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Eccidio nazifascista di Villa Minozzo (Re), Bonaccini al 73esimo anniversario: "Insieme qui, oggi, per dare significato a tutto quello che è venuto dopo, per non rendere inutile la sofferenza di tanti e dare valore all'impegno di tutti. E per ridare speranza ai nostri giovani". Il presidente sottolinea l'importanza di scegliere di non dimenticare: "Fondamentale l'attenzione delle istituzioni per tutte le iniziative sul territorio. E oggi c'è uno strumento in più, la legge regionale per la Memoria del Novecento, a conferma dell'impegno sul tema da parte della Giunta dell'Emilia-Romagna".

Reggio Emilia, 27 marzo 2017

Ventotto uomini, tra i 17 e gli 84 anni. Uomini innocenti e inoffensivi. Come Adriano Gigli, il pastore diciassettenne ucciso a Fontana; come Emilio Alberghi, disabile psichico, o Antonio Rovali, 82enne infermo. O, ancora, il parroco Giovan Battista Pigozzi, che si rifiutò di mentire e di fuggire.
E' nel nome e nel ricordo delle vittime dell'eccidio nazifascista avvenuto il 20 marzo 1944 nel territorio di Villa Minozzo (Reggio Emilia), dove i borghi di Cervarolo e Civago vennero rastrellati, depredati e bruciati, che si è aperto l'intervento del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

La cerimonia di commemorazione è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le associazioni partigiane, Alpi-Apc e Anpi, e con l'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreco). All'Aia dei Caduti erano presenti le autorità e i ragazzi della scuola secondaria dell'Istituto comprensivo di Villa Minozzo.

"E' fondamentale, come istituzioni, essere sempre presenti alle commemorazioni dei tanti eccidi con cui la barbarie nazifascista ha colpito così tragicamente le nostre terre- ha affermato il presidente della Regione-. Sono momenti preziosi, questi, perché sono testimonianza del sacrificio di tanti cittadini inermi, e ci consentono di ribadire i valori a cui dobbiamo continuare a fare riferimento. Essere qui, insieme – cittadini, istituzioni, associazioni – vuol dire scegliere di non dimenticare. Di non dimenticare le nostre radici più profonde".

"Essere qui, oggi, a ricordare insieme quel tragico 20 marzo 1944- ha proseguito Bonaccini- è un modo per dare significato a tutto quello che è venuto dopo, per non rendere inutile la sofferenzadi tanti e dare valore invece all'impegno di tutti. Ma soprattutto- ha aggiunto- per ridare speranza ai nostri giovani, ricordando che anche nei momenti più bui e di fronte a problemi apparentemente insuperabili, è possibile resistere, agire, costruire".

Quella compiuta 73 anni fa fu un'azione "che si accanì particolarmente e precocemente su una terra 'resistente'- ha sottolineato Bonaccini-, che ha visto agire, fin dal settembre 1943, i fratelli Cervi, don Pasquino Borghi, e anche i partigiani sassolesi di Rossi e Barbolini". Su quelle vicende oggi c'è anche una verità giudiziaria: nel 2010-2011, grazie al lavoro del procuratore Marco De Paolis e all'impegno dei familiari delle vittime, si è svolto il processo ai responsabili presso il Tribunale militare di Verona. Sono stati condannati all'ergastolo l'ex sottotenente Fritz Holberg e l'ex sergente Karl Stark, con sentenze poi passate in giudicato. "Un esito senza dubbio tardivo e per certi aspetti insufficiente rispetto alle legittime attese- ha detto il presidente-, ma comunque importante come segnale ufficiale della volontà di fare giustizia, di non dimenticare, di dare riconoscimento alla dignità delle vittime e dei loro eredi". Ancor prima della verità storica e di quella giudiziaria, "questa vicenda aveva trovato spazio nella memoria della comunità di Cervarolo"; e in questo "i cittadini di Cervarolo, voi, non dovete rimanere soli".

Bonaccini ha poi rimarcato il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni partigiane e dagli istituti storici "per richiamare nelle scuole e nell'opinione pubblica il tema delle stragi naziste e fasciste", così come è importante che le istituzioni locali, regionali e nazionali "non facciano mai mancare la loro attenzione, la loro presenza e anche il loro appoggio concreto a tutte le iniziative promosse sul territorio". Ed è in questa prospettiva che "oggi abbiamo a disposizione uno strumento in più: la legge regionale per la Memoria del Novecento, che conferma l'impegno sul tema della Giunta dell'Emilia Romagna e si propone di valorizzare e mettere a sistema le tante realtà e attività della nostra regione". /CV

In allegato, foto della commemorazione all'Aia di Cervarolo; il presidente con i parenti delle vittime

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Assegnato dalla Regione ad Unifidi il fondo di gestione per il microcredito. Potranno essere erogati finanziamenti fino a 15mila euro, per lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali. Dal 15 marzo al via alle richieste. L'assessore Costi: "Una misura concreta a sostegno della crescita e della formazione".

Bologna, 13 marzo 2017

Anche le piccole imprese e i professionisti dell'Emilia-Romagna da oggi possono accedere al credito. Questo grazie ad un fondo di microcredito di 2 milioni di euro, assegnato dalla Regione in gestione ad Unifidi, che punta a finanziare lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali. Il credito potrà essere utilizzato per l'acquisto di beni, il pagamento di corsi di formazione e alta formazione, oltre a esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell'attività, compreso il costo di personale aggiuntivo. Finanziabili anche gli investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di Ict e sviluppo organizzativo, oltre alla messa a punto di prodotti e/o servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento di nuova occupazione.

"Questa opportunità- spiega l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- consente di accedere al credito attraverso requisiti semplici e soglie minime. Un sostegno concreto alle esigenze e allo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali per promuovere la crescita e la formazione delle persone".

Le domande per accedere ai finanziamenti possono essere presentate a partire da mercoledì 15 marzo fino al prossimo 31 dicembre: l'importo del credito è compreso tra un minimo di 5 mila ed un massimo di 15 mila euro.
Possono far richiesta per ricevere i finanziamenti i lavoratori autonomi e liberi professionisti che operano in Emilia-Romagna che alla data della domanda siano titolari di partita iva da un minimo di un anno e da non più di 5, con fatturato compreso tra 15 e 70 mila euro; i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali oppure forme aggregate tra professionisti con i medesimi requisiti previsti per le imprese; le imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia-Romagna che alla data della domanda siano avviate da almeno un anno e da non più di 5 con fatturato annuo compreso tra 15 e 100 mila euro. Per poter presentare la domanda basta possedere la Partita Iva ed avere iniziato l'attività da almeno un anno.

Per informazioni e per richiedere il finanziamento è possibile rivolgersi agli sportelli Unifidi Emilia Romagna. I recapiti e tutti i dettagli dell'iniziativa sul sito www.unifidi.eu  nella sezione dedicata al Fondo Regionale Microcredito. 

(Fonte: Regione ER)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Oggi a Roma la presentazione del torneo 2019, che sarà ospitato per la prima volta in Italia da Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste, Udine e San Marino.

Bologna, 1 marzo 2017

"Da oggi, insieme alle altre associazioni, partirà un importante lavoro per coordinare al meglio l'organizzazione e la promozione degli Europei che, ne sono certo, la nostra Regione saprà ospitare con qualità e professionalità". Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, Andrea Rossi, durante la presentazione alla stampa svoltasi oggi a Roma, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Fase finale di "Uefa Euro Under 21", che si terrà per la prima volta in Italia e nella Repubblica di San Marino nel 2019. Deputate all'ospitalità le città di Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste e Udine, oltre San Marino.

Questa mattina erano presenti il ministro per lo Sport Luca Lotti, il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il direttore Michele Uva, il vice segretario della Uefa Giorgio Marchetti, il presidente Coni Giovanni Malagò, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e i sindaci delle città sedi di gara.
"E' un importante evento che valorizza la nostra regione e le sue bellezze in quel viaggio che, nel raccontare la nostra terra, chiamiamo la 'via Emilia experience'- ha aggiunto Rossi-. Un percorso di scoperta che mette insieme non solo i nostri patrimoni culturali ma anche i nostri elementi caratteristici quali food, motor e wellness".

"Prendo atto delle rassicurazioni da parte del Governo su interventi a sostegno di città e stadi utilizzati- ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio-. La Federazione sarà sempre più presente per sostenere l'iniziativa. L'assegnazione da parte dell'Uefa arriva in un momento veramente propizio perché, grazie alla collaborazione del Governo, del Coni, degli Enti locali e dei club, vogliamo dimostrare quanto il nostro calcio stia facendo di positivo sia in campo che fuori per la valorizzazione dei giovani e per la riqualificazione degli impianti".

Assegnato alla Federazione italiana giuoco calcio dal Comitato esecutivo della Uefa lo scorso 9 dicembre, il torneo prevede la partecipazione di 12 Nazionali e determinerà l'accesso ai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020. Si svolgerà in 4 città italiane (Bologna, Cesena, Reggio Emilia e Udine) e a San Marino, in virtù della collaborazione avviata tra Figc e Fsgc, la Federcalcio sammarinese.

(Fonte: Regione ER)

Difficoltà finanziarie per la società del gruppo Sfir che produce derivati del pomodoro. Caselli: "Massimo impegno per il piano di risanamento aziendale"

Bologna 21 febbraio 2017 -
"La Regione farà il massimo sforzo per mantenere aperto il canale del dialogo tra le parti in causa e per mettere in campo ogni iniziativa utile per garantire la prosecuzione dell'attività produttiva dell'azienda, la salvaguardia dei posti di lavoro e la sottoscrizione in tempi brevi dei contratti di coltivazione con gli agricoltori in vista delle semine primaverili per la campagna 2017".

È l'impegno ribadito dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, al termine della riunione del tavolo convocato oggi pomeriggio in Regione per fare il punto su Ferrara Food, l'azienda di lavorazione del pomodoro di Argenta (Fe) di proprietà del gruppo Sfir alle prese con una difficile situazione finanziaria e che ha tra l'altro un debito stimato di circa 11 milioni di euro nei confronti delle organizzazioni di produttori per il mancato pagamento di una parte delle consegne di materia prima nell'ultima campagna.

All'incontro odierno hanno partecipato, oltre all'assessore Caselli e ai funzionari dell'assessorato regionale all'Agricoltura, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole regionali (Coldiretti, Confagricoltura e Cia), delle organizzazioni dei produttori conferenti (Apo Conerpo, Pempacorer, Afe, Apol, Op Ferrara ed Op Minguzzi), dei sindacati dei lavoratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil), di Unindustria Ferrara, oltre al presidente dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni, al vicesindaco di Argenta, Andrea Baldini, e al presidente dell'Unione dei Comuni "Valli e Delizie", Nicola Minarelli. Per l'azienda, che ogni anno dà lavoro ad oltre un centinaio di addetti, tra stagionali e dipendenti fissi, era presente l'amministratore delegato, Marzio Andrea Olgiati, accompagnato da dirigenti del Gruppo Sfir e dai consulenti finanziari e legali.

"Con la lavorazione del 40% di tutto il pomodoro coltivato nel distretto produttivo locale- sottolinea Caselli– Ferrara Food è un importante tassello del sistema agro-industriale provinciale e regionale e la cessazione dell'attività dello stabilimento di Argenta, con il rischio di abbandono della coltura e la perdita di un'importantissima opportunità di reddito per gli agricoltori, oltre che per i lavoratori dell'azienda, rappresenterebbe un durissimo colpo per l'economia del territorio". Un comparto strategico per l'agroalimentare dell'Emilia-Romagna, che gode di una posizione di indiscussa leadership a livello nazionale, e sul quale come Regione continueremo a puntare ed investire ingenti risorse".

"Per questi motivi- conclude l'assessore- anche nel caso di Ferrara Food, siamo impegnati nel mantenere in piedi il confronto tra tutti i soggetti interessati per superare gli ostacoli e risolvere le difficoltà che si frappongono alla definitiva approvazione del piano di risanamento, condiviso fra le parti industriale ed agricola ed appoggiato anche dai sindacati, piano cui manca solo il pronunciamento positivo del sistema bancario. Gli sforzi finora profusi da tutti possono dunque avere uno sbocco positivo, che appare concretamente alla portata, a condizione che le decisioni necessarie vengano assunte molto tempestivamente, cioè nel giro di pochissimi giorni, in modo da poter fornire agli agricoltori le garanzie necessarie ad effettuare le semine in vista della prossima campagna in un quadro di certezze sotto il profilo contrattuale ed economico".

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Realizzata col sostegno della Regione Emilia-Romagna, mette in rete oltre gli ebook anche 5.800 giornali in oltre 80 lingue, più di 60.000 tracce musicali, 165 audiolibri. L'assessore Mezzetti: "Il nostro impegno per dare sempre più servizi di qualità alle persone"

Bologna, 22 febbraio 2017

Oltre 21.000 ebook, più di 5.800 testate tra quotidiani e periodici in oltre 80 lingue e 158 quotidiani e periodici in sola lingua italiana. E ancora, oltre 60.000 tracce musicali, 165 audiolibri e più di 560.000 risorse disponibili tra cui app, banche dati, immagini, spartiti musicali e video giochi.
È con questo patrimonio che EmiLib, la nuova biblioteca digitale emiliana nata dalla fusione delle risorse digitali delle biblioteche di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, si presenta ai circa 2 milioni di abitanti dei comuni delle quattro province dell'area per offrire loro un grande archivio da sfogliare online in ogni momento della giornata.

"EmiLib si inserisce in un percorso di crescente coordinamento tra le biblioteche pubbliche sul digitale- afferma l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti-, promosso dal nostro Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, che stiamo sostenendo con convinzione. L'obiettivo è aumentare la condivisione di risorse digitali tra i poli bibliotecari a livello regionale, promuovendo la collaborazione a favore del cittadino sui servizi digitali, dove si registra un ritardo storico del nostro Paese e dove è forte l'attenzione e l'impegno della Regione".

Capofila dell'iniziativa sono i quattro Comuni capoluogo che hanno definito un progetto e sottoscritto un accordo attraverso il quale è stato realizzato il portale EmiLib: Emilia digital library. Grazie all'impegno di questi Comuni e al sostegno economico e progettuale dell'Istituto beni culturali della Regione Emilia-Romagna, con EmiLib si rafforza l'offerta di servizi in digitale delle biblioteche pubbliche. Attraverso questo portale, gratuito e disponibile per tutti, si consolidano le funzioni della pubblica amministrazione sul fronte dell'accesso alle informazioni e al sapere, si garantisce ai cittadini la disponibilità in termini quantitativi e qualitativi di un enorme numero di documenti digitali e si contribuisce in maniera significativa all'alfabetizzazione informatica e al superamento del digital divide.
Per accedere a EmiLib è sufficiente iscriversi o essere iscritti in una delle biblioteche della propria provincia, poi basta un computer collegato alla rete per poter navigare tra le risorse.
Aspetti interessanti del nuovo servizio sono la fruibilità dei contenuti da parte di cittadini tradizionalmente penalizzati nell'accesso ai documenti fisici come gli abitanti dei piccoli comuni che fruiranno del servizio esattamente come gli abitanti delle città, i cittadini stranieri che potranno trovare libri o quotidiani nella loro lingua di origine o persone con difficoltà di lettura che potranno agevolmente leggere con strumenti come "text to speech" (sintetizzatore vocale).
Le risorse digitali presenti nel portale proverranno da tutto il mondo ma particolare attenzione sarà dedicata ai materiali digitalizzati localmente, mentre sul piano "social" sarà possibile per gli utenti segnalare consigli di lettura o memorizzare i propri percorsi di interesse e lettura./BB

Il portale EmiLib è all'indirizzo: www.Emilib.it  

(Fonte: Regione ER)

Giovedì, 16 Febbraio 2017 09:27

Presentato a New York il Festival Verdi 2017

Il Festival Verdi 2017 apre a Parma il 22 settembre con 4 nuove produzioni: Jerusalem, La traviata, Stiffelio e Falstaff. La direttrice del Teatro Regio, Anna Maria Meo: "La prossima edizione dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi". L'incontro fra il presidente della Regione e il direttore dell'Istituto italiano di cultura a New York, Giorgio Van Straten.

Bologna, 16 febbraio 2017

L'Emilia-Romagna espone un altro dei suoi gioielli nella vetrina di New York: il Festival Verdi, a Parma e Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre prossimi, presentato nel tardo pomeriggio di ieri all'Istituto italiano di cultura della metropoli americana dal direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, negli Stati Uniti per una missione istituzionale con imprese e sistema regionale dell'alta formazione dedicata all'internazionalizzazione e all'attrazione di investimenti.

Dunque, dopo i settori dell'Automotive e dei Big Data, al centro di incontri e workshop con operatori, investitori e centri di ricerca, la cultura. "Il Festival Verdi- ha affermato Bonaccini alla prima della rassegna dedicata alla stampa e agli operatori turistici americani- è un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale, riconosciuto dallo Stato italiano tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale. Una eccellenza assoluta, che rappresenta bene la cifra culturale di un territorio che sa conciliare tradizione e innovazione, lavorare in un'ottica di sistema collegando gli aspetti culturali, turistici ed economici, con l'obiettivo di valorizzare a 360 gradi l'Emilia-Romagna. Non a caso la nostra regione ha chiuso il 2016 con oltre 50 milioni di visitatori - e Parma è salita sul podio in regione come attrattività - se consideriamo i comparti non tradizionali, fra cui proprio gli eventi musicali, un traguardo reso inoltre possibile dal boom delle città d'arte. A dimostrazione che la cultura è, anche, un importante fattore di sviluppo". "Giuseppe Verdi- ha proseguito il presidente della Regione- è e sarà sempre uno fra i migliori rappresentante nel mondo della nostra regione, protagonista sanguigno e di genio, amante della terra e dei suoi frutti, innovativo, aperto, ambasciatore e anima del nostro territorio".

Festivalverdi2017-Anna Maria Meo e Stefano Bonaccini 

                                           Anna Maria Meo e Stefano Bonaccini

"Parma è la sola città al mondo a organizzare un festival interamente verdiano- ha sottolineato Anna Maria Meo- e questo rappresenta per noi una sfida importante, che peraltro ha visto chiudere la scorsa edizione con grandi numeri. La prossima sarà dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi, un altro gigante della cultura italiana, anche lui parmigiano come Verdi, nato nella vicina Busseto. E bisogna ricordare che proprio negli Stati Uniti scelse di venire a vivere Toscanini quando l'Italia entrò nel periodo nero del fascismo".

Proiezioni e, soprattutto, le performance dal vivo di arie verdiane offerte da tre grandi artisti come i tenori Nadine Sierra e Michael Fabiano e dalla soprano Maria Agresta hanno caratterizzato la presentazione del Festival Verdi nella Grande Mela, cui seguiranno quelle di Monaco di Baviera (22 febbraio), Stoccolma (15 marzo) e Londra (23 marzo), un roadshow internazionale realizzato grazie alla collaborazione tra l'assessorato regionale alla Cultura, la Fondazione Teatro Regio, Apt Servizi Emilia-Romagna, Parma Incoming, Enit e Istituti italiani di cultura (IIC).

La proposta presentata al mercato americano è quella di una completa immersione nell'arte e nella vita di Giuseppe Verdi: dalla sua musica, che sarà al centro di esclusive serate nei teatri storici di Parma e Busseto, alla scoperta dei luoghi verdiani (Parma, Busseto, Roncole Verdi e Sant'Agata), fino alla passione per l'agricoltura e ai prodotti delle sue terre, che era solito condividere con i suoi ospiti più importanti.

Prima della presentazione del Festival Verdi, il presidente Bonaccini ha incontrato nel suo studio il direttore dell'Istituto italiano di cultura di New York, Giorgio Van Straten, che lo ha accolto nello splendido e storico stabile al 686 di Park Avenue. Un colloquio nel quale approfondire l'impegno della Regione Emilia-Romagna per la cultura, con i fondi raddoppiati dall'attuale Giunta, e l'attività dell'Istituto di cultura, fondamentale nel far conoscere la cultura e il patrimonio artistico nazionale in una città aperta al mondo come New York.

Il cartellone del Festival Verdi 2017

Nel cartellone 2017 del Festival, dedicato ai 150 anni dalla nascita del Maestro Arturo Toscanini, sono in programma quattro nuove produzioni: Jérusalem che apre il festival il 28 settembre al Teatro Regio, è affidata a un cast d'eccezione e alla bacchetta di Daniele Callegari; La Traviata, si avvale per l'allestimento del team creativo di Andrea Bernard, vincitore dell'European Opera-directing Prize, ed è diretta da Sebastiano Rolli; Stiffelio, vede Graham Vick affrontare l'impresa di una nuova produzione al teatro Farnese con protagonisti, tra gli altri, Luciano Ganci, Maria Katzarava, Giovanni Sala diretti da Guillermo Garcia Calvo ed infine in Falstaff, troviamo come protagonista della nuova produzione Roberto de Candia, con Riccardo Frizza sul podio e la regia di Jacopo Spirei. Chiude il programma di 5 titoli, la Messa da Requiem, in programma il 7 e il 19 ottobre, che vede sul palco la Filarmonica Arturo Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma e Anna Pirozzi, Veronica Simeoni, Antonio Poli, Riccardo Zanellato guidati da Daniele Callegari. Si tratta di un programma di grande impegno, sia dal punto di vista artistico che produttivo, in cui i nuovi allestimenti vengono realizzati in 3 spazi diversi, sono coinvolte due differenti orchestre, due cori, e oltre 40 artisti, tra giovani cantanti e solisti affermati.

Maggiori info  

Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Nuova edizione delle Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Le "Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari", presentate a livello nazionale nel 2011 e successivamente divulgate a livello regionale e locale a partire dal 2012, si sono imposte negli anni quale documento di riferimento di attività finalizzate al miglioramento delle conoscenze e dei comportamenti di agricoltori, tecnici e consulenti.

20170202-syngenta-cover1Nate da un intento comune, da parte di soggetti appartenenti al settore pubblico e privato, di esporre in una visione coerente le rispettive esperienze, le Linee guida hanno assolto al compito di avviare un processo di sviluppo verso un'agricoltura più consapevole e responsabile, in armonia con quanto previsto dall'assetto normativo in evoluzione (Direttiva 128/2009/CE e PAN). Attraverso una raccolta ragionata di obblighi, consigli e buone pratiche si è promosso concretamente l'uso sicuro e sostenibile dei prodotti fitosanitari in azienda agricola.

Questo approccio è ancora attuale e gradito dagli utilizzatori, come confermato dalle continue richieste della versione cartacea delle Linee guida I^ edizione.

Dopo cinque anni dalla prima edizione il Servizio Fitosanitario dell'Emilia Romagna, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, OPERA, Horta e Syngenta Italia hanno costituito un gruppo di lavoro per realizzare una versione aggiornata che tenesse conto dei risultati raggiunti e dei progressi nell'implementazione della sempre più articolata e complessa normativa del settore.

La nuova versione delle Linee guida (II^ edizione – Dicembre 2016) mantiene la struttura "per fasi" del ciclo di vita del prodotto fitosanitario, dall'acquisto e trasporto fino alle operazioni successive al trattamento. I diversi capitoli sono sviluppati per punti chiave e priorità, integrati con diagrammi di flusso e quadri riassuntivi degli aspetti strutturali e comportamentali. L'aggiornamento è stato esteso anche alla sezione "Elementi preliminari" e agli "Allegati" che raccolgono nozioni utili e approfondimenti per meglio comprendere le indicazioni riportate nel testo.

La novità di questa versione del manuale riguarda il contenuto ma soprattutto il contesto che ha subito analoghe se non più radicali evoluzioni. Se nel 2011 la maggior parte dei potenziali utenti non era ancora consapevole delle esigenze formative e delle ingenti implicazioni pratiche indotte dall'applicazione del nuovo quadro normativo, oggi l'adozione di soluzioni concrete e di comportamenti virtuosi diventa vincolante per adempiere agli obblighi di legge. L'ulteriore necessità di espandere le attività di supporto e la dotazione tecnologica delle aziende ha guidato alcune Regioni a destinare specifici finanziamenti all'interno dei Piani di Sviluppo Rurale.

Per migliorare ulteriormente la gestione dei prodotti fitosanitari in tutte le aziende agricole, favorendo la massima diffusione e integrazione delle conoscenze, si è aggiornata anche la modalità di divulgazione e fruizione dei contenuti. Oltre alla consueta distribuzione di un certo numero di copie stampate, le Linee guida saranno infatti disponibili in versione digitale che potrà essere liberamente accessibile nei siti di tutte le istituzioni coinvolte. Inoltre, per chi volesse utilizzare i contenuti adattandoli alle diverse realtà locali o sviluppando approfondimenti specifici, è concessa ed auspicata la creazione di opere derivate, purché non finalizzate a scopi commerciali (per maggiori dettagli, fare riferimento alla licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 4.0).

Versione digitale disponibile al link:
https://www.syngenta.it/linee-guida-uso-sostenibile 
http://www.opentea.eu 
http://operaresearch.eu/en/home/ 
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/difesa-e-diserbo 
http://www.horta-srl.com/ 

 

Pubblicato in Ambiente Emilia
Domenica, 05 Febbraio 2017 08:38

2016. In Emilia Romagna vola il PIL e l'occupazione.

Economia. Nel 2016 in Emilia-Romagna Pil +1,4% e disoccupazione che scende al 6,9%, Bonaccini: "Regione leader in Italia, il Patto per il lavoro funziona". I dati Prometeia-Unioncamere: 47mila nuovi occupati. Il presidente della Giunta: "Avanti con ancora più convinzione. Continueremo a fare rete per crescita e sviluppo"

Bologna – Il Pil dell'Emilia-Romagna che cresce dell'1,4%, ben oltre il dato nazionale dello 0,9%, a livello di Francia (+1,3%) e Germania (+1,7%) e tale da farne la prima Regione in Italia davanti a Lombardia (+1,3%) e Veneto (+1,2%). E la disoccupazione regionale che con 47mila nuovi occupati in un anno scende al 6,9%, il valore più basso tra tutte le Regioni italiane, dietro solo a Trento e Bolzano.
Sono i dati sull'andamento dell'economia dell'Emilia-Romagna nel 2016 diffusi oggi (31 /1/17 ndr) da Prometeia e Unioncamere regionale.

"Sono numeri che confermano l'Emilia-Romagna quale regione leader nel Paese- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Nessuno pensava potessimo ridurre la disoccupazione di 2 punti percentuali nei primi due anni della legislatura, creando quasi 50mila nuovi posti lavoro solo negli ultimi 12 mesi. Una crescita dell'economia regionale che dimostra l'efficacia del Patto per il lavoro, grazie al quale con enti locali, imprese, sindacati, università e associazioni portiamo avanti azioni condivise che puntano a un obiettivo: creare sviluppo e occupazione, la nostra priorità. Una strada, quella del fare rete- chiude il presidente della Giunta regionale- che, consapevoli e orgogliosi della nostra forza, intendiamo seguire con ancora più convinzione, per creare opportunità di lavoro per chi ancora non ce l'ha e per aprire ancora di più l'Emilia-Romagna al mondo, attraendo persone, saperi e investimenti, altro che muri".

Pubblicato in Economia Emilia

Ambiente. Emergenza aria: Regione e Comuni anticipano le misure straordinarie previste al superamento dei 14 giorni di sforamenti. Riscaldamento non oltre i 19 e i 17 gradi; stop ai camini aperti; più controlli sulla mobilità. Domenica ecologica il 5 febbraio. Con il nuovo Piano aria integrato regionale: 90 misure strutturali per ridurre all'1% la quota di popolazione esposta all'inquinamento.

Bologna, 3 febbraio 2017

Riscaldamento entro i 19 gradi nelle abitazioni e i 17 nelle attività produttive e artigianali; divieto di utilizzo di camini aperti (alimentati con legno, pellet, cippato); potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nelle città. Sono le misure straordinarie, previste di norma allo scadere del 14° giorno consecutivo di sforamenti, che verranno anticipate su tutto il territorio regionale per far fronte all'emergenza inquinamento in atto in Emilia-Romagna e in tutta la Pianura padana.

Lo ha deciso oggi a Bologna la cabina di regia, convocata dall'assessore all'ambiente Paola Gazzolo, composta dai 21 Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti. Tali misure si affiancheranno alla domenica ecologica confermata per il prossimo 5 febbraio in 28 Comuni. Arpae a sua volta metterà a disposizione anche il sabato e la domenica le mappe previsionali e i dati validati registrati nelle diverse stazioni di rilevamento.

"E' stato un incontro molto positivo. Di fronte a una situazione oggettivamente eccezionale, con superamenti dei valori limite anche di 4 e 5 volte, abbiamo condiviso un pacchetto di misure coordinate sul territorio regionale, alle quali diverse Amministrazioni hanno già deciso di affiancarne altre, omogenee per area geografica – ha spiegato Gazzolo - dal 2001 è in atto una progressiva riduzione dei superamenti e delle soglie di inquinamento, ma l'emergenza in atto dimostra che non bisogna abbassare la guardia. E' quello che stiamo facendo con questo pacchetto di interventi e che continueremo a fare con il nuovo Piano aria integrato regionale che nelle prossime settimane sarà all'esame dell'Assemblea legislativa. Un Piano coraggioso frutto del lavoro di squadra di tutta la Giunta, che si dà l'obiettivo di far scendere all'1% la quota di popolazione esposta a più di 35 superamenti l'anno di Pm 10, mette in campo 90 interventi di tipo strutturale e contemporaneamente riduce a 4 i giorni di sforamento necessari a far scattare i provvedimenti di emergenza". "Insieme alla cabina di regia - ha aggiunto Gazzolo - continueremo a monitorare l'attuazione delle misure concordate e l'evolversi della situazione".

Secondo l'attuale Piano aria, quando il limite giornaliero di Pm10 viene superato per 14 giorni consecutivi in una provincia, si possono applicare misure emergenziali aggiuntive nei Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti. La decisione odierna di anticipare tali provvedimenti (i 14 giorni di sforamenti tecnicamente scatterebbero martedì prossimo), nasce dalla necessità di fronteggiare una situazione critica con picchi di Pm10 particolarmente elevati su tutto il territorio regionale, dovuti a un fenomeno di inversione termica, vale a dire la presenza di uno strato d'aria calda che scorre sullo strato d'aria più fredda, schiacciando verso il suolo tutti gli inquinanti.

Dal 24 gennaio al 30 gennaio sono stati superati per 7 giorni consecutivi i valori limite di Pm 10 (50 microgrammi per metro cubo) nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Il 31 gennaio aumenti con valori superiori ai 130 microgrammi per metro cubo hanno interessato tutte le stazioni di pianura. L'1 febbraio, i valori di Pm10 si sono mantenuti elevati in tutta la regione con dati superiori a 120 microgrammi per metro cubo ed un massimo di 247 a Bologna. Valori insolitamente elevati sono stati misurati anche il 2 febbraio. Un miglioramento della situazione è previsto tra domenica e lunedì per l'arrivo di una perturbazione che dovrebbe favorire un rimescolamento dell'aria./PF

(Fonte: Regione ER)

Influenza aviaria: focolaio in un allevamento di tacchini a Sorbolo (Pr). Attivate tutte le misure per isolare il fenomeno, nessun rischio per il consumo di carni avicole. Per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus, è stato disposto il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento - a partire da domani - degli animali.

Bologna, 3 febbraio 2017

Un focolaio di aviaria è stato riscontrato in un allevamento di tacchini a Sorbolo, in provincia di Parma. Per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus, è stato disposto, con ordinanza del sindaco, il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento – a partire da domani – degli animali. Parallelamente, per isolare il fenomeno, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha siglato un'ordinanza che dispone l'istituzione delle zone di protezione (ZP) e di zone di sorveglianza (ZS), e l'adozione di una serie di misure. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, non vi è alcun rischio collegato al consumo di carni avicole.

Tutto è partito da un improvviso aumento della mortalità tra gli animali dell'allevamento, dove sono presenti 22.900 tacchini. Il Servizio veterinario dell'Azienda Usl di Parma è intervenuto tempestivamente: sono stati effettuati gli accertamenti clinici e gli esami di laboratorio previsti, e il Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova ha confermato che si tratta del virus dell'influenza aviaria. Come previsto dalla normativa nazionale e della Comunità europea a tutela della salute pubblica, per scongiurare ogni possibile rischio di diffusione del virus ad altre aziende avicole, è stato disposto, con ordinanza del sindaco di Sorbolo, il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento degli animali: si inizierà domani, sabato 4 febbraio, e si concluderà all'inizio della settimana prossima.

Le misure di prevenzione

La Regione Emilia-Romagna ha disposto, attraverso l'ordinanza firmata dal presidente Bonaccini, tutte le misure necessarie per isolare il fenomeno, e l'Azienda Usl di Parma sta attivando i protocolli operativi per prevenire e contrastare la diffusione del virus. Oltre all'istituzione di zone di protezione e sorveglianza nel territorio dove si trova l'allevamento (con censimento di tutti gli allevamenti e degli animali presenti, prelievi, accertamenti clinici e campionamenti da parte dei veterinari e controlli straordinari, divieto di movimentazioni di volatili e prodotti), l'ordinanza prevede anche misure da applicare in tutto il territorio regionale.

Nello specifico, è sospeso l'utilizzo, nell'attività venatoria, di uccelli acquatici come richiami vivi. Inoltre, dev'essere mantenuta una netta separazione tra il pollame domestico e quello selvatico, sia a livello commerciale (per le aziende che vendono animali e prodotti) che rurale (chi alleva per sé). In particolare, gli animali presenti negli allevamenti all'aperto devono essere tenuti all'interno di capannoni. Nel caso in cui ciò non sia possibile, le aree di alimentazione e abbeveraggio del pollame non devono essere accessibili ai volatili selvatici. Su tutto il territorio regionale è vietato lo svolgimento di fiere, mostre e mercati con avicoli.

(Fonte: Regione ER)

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