CNA Modena

CNA Modena

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Sito ufficiale: www.mo.cna.it

C'è anche un'azienda modenese che sta sperimentando un "super-tir" di diciotto metri, quasi un 10% in più rispetto a quelli standard -

Modena, 17 novembre 2014 -

Un progetto innovativo e una sperimentazione mai vista prima: sono trentadue in tutta Italia gli esemplari di semirimorchi di lunghezza superiore alle misure standard omologate circolanti in via sperimentale, e uno di questi è targato Modena. Unitrans, società cooperativa di autotrasporto di Medolla, ha infatti deciso di aderire al programma di sperimentazione denominato "PROGETTO 18", grazie all'investimento di un proprio associato, Alessio Scione, di un semirimorchio di lunghezza complessiva di diciotto metri (contro i 16,5 metri che ne rappresentano invece la misura standard). L'allungamento del semirimorchio di un metro e mezzo è, peraltro, l'unica variante prevista rispetto ai veicoli standard, perché tutte le altre caratteristiche di base restano invariate.

Costruito da Omar SPA Fano con professionalità e materiali di ottima qualità, dovuta da anni di esperienza nel settore e la presenza di personale qualificato, questo rimorchio seguirà un programma di sperimentazione in territorio esclusivamente nazionale per un periodo di tre anni, incrementabili di ulteriori due.

L'obiettivo del Progetto è raccogliere dati per documentare e verificare sul campo i vantaggi dell'utilizzo di combinazioni superiori a quelli standard, attraverso una ricostruzione delle missioni lavorative quotidiane fatte in parallelo con i veicoli dalle diverse dimensioni.
"La sperimentazione del PROGETTO 18 - afferma Franco Casadei, Presidente di FITA CNA Modena e di Unitrans - rappresenta un importante passo in avanti verso l'evoluzione di questo mondo, basta pensare a come potrebbe aumentare l'efficienza del trasporto stesso, con la riduzione del costo medio di trasporto per unità di merce trasportata".

Nel dettaglio, il Ministero dei Trasporti, assieme alle aziende coinvolte nella sperimentazione, analizzerà la possibile convenienza economica, i consumi, l'effettiva compatibilità degli autoarticolati di 18 metri con le infrastrutture stradali e la manovrabilità dello stesso. Non di minore importanza, sarà preso in esame anche l'impatto del mezzo sulla sicurezza stradale, tarata al momento sui mezzi standard.
"Va dato grande merito al collega Scione – continua Franco Casadei - che in un momento di crisi come questo non si è lasciato scoraggiare dalle difficoltà quotidiane che minacciano il lavoro. Con coraggio, ha deciso di investire le sue forze in un progetto sperimentale a lungo raggio, impegnandosi in un piano di lavoro innovativo, sostenuto dalla speranza di migliorare e incrementare il lavoro futuro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lunedì 17 novembre, dalle ore 17 alle ore 20, presso Camera di Commercio di Modena, incontro CNA in collaborazione con il collegio dei Periti Industriali e Ordine Ingegneri di Modena -

Modena, 14 novembre 2014 -

Anche in Emilia Romagna sono arrivati il nuovo Libretto d'Impianto e i Rapporti di Controllo di efficienza energetica, come previsto dal Decreto Nazionale del febbraio scorso. Traguardo importante per gli addetti al settore e non solo, perché la Regione di fatto rende concreto il primo passo in avanti verso l'istituzione del Catasto Regionale degli Impianti Termici con relativa targatura degli impianti, e la trasmissione dei dati del libretto e dei rapporti di controllo, da parte dei soggetti preposti - installatori e manutentori - per via esclusivamente telematica.

CNA, per restare al passo con i cambiamenti normativi, ha organizzato per lunedì 17 novembre, dalle ore 17, un incontro presso la Camera di Commercio di Modena, per aiutare imprese e cittadini ad avere un quadro più chiaro sulla normativa. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione sul nuovo libretto, che sostituisce il precedente libretto d'impianto (caldaie) e di centrale (centrali termiche), e che ha come novità principale il fatto che si occupa di tutte le dotazioni impiantistiche che climatizzano l'abitazione: non più solo riscaldamento, ma anche raffrescamento, con i vari sistemi tecnologici in dotazione (solare termico e pompe di calore).

Il seminario ha una duplice importanza perché le sue tematiche non ricadono solo sugli addetti ai lavori, ma anche sui cittadini, rispetto ai loro obblighi e alle norme in vigore, a cominciare dall'eliminazione del libretto cartaceo, fino ad arrivare alle distinzioni relative ai controlli annuali ai fini della sicurezza e il controllo di efficienza energetica (o meglio, l'invio del Rapporto di controllo di efficienza energetica all'ente competente), spesso confusi l'uno con l'altro.

Dopo una prima parentesi introduttiva tenuta da Gennaro Petrillo (Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena) e Paolo Visentin (in rappresentanza dell'ordine degli Ingegneri di Modena), il relatore dell'incontro sarà Moreno Barbani, Responsabile Regionale Unione Installazione e Impianti CNA Emilia Romagna.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico interessato. Per i Periti Industriali, la presenza all'incontro ha valore di tre crediti formativi.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Venerdì, 07 Novembre 2014 12:57

Trender, Modena meno peggio e prima nelle reti

I numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013 -

Modena, 7 novembre 2014 -

Sono stati presentati nei giorni scorsi a Bologna i numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo, che si basa su una banca dati di migliaia di imprese con meno di venti addetti della nostra regione. Una situazione, quella fotografata da CNA, ben poco rosea: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013: il fatturato complessivo cala dell'8,6%, quello estero del 21,1%, quello interno dell'8,3%, quello per conto terzi del 10,2%. Insomma, dal 2008, anno in cui è esplosa la crisi, quelli del 2014 sono i dati peggiori. Ed è poco consolante sapere che in questo scenario negativo Modena se la passa meglio di altre province.

Andamento fatturato imprese con meno di 20 dipendenti – primo semestre 2014
(percentuale rispetto allo stesso perido dell'anno precedente)

fatturato imprese mo trender 1

 La tenuta del nostro sistema produttivo è ancora più evidente se si analizza il livello di fatturato a giugno 2014, facendo pari a 100 quello del primo semestre 2014. In questo Modena è la seconda provincia, dietro Ravenna, in termini di recupero del fatturato pre-crisi.

fatturato imprese mo trender2

 Le altre province, insomma, stanno peggio, ma ciò non significa che Modena goda di buona salute, anzi. 

MALE SERVIZI E COSTRUZIONI, TIENE IL MANUFATTURIERO. La decisa caduta che interessa il fatturato complessivo (-6,4%) è ancora più pronunciata per la componente in conto terzi (-9,3%) che era entrata in forte crisi già nella seconda metà del 2013 e che, dunque, caratterizza in negativo le dinamiche recenti dell'economia provinciale.
Si arresta e si inverte il processo di crescita delle spese per retribuzioni (da +6,5% a -5,9%). Un andamento preoccupante, quest'ultimo, perché individua un calo dell'occupazione (nelle rilevazioni precedenti, iniziate nel 2008, quest'ultima era sostanzialmente stabile). Continuano a calare le spese per consumi (-6,9%), cioè materie prime ed energia, e crollano quelle per la formazione (-34,1%), diminuzione particolarmente preoccupante, perché determina un arretramento del nostro sistema produttivo in termini di competitività.
La forte diminuzione del fatturato totale è dovuta soprattutto al calo registrato dal terziario e dalle costruzioni (oltre il 10% in meno in ambedue i casi); assai più contenuto è il ridimensionamento registrato nel manifatturiero (-1,8%), ridimensionamento che, tuttavia, configura un preoccupante stop al processo di ripresa del comparto che si era avviato a fine 2012.

Analizzando le prosuzioni manifatturiere, mentre la meccanica registra l'arresto del processo di ripresa che si era avviato a fine 2012 (-0,2% la variazione tendenziale di fatturato), per legno mobile e sistema moda prosegue il trend negativo. Solo le trasformazioni alimentari registrano una (modesta) crescita di fatturato (+0,9%). Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano ancora i servizi a persone e famiglie (-12,9%) e le riparazioni veicoli (-15,7%).

Le considerazioni finali non rappresentano una novità: regge meglio chi esporta e chi produce in conto proprio (non a caso, il calo del fatturato totale è direttamente correlato a quello del fatturato interno e all'andamento del fatturato in conto terzi). Al solito, ci si aggrappa alla meccanica, vera spina dorsale del nostro sistema produttivo, mentre torna in crisi la moda. Nel settore legno si produce la metà di quanto si faceva nel 2008, mentre continua la crisi del settore costruzioni.

fatturato imprese mo trender 3

LE RETI. Nel corso della presentazione dei dati si è parlato anche di reti, una delle modalità per affrontare la crisi. Da questo punto di vista le imprese dell'Emilia Romagna non sono state con le mani in mano, tanto meno quelle modenesi. La nostra regione, infatti, è la seconda in Italia per numero di contratti di rete: sono 1.107 le imprese che hanno utilizzato questa nuova forma di aggregazione, solo la Lombardia fa meglio con 1.997 imprese. I benefici del fare network tra imprese sono invece testimoniati dai risultati del progetto "Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici 2" avviato nel 2011 da diversi soggetti, tra cui Cna Innovazione, col finanziamento della Regione Emilia Romagna e il Ministero dello Sviluppo Economico. Questo progetto ha prodotto 93 nuove reti che hanno coinvolto complessivamente 281 imprese, di cui 118 micro e piccole aziende. Questa iniziativa ha consentito l'assunzione di quasi 300 ricercatori e ricercatrici nelle imprese delle reti, dei quali 170 con contratti non occasionali. Le reti sono nate praticamente in tutti i settori, per quanto riguarda le province, 85 le imprese modenesi che hanno partecipato al progetto, 81 quelle di Bologna, 42 di Reggio Emilia, 34 di Ravenna, 31 di Forlì Cesena, 23 di Rimini, 17 di Parma, 14 di Piacenza, 11 di Ferrara.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

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