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Parma, 7 Agosto 2018 – Se in questi giorni, privi di pioggia, le temperature particolarmente elevate non hanno dato tregua incrementando sensibilmente i tassi di evapotraspirazione dalle colture e stressando bacini e corsi d'acqua, le previsioni per le prossime 72 ore prospettano buone probabilità di pioggia, seppur a carattere temporalesco.

Lo stato idrico del Bacino del Po viene infatti attentamente monitorato dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po attraverso l'analisi di dati di previsione, simulazione e informazione forniti dagli enti territoriali competenti. Ad oggi la situazione si presenta in generale nelle medie del periodo, con valori di portata sotto controllo lungo tutta l'asta del Grande Fiume che non scendono sotto i 600 mc/s alla sezione di Pontelagoscuro.

I livelli dei grandi Laghi alpini regolati non destano ulteriori preoccupazioni: il volume di acqua invasato dovrebbe consentire di portare a termine la stagione irrigua, con tassi di erogazione adeguati.

Grazie alle copiose precipitazioni invernali, che hanno contribuito in modo rilevante a ricaricare le falde acquifere diminuendo anche i livelli di risalita del cuneo salino, il 2018 si sta dimostrando un anno in grado di rispondere alle esigenze idriche della quasi totalità dei territori del bacino del fiume Po, a differenza del 2017, ormai noto come uno tra i più siccitosi di sempre in Emilia Romagna.

Alcuni casi specifici, in particolare nelle aree che dall'Appennino emiliano-romagnolo scendono verso la pianura e nelle zone montane e pedemontane della Romagna ed in val di Enza, hanno evidenziato la necessità di un'analisi più aggiornata dei fabbisogni idrici in relazione ad una carenza strutturale che si conferma a carattere endemico e che periodicamente può mettere in difficoltà o penalizzare il comparto agricolo.

Per affrontare tali criticità, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli conferma che "gli uffici stanno monitorando costantemente la situazione e, qualora necessario, l'ente è pronto ad una convocazione urgente dell'Osservatorio, garantendo la massima disponibilità e tempestività".

Martedì, 07 Agosto 2018 06:54

Cereali e dintorni. E' il momento del grano.

Il grano continua regnare sovrano, e condiziona tutto il mercato. In attesa dei dati dell'USDA del 10 agosto. Il confronto con i listini nazionali di luglio 2017 mostra il duro a -8,6% e il tenero stabile (-0,4%).

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 agosto 2018 -
Il grano, in questo periodo, la fa da padrone e, in attesa dei dati USDA, le indiscrezioni non promettono nulla di buono. La campagna sta entrando nel pieno del tourbillon del mercato estivo, dove il condizionamento dei mercati è guidato dal meteo, influenzando prevalentemente i listini del grano e del mais.

La campagna di commercializzazione 2017/18 - secondo le rilevazioni ISMEA, si è chiusa evidenziando una ripresa delle quotazioni all'origine del frumento: +8,3% sul 2016/17 per il frumento duro, quotato a un valore medio di campagna di 210,03 euro/t, e +7,1% per il frumento tenero a 187,70 euro/t. Il mese di luglio 2018, che coincide con l'esordio della campagna di commercializzazione 2018/19, ha evidenziato un lieve aumento congiunturale dei prezzi di entrambi i prodotti: +3,3% per il frumento duro che ha raggiunto 201,45 euro/t e +1,3% per il frumento tenero a 184,21 euro/t; tuttavia, il confronto con i listini di luglio 2017 mostra che il frumento duro si attesta su prezzi inferiori dell'8,6%, mentre il frumento tenero rimane sostanzialmente stabile (-0,4%).

L'Indice dei noli è salito a 1773 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15407 (un indice che penalizza i cali registrati dalla soya).

A livello Europa del Nord si segnalano gravi danni sui cereali e sui foraggi e porre maggiore attenzione, oltre che ai cereali, anche alle polpe, ai foraggi, alle bucce di soya e quant'altro possa essere riconducibile a fibre.

La situazione interna intanto si complica ancora di più con il mais al porto che quota 195€ e 198/200 sui silos interni ma con disponibilità limitate. Nel frattempo è ricomparso del nazionale che è stato letteralmente preso d'assalto e in poche battute, esaurito. Il grano tiene, così come l'orzo che quota 197€ /205€ partenza magazzini interni per del normale 63 di peso specifico, i cruscami in aumento e di difficile reperimento, nonostante il caldo che ne sconsiglia lo stoccaggio, i sottoprodotti delle riserie ormai introvabili, proteici e semi proteici ben tenuti. La Farina di soya quota 353-363 a Venezia 350-360 da settembre a dicembre e per il 2019 342/352 mentre a Ravenna serve qualche € in più per portarsela a casa.

Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni, a fronte del rincaro del mais.

Difficile, per il momento, immaginare che, per proteici e cereali, possano tornare i listini del 2017. Le condizioni sono sensibilmente mutate a seguito del calo del raccolto in Argentina, della Cina che nonostante i dazi deve continuare a consumare soya, i danni registrati nelle coltivazioni del grano, i dubbi sui raccolti di mais e, non ultimo, l'incertezza del cambio €/Dollaro al quale si aggiungano i problemi derivanti dal deficit delle nazioni Europee.
Attenzione al mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.

Indicatori internazionali 6 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1773 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15407

@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Editoriale: - Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia..., - Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano - Perché Vismara Si, Ferrarini No? - Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano -

SOMMARIO Anno 17 - n° 31 5 agosto 2018
1.1 editoriale
Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia...
2.1 lattiero caseario Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano.
3.1 formaggi e formazione ONAF, una passione che rispecchia tradizione e storia italiana
4.1 bonifiche e territorio La commissione Agricoltura della Camera a "Acqua Campus",
4.2 pratiche sleali Il Consorzio Parmigiano Reggiano a favore di regole più chiare
5.1 salute e benessere Tasso mortalità per epatite Virale. Italia al primo posto UE
5.2 crisi aziendale Crisi Ferrarini, per ora è cassa integrazione solo per Vismara.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano
7.1 agroalimentare e crisi Perché Vismara Si, Ferrarini No?
7.2 parmigiano reggiano Piani di regolazione dell'offerta: azzerati i contenziosi nel Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora tesi.
9.1 eventi piacenza A Rivergaro pittura en plein air e un incontro pubblico sul progetto della traversa di Sant'Agata
10.1 IREN e investimenti Gruppo IREN: investimenti in forte crescita
11.1 crisi ferrarini Crisi Ferrarini, contratto di solidarietà dal 8 agosto per le aziende emiliane
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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