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Un uomo di 30 anni lotta tra la vita e la morte questa domenica, 18 agosto, dopo essere caduto da 3,50 m con la sua partner mentre la coppia era in piena attività sessuale.

La storia sfortunatamente ha preso una svolta drammatica. Una coppia si è messa a fare sesso sul balcone, appoggiandosi al davanzale. All'improvviso, però, un movimento inconsulto li ha fatti precipitare di sotto. L'uomo, di 30 anni, di origine britannica, lotta tra la vita e la morte, lei, di 28 anni, di origine canadese si è salvata. L'assurdo incidente è avvenuto oggi, 18 agosto, sulla Costa Azzurra, in una villa a Canet, dove la coppia, in vacanza, villeggiava.

La donna si è salvata dalla caduta da 3,50 m perché il corpo dell'uomo ha attutito l’impatto al suolo. Come riportato da Nice-morning, la coppia è stata trasportata all'ospedale Pasteur 2 di Nizza. Sono in corso le indagini della polizia per ricostruire nei minimi dettagli la vicenda. Gli inquirenti indagano, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, per determinare le circostanze della caduta e per verificare se le vittime fossero sotto l'effetto di droghe o alcol.

(18 agosto 2019)

 

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Allarme calabroni killer in Europa: un 65enne morto nel Comune di Alta Val d'Intelvi in Italia  e un ferito grave a Candamo, in Spagna 
 
Torna l'incubo calabroni asiatici. Un uomo di 65 anni è morto sulla strada provinciale a Ramponio Vernia, nel Comune di Alta Val d'Intelvi, in provincia di Como, dopo essere stato punto da un calabrone asiatico poco prima delle 16. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, anche con l'elisoccorso ma non c'è stato nulla da fare per il pensionato che è morto in pochi istanti.

Sempre oggi ma in Spagna, un operaio della società Serpa, specializzato nella rimozione dei nidi di vespe, è stato punto alle 14:00 a Candamo da una vespa asiatica. Il lavoratore ha subito una grave reazione allergica, quindi è stato trasferito al Central University Hospital of Asturias (HUCA) nell'elicottero dei vigili del fuoco. Il morso è avvenuto proprio mentre l'operatore insieme ai suoi compagni cercavano di distruggere un nido di questo tipo di vespe. Dopo aver subito uno shock anafilattico, i suoi compagni che erano insieme a lui hanno cercato di soccorrerlo iniettandoli una dose di adrenalina, ma viste le sue condizioni hanno chiesto aiuto trasferendolo al centro sanitario più vicino, il Grado. Lì, le sue condizioni sono peggiorate tanto da rendere necessario il suo trasferimento all'Hospital Universitario Central de Asturias (HUCA) di Oviedo a bordo dell'elicottero dove sono riusciti a stabilizzarlo.

Quegli di oggi sono gli ultimi casi di una ormai lunga serie. Il primo agosto una turista francese di 60 anni, originaria di Essonne, è morta a Grayan-et-l’Hôpital (Gironda) in Francia, dopo essere stata punta da un calabrone asiatico. A stroncarla quasi certamente è stato uno shock anafilattico che le ha causato irreversibili problemi respiratori.

Anche in Italia, dopo quella di oggi, i calabroni asiatici hanno fatto delle vittime. Il 18 ottobre 2015, un anziano di 87 anni morì e la moglie fu ricoverata in ospedale per le punture di uno sciame di calabroni, che li aveva attaccati, mentre cercavano funghi nei boschi tra Lenta e Gattinara, in provincia di Vercelli. Si tratta molto probabilmente di calabroni giganti provenienti da Asia,  Giappone e Cina che sarebbero arrivati in Europa all’interno di un container di ceramiche cinesi e si sarebbero diffusi in Francia, Portogallo, Spagna e anche in Inghilterra. Queste creature giganti sono simile alle comuni vespe ma misurano la grandezza di un pollice umano. La loro puntura inietta una potente sostanza che contiene ben 8 sostanze chimiche altamente tossiche per l’uomo. La Francia conta, con quella di ieri, ben sette vittime per la puntura di questi calabroni giganti ben noti come Vespa Mandarini. Una di queste vittime è un signore di 54 anni che è stato attaccato da uno sciame di calabroni dopo averli disturbati nel loro nido, sicuramente senza volerlo.

La sostanza che viene iniettata provoca uno shock anafilattico che se non è tamponato immediatamente con una iniezione di cortisone è letale. Quando la vespa mandarini punge il dolore che si prova è simile ad un chiodo rovente nella pelle, come hanno descritto alcuni malcapitati.

L’allerta in Europa è massima, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” e purtroppo, dopo l'episodio di ieri in Francia, anche in Italia. Questi predatori sono terribili a tal punto da non temere l'uomo e cibano le loro larve con gli insetti comuni che uccidono senza pietà. Gli interventi per presenza di nidi di calabroni e vespe velutine da parte dei Vigili del fuoco e di squadre specializzate della Protezione civile nelle ultime settimane sono cresciuti in modo esponenziale non soltanto in campagna, ma anche all’interno di abitazioni. In caso di presenza di nidi di dimensioni significative il suggerimento è quello di dare l’allarme e non tentare di eliminarli con i metodi tradizionali.

(16 agosto 2019)
 

 

 

Oltre 20 unità dei Carabinieri della compagnia di Parma, durante la notte di Ferragosto, hanno svolto un servizio coordinato nelle zone di Oltretorrente, via Langhirano e quartiere San Leonardo.


I risultati dell'operazione sono così riassumibili:
⁃ denunciati per spaccio
un cittadino nigeriano classe 82 perché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina e a seguito di perquisizione domiciliare di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
⁃ segnalati alla locale prefettura per uso di sostanze stupefacenti
un cittadino parmigiano classe 98
Un cittadino napoletano classe 84
un cittadino mantovano classe 85
un cittadino albanese classe 97
Un cittadino napoletano classe 84
⁃ Deferito alla locale procura
perché sorpreso la guida senza patente, violazione ritirata nel biennio, un cittadino ghanese classe 59 residente a Parma.
⁃ Deferito in stato di libertà per guida in stato di ebrezza alcolica
un cittadino parmigiano classe 84 in quanto sottoposto a controllo in via Bologna alla guida dell’autovettura aveva un tasso alcolemico superiore a quello consentito (1,33)
⁃ segnalati alla locale prefettura per Guida in stato di ebrezza alcolica

Una cittadina milanese classe 84 perché sottoposto a controllo sulla strada provinciale massese alla guida della propria autovetTura aveva un tasso alcolemico superiore al consentito
un cittadino ucraino classe 77 perché sottoposto a controllo in via Fleming alla guida della propria vettura con un tasso alcolemico superiore al consentito

Sono state identificate 60 persone di cui 25 extracomunitari e sono state effettuate oltre sette perquisizioni

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Rapina impropria: 39enne ghanese pregiudicato arrestato dalla Polizia di Stato
Un cittadino ghanese di 39 anni, clandestino e censurato, è stato tratto in arresto dagli agenti della Squadra Volante per il reato di rapina impropria.
Lo straniero, a seguito di un furto perpetrato ai danni del supermercato Conad, era stato fermato da due Guardie Particolari Giurate in servizio di vigilanza antitaccheggio presso il Centro Commerciale “La Rotonda”; per guadagnarsi la fuga le aveva spintonate e graffiate.


Grazie all’intervento degli agenti, allertati tramite linea di emergenza 112NUE, il malvivente è stato definitivamente bloccato.


Il ghanese aveva sottratto, occultandolo all’interno di una borsa, diverso materiale tra cui due power bank e cinque auricolari bluetooth, che non essendo stati danneggiati, sono stati restituititi al responsabile dell’esercizio commerciale. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti dentro un borsello un paio di forbici da sarta, una lametta da rasoio ed una astina in metallo (tipo grimaldello).


Numerosi i precedenti di Polizia e penali, a carico del 39enne, in particolare per reati contro il patrimonio. Principale bersaglio della sua attività criminale i centri commerciali.
Il malvivente, che è stato anche denunciato per immigrazione clandestina e possesso di oggetti atti ad offendere, sarà processato con rito direttissimo questa mattina.
Le due Guardie Particolari Giurate sono state refertate presso il locale Pronto Soccorso e dimesse con prognosi di tre giorni per graffi e percosse.

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Furto ai danni del Centro di Promozione Sociale “Gorizia” a Carpi: denunciato dalla Polizia l’autore del reato Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 22 anni per il reato di furto aggravato ai danni del Centro di Promozione Sociale Gorizia.

Al termine di una approfondita e scrupolosa attività di indagine, effettuata anche attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, gli agenti sono riusciti a risalire al giovane straniero, imputandogli la paternità del furto. Il giovane, nella tarda serata del 18 maggio scorso, aveva forzato una prima porta di sicurezza esterna per introdursi nel Centro e, dopo aver danneggiato un’altra porta i, frantumandone il vetro, aveva raggiunto il locale adibito a bar, asportando il fondo cassa. A questa denuncia se ne aggiunge un’altra a suo carico per il reato di atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori.

La Squadra Volante il 24 giugno scorso, era intervenuta in via Lucrezio in quanto un condomino aveva segnalato la presenza di un uomo - per l’appunto il 22enne marocchino - completamente nudo, con una bottiglia di vino in mano, in piedi sopra una panchina, che saltava e ballava, cantando a squarciagola, all’interno del parco pubblico, frequentato da bambini intenti a giocare. Il marocchino pregiudicato, con numerosissimi precedenti di Polizia per svariati reati, tra cui ricettazione, danneggiamento e furto aggravato, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, si trova al momento in carcere a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Modena in relazione ad un furto commesso dallo stesso nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorsi ai danni dell’esercizio commerciale “Mercatone A.C.E.” di Carpi.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nella giornata odierna è stato effettuato un controllo straordinario di avventori degli esercizi pubblici e luoghi di aggregazione nella città di Parma e nelle zone di competenza territoriale delle stazioni di Parma centro, Parma oltretorrente, Monticelli terme, San Pancrazio e Vigatto.

Parma 13 agosto 2019 - Il controllo è stato effettuato unitamente ai carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e del NAS di Parma. Quest’ultimi hanno elevato tre violazioni amministrative nei confronti di una macelleria di Parma sita in via Albertelli:
- Carenze igienico sanitarie dei locali sanzione di euro 1000,
- mancato approntamento delle procedure di autocontrollo sanzione di euro 2000,
- mancanza attestato di formazione per alimentaristi consolazione di euro 100.

Durante le operazioni di controntrollo sono state identificate 92 persone di cui 31 extracomunitarie, sono state inoltre effettuate 6 perquisizioni personali e sono stati rinvenuti 10 g circa di marijuana e s4 soggetti segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.

Infine, un nigeriano, classe 95, è stato denunciato in quanto sorpreso a cedere una dose di marijuana all’interno del Parco Ducale.

Pubblicato in Cronaca Parma

Carpi: impegno costante della Polizia di Stato sul fronte della prevenzione e repressione dei reati.

Modena 13 agosto 2019 - Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressioni dei reati predatori, dell’immigrazione clandestina e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono stati controllati cinque parchi cittadini, la stazione Ferroviaria e quella delle autocorriere. Verifiche anche all’interno di tre esercizi pubblici, ove non sono state rilevate irregolarità amministrative.

69 le persone complessivamente identificate, di cui 52 di nazionalità straniera.

Con l’ausilio della locale Polizia Municipale sono stati eseguiti accertamenti in quattro appartamenti locati a cittadini stranieri, nei quali era stata segnalata la presenza di occupanti non in regola con le norme in materia di immigrazione. Nel corso del servizio sono state identificate 20 persone, tutte titolari di permesso di soggiorno.

Gli agenti hanno anche effettuato controlli a otto soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza, alternative alla detenzione, e misure cautelari personali.

 

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Dal Sindacato di Polizia penitenziaria, riceviamo e pubblichiamo.

Casa Circondariale di Reggio Emilia: Aggressione personale di Polizia Penitenziaria

Nella giornata di oggi, 11/08/2019, durante l’immissione dei detenuti ai passeggi, un recluso italiano, con problemi di natura psichiatrica, avrebbe aggredito un Poliziotto Penitenziario per futili motivi, sferrandogli un calcio all’altezza delle gambe. Solo grazie all’intervento di altre unità di Polizia Penitenziaria si sarebbe evitato il peggio, considerata la veemenza del detenuto.
In mattinata si era già registrato un altro evento critico, ovvero una rissa tra due detenuti, anch’essi italiani. Ciò a sottolineare come presso tali Istituti di Pena, con cadenza quasi quotidiana, si verificherebbero diversi eventi a volte gravi che rischierebbero costantemente di compromettere l’ordine e la sicurezza dell’istituto e del personale operante, anche a causa della presenza di alcuni reclusi “psichiatrici” che, a nostro avviso, dovrebbero essere trasferiti presso le Rems, meglio attrezzate per la cura di tali detenuti.
Il Poliziotto Penitenziario aggredito sarebbe stato costretto a raggiungere il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino che, dopo i dovuti accertamenti del caso, lo giudicava guaribile in 3 giorni, salvo complicazioni.
Questa Segreteria Regionale ritiene debbano essere adottati urgenti provvedimenti per organizzare in maniera più funzionale il servizio presso l’Istituto reggiano, considerata l’estrema peculiarità dei detenuti presenti che consiglierebbe anche la programmazione di specifiche attività formative riservate al personale di Polizia Penitenziaria.
Riteniamo, infine, sia indispensabile disporre il trasferimento del detenuto responsabile dei fatti descritti e più in generale dei detenuti “psichiatrici”, responsabili di numerose intemperanze rapportate con cadenza quasi quotidiana del personale in divisa, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. 

Il Segretario Regionale Gianluca Giliberti

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Nel corso della settimana sono state condotte diverse attività di controllo straordinario del territorio volte alla prevenzione dei reati predatori, tra cui i furti in abitazione, e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Visto il periodo estivo, sono stati passati al setaccio anche alcuni locali del centro cittadino.

Parma 9 agosto 2019 - La scorsa notte  sono state messe in campo diverse pattuglie in più sul territorio rispetto all’ordinario, 3 della Squadra volante della Questura, 3 del Reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia, e 1 della Polizia Municipale.

Con un impiego importante di uomini della Polizia di Stato e della Polizia Municipale.I pattugliamenti sono stati effettuati a seguito di un’attenta attività di analisi e sfruttando anche il sistema predittivo Xlaw.I controlli si sono concentrati nel quartiere S.Leonardo, ove non senza difficoltà e solo dopo un inseguimento, visto il fuggi fuggi generale da parte di cittadini di colore presenti in Via Venezia, quattro di questi sono stati fermati ed identificati.

Per uno di questi, noto spacciatore, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, è stato notificato l’inizio del procedimento volto al suo allontanamento da Parma con foglio di Via.

Un altro soggetto, controllato presso il bar che insiste tra Via Venezia e via Trento, è risultato gravato da un avviso orale, emesso dal Questore di Parma, con divieto di detenere dispositivi di comunicazione. Poiché trovato in possesso di un telefono cellulare è stato denunciato per la violazione al foglio di via, ed il telefono è stato sequestrato ai fini della confisca.Ecco i risultati delle attività:• 33 persone controllate• 6 veicoli controllati• 1 denunciato;• 1 foglio di via in itinere;

I servizi proseguiranno nel corso dei prossimi giorni.

 

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I Carabinieri del Norm di Parma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 07.08.2019 di applicazione della misura cautelare della custodia nei confronti di un soggetto nigeriano:


- Fehmani Mustapha, nato a Casablanca il 13.12.2000, residente in Parma.


in relazione ad una rapina impropria, ricettazione, furti aggravati e spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish ceduta ad una pluralità di soggetti (anche minori) in un arco temporale che va dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che il soggetto in questione si è reso responsabile del reato di:
- ricettazione in quanto per procurarsi profitto, acquistava e comunque riceveva un abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza delittuosa, in quanto oggetto di furto come denunciato in data 04.02.2019,
- rapina impropria in quanto per procurarsi profitto, il 28.02.2019 mentre si trovava sull’autobus di linea n. 5 della TEP di Parma (circostanza aggravante in quanto reato commesso all’interno di messo di pubblico trasporto), mediante violenza, s’ impossessava del telefono cellulare di altro soggetto passeggero;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, il 27.03.2019 in concorso con altri soggetti s’impossessava di 2 T-shirt del valore di 54 euro sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “New Balance” sito in strada della Repubblica n. 33/a, approfittando di un momento di distrazione del responsabile dell’esercizio commerciale;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, nel gennaio 2019 s’impossessava di 1 giubbotto mimetico mod. Rain Forest del valore di 199 euro, sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “Napapijri” sito in via Mistrali n. 74, agendo con uno scatto fulmineo ( circostanza aggravante – destrezza);
- spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish compiva ripetute cessioni (anche quando lui era ancora minorenne) nei confronti di minorenni e non anche nei pressi di edifici scolastici dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.  

Lo spunto investigativo che ha dato avvio all’indagine trae origine dalla denuncia a piede libero ad opera dei Carabinieri del Norm di Parma avvenuta in data 15.06.2019 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per ricettazione. A seguito di perquisizione personale e domiciliare il Fehmani veniva trovato in possesso di 22 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, nonché di 135,00 euro suddivisi in vario taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio, nonché dell’abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza intestato ad altro soggetto che ne aveva denunciato il furto in data 04.02.2019.


Le zone preferite dallo spacciatore si identificano in viale Toschi e nei pressi della Ghiaia o della Stazione Ferroviaria. Tuttavia, precisano gli assuntori che bastava un sms via whatsapp/telegram e lui li avrebbe raggiunti nel luogo concordato.


“Le dichiarazione rese dagli acquirenti dello stupefacente sono state ritenute credibili in primo luogo, in quanto tutte connotate a precisione nella descrizione delle modalità degli accordi, della consegna dello stupefacente, dell’entità del prezzo pagato e del quantitativo ceduto nelle diverse occasioni. Le dichiarazioni accusatori, sono state rese, da soggetti privi di legami tra loro, nonché privi di ragioni di astio, o, comunque di contrasto con l’indagato ed anche per tale ragione risultano quindi attendibili. “
In particolare, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ravvisato le esigenze cautelari di cui all’art. 274 lett. C, sussistendo il concreto pericolo che il prevenuto, se lasciato in libertà potesse compiere nuovi reati della medesima specie (poiché seppur non vi siano condanne definitive è già stato più volte denunciato per reati contro la persona e il patrimonio nonché in tema di sostanza stupefacenti sin dal 2016).


“Occorre evidenziare come i delitti di natura predatoria si siano consumati con modalità che denotano estrema spregiudicatezza nel delinquere e il previo studio di un protocollo d’azione congegnato – e poi collaudato – per individuare dapprima e derubare poi gli obiettivi confacenti. Inoltre non risulta che l’indagato svolga alcuna attività lavorativa, pertanto la cessione di sostanza stupefacente risulta essere l’unica forma di sostentamento dello stesso.”


Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di controllo occasionale, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica l’attività delittuosa effettuata nel territorio di Parma.

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L’anziano era stato derubato nel parcheggio della Coop I Ciliegi di Vignola da due giovani nomadi, che nei giorni successivi hanno prelevato l’ingente somma. In seguito alla denuncia, sono state colte sul fatto mentre tentavano un altro prelievo. In tasca avevano il portafoglio del derubato. Processate per direttissima, sono state condannate a due anni, da scontare ai domiciliari.

Di Manuela Fiorini Vignola (MO) 9 agosto 2019 – Lo suggerisce il buon senso, ma anche i numerosi consigli per prevenire furti e raggiri: mai tenere insieme bancomat e relativo pin. Lo ha imparato a proprie spese un 83 enne di Vignola, che lo scorso 7 agosto, mentre si trovava nel parcheggio della Coop I Ciliegi di Vignola, intento a riportare al suo posto il carrello, è stato derubato del borsello, lasciato incautamente sul sedile dell’auto, da due donne. Oltre ai contanti, nel borsello c’era anche il bancomat con relativo pin. Le ladre ne hanno quindi approfittato per effettuare tre prelievi, per un totale di 1400 euro.

Nel frattempo, però, il derubato ha presentato denuncia di furto ai Carabinieri di Vignola e sono scattate le ricerche delle responsabili. Una pattuglia ha notato due donne corrispondenti alla descrizione intente a prelevare denaro presso il bancomat della BPER di via Borsellini e sono intervenuti, cogliendole sul fatto. Le due avevano ancora addosso il portafoglio dell’anziano e il denaro prelevato dei giorni precedenti.

Sono quindi state accompagnate in caserma, dove sono state identificate: si tratta di due nomadi di etnia sinti di 23 e 26 anni, domiciliate presso un campo di San Lazzaro di Savena (BO), con diversi precedenti. Pertanto, è scattato l’arresto per furto e utilizzo fraudolenti di carte di credito.

Ieri mattina si è svolto il processo per direttissima che ha inflitto loro una condanna a due anni, che sconteranno ai domiciliari presso il campo di residenza.

 

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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