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L’incontro di educazione sanitaria organizzato dall’AUSL di Parma, alla Casa della Salute di San Secondo-

 

Parma, 22 marzo 2014 -

Il corretto utilizzo dei farmaci  è il tema al centro dell’appuntamento di marzo con “Il tè del giovedì”, l’incontro di educazione sanitaria organizzato dall’Azienda USL di Parma, nella Casa della Salute di San Secondo.

 

Giovedì  27, con inizio alle ore 17, interviene Giovanna Negri, direttore del servizio farmaceutica territoriale dell’AUSL.

L’ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.

Come d’abitudine, sarà offerto il tè.

Per informazioni: tel. 0521.371790, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Dal 13 al 15 marzo 2014 si è svolto all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi (Firenze) il convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori specialisti italiani per presentare alle giovani generazioni di chirurghi il futuro tecnologico dell'urologia.

 

Reggio Emilia, 21 marzo 2014 -

Dal 13 al 15 marzo 2014 si è svolto all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi (Firenze) il convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori specialisti italiani per presentare alle giovani generazioni di chirurghi il futuro tecnologico dell'urologia.
Tra i partecipanti al convegno anche il dr. Antonio Frattini, Direttore dell'Urologia di Guastalla che ha eseguito in live surgery un intervento di chirurgia combinata percutanea renale con tecnica mini-perc per la risoluzione di un problema di calcolosi renale.
Questa metodica innovativa, per la quale gli specialisti dell'Ospedale di Guastalla sono referenti, consiste nel eseguire un accesso percutaneo al rene di calibro molto ridotto, e quindi meno invasivo, rispetto alla tecnica tradizionale, controllando dall'interno, mediante l'utilizzo di un ureterorenoscopio flessibile la correttezza della procedura.
L'utilizzo combinato, attraverso un foro nella pelle e attraverso l'uretere, permette un controllo completo delle cavità renali, consentendo la rimozione di tutti i calcoli, anche di quelli in zone difficilmente raggiungibili con altre tecniche. Questa metodica "combinata" inoltre consente una maggior sicurezza dell'atto chirurgico, riducendo i tempi di esposizione radiologica, i rischi di sanguinamento ed aumentando la percentuale dei pazienti liberi da calcoli dopo una sola procedura. La chirurgia percutanea, detta anche mini-invasiva, ha avuto uno sviluppo notevole negli ultimi anni, riducendo il disagio dei pazienti ed aumentando la flessibilità terapeutica.
Questa tecnica che, ad oggi, solo un ristretto numero di urologi esegue abitualmente, è uno dei punti di forza dell'Urologia dell'Ospedale di Guastalla e richiama pazienti anche da altre regioni.

 

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL di Reggio Emilia)

 

 

"Una scelta indispensabile per superare un software obsoleto e che farà crescere in modo significativo le possibilità di scelta e di utilizzo per i cittadini." Sono queste le motivazioni che hanno spinto l'Azienda USL di Modena a sostituire il sistema di gestione delle prenotazioni di visite ed esami.

Modena, 20 marzo 2014 -

"Una scelta indispensabile per superare un software obsoleto e che farà crescere in modo significativo le possibilità di scelta e di utilizzo per i cittadini." Sono queste le motivazioni che hanno spinto l'Azienda USL di Modena a sostituire il sistema di gestione delle prenotazioni di visite ed esami. Le difficoltà in questa fase di avvio ci sono state e sono consapevole che il disagio per i cittadini e per gli operatori non è ancora superato e di questo, a nome dell'Azienda, mi scuso. Anche in queste ore stiamo effettuando il massimo sforzo per potere rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni che ci stanno arrivando, alcuni problemi sono stati risolti, ma ancora dobbiamo migliorare." Sulle difficoltà che in questa fase si stanno incontrando nel portare a pieno regime il nuovo software interviene il direttore generale, Mariella Martini, con l'obiettivo anche, nel modo più oggettivo possibile, di chiarire alcuni aspetti relativi alle motivazioni che sono alla base della scelta.

Occorre innanzitutto precisare che l'adozione di un nuovo programma non era procrastinabile perché il precedente software aveva oramai oltre venti anni di vita (l'ultimo parziale aggiornamento risaliva a una decina di anni fa) e, in prospettiva, non consentiva in alcun modo di adottare una serie di soluzioni che permettono in un futuro molto prossimo di aumentare le opportunità sia in termini di efficienza, sia di razionalizzazione nell'impiego dei dati.

Il gestionale adottato, a seguito di una scelta formalizzata a fine 2011, da Ausl di Modena e Policlinico, è realizzato dalla Società CUP 2000, della quale fanno parte anche le aziende sanitarie modenesi, specializzata nella progettazione e sviluppo di servizi nel settore ICT. Il software è già stato adottato a Bologna e Ferrara, anche se, va aggiunto, le aziende sanitarie modenesi per ottenere una maggiore flessibilità del sistema hanno chiesto un aggiornamento ulteriore volto ad offrire ai cittadini maggiori opportunità di scelta.

CRESCONO IN MODO SIGNIFICATIVO LE POSSIBILITA' DI SCELTA E DI UTILIZZO PER I CITTADINI
L'esempio più importante riguarda la possibilità di potere arrivare a prenotare via web. Ampliando l'orizzonte va aggiunto che la soluzione utilizzata dall'inizio del mese di marzo, di fatto amplia il tradizionale concetto di Cup, che in questo modo diventa un moderno sistema di gestione delle varie fasi connesse all'erogazione delle prestazioni sanitarie, dalla prescrizione, alla registrazione dell'erogato. Con il nuovo gestionale sarà tra l'altro possibile il collegamento on line con i sistemi dei dipartimentali aziendali per la gestione dei dati, si potrà semplificare il sistema di controllo rispetto ai pagamenti del ticket, creare una sinergia reale con altre piattaforme come quella recentemente rilasciata che consente di gestire il fascicolo sanitario elettronico.

Aggiornamento sull'andamento delle prenotazioni
Come detto le situazioni di sofferenza sono ancora presenti, soprattutto a Carpi e in Via del Pozzo. Anche i numeri evidenziano che, in questa fase, rispetto al passato è aumentata in modo significativo la percentuale di prenotazioni effettuate presse le farmacie territoriali, mentre presso i CUP si registra una temporanea contrazione nonostante si sia potenziato il numero di sportelli. Le motivazioni principali sono due. Da una parte il fatto che le prenotazioni più complesse e che quindi richiedono più tempo per la elaborazione, si concentrano sugli sportelli dell'Ausl. Dall'altra c'è una inevitabile fase di apprendistato e manualità che migliora, anche in modo significativo, attraverso l'utilizzo del programma stesso.

Fatte queste doverose precisazioni va detto che guardando i numeri assoluti, dal 10 al 15 marzo, le prenotazioni complessivamente effettuate sono state 51.217, un numero in realtà leggermente superiore rispetto alla media settimanale registrata nel 2013 che è stata di 51.000.

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Importante innovazione in campo chirurgico all’Ospedale di Vaio: sono iniziati gli interventi in laparoscopia avanzata... 

 

Parma, 19 marzo 2014 -

Grazie al generoso contributo di 132.000 euro di Fondazione Cariparma, sono stati acquistati diversi strumenti di ultima generazione, già in funzione da circa un mese.

Nuove possibilità di cura per gli assistiti ed opportunità per il Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale di Vaio – che già ha qualificati professionisti - di essere competitivo con le realtà ospedaliere del nord Italia, anche sul piano delle tecnologie. 

La chirurgia laparoscopica è una metodica che consente di eseguire le procedure chirurgiche utilizzando un sistema di visione televisivo e di operare attraverso piccole incisioni cutanee. La grande innovazione sta nell’utilizzo di strumenti ottici ed operativi introdotti attraverso le piccole incisioni praticate. Il chirurgo opera guardando un monitor, dove l'immagine  è meglio definita e di dimensioni maggiori rispetto alla realtà. Numerosi e di rilievo i vantaggi per i pazienti. La mini-invasività chirurgica riduce notevolmente il dolore post-operatorio e le necessità di ricostruzione dei tessuti in fase post operatoria.

Sono perciò accelerati i tempi di recupero ed è ridotta in modo consistente la permanenza in ospedale.

Queste le attrezzature acquistate:

un sistema completo per laparoscopia ad alta definizione, che permette di “magnificare” le immagini, cioè di visualizzare particolari che altrimenti non sarebbe possibile vedere, consentendo quindi al professionista una maggior precisione nell’intervento. E’ un sistema di ultima generazione, utile anche per la chirurgia delle vie escretrici. La messa a fuoco automatica della telecamera, posta sulla punta della sonda, consente di effettuare, ad esempio, il trattamento di piccoli calcoli renali, senza compromettere l’integrità del rene.

Una sonda ecografica laparoscopica, che permette di valutare i margini di neoplasie (ad esempio al fegato, ai reni, ecc.) e quindi di intervenire con maggior precisione, per asportare solo il tessuto malato.

Un sistema robotizzato per il sostegno dell’endoscopio durante le procedure chirurgiche, dotato di software applicativo per il riconoscimento vocale, che permette al chirurgo di muovere l’ottica laparoscopica attraverso ordini verbali.

Massimo Fabi: "Desidero ringraziare Fondazione Cariparma e ricordare il Prof. Carlo Gabbi. La significativa donazione di Fondazione ha consentito l'acquisto di apparecchiature di ultima generazione, peraltro già in funzione, utili ad effettuare interventi chirurgici in laparoscopia. L'attenzione e il sostegno di Fondazione, quindi, hanno fatto sì che all'Ospedale di Vaio vi siano nuove possibilità di cura per gli assistiti e che il nosocomio, che già ha qualificati professionisti, sia sempre più un centro di riferimento e di eccellenza".

Paolo Andrei: "Questa donazione di Fondazione Cariparma coniuga due aspetti: da un lato, consente di dare alla popolazione di riferimento una occasione di miglioramento della qualità della vita, dall'altro è un'opportunità per esprimere riconoscenza verso l'alta professionalità del personale che lavora all'Ospedale di Vaio. Fondazione ha la certezza di aver messo in buone mani la donazione elargita. Ringrazio anch'io Carlo Gabbi, innanzitutto un carissimo amico, e ribadisco l'impegno di dare continuità all'azione che lo stesso ha portato avanti negli anni."

Domenico Potenzoni: "Puntare all'eccellenza, in particolare in tempo di crisi è la scelta vincente. E' quello che facciamo all'Ospedale di Vaio. E un passo avanti ci viene consentito di farlo grazie a questa donazione, che permette ai qualificati professinisti del Dipartimento di Chirurgia di disporre di un sistema completo per laparoscopia ad alta definizione, di una sonda ecografica laparoscopica e di un sistema robotizzato per il sostegno dell'endoscopio."

Don Gianemilio Pedroni: "Nel portare i saluti del Vescovo, Mons. Mazza, voglio ringraziare tutti i presenti. I vostri pazienti sono nostri parrocchiani, amici: hanno grande riconoscenza per il lavoro quotidianamente svolto, con grande professionalità e umanità. La capacità di ascolto, il prestare attenzione alle esigenze del singolo sono garanzia di un servizio di qualità."

Giorgio Pigazzani: "Un grazie sincero a Fondazione Cariparma, al Prof. Gabbi e al Presidente Andrei. Occasioni come questa sono importanti e significative. Grazie alla donazione, è possibile migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni offerte, che in questo Ospedale sono già di alto livello".

Mario Cantini: "A quasi dieci anni dall'apertura dell'Ospedale di Vaio, il 5 luglio ricorrerà l'anniversario, è bello ritrovarci per ringraziare formalmente Fondazione Cariparma, che negli anni è sempre stata a fianco del nosocomio fidentino, sostenendolo e contribuendo alla realizzazione di importanti innovazioni."

 

 

(Fonte: Uffici Stampa AUSL di Parma)

 

Iris Ceramiche e Bper sostengono l’acquisto di un nuovo robot chirurgico per l’Ospedale Sant’Agostino-Estense. Una donazione di 455 mila euro permette di rinnovare la piattaforma in uso a Modena dal 2005. Sono più di 700 le operazioni in laparoscopia effettuate finora con l’innovativa tecnologia -

 

Modena, 19 marzo 2014 -

Fondamentale contributo a sostegno dell’Azienda Usl di Modena per l’acquisizione del nuovo robot chirurgico “Da Vinci” (modello SI IS3000), una tecnologia di ultima generazione che permette al comparto operatorio del Nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense di Modena di aggiornare e rinnovare la piattaforma in uso dal 2005. A scendere in campo a fianco dell’azienda sanitaria modenese, con una donazione di 455 mila euro, Iris Ceramiche e Banca Popolare dell’Emilia Romagna (BPER). Questa mattina, alla presenza del Presidente di Iris Ceramiche Romano Minozzi, del Presidente del Gruppo BPER Ettore Caselli, del Direttore Generale dell’Azienda Usl di Modena Mariella Martini e del direttore Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica Gianluigi Melotti, si è tenuta una breve cerimonia per ufficializzare la donazione.

 

Tra le novità più significative che il nuovo robot mette a disposizione dei chirurghi, la visione laparoscopica ad alta definizione e la possibilità di accedere, in tempo reale, ai tracciati fisiologici del paziente operato. Punti di forza dell’innovativa tecnologia sono la sua bassa invasività, la precisione millimetrica d’intervento e, nell’ultimo modello della strumentazione, una maggiore gamma di accessori diagnostici per i bracci meccanici del robot per effettuare tutti i movimenti ‘naturali’ realizzati nella chirurgia “a cielo aperto”. 

 

A Modena tra il 2005 e il 2012 sono stati eseguiti con la tecnologia robotica 714 interventi  chirurgici (con una media annuale di 170 operazioni). A utilizzare l’innovativo robot, oltre ai chirurghi del NOCSAE, anche gli urologi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico, quelli di Carpi e - nell’immediato futuro - il reparto trapianti e l’otorinolaringoiatria del Policlinico. La donazione si inserisce in un progetto di finanziamento più ampio per l’acquisto del nuovo robot e ha previsto, in questa fase, un contributo di 375 mila euro da parte di Iris Ceramiche, un altro contributo di 80 mila euro da parte della BPER (si tratta, in questo caso, della prima tranche di una donazione di 400 mila euro in cinque anni) e un ulteriore contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per 100mila euro che, all’epoca, aveva contribuito all’acquisto del primo robot “Da Vinci”.

 

Insieme alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna – sottolinea Romano Minozzi, Presidente Iris Ceramiche – abbiamo deciso questa importante donazione per l’intera rete della sanità locale. Sicuri che il robot verrà utilizzato nel miglior modo possibile, speriamo possa essere un esempio anche per altri imprenditori”

 

Un ringraziamento particolare a Iris, Bper e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – prosegue il Direttore Generale dell’Azienda Usl Mariella Martiniper questo gesto di grande generosità. Il nostro impegno, naturalmente, è di utilizzare il nuovo robot al meglio sapendo di potere contare sull’esperienza e la qualità dei nostri professionisti. È importante sottolineare anche che si tratta dell’acquisizione di tecnologia di altissimo livello che, grazie al consolidato lavoro svolto in rete con gli altri ospedali delle aziende sanitarie modenesi, va vantaggio davvero dell’intera comunità. Infine, un grazie particolare anche al dottor Melotti per la sua capacità di innovazione e perché è un esempio concreto di come sia possibile ‘fare scuola’ in chirurgia”. 

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Il dottor Claudio Costa, da 37 anni fondatore e anima della Clinica Mobile del Motomondiale ha ceduto il timone al dottor Michele Zasa, suo successore, e al CEO del Centro Diagnostico Europeo – Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Guido Dalla Rosa Prati -

Parma, 18 marzo 2014 -

Gli occhi del fondatore hanno brillato più volte nel corso della cerimonia del passaggio di consegne: Claudio Marcello Costa, per tutti gli appassionati delle due ruote il dottorcosta, si è commosso guardando le immagini dei 37 anni di storia della sua Clinica Mobile che da oggi inizia una nuova era: quella dell’allievo e nuovo direttore sanitario Michele Zasa e di Guido Dalla Rosa Prati, patron del Centro Diagnostico Europeo – Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, nuova casa degli “angeli dei motociclisti”.

 «Mio padre – ha dichiarato Claudio Costami ha regalato un sogno e questo sogno è diventato storia. Quando un maestro diventa vecchio – ha proseguito il dottorcosta – ha tre possibilità: o non lascia nessun erede e la sua storia finisce con lui; oppure continua fino a quando anche i suoi allievi sono diventati troppo vecchi per continuare; oppure si trova un erede che abbia la sua stessa età di quando ha iniziato. Ho scelto Michele Zasa, oltre che per le sue indubbie qualità di medico, perché ha, mese più mese meno, 34 anni, la stessa età di quando ho iniziato». «Qui a Parma, poi, Zasa – ha concluso Costa – potrà contare sul supporto della struttura sanitaria di Guido Dalla Rosa Prati che è un centro all’avanguardia che saprà accompagnare il cammino della Clinica Mobile.

Michele Zasa, 35 anni, nato a Parma, è cresciuto professionalmente in giro per il mondo. «Sono emozionato – ha dichiarato Zasa – e mi sento pieno di responsabilità. Per portare avanti una storia come questa ci sarà bisogno di tanto lavoro e tanto impegno». E parlando della sua collaborazione col dottor Costa: «Quando ho iniziato a collaborare con lui, nel 2009 all’autodromo di Imola, per me il dottor Costa era un mito: in questi anni mi ha insegnato tanto, soprattutto l’amore incondizionato per i piloti e il valore della medicina per guarire l’anima. Non sono il nuovo dottor Costa – sottolinea Michele Zasa – ma cercherò di portare avanti al meglio questa sua creatura». Sulla squadra che lo affiancherà Zasa spiega: «Sui circuiti europei la Clinica Mobile potrà contare su 6 fisioterapisti e su 2 medici, un rianimatore ed un ortopedico. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Guido Dalla Rosa Prati che è un sognatore come noi e per far durare un sogno come quello della Clinica Mobile è la persona giusta».

Guido Dalla Rosa Prati, CEO e fondatore del Poliambulatorio omonimo, svela i retroscena del passaggio del testimone: «È stato il dottor Costa a sceglierci per portare avanti la sua Clinica Mobile: prima mi ha presentato il suo successore Michele Zasa e poi mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto se me la sentivo di portare avanti la sua creatura. La sanità è la mia passione, in famiglia siamo da sempre tutti medici. Ma sono anche uno sportivo appassionato delle due ruote, anche se a me le ruote piacciono quando si staccano da terra. Mi piace volare. Da oggi ho la possibilità di coniugare queste mie due passioni». E parlando del Centro Diagnostico Europeo, nuova casa della Clinica Mobile, aggiunge: «La Clinica Mobile potrà contare sulle tecnologie d’avanguardia e sugli specialisti del nostro centro diagnostico che, senza falsa modestia, ha ben pochi eguali. Una nuova eccellenza per Parma che esporteremo in tutto il mondo».

Al passaggio del testimone era presente Alex Zanardi, pilota e medaglia d’oro alle Paraolimpiadi di Londra: «Anche se è vero che tutti siamo importanti ma che nessuno è indispensabile, questo per il dottor Costa non vale. Michele Zasa raccoglie un testimone non facile ma se Claudio, che è un uomo intelligente, ha scelto lui e Guido Dalla Rosa Prati vuol dire che si sente tranquillo».

Al passaggio del testimone della Clinica Mobile erano presenti anche Massimo Corbascio, responsabile della Clinica Mobile della Superbike; Gianfranco Beltrami, medico sportivo; Andrea Iannone, pilota della MotoGP; Chiara Fontanesi, campionessa del Mondo di Motocross e Michele Rinaldi già campione del Mondo di Motocross.

 

(fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

 

Grazie al lavoro messo in campo da tecnici e operatori dell'Azienda Usl e al supporto fondamentale delle farmacie del territorio si sta tornando a pieno regime -

 

Modena, 14 marzo 2014 -

Prima settimana di attività e quindi primi bilanci per il nuovo CUP provinciale, il sistema che gestisce la prenotazione di visite ed esami erogati dalle strutture pubbliche che operano sul territorio della provincia di Modena, Policlinico e Azienda USL, e dalle strutture private accreditate. Da lunedì 3 marzo, giorno di avvio dell'utilizzo del nuovo software, a venerdì 8 marzo le prenotazioni sono state 41.620, con una media giornaliera di 8.324.

"Sicuramente, e di questo ci scusiamo con i cittadini, qualche difficoltà di avvio c'è stata, ma osservando il numero di prenotazioni emerge che stiamo tornando a pieno regime. Un obiettivo che pensiamo di raggiungere entro i prossimi quindici giorni. Naturalmente il gruppo di lavoro che sin dall'inizio ha gestito il passaggio intervenendo in tempo reale per superare eventuali criticità sarà attivo sino a quando la situazione non si sarà stabilizzata" spiega l'Azienda Usl.

Determinante per contenere le difficoltà legate al passaggio ad un sistema completamente rinnovato e garantire la facilità di accesso al servizio è stato il supporto delle farmacie territoriali, 173 tra private e comunali, che grazie alla capillarità della loro presenza sull'intero territorio provinciale e alla disponibilità dei farmacisti e delle loro Associazioni di rappresentanza.

Raccogliendo anche alcuni suggerimenti ricevuti dagli utenti e dagli stessi farmacisti si stanno peraltro già introducendo alcuni piccoli correttivi per rendere più snelle le procedure e ridurre quindi i tempi di attesa.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)

 

 L’Azienda USL promuove la campagna di prevenzione degli incidenti domestici della Regione Emilia-Romagna. In distribuzione gli opuscoli dal titolo “Attenti a quei due!” nei servizi di Pediatria di comunità -

 
Parma, 13 marzo 2014
 

La casa, il luogo dove per definizione ci sentiamo tutti al sicuro e protetti, in realtà nasconde diverse insidie. Gli incidenti domestici, infatti, sono assai più numerosi di quelli stradali e degli infortuni sul lavoro. E’ un fenomeno che riguarda tutti, ma in particolare i bambini

Proprio per ridurre il numero degli incidenti tra le mura di casa dei più piccoli, la Regione Emilia-Romagna ha realizzato  un’apposita campagna di comunicazione per sensibilizzare i genitori su questo tema e un opuscolo dal titolo “Attenti a quei due!”.  

Nel corso di quest’anno, il pratico libretto, che ben si presta ad una lettura in famiglia con i più piccoli di casa, sarà consegnato ai genitori che porteranno i bimbi a sottoporsi alle vaccinazioni del primo anno di vita nei servizi di Pediatria di comunità di ciascun distretto dell’AUSL.

“La casa è l’ambiente dove i bambini trascorrono più tempo – commenta Emilio Marchionni,  referente dell’AUSL per la prevenzione  degli incidenti domestici -. E’ il primo luogo in cui giocano, imparano e crescono. E’ importante prestare attenzione affinché sia un posto davvero sicuro, a misura di bambino. L’opuscolo in distribuzione, per ognuna delle stanze di casa, evidenzia i possibili rischi e segnala i necessari accorgimenti da seguire, molto semplici, ma efficaci. E’ nostro obiettivo, con questa campagna – conclude Marchionni – ridurre sempre più il numero degli incidenti domestici”.

Dal coprire gli angoli dei mobili con i paraspigoli, alla protezione dei vetri con le apposite pellicole antisfondamento, all’uso dei blocca cassetti, al tappeto antiscivolo nella vasca da bagno, con un occhio di riguardo ai giocattoli e agli accessori per l’infanzia, che devono essere robusti, certificati e costruiti con materiali atossici. Questo e tanto altro ancora è contenuto nell’opuscolo. Per maggiori informazioni, consultare il sito www.ausl.pr.it. 

 
 
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Sono aperte fino venerdì prossimo 21 marzo le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di Confcooperative per la formazione professionale.

Modena, 13 marzo 2014 -

Sono aperte fino venerdì prossimo 21 marzo le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di Confcooperative per la formazione professionale. Possono partecipare 25 giovani (devono avere 18 anni compiuti) e adulti. Se giovani, devono aver adempiuto o assolto il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione; se adulti, devono essere in possesso di licenza media inferiore; se stranieri, devono possedere permesso di soggiorno (in corso di validità), traduzione del titolo di studio, buona conoscenza della lingua italiana scritta e parlata. Il corso è rivolto a persone occupate e non, in cig, in possesso e non di capacità e conoscenze pregresse attinenti l'area professionale. L'attività formativa, che parte il 26 marzo, dura mille ore, di cui 450 di stage (suddiviso in due periodi - sociale e sanitario - da 225 ore). C'è l'obbligo di frequenza al 90 per cento del monte ore.

Info: Irecoop - via Emilia Ovest 101 – Modena - tel. 059.3367118 - fax 059.821682. Referente: Silvia Friggeri – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte:Ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Inaugurata oggi la residenza terapeutica intensiva e post-acuzie per minori Area Vasta Emilia Nord (AVEN), la prima, in Emilia-Romagna, ad essere a completa gestione pubblica.

Parma, 12 marzo 2014 -

Il Centro è operativo già dall'ottobre scorso, quando, dopo un iter preparatorio delle Neuropsichiatrie Infanzia e Adolescenza delle Aziende di AVEN (che raggruppa le Aziende sanitarie pubbliche di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Modena), ha iniziato ad accogliere i primi ospiti.

La struttura è dotata di 8 posti letto, più uno dedicato alle emergenze/pronte accoglienze ed è rivolta ad adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni affetti da patologie psichiatriche dell'età evolutiva.

Obiettivo del Centro è offrire ai giovani ospiti un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato – condiviso anche con la famiglia - finalizzato ad aumentare la capacità riflessiva, ridurre i comportamenti a rischio, migliorare l'adattamento sociale e relazionale, sostenere un adeguato livello di autonomia e favorire il reinserimento scolastico e/o l'avviamento professionale.
In sintesi, l'obiettivo è garantire una cura appropriata ed efficace utile a superare la fase di acuzie e a consentire un positivo rientro nel contesto familiare, scolastico e sociale.

Per questo è fondamentale un lavoro di rete tra diversi servizi per la realizzazione di programmi personalizzati e di sostegno al minore e alla sua famiglia. La struttura, infatti, opera in stretta collaborazione da un lato con i Servizi Ospedalieri di Parma (Pronto soccorso, Servizi Psichiatrici e Ospedale del Bambino) e, dall'altro, con i Medici di famiglia e i Servizi della comunità.

L'équipe di 20 professionisti che lavora nella struttura è composta da un medico psichiatra, un medico neuropsichiatra infantile, uno psicologo, educatori professionali, infermieri, un assistente sociale e operatori sanitari in grado di garantire prestazioni diagnostiche, riabilitative e terapeutiche.

Attualmente, il Centro accoglie 5 minori, tutti ragazzi.

L'accesso alla Residenza avviene tramite segnalazione dei Centri di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza delle province di AVEN.
La permanenza in struttura per ogni ospite può andare da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 1 anno.
I ragazzi al Centro trascorrono le loro giornate tra le attività scolastiche (compatibilmente con le condizioni di salute), le attività terapeutico-riabilitative, che, in base ai progetti individualizzati sono svolte singolarmente e/o in gruppo e le attività ricreative-socializzanti. Anche il "tempo libero", se ben organizzato, diventa infatti un'opportunità di crescita e recupero delle proprie competenze. Sono organizzate uscite per fare piccole spese, per andare al ristorante, a teatro, ... Inoltre, il Centro è convenzionato con la palestra del Comune, adiacente la struttura, dove i giovani possono fare attività motoria, in questo periodo, ad esempio, è possibile frequentare un corso di kickboxing. Infine, ogni ragazzo viene coinvolto attivamente nella gestione domestica della quotidianità residenziale al fine di sviluppare e migliorare le autonomie individuali. Ogni ospite, può ricevere visite tutti i giorni, dalle 16 alle 19, previo accordo con l'équipe.

La struttura, di proprietà del Comune di Torrile, è stata completamente ristrutturata e riqualificata. E' posta su due piani.

A piano terra si trovano oltre agli studi degli operatori, un'ampia sala dove i ragazzi consumano i pasti, guardano la tv, ascoltano la musica. Dalla stanza si può accedere al giardino, dotato di gazebo. Per chi vuole e sa suonare, è disponibile una pianola. Vi sono poi una piccola cucina e un'altra ampia stanza dedicata alle attività ricreative. Al primo piano, ci sono le stanze, tutte a 2 letti (tranne una, che è singola), ciascuna con bagno. Vi sono, infine altri studi, del personale. Le pareti sono dipinte con colori pastello, che rendono la struttura molto accogliente.

Prevista dalla programmazione della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Parma, la Residenza vede la positiva collaborazione dei servizi sociali, della scuola, del sistema giudiziario, delle cooperative, del volontariato e del Comitato Utenti e Familiari (CUF) di Parma.

Il Centro si avvale delle attività di formazione e di supervisione di professionisti dell'Università di Parma e dell'Istituto Scientifico di Ricerca "Stella Maris" di Pisa.

Massimo Fabi "Quella che inauguriamo oggi è una struttura per adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, con patologie psichiatriche e disturbi del comportamento. E' la prima, con queste caratteristiche, ad essere a gestione pubblica in Emilia-Romagna e risponde ai bisogni espressi non solo dalla provincia di Parma, ma dall'area vasta Emilia nord, che comprende le province da Piacenza a Modena. Nel centro è svolto un lavoro che mira al reinserimento sociale dei giovani ospiti, attraverso progetti riabilitativi individualizzati. Si tratta di percorsi che possono richiedere anche tempi lunghi, la permanenza in struttura può andare da un mese ed arrivare fino all'anno".

Andrea Rizzoli "Oggi è un giorno importante per questo territorio. Il centro è collocato nel cuore del paese, si affaccia sulla piazza: anche questo sta a significare come tutto voglia accogliere questi ragazzi, voglia coinvolgerli nella vita del paese, perchè si sentano davvero come a casa. Massima disponibilità e apertura, dunque, ad ogni forma di collaborazione, perchè il lavoro avviato già da ottobre scorso, quando la struttura è entrata in funzione, continui al meglio'".

Marcella Saccani "E' davvero importante questo servizio che inauguriamo oggi. Lo è in modo particolare perchè è dedicato agli adolescenti: una età della vita molto delicata, dove si gettano le basi per costruire il proprio futuro. Chi, come questi giovani, vive un forte disagio e sofferenza, ha bisogno di un luogo dove, oltre a trovare cura e ssistenza sanitaria, può ricostruire il proprio intimo, le relazioni. Punto di forza del centro è, anche per questo, la capacità di essere all'interno del contesto sociale, di interagire con le opportunità che il territorio offre: la scuola, le attività sportive, le attività ricreative, ecc."

Michela Cappai "Il primo impatto, entrando nella struttura, è quello di grande accoglienza: già questo è un aspetto significativo, un obiettivo raggiunto. Porto oggi la soddisfazione della Regione, che ha seguito il progetto fin dall'inizio. Sono tre le caratteristiche del centro: è una struttura provinciale, ha capacità di rispondere ai bisogni di area vasta ed è la prima a completa gestione pubblica in Emilia-Romagna. Nel portare i saluti della Responsabile del Servizio Salute Mentale e Dipendenze Patologiche regionale, auguro a tutti un buon lavoro"

Pietro Pellegrini "E' un ottimo risultato vedere oggi inaugurare questa struttura, ma è mio desiderio "domani" vederla chiudere. Ciò vorrebbe dire che non c'è più questa sofferenza, questi bisogni e che siamo in grado di lavorare sulla prevenzione, a partire dai bambini. La situazione attuale è invece critica: registriamo il 17% di disperisione scolstica e il 42% di disoccupazione giovanile. In questo scenario, il futuro è davvero incerto, ancora di più se ad affrontarlo sono giovani in condizioni di fragilità. C'è forte di bisogno di sostenere le famiglie, di lavorare e collaborare con le scuole e il mondo del lavoro. I ragazzi hanno bisogno di occasioni, non solo di cure".

 

 

(Fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma)

 

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