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Domenica, 15 Novembre 2015 09:29

Olio made in Italy, o quasi.

Non bastava la Xylella fastidiosa, agente del complesso del disseccamento rapido dell'olivo, ora anche la frode in commercio rischia di mettere a repentaglio il patrimonio oleario nazionale ricco di ben 350 cultivar.

di Virgilio, Parma 11 novembre 2015 -
Una tregua non scritta di sei mesi, giusto il tempo di aprire e poi richiudere i cancelli di Expo 2015, e il settore agricolo torna alla ribalta per tutto quello che non è stato rappresentato all'Esposizione universale, tutta dedicata all'agricoltura sostenibile e alla nutrizione del pianeta ma ben poco alla collaborazione e condivisione a quanto pare.
Solo 10 giorni dopo, con i padiglioni ancora in fase di disarmo, ecco tornare alla luce l'antica diatriba tra primario e terziario.

Purtroppo alle croniche diatribe tra settore primario e industria, si veda la protesta degli allevatori contro le multinazionali del latte, tornano alla ribalta le frodi in commercio, guarda a caso proprio nel settore oleario che sta tentando di uscire dalla crisi dell'ultimo anno.

La scorciatoia individuata per fare "bilancio", questa volta sarebbe stata intrapresa da ben 7 importanti marchi che, almeno stando alle indagini condotte dal procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, avrebbero "spacciato" per extra vergine olio di seconda categoria ovvero Olio vergine di Oliva.

Una frode in commercio che, occorre ribadirlo, non incide sulla salute del consumatore ma solo sul suo portafoglio.
Non bastava la Xylella fastidiosa, agente del complesso del disseccamento rapido dell'olivo, che sta martoriando i produttori salentini, ora anche lo spettro delle frodi si affaccia all'orizzonte dell'olivicoltura nazionale mettendo a repentaglio il patrimonio oleario ricco di ben 350 cultivar e non solo di poche decine come è il caso della Spagna.
Una tegola che proprio in questo momento di crisi non doveva cadere sulla testa degli olivicoltori che, in questa nuova campagna, tentavano di recuperare almeno una parte delle perdite della nefasta raccolta 2014.

Invece, il cartello delle industrie, pur di mantenere i prezzi bassi, ha inteso mortificare il mercato colmando le bottiglie con l'84% di olio non italiano.
A fare emergere la cosa sarebbe stato un articolo de "Il Fatto Quotidiano" dell'1 novembre nel quale denunciava "Un presunto cartello dell'olio italospagnolo che tiene bassi i prezzi, bypassa la qualità del prodotto ed elude le regole sulla concorrenza, ottenendo il marchio made in Italy pur avendo solo il 16% di olio italiano. Lo denuncia il nucleo di intelligence anti frode dell'Agenzia delle Dogane, che dal 2009 al 2013 ha redatto una serie di report che sono stati tutti secretati dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulle contraffazioni".

"Da mesi – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – abbiamo rafforzato i controlli soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014, il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

SOMMARIO Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015 - Mercati agricoli. I derivati del latte ancora in ripresa e il frumento tra alti e bassi tende al rialzo. Reggianito fa bella mostra all'Anuga di Colonia. Corona si beve la Peroni. Olivicoltura, la raccolta migliore con Agristore. Olio in aumento del 60% ma prezzi in calo. Tutti pazzi per le Poste
(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015
1.1 editoriale Tutti pazzi per le Poste
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte nuovamente in ripresa.
5.1 cereali 2 Effetto soia, frumento in rialzo
6.1 sequestri "Reggianito" denunciato e ritirato all'Anuga di Colonia.
6.2 beverage La Corona si beve la Peroni
7.1 olivicoltura Una raccolta migliore con le offerte Agristore
7.2 expo 2015 Expo2015 - un successo, tanti disagi e il Codacons interviene
8.1 prezzi agricoli Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 42 18ott 15 COP

Domenica, 18 Ottobre 2015 10:30

Una raccolta migliore con le proposte Agristore

E' tempo di raccolta delle olive. Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Tanti nuovi sconti su rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.

Reggio Emilia, 18 ottobre 2015 –
Come ogni anno a ottobre inizia la raccolta delle olive, che durerà fino a dicembre.

In Italia il momento ideale è influenzato dalle condizioni climatiche, ma per mantenere alta la qualità dell'olio occorre rispettare rigorose procedure di raccolta e lavorazione dei frutti.

Fondamentale disporre di una strumentazione adeguata.

Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Oltre agli articoli già in offerta, fino a dicembre il sito e-commerce propone sconti su tanti prodotti per la raccolta e la lavorazione delle olive quali: rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.
www.Agristore.it è Il supermercato di chi lavora la terra, con una vasta gamma di attrezzature per la cura del verde, ricambi per macchine movimento terra e tanti altri articoli per il mondo dell'agricoltura.

E' tempo di raccolta delle olive. Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Tanti nuovi sconti su rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.

Reggio Emilia, 11 ottobre 2015 –
Come ogni anno a ottobre inizia la raccolta delle olive, che durerà fino a dicembre.

In Italia il momento ideale è influenzato dalle condizioni climatiche, ma per mantenere alta la qualità dell'olio occorre rispettare rigorose procedure di raccolta e lavorazione dei frutti.

Fondamentale disporre di una strumentazione adeguata.

Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Oltre agli articoli già in offerta, fino a dicembre il sito e-commerce propone sconti su tanti prodotti per la raccolta e la lavorazione delle olive quali: rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.
www.Agristore.it è Il supermercato di chi lavora la terra, con una vasta gamma di attrezzature per la cura del verde, ricambi per macchine movimento terra e tanti altri articoli per il mondo dell'agricoltura.

Domenica, 12 Aprile 2015 09:24

Ad Enolitech vince l'innovazione


Soddisfatti gli espositori presenti al 18° Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie svolosi dal 22 al 25 marzo. Premiato soprattutto chi ha presentato innovazioni di prodotto e di sistema e chi offre servizi personalizzati. I visitatori, in crescita sul 2014, sono stati 42.000, il 20% esteri da 68 Paesi.

Verona – «Il nuovo è il successo", ne è convinto Othman Freihat, direttore commerciale di Labelpoint, azienda specializzata in etichette personalizzate in rilievo autoadesive in vari metalli, nastri stampati in serigrafia e/o a caldo e rivestimenti speciali per bottiglie. «Il nostro prodotto – prosegue Freihat – è una novità e ha successo. Da due anni veniamo ad Enolitech, che è diventata la nostra fiera di riferimento, la migliore, capace di dare buoni contatti».

Nata nel 1998 come fiera di "servizio" agli espositori e ai visitatori di Vinitaly e Sol – Salone dell'Olio di Oliva (ora Sol&Agrifood) grazie alla sua ampia merceologia che copre tutte le esigenze delle filiere vino e olio, andando dai mezzi tecnici per la coltivazione agli accessori per il servizio e il consumo, Enolitech - Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie continua a svolgere pienamente questo ruolo crescendo di anno in anno, al passo con le richieste di innovazione espresse dagli operatori (www.enolitech.it).
Quest'anno i visitatori sono aumentati rispetto al 2014, raggiungendo quota 42.000, il 20% dei quali in arrivo da ben 68 paesi. Duecento gli espositori, provenienti anche da Francia, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Germania.
Proprio la capacità di assecondare le nuove tendenze eco-friendly o biologici è alla base del successo di
Fertenia, l'azienda salernitana attiva anche all'estero specializzata in fitofortificanti, biopromotori di origine vegetale, biostimolanti, fertirriganti, integratori speciali, microelementi, integratori fogliari, concimi minerali ed organici per l'agricoltura biologica, a Verona per la prima volta quest'anno: «Non avevamo idea di come sarebbe andata, ma a consuntivo – dice Valerio Conza, proprietario con la famiglia e marketing manager di Fertenia – posso dire che oltre a nostri grandi clienti consolidati presenti a Vinitaly siamo stati contattati da nuovi viticoltori, che hanno guardato con interesse i nostri prodotti. Enolitech ci ha permesso di consolidare la nostra immagine».

L'innovazione di Coravin è stata anche la carta vincente del successo di Ceretto ad Enolitech. L'azienda piemontese, insieme all'ingegnere americano Greg Lambrecht inventore del sistema, ha presentato a Verona un cavatappi che non stappa la bottiglia ma penetra nel tappo attraverso un ago, permettendo la mescita al bicchiere. L'imissione di gas argon e l'elasticità del sughero preservano il vino rimasto dal contatto con l'ossigeno, mantenendo all'interno della bottiglia un ambiente adatto alla prosecuzione del suo naturale invecchiamento. «Il padiglione di Enolitech – spiega Mauro Mattei – si è dimostrato tranquillo e ideale per lavorare con una clientela ampia e selezionata, interessata all'aspetto tecnologico e soprattutto enologico del sistema. Un elemento, questo, vincolante quando si deve decidere la partecipazione ad una fiera».
Molto dell'efficienza della filiera enologica e dell'olio di oliva dipende dalla logistica e dai trasporti, sia per la necessità di dare un servizio adeguate ad aziende anche di piccole dimensioni sparse sul territorio nazionale ma attive all'estero, sia per la delicatezza del prodotto. Enolitech offre soluzioni anche in questo campo, con espositori specializzati, come JF Hillebrand Italia presente – come ricorda il suo direttore commerciale Mascia Giannetti – ormai da 18 anni.
Esperta nel trasporto espresso su pallet e presente per l'ottavo anno consecutivo ad Enolitech anche Palletways: «Il vino, e l'olio rappresentano per noi, in termini di volumi, il 30% circa del nostro business – afferma Roberto Rossi, presidente di Palletways Italia e Francia e consigliere di Palletways Europe GmbH –. Questo grazie alla nostra capacità di specializzarci e differenziarci dalla concorrenza, anche con una politica attenta all'ambiente. Per questo Enolitech – conclude – si conferma un appuntamento irrinunciabile, che ci dà la possibilità ogni anno di entrare in contatto con centinaia di produttori di vino e olio e di consolidare il rapporto privilegiato che da anni ci lega a questi settori».
Positivo sulla sua presenza ad Enolitech Giancarlo Simonelli, titolare de L'Officina delle Idee 3.0, società specializzata nel supporto alle piccole e medie imprese nell'ambito della comunicazione e dell'immagine (suo l'originale allestimento in cartone proposto nel Bistrot Enolitech e nel Ristorante Goloso di Sol&Agrifood): «Anche quest'anno l'impressione sulla fiera è stata buona – dice Simonelli – con un numero di contatti rilevante. Molti i contatti anche nel 2014, diversi dei quali si sono concretizzati nel corso dell'anno con opportunità commerciali che siamo riusciti a sfruttare. Del resto la filiera enogastronomica è quella che più si addice ai nostri prodotti e servizi».
Sempre più soddisfatto della sua partecipazione ad Enolitech, sia come espositore che come partner di Vinitaly e sponsor tecnico di Vinitaly and the city, Federico de Majo, titolare di Zafferano, azienda leader nella produzione di calici da degustazione: «È con estrema soddisfazione che, anche quest'anno, abbiamo affiancato il nostro marchio a questa manifestazione sempre molto attesa, che attrae, oltre a moltissimi operatori italiani, anche una grande quantità di buyer stranieri. Le degustazioni guidate, la presenza in diversi padiglioni della manifestazione e l'utilizzo da parte di numerosi espositori del nostro ormai noto ed inconfondibile calice 'Esperienze', hanno dato alla nostra azienda una invidiabile visibilità. Da non sottovalutare la grande risonanza che ha avuto nelle piazze della Città l'evento Vinitaly and the City, al quale Zafferano ha voluto partecipare in qualità di sponsor con i propri calici. Ogni partecipante ha potuto avere in omaggio il calice ufficiale con l'acquisto di un buono per le consumazioni, un'opportunità di notorietà rivolta al grande pubblico. Arrivederci dunque ad Enolitech e alla prossima edizione di Vinitaly, quella del cinquantesimo!».


Servizio Stampa Veronafiere  8 aprile 2015


L'olio di oliva italiano archivia un 2014 contrassegnato da andamenti inusuali per quasi tutte le variabili.

Roma - Con un produzione quasi dimezzata, prezzi al frantoio eccezionalmente elevati e un livello di importazioni come non si vedeva da 20 anni, l'olio di oliva italiano archivia un 2014 contrassegnato da andamenti inusuali per quasi tutte le variabili. L'ultima, quella delle importazioni, emerge da un'elaborazione Ismea sui dati Istat relativi a tutto il 2014.

Da gennaio a dicembre, spiega l'Istituto, sono giunte dall'estero ben 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, mai così tante negli ultimi 20 anni, con una spesa che ha superato il miliardo e mezzo di euro.

La crescita degli esborsi (+23,3%) è stata più contenuta rispetto all'incremento dei volumi importati (+38%) a causa della flessione media dei listini degli oli provenienti dalla Spagna, vero grande bacino di approvvigionamento estero dell'industria italiana. A condizionare gli scambi commerciali dell'Italia è stato, infatti, il picco storico delle disponibilità spagnole della campagna 2013/14 esitate a prezzi particolarmente competitivi.

Per l'export, di contro, il 2014 è stato un anno di record mancati. In volume, infatti, nonostante un incremento del 6% sul 2013, le consegne oltre i confini nazionali si sono fermate a 411 mila tonnellate, non riuscendo ad eguagliare il primato del 2012, mentre in valore si è avuta una lieve flessione rispetto al 2013 (-0,4%). Il risultato di queste dinamiche import-export è un saldo della bilancia commerciale in valore che torna in rosso per 151 milioni di euro, dopo tre anni di segni positivi.

Analizzando le più importanti destinazioni dell'export nazionale di olio di oliva, si evidenzia un buon riscontro negli Stati Uniti (+5,6% in quantità) e in Canada, dove si è registrata una progressione sia in volume (+30%) sia in valuta (+15,5%). Di contro in Germania si è accusato un 3% in meno in valore a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi. Bene l'export anche in Giappone (+5,9% le quantità). In tema di nuovi Paesi clienti, risulta in drastica flessione la domanda di olio di oliva in Cina, non solo di provenienza italiana ma degli altri Paesi esportatori, mentre avanza di oltre il 30% l'export tricolore in Russia.

(Ismea servizi 2 aprile 2015)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


Degustazione degli oli vincitori a Sol&Agrifood dal 22 al 25 marzo 2015. L'Italia conquista 14 medaglie su 15

Alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, il più importante concorso oleario internazionale organizzato da Veronafiere dal 15 al 19 febbraio, il piccolo comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, diventa la capitale mondiale dell'olio extravergine di qualità, con 3 Sol d'Oro su 5 categorie. Nonostante la difficile annata produttiva in Italia, gli olivicoltori del Belpaese hanno confermato di essere i migliori al mondo, vincendo 14 delle 15 medaglie in palio. Una medaglia alla Spagna e 19 Gran Menzioni, una Gran Menzione al Portogallo e una alla Croazia. Tutti i premiati su www.solagrifood.com.

Verona, 21 febbraio 2015 – Un evento più unico che raro, Buccheri, un paese di poco più di 2.000 abitanti nell'entroterra della provincia di Siracusa in Sicilia, è diventato la capitale mondiale dell'olio extravergine di oliva di qualità. Tre aziende olivicole del siracusano, Azienda Agricola La Tonda, Terraliva e Agrestis, si sono affermate infatti alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, rispettivamente nelle categorie Fruttato medio, Fruttato intenso e Monovarietale, conquistando inoltre due Gran Menzioni.
Nell'ambito del concorso di riferimento internazionale degli oli extravergine di oliva di qualità organizzato dalla Fiera di Verona dal 15 al 19 febbraio, vince il Sol d'Oro categoria Fruttati leggeri l'Azienda Agricola Pietrabianca di Casal Velino in provincia di Salerno, mentre la spagnola Finca La Reja di Bobadilla – Malaga si aggiudica il Sol d'Oro nella categoria Biologico.

Tutte le medaglie d'argento e di bronzo sono state conquistate da oli italiani, con l'Abruzzo in evidenza e l'Umbria che sale per la prima volta sul podio. Diverse le conferme tra le aziende vincitrici, a dimostrazione che non c'è improvvisazione nel produrre un buon olio extravergine di oliva, ma anche alcune new entry.

«Temevamo un'annata con una qualità generale sotto tono vista la difficile campagna produttiva italiana, caratterizzata da un clima particolarmente sfavorevole – afferma Marino Giorgetti, capo panel di Sol d'Oro –, invece abbiamo dovuto ricrederci. Il gran numero di campioni arrivati dimostra anche una notevole capacità di giudizio dei produttori sul valore del proprio lavoro. Sorprendente in particolare il livello degli oli della categoria Biologico, teoricamente più a rischio quando si devono affrontare situazioni climatiche difficili come nel 2014».
«L'olio extravergine di oliva è un prodotto dell'eccellenza agroalimentare italiana, frutto di una tradizione produttiva e culturale non ancora eguagliata. Con Sol d'Oro Veronafiere intende da sempre offrire un tavolo di confronto tra produttori dei vari Paesi dove condividere il valore della qualità – dice Damiano Berzacola, vicepresidente di Veronafiere –. I risultati si vedono e hanno permesso, grazie al crescente numero di partecipanti, di sdoppiare la manifestazione con la creazione di Sol d'Oro Emisfero Sud».
I campioni sottoposti al giudizio sono stati 238, in linea con il 2014 quando però c'erano anche un'ottantina di campioni cileni.

Gli oli vincitori di medaglia, con la scheda di degustazione redatta dai 13 giudici del panel saranno inseriti nella guida "Le stelle del Sol d'Oro" di Sol&Agrifood, in programma dal 22-25 marzo 2015 ( www.solagrifood.com ), disponibile sul sito di manifestazione. Sempre durante Sol&Agrifood sarà possibile degustare gli oli vincitori di Sol d'Oro Emisfero Nord 2015 e quelli dell'edizione Emisfero Sud dell'autunno 2014 presso l'Oil Bar realizzato in collaborazione con Onaoo, l'Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva.

Elenco dei vincitori SOL D'ORO edizione 2015

Categoria oli fruttato leggero:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Pietrabianca di Casalvelino (Salerno) - Campania
Sol d'Argento al Frantoio della Valle di Prezza (L'Aquila) - Abruzzo
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola La Selvotta di Vasto (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli fruttato medio:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola La Tonda di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento all'Azienda Agricola Paolo Bonomelli di Torri del Benaco (Verona) - Veneto
Sol di Bronzo alla Soc. Agricola Fonte di Foiano di Castagneto Carducci (Livorno) - Toscana

Categoria oli fruttato intenso:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Terraliva di Siracusa - Sicilia
Sol d'Argento al Frantoio Franci di Montenero d'Orcia (Grosseto) - Toscana
Sol di Bronzo al Frantoio Gaudenzi di Trevi (Perugia) - Umbria

Categoria oli biologici:
Sol d'Oro alla Finca La Reja s.l. di Bobadilla (Malaga) - Spagna
Sol d'Argento all'Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli monovarietali:
Sol d'Oro alla Società Agrestis di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento alla Società Agricola OlioCRU di Arco (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo al Frantoio Hermes di Di Mercurio Claudio di Penne (Pescara) - Abruzzo

L'elenco completo delle Gran Menzioni su www.solagrifood.com

(Verona Fiere - Verona, 21 febbraio 2015)

Neve carbonica e microonde: tecnologie italiane innovative per l'estrazione dell'olio d'oliva.

Verona, - L'Italia è sempre un passo avanti in tema di estrazione olearia. Le aziende che producono i macchinari con cui si ricava l'olio in tutto il mondo hanno infatti sede nel nostro Paese. È da qui che vengono le idee più innovative e originali che potrebbero cambiare il modo per molire le olive.

Estrarre l'extra vergine di oliva grazie all'utilizzo della "neve carbonica", cioè dell'anidride carbonica allo stato solido, è l'ultima idea alla base del brevetto dei ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il nuovo sistema di estrazione permette, tra l'altro, di ottenere una migliore qualità nutrizionale, col 6% di vitamina E in più rispetto a un olio estratto secondo il metodo tradizionale. Inoltre, con questa tecnica l'extra vergine sarà anche più resistente ai processi ossidativi e migliora anche l'efficienza del sistema frantoio, con una resa maggiorata del 9% rispetto ai sistemi ordinari.

Ricerca della massima efficienza, senza intaccare le qualità del prodotto, anche per l'Università di Foggia che invece si è concentrata sulle microonde (onde elettromagnetiche non ionizzanti con una frequenza da 300 MHz a 300 GHz). Le microonde sono una tecnologia applicata in molti processi alimentari che consente di ridurre i tempi di lavorazione. Infatti oggi per scaldare la pasta d'olive, processo necessario per poterla poi estrarre attraverso le centrifughe, è necessario tenerla nelle gramole per tempi compresi tra i 30 e i 45 minuti. Uno spreco di tempo che invece può essere ottimizzato attraverso il nuovo processo che consente di ridurre i tempi di gramolazione della metà, fino anche a soli 5 minuti, a tutto vantaggio dell'efficienza e dell'economicità del processo estrattivo.

VeronaFiere, 26/11/2014

Ministro Martina: "Abbiamo un sistema di controlli efficace e ben radicato sul territorio"

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che in un'operazione congiunta tra l'Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) e i Carabinieri sono stati sequestrati circa 7mila ettolitri di vini appartenenti alla denominazioni di origine Morellino di Scansano DOCG, Maremma Toscana DOC e all'indicazione geografica Toscana, per un valore complessivo di 420mila euro.

Gli uffici della Toscana e dell'Umbria dell'ICQRF, insieme ai Nas, ai Nil Carabinieri di Livorno e Grosseto e ai militari della Stazione Carabinieri di Orbetello, hanno svolto accurate verifiche fisiche e documentali presso due cantine di una delle più grandi aziende vinicole della provincia grossetana.

Il sequestro è stato necessario per l'assoluta mancanza di tracciabilità documentale dei mosti in fermentazione presenti nei vasi vinari al momento del controllo. Infatti l'azienda non aveva effettuato alcuna annotazione sui Registri Vitivinicoli. I mosti in fermentazione non erano identificabili per l'assenza delle indicazioni obbligatorie nei cartelli apposti sulle vasche e per la mancanza dei relativi documenti di accompagnamento. Inoltre sono state rilevate altre irregolarità amministrative di natura igienico sanitaria e urbanistica, che saranno segnalate alle Autorità competenti.

"Abbiamo un sistema di controlli efficace e ben radicato sul territorio - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina, commentando l'attività eseguita nell'ambito dei controlli della campagna vendemmiale -, come dimostra anche questa operazione. Dall'inizio dell'anno abbiamo fatto più di 60mila controlli, anche per tutelare i nostri prodotti a denominazione, come in questo caso. La reputazione e la sicurezza dei nostri vini d'eccellenza va salvaguardata attraverso operazioni sinergiche che vedano il coordinamento degli organismi di controllo e mettano fuori gioco chi viola la legge. È un tema sul quale siamo costantemente impegnati e che vogliamo rilanciare anche in ambito europeo con il Forum sulla lotta alla contraffazione agroalimentare che organizzeremo a marzo 2015, riunendo tutti gli organismi di controllo europei".
(MIPAAF 3 ottobre 2014)

Al via raccolta in Italia in calo del 30%, produzione dimezzata in Spagna

Crolla la produzione mondiale di olio di oliva che dovrebbe scendere del 17 per cento a 2, 9 milioni di tonnellate per effetto del dimezzamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo di meno di un milione di tonnellate mantiene il primato mondiale ma anche del forte calo in Italia dove è appena iniziata la raccolta che dovrebbe confermare il secondo posto nonostante una riduzione del 30 ed una produzione attorno a 300mila tonnellate. E'l'allarme lanciato dalla Coldiretti per la campagna olearia 2014-2015, sulla base dei dati riportati dalla Oil World, nel sottolineare che gli effetti si fanno sentire sul mercato con un forte balzo dei prezzi dell'olio extravergine. Negli ultimi 12 mesi - sottolinea la Coldiretti - i futures sull'olio d'oliva vergine scambiati a Jaen, in Spagna, hanno registrato un'impennata del 17 per cento mentre alla Camera di Commercio di Bari quest'anno con l'inizio della raccolta delle olive si rilevano quotazioni che sono superiori al 38 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Se la produzione spagnola ha sofferto per le scarse precipitazioni in Andalusia, la principale regione produttrice, dopo l'annata di carica dello scorso anno, in Italia la produzione per l'andamento climatico si prevede scarsa ovunque ma i tagli maggiori - continua la Coldiretti - si stimano al centro nord, con cali del raccolto tra il 35 e il 50 per cento. Anche al sud la situazione è difficile sia in Calabria che in Puglia che è la principale regione di produzione. Il Salento avrà il calo più sensibile ma significative riduzione si rilevano anche in alcune aree della zona di Monopoli e del Gargano, colpite da eventi meteo eccezionali e nel nord del barese. Il raccolto si prevede invece abbondante in Grecia che, dopo l'annata di scarica dell'anno scorso, potrebbe insidiare il secondo di secondo maggior paese produttore detenuto dall'Italia. Discreta – continua la Coldiretti - la produzione in Portogallo e in Marocco, in entrambi i casi intorno alle 70 mila tonnellate mentre in Turchia la produzione dovrebbe attestarsi sulle 200 mila tonnellate, nella media degli ultimi anni.

In queste situazioni il mercato europeo dell'olio di oliva con consumi stimati attorno a 1,85 milioni di tonnellate rischia di essere invaso dalle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Un rischio che - sottolinea la Coldiretti - riguarda soprattutto l'Italia che è il principale importatore mondiale di olio per un quantitativo pari a 460mila tonnellate. Per tutelare consumatori e produttori e non compromettere l'immagine dell'olio italiano occorre evitare che venga spacciato come Made in Italy olio importato come è stato peraltro addirittura denunciato con fumetti illustrati sul New York Times con il titolo "Il suicidio dell'olio italiano".

Per questo occorre applicare le importanti modifiche alla disciplina introdotta dalla legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della Coldiretti che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero Made in Italy, ma che ancora oggi è inapplicata per l'inerzia della pubblica amministrazione e per l'azione delle lobby a livello nazionale e comunitario. Il consiglio della Coldiretti ai consumatori è di verificare con attenzione l'etichetta dove, anche se spesso nascosto nel retro della bottiglia ed in caratteri minuscoli, deve essere riportato la scritta "ottenuto da miscela di olio comunitari od extracomunitari" se non si tratta di olio italiano al 100 per 100. Oppure di scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall'Unione Europea e che garantiscono l'origine italiana.

L'Italia - continua la Coldiretti – puo' contare su un patrimonio di circa 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro ed un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Le esportazioni italiane di olio di oliva nel 2013 sono state pari a oltre 1,2 miliardi di euro con gli Usa che - conclude la Coldiretti - rappresentano il principale mercato extracomunitario. 
(Fonte Coldiretti 4 ottobre 2014)

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