne) e di tempo, visto che anche tutta la parte burocratica, amministrativa e di controllo (antimafia e non solo) non graverà più sul personale comunale.
"Il sistema viario provinciale finalizzato al miglioramento dei collegamenti attraverso strade provinciali e tangenziali non deve ovviamente andare a discapito della viabilità comunale - ha detto il sindaco di Novellara Elena Carletti - In tal senso questo accordo permetterà di potenziare la mobilità sostenibile e la sicurezza a Novellara attraverso una pluralità di professionisti degli uffici tecnici della Provincia di Reggio Emilia. Si tratta di opere attese da tempo, come la messa sicurezza alcuni nodi critici della viabilità locale, le fermate bus in località Fossetta nel centro capoluogo e sulla provinciale per Reggiolo in corrispondenza della località Bernolda, la progettazione delle piste ciclopedonali tra Novellara e San Giovanni e nella frazione di San Bernardino tra la stazione e il cimitero, e altre opere complementari che comporteranno senz'altro ricadute positive sulla qualità della vita nella nostra comunità".
Anche il sindaco di Reggiolo, Roberto Angeli, ha sottolineato l'importanza dell'accordo, "in particolare per un Comune la cui struttura tecnico-amministrativa è fortemente impegnata nella ricostruzione post-sisma, a partire dagli interventi riguardanti le opere pubbliche finanziate dalla normativa regionale, per consentire il completo ritorno alla normalità". "Grazie all'intesa con la Provincia, il Comune di Reggiolo potrà completare alcune opere di manutenzione ordinaria e straordinaria già messe a bilancio e quindi già finanziate, riguardanti viabilità, illuminazione pubblica, segnaletica e manutenzione del verde, senza dover rallentare le procedure di ricostruzione del patrimonio pubblico gravemente danneggiato dal terremoto, per un importo di circa 35 milioni, cui si aggiungo 100 milioni di danni agli immobili privati", ha concluso Angeli ringraziando il neo presidente della Provincia "che a pochi giorni dal suo insediamento è riuscito a costruire insieme ai Comuni importanti rapporti di collaborazione".
Gli interventi che saranno realizzati grazie agli Accordi
A Novellara opere di adeguamento delle fermate autobus in località Fossetta nel centro del capoluogo sulla Sp 3 e in località Bernolda sulla Sp 5 in direzione Reggiolo; due piste ciclo-pedonali (una tra Novellara e San Giovanni e l'altra a San Bernardino tra la stazione e il cimitero); parco pubblico in località Bernolda; rifacimento della strada comunale Valle -tratta Bottegone intersezione Gatta. Importo complessivo dei lavori 865.000 euro.
A Reggiolo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardanti la viabilità comunale (anche in relazione al nuovo Centro danza che verrà realizzato grazie a una donazione di Confindustria), l'illuminazione pubblica, la segnaletica e la manutenzione del verde per un importo complessivo di 100.000 euro.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Approvata la modifica dello Statuto richiesta dal Consiglio provinciale. Il presidente Manghi: situazione finanziaria pesantissima, sicurezza stradale e scuole le priorità, non vogliamo subire le norme, ma essere un laboratorio esercitando un protagonismo buono -
Reggio Emilia, 31 ottobre 2014 -
Con una amplissima partecipazione (solo 3 sindaci impossibilitati a intervenire, quelli di Canossa, Gattatico e San Polo, presenti tutti gli altri 42 in rappresentanza di 501.683 cittadini reggiani) ha debuttato ieri pomeriggio anche l'Assemblea dei sindaci, terzo organo previsto dalla Legge 56/2014 che ha riformato le Province.
All'unanimità, l'Assemblea ha approvato la modifica dell'articolo 57 dello Statuto richiesta dal Consiglio provinciale nel corso della sua prima seduta di giovedì scorso per consentire l'assegnazione da parte del presidente Manghi di specifiche deleghe a 5 consiglieri, assegnazione che verrà formalizzata la prossima settimana.
In apertura di seduta, il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, ha annunciato che intende convocare l'Assemblea dei sindaci "con una certa frequenza, non solo perché eserciti la propria funzione deliberante, ma anche come luogo di confronto nel segno di quella collegialità con la quale intendo interpretare il mio mandato e nella cui direzione va anche la richiesta di nominare 5 consiglieri delegati che mi affianchino nella impegnativa guida della Provincia".
Di ritorno da Roma, dove ieri ha partecipato a una riunione dell'Unione Province italiane (Upi), Manghi ha quindi voluto aggiornare i sindaci sul futuro, ancora piuttosto denso di incognite, dell'ente. "Di certo sappiamo solo che fino al 31 dicembre le Province continueranno a fare esattamente tutto quello che hanno fatto finora – ha detto – poi si aprirà una fase di concertazione con le Regioni e le Unioni comunali per riallocare le funzioni attualmente delegate alle Province, a parte quelle che comunque rimarranno in capo all'ente ovvero viabilità e trasporti, tutela e valorizzazione dell'ambiente, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità. Riallocazione che significa non solo decidere sulle competenze, ma anche sulle risorse umane e finanziarie: sarà una fase delicata anche perché c'è il rischio di generare un'Italia che funziona in maniera diversa da regione a regione, con un disegno istituzionale plurimo".
Di certo, la 'nuova Provincia' dovrà avvicinarsi ulteriormente ai Comuni, "o svolgendo determinate funzioni, come quella di stazione unica appaltante, che proprio domani illustreremo in collaborazione con i Comuni di Novellara e Reggiolo, o condividendo risorse umane o professionali".
Al di là delle incognite, quel che è certo è che la situazione finanziaria delle Province è "pesantissima": "Due sono già in dissesto, cinque in pre-dissesto e i tagli per 1,6 miliardi ipotizzati dalla legga di stabilità e dall'aggiornamento della spending review rischiano di aggravare ulteriormente la situazione", ha detto Manghi aggiungendo che "in base a una proiezione della nostra Ragioneria, la Provincia di Reggio Emilia non avrebbe più risorse per gli investimenti". "Anche per questo occorrerà lavorare tutti insieme per trovare le risorse per le priorità, che devono essere la sicurezza stradale e le scuole: il mio auspicio è che, con il nostro costante impegno, la Provincia di Reggio Emilia non subisca semplicemente le norme, ma rappresenti una sorta di laboratorio ed eserciti un protagonismo buono", ha concluso il presidente.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Sabato il convegno a Casina con il direttore dell'Agenzia regionale e i sindaci, domenica sulla Pietra la conclusione del corso per ricerca dispersi che ha coinvolto ben 60 volontari -
Reggio Emilia, 27 ottobre 2014 -
Appennino reggiano davvero 'capitale della Protezione civile' nel week-end, con due importanti appuntamenti. Sabato al Castello di Sarzano a Casina si è tenuto un importante momento di riflessione tra i vertici della Protezione civile regionale e provinciali con amministratori pubblici, a partire dai sindaci, e operatori.
Dopo il saluto del sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi, promotore dell'iniziativa conm l'assessore Albert Ferrari, il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, ha esordito sottolineando come "anche la capacità di governo contribuisca a rendere un territorio più o meno vulnerabile". Dopo aver ricordato come, purtroppo, in Italia i sistemi regionali di Protezione civile siano in pratica ognuno diverso dall'altro, Mainetti ha evidenziato la validità del sistema emiliano-romagnolo, senza nascondere i problemi, a partire dal fatto che "il decreto-legge del 2012 ha ridotto in maniera significativa la capacità d'intervento del Dipartimento nazionale, ma che non tutti i Comuni, inevitabilmente, hanno risorse e mezzi per dotarsi di una struttura adeguata". Diventa allora fondamentale, ha detto, "utilizzare le Unioni comunali, non disperdere il prezioso lavoro svolto finora dalle Province, che continueranno ad operare come hanno fatto finora nell'attesa che la prossima assemblea legislativa regionale decida in materia, e valorizzare sempre più il volontariato organizzato, che è fondamentale e per il quale speriamo di poter aumentare i fondi che ultimamente sono stati quasi dimezzati". Altra buona notizia anticipata dal direttore regionale, i circa 7 milioni di euro in arrivo dalla Regione per le ultime emergenze-frane, "con le prime case distrutte che avranno probabilmente la priorità", ha spiegato Mainetti sottolineando anche l'importanza di "informare i cittadini in maniera chiara e costante, perché questo consente loro di prepararsi e di sapere cosa la comunità può fare per lui".
Sugli aspetti informativi e comunicativi si è soffermata pure la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, Federica Manenti, per la quale "la chiarezza di linguaggio è fondamentale nel sistema di allertamento, e il codice colore in questo senso può aiutare". "Nella nostra provincia tutti i Comuni hanno un Piano di protezione civile, e questo è un dato d'eccellenza a livello nazionale, ma è innegabile che alcuni siano datati o comunque migliorabili", ha aggiunto Manenti affermando che "i Comuni virtuosi devono usare anche il web e i social media per comunicare in maniera chiara, tempestiva e corretta con i cittadini".
Dopo l'intervento del presidente del Coordinamento delle organizzazioni di volontariato, Volmer Bonini, che ha invitato i sindaci "a non tenere i Piani comunali di Protezione civile nei cassetti, ma a farli conoscere ai cittadini", a concludere i lavori è stato il nuovo presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, per il quale "la Protezione civile deve rimanere in capo alle Province, perché quello che nel nostro Paese ha dimostrato di funzionare non deve essere riformato e tanto meno eliminato, così come le Unioni dei Comuni devono essere altri attori importanti in materia, insieme al volontariato che rappresenta una risorsa formidabile e importantissima". "Il governo deve però aprire spazi di capacità di spesa a favore degli locali per la Protezione civile e per la sicurezza del territorio", ha aggiunto il presidente Manghi, sottolineando a sua volta l'"importanza dei Piani comunali, che se non sono uno strumento vivo e immediatamente attivabile rischiano di essere semplici scatole vuote, e della comunicazione, a partire dai social, per informare, ma anche per sensibilizzare i giovani".
Domenica mattina, invece, nelle aree circostanti la Pietra di Bismantova oltre 70 tra volontari e forze preposte all'attività di ricerca e soccorso si sono dati appuntamento per l'esercitazione pratica conclusiva del Corso di specializzazione per ricerca persone in ambiente non ostile. Organizzato nell'ambito della "Scuola permanente di formazione di Protezione civile provinciale" dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Coordinamento delle organizzazioni di volontariato prociv, il corso ha formato circa 60 volontari ora in grado di supportare le Prefetture, titolari della materia, affiancando nelle ricerche forze dell'ordine, vigili del fuoco, Soccorso alpino, Forestale e 118, anche sulla base dello specifico Protocollo operativo approvato lo scorso anno dal prefetto di Reggio Emilia insieme ad enti e strutture operative.
L'esercitazione conclusiva di domenica, apertasi con il saluto dell'assessore del Comune di Castelnovo Monti Silvio Bertucci, si è svolta con il supporto prezioso del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, coordinati dallo stesso comandante Salvatore Demma e, sul posto, dal responsabile delle operazioni di soccorso Tiziano Rossi e gli esperti speleo-sommozzatori Stefano Bedogni e Francesco Ovi. Presenti anche il Soccorso Alpino che - con diversi operatori coordinati da Luca Pezzi e con due mezzi – ha predisposto un vero e proprio posto di comando avanzato; il Corpo forestale dello Stato con i coordinatori Giuliano Savelli e Ernesto Crescenzi; il responsabile per le emergenze del Coordinamento delle organizzazioni di volontariato Marcello Margini con Luca Sinisgalli della struttura Radiocomunicazioni e la Croce verde di Castelnovo Monti.
Al corso, che ha avuto come tutor il comandante della Polizia municipale Val Tassobbio Corrado Bernardi, volontario esperto e alpino, hanno partecipato ben 56 associati di Protezione civile appartenenti ad Associazione nazionale Alpini, Gruppo comunale Carpineti, AiutAppennin, Antennamica, Città del Tricolore, Croce verde di Castelnovo Monti, di Villa Minozzo e Castelnovo Sotto, I Custodi della montagna, I Ragazzi del Po, Icaro, Il Campanone, Legambiente e Val D'Enza Radiocomunicazioni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il nuovo presidente ha illustrato le priorità della 'nuova' Provincia, approvate con 11 voti favorevoli e 2 astensioni. Malavasi vicepresidente, Moretti e Pagliani capigruppo -
Reggio Emilia, 24 ottobre 2014 -
Legalità, protezione civile, ambiente e rifiuti, infrastrutture, scuola, welfare e pianificazione territoriale le priorità della Provincia di Reggio Emilia per il neopresidente Giammaria Manghi, che ieri pomeriggio ha presieduto il primo Consiglio provinciale.
Dopo la convalida degli eletti e il giuramento, il presidente Manghi ha illustrato gli indirizzi di programma per il governo della nuova Provincia di Reggio Emilia, "un compito invero piuttosto ardito per la particolarità della stagione che viviamo, nell'assenza di un dispiegarsi normativo e della concertazione istituzionale che devono necessariamente seguire la Legge 56". Mancano, infatti, ancora due elementi fondamentali per dare piena applicazione alla riforma delle Province, "ovvero i decreti ministeriali che stiamo aspettando da luglio e la necessaria fase di concertazione con Regione, Città metropolitane e Unioni dei Comuni rispetto alla riallocazione delle funzioni fino ad oggi delegate alle Province".
Lacune pesanti, queste, "perché l'identità di un ente passa attraverso ciò di cui si deve occupare, ma noi oggi non sappiamo cosa le Province dovranno fare fino alla prossima puntata...", ha aggiunto il presidente Manghi ricordando come anche l'altro ieri, intervenendo al Forum della Pa a Bologna, abbia sollecitato "una soluzione molto veloce che ponga fine a uno stato di incertezza e di mancanza di identità pericoloso".
Il nuovo presidente ha quindi illustrato la "triade di soggetti chiamata a gestire le nuove Province, che per come sono state concepite paiono più potenziali monocrazie che luoghi di collegialità". "Una collegialità che però per me è sempre stata fondamentale e lo è ancora di più in una stagione così complessa e che intendo dunque ripristinare, per quel che la norma può consentire", ha aggiunto il presidente anticipando la proposta di modifica statutaria da sottoporre all'Assemblea dei sindaci, il terzo organismo previsto, che Manghi intende convocare spesso "per informare i sindaci e chiamarli in causa nelle decisioni".
Sempre nel segno della collegialità, Manghi ha annunciato che intende "valorizzare appieno il Consiglio provinciale, minoranza compresa", auspicando inoltre "una necessaria vicinanza agli enti locali e alle loro necessità e una rinnovata e ulteriormente potenziata collaborazione con i Comuni, a partire dal capoluogo, principale espressione degli enti locali reggiani". Ma la nuova Provincia di Reggio Emilia continuerà a guardare oltre i confini provinciali , "a tutta l'Emilia, per fare sistema con quello che c'è fuori da Reggio e ricercare una prospettiva vera di area vasta".
Manghi ha quindi affrontato il delicato tema delle risorse finanziarie, altra grande incognita insieme a quella normativa: "E' un tema decisivo, e chi amministra un Comune lo sa, così come è noto a tutti che stiamo vivendo una stagione deflagrante, con i finanziamenti assegnata agli enti locali in pratica azzeratati".
"Se il 2014 si chiuderà per la Provincia con un suo equilibrio finanziario – ha proseguito - il 2015 è tutto da definire, per cui servirà un approfondimento attento e oculato su processi avviati, che non significa disconoscenza verso gli atti di chi ci ha proceduto, ma tener conto di un contesto che sta cambiando: il tema delle risorse è prioritario e in base ad esse andrà configurato un quadro realistico di priorità".
Le idee di Manghi, al proposito sono chiare. Le priorità della 'sua' Provincia saranno "un impegno serio per la diffusione di una cultura della legalità, a partire dai Comuni; la tutela delle persone e del territorio dai sempre maggiori rischi a cui gli eventi naturali ci sottopongono, partendo dall'ottimo lavoro che è stato fatto nel campo della Protezione civile; attenzione all'ambiente, che significa anche politiche di gestione dei rifiuti, tenendo presente che questa Provincia nel 2011 ha compiuto una buona scelta, anticipando altre realtà, ma che però paradossalmente ora il nostro territorio rischia di essere penalizzato da un Piano regionale che mi auguro possa essere modificato dopo le elezioni; le infrastrutture, con tanti appalti in corso ed altri in cantiere, dalla Bassa all'Appennino, per i quali si dovranno cercare le risorse; la scuola, ove resta sicuramente alle Province la competenza legata in parte all'edilizia, che significa sicurezza e condizioni di dignità degli edifici che ospitano studenti e insegnanti, e in parte alla qualificazione dell'offerta formativa; il sistema dei servizi sociali, per il quale dovremo ripensare tutti insieme a un nuovo modello di welfare; la pianificazione territoriale, per combinare al meglio le esigenze di un mercato in crisi con il rispetto dell'ambiente e del consumo di suolo".
Dopo il dibattito, che ha registrato gli interventi dei consiglieri Pagliani, Saccardi, Morelli, Erbanni, Mammi, Albanese, le linee programmatiche del presidente Manghi sono state approvate con 11 a favore e le 2 due astensioni dei consiglieri di Terre reggiane.
La prima seduta del Consiglio è quindi proseguita con la nomina del vice presidente Ilenia Malavasi e con la proposta, pure approvata con 11 voti favorevoli e 2 astensioni, di modifica dell'articolo 57 dello Statuto da sottoporre il 30 ottobre alla prima Assemblea dei sindaci per l'assegnazione di deleghe a 5 consiglieri provinciali. In conclusione, è statata data comunicazione dei capigruppo dei due gruppi consiliari: Marcello Moretti per il Pd, Giuseppe Pagliani per Terre reggiane.
Il nuovo Consiglio provinciale
Il Consiglio provinciale della 'nuova' Provincia di Reggio Emilia, così come è stata ridisegnata dalla Legge 56/2014, è composto come noto da 12 amministratori, 10 del Pd e 2 della lista di centrodestra Terre reggiane. Il Gruppo consiliare del Pd è formato da 6 sindaci (Enrico Bini di Castelnovo Monti, Alessio Mammi di Scandiano, Ilenia Malavasi di Correggio, Paola Casali di Bagnolo, Andrea Tagliavini di Quattro Castella e Marcello Moretti di Sant'Ilario d'Enza) e da 4 consiglieri comunali (Pierluigi Saccardi, Mariachiara Morelli e Claudia Dana Aguzzoli del Comune di Reggio Emilia, Chiara Albanese del Comune di Rubiera). I due consiglieri provinciali di Terre reggiane sono invece Giuseppe Pagliani (capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Reggio Emilia) e Daniele Erbanni, che si era candidato come consigliere provinciale uscente (possibilità prevista dalla Legge solo in questa prima tornata elettorale).
Presieduto dal presidente della Provincia Giammaria Manghi, il Consiglio provinciale si occupa di proporre il nuovo Statuto all'Assemblea dei sindaci; approvare regolamenti, piani e programmi; proporre all'Assemblea ed approvare, in via definitiva e previo parere favorevole, il bilancio dell'ente; esercitare le funzioni attribuite dal nuovo Statuto. Oltre a presidente e Consiglio, la legge di riforma delle Province prevede infatti un terzo organo - l'Assemblea dei Sindaci – che è composto da tutti gli attuali 45 sindaci reggiani ed è chiamato ad approvare il nuovo Statuto e ad esercitare compiti propositivi, consultivi e di controllo.
Presidente, consiglieri provinciali e sindaci che comporranno l'Assemblea, non percepiranno alcun compenso (gettone di presenza o indennità) per l'attività svolta in Provincia.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Una delegazione dei gemelli dell'Enzkreis in visita a Reggio per conoscere le esperienze di successo in ambito ambientale - a partire dalla differenziata a Poviglio - e agroalimentare -
Reggio Emilia, 21 ottobre 2014 -
Una delegazione tedesca guidata da Karl-Heinz Zeller, assessore all'Ambiente e all'Agricoltura della Provincia dell'Enzkreis, da oltre vent'anni gemellata con la Provincia di Reggio Emilia, ha incontrato nei giorni scorsi a Poviglio il sindaco, e neo-eletto presidente della Provincia, Giammaria Manghi, per conoscere l'esperienza del Comune reggiano, che come noto ha raccolto risultati di eccellenza nella raccolta differenziata porta a porta (partita nell'estate del 2012, in soli sei mesi ha portato dal 49 all'82 per cento la quota di materiale differenziato conferito).
In tale occasione, l'asssessore Zeller ha consegnato al presidente Manghi una lettera con la quale il presidente dell'Enzkreis Karl Roeckinger si è congratulato per la sua recente elezione, auspicando il proseguimento e il rafforzamento del patto di amicizia tra i due territori. Nel ringraziare la delegazione, Manghi ha sottolineato l'importanza dei rapporti con i partner europei, a cominciare dai territori gemelli, con i quali potranno essere costruiti progetti ed opportunità di cooperazione, scambio e mobilità, a partire dalle giovani generazioni.
La delegazione ha poi incontrato l'assessore all'Ambiente del Comune di Reggio Emilia, ed ex assessore provinciale, Mirko Tutino, che ha illustrato il Piano provinciale di gestione dei rifiuti e gli eccellenti risultati raggiunti dal nostro territorio nella raccolta differenziata.
La visita si è conclusa a Banzola di Casina, presso l'allevamento Chianina di Canossa, dove la famiglia Bigi ha accolto la delegazione illustrando le caratteristiche della propria azienda, unica in Italia ad applicare il ciclo completo: dall'allevamento dei bovini alla vendita diretta delle carni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
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