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Martedì, 10 Aprile 2018 11:16

Riserva Mab UNESCO di Pogrande al rush finale.

Il percorso operativo per la Candidatura di #PoGrande a MaB Unesco è giunto al rush finale. Una pianificazione congiunta durata due anni, in cui l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha operato in sinergia con Legambiente, l'Università degli Studi di Parma e i Comuni promotori della Candidatura.

POGRANDE_locandina.jpgCon il Patrocinio del Collegio Europeo, #PoGrande intende incontrare stampa, studiosi, amministratori, stakeholders e abitanti del Grande Fiume GIOVEDI' 11 APRILE alle ORE 11:00 presso la SEDE DELL'UNIONE PARMENSE DEGLI INDUSTRIALI (Strada al Ponte Caprazzucca, 6 - PARMA) al workshop

"RISERVA MAB UNESCO DI POGRANDE" per scoprire il percorso finale di Candidatura e i relativi dettagli tecnici del progetto.

Intervengono all'incontro:

- Cesare Azzali, Presidente del Collegio Europeo di Parma;
- Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia-Romagna;
- Meuccio Berselli, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po;
- I Sindaci dei Comuni promotori della Candidatura.

(Allegata locandina in pdf)

 

Pubblicato in Ambiente Emilia
Venerdì, 06 Aprile 2018 10:49

Stop al bracconaggio ittico nel bacino del Po

Stop al bracconaggio ittico nel bacino del Po: al via l'accordo per la lotta alla pratica illegale e dannosa per l'intero ecosistema

A Parma incontro dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po con i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per garantire soluzioni comuni e praticabili che fermino il fenomeno

Parma – La pratica illegale e immorale del bracconaggio ittico sta progressivamente depauperando le acque di moltissimi fiumi e canali in tutta la pianura padana mettendo a repentaglio la vita acquatica dell'intera area di bacino del fiume Po.

Dai resoconti puntuali degli uffici di Polizia Idraulica risulta che questo tipo di attività illecite siano programmate e pianificate attraverso una vera e propria organizzazione delinquenziale che fa leva su gruppi coordinati tra loro in aree di azione determinate. Queste bande prelevano periodicamente dai corsi d'acqua quantitativi ingenti di pescato – che possono variare da alcuni quintali fino ad alcune tonnellate – utilizzando metodologie vietate, dannosi per l'intero ecosistema, talvolta inquinanti e distruttive per l'intera fauna ittica dei bacini presi di mira.

E' per queste ragioni che con massima urgenza, presso la sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a Parma, si è tenuto un incontro operativo della Consulta Interregionale per la gestione sostenibile e unitaria della pesca e della tutela del patrimonio ittico del fiume Po. Occorre infatti individuare rapidamente un percorso condiviso e soprattutto concreto nella fase di attuazione che porti al più presto alla redazione di un Piano Antibracconaggio su tutto il Grande Fiume e i suoi affluenti di bacino.

Massima sinergia dunque tra gli attori dell'incontro che si sono stretti attorno alla necessità impellente di creare strumenti adeguati alla dimensione della criticità per fornire soluzioni comuni e praticabili alle diverse realtà territoriali coinvolte. Seguendo ed ampliando il modello virtuoso attuato a Mantova negli ultimi due anni, in cui le istituzioni hanno sperimentato un percorso comune di lotta al bracconaggio ittico sotto il coordinamento delle Prefetture, da oggi anche in tutto il bacino del Po saranno convolte per il raggiungimento dello stesso obiettivo le Regioni, le Province, le Forze di Polizia e le Associazioni di pescatori sentinelle del reticolo sul territorio.

«É fondamentale che tutte le Regioni del bacino del Po collaborino insieme attivamente – ha rimarcato Simona Caselli, Presidente in carica della Consulta e Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna – per dare finalmente una risposta adeguata al problema del bracconaggio che sta mettendo a rischio il patrimonio ittico del Po e sta compromettendo le prospettive di sviluppo turistico e di fruizione diffusa dell'intero fiume». Il pensiero del Presidente Caselli è stato ampiamento condiviso dai rappresentanti delle Regioni Lombardia, Veneto e Piemonte.

«Più che un tema da affrontare quello del bracconaggio sta diventando una vera e propria calamità da arginare con mezzi adeguati e l'Autorità di Bacino metterà a disposizione tutte le proprie competenze e la propria esperienza di coordinamento delle attività interregionali legate al fiume Po», ha dichiarato il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Meuccio Berselli.

All'incontro parmigiano hanno presenziato, oltre al padrone di casa Berselli, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna (Simona Caselli, Assessore Agricoltura, Caccia, Pesca), della Regione Lombardia, della Regione Piemonte e della Regione Veneto.

COSA È LA CONSULTA PESCA PO
La Consulta Pesca Po, che si è costituita con Protocollo d'intesa sottoscritto nel giugno 2017 dall'Autorità di Bacino e dalle 4 Regioni del Po, ha preso avvio dalle attività condotte dal Tavolo Tecnico sulla pesca sostenibile realizzato all'interno del progetto LIFE CONFLUPO, che ha permesso la realizzazione del passaggio per pesci ad Isola Serafini.
La Consulta è un tavolo permanente interregionale che ha lo scopo di affrontare in modo unitario e coordinato la gestione della pesca, attraverso l'armonizzazione della normativa in materia, la messa a sistema delle forze di polizia per contrastare il bracconaggio, le politiche di miglioramento delle specie ittiche e di contenimento delle specie alloctone invasive e la tutela dell'ittiofauna autoctona.

Video Intervista a Meuccio Berselli - Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - in occasione del Summit Mondiale "Labirinto d'Acque", in corso di svolgimento sino a sabato 24 marzo, presso il Labirinto della Masone (Fontanellato, PR).

Fontanellato (PR) 21 marzo 2018 - "Siamo al Labirinto della Masone, sottolinea Meuccio Berselli - ci confrontiamo con gli esperti di tutto il mondo e parliamo di Acqua, come valore e come risorsa. Quindi le conoscenze, le buone pratiche degli altri stati diventa per noi fondamentale per la nostra attività e la nostra professionalità. Quindi il riutilizzo dell'acque e l'acqua vista a 360 gradi....".

Video intervista: https://youtu.be/nz5EKYxS1JA 

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Olivero (Vice Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali): "Un cammino comune tra agricoltura ed enti che governano la risorsa idrica grazie ai nuovi distretti di bacino". Berselli (Segretario Autorità di Bacino Po): "La stagione irrigua potrebbe non essere facile anche per il 2018 secondo le rilevazioni attuali e il percorso condiviso con il mondo agricolo è fondamentale. Ecco i dati".

Parma – 15-2-2018- A fronte di cambiamenti climatici che generano ripercussioni negative per il territorio e le sue produzioni e la necessità di opere idrauliche sempre più efficienti e adeguate alle nuove necessità l'imperativo è quello di iniziare al più presto a programmare le molteplici attività legate all'utilizzo della risorsa idrica abbattendo le distanze tra le diverse aree regionali.

CSNUOVIDISTRETTIBACINODELPO2018_043-1.jpgEd è proprio con questo traguardo che l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, ha dato il via stamane agli incontri territoriali itineranti proprio da Parma la città in cui ha sede , riunendo - nella sala convegni dell'ente - tutti i portatori di interesse del comparto agricolo (associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, CIA , Consorzio Agrario di Parma), amministratori locali Comune di Parma e Provincia, Consorzio di Bonifica Parmense, giornalisti della stampa locale alla presenza del Vice Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Andrea Olivero e del Consigliere del Ministro dell'Ambiente Mauro Libè.

Il neo Segretario del distretto del Po Meuccio Berselli, grazie al monitoraggio idrografico territoriale realizzato dall'Ufficio Tecnico dell'ente in collaborazione con ARPAE, ha introdotto il team work con una serie di dati statistici assai rilevanti che testimoniano come (vedi pdf dati in allegato) le ultime nevicate e precipitazioni piovose non siano garanzia certa di autosufficienza irrigua per le nostre colture tipiche nell'estate 2018.

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Le quote idrometriche dei grandi laghi unitamente a quelle registrate lungo l'asta del fiume Po sono tutt'ora sotto i livelli minimi stimati del periodo e questo, alla lunga, potrebbe causare criticità diffuse. In ogni caso, negli ultimi dodici mesi, la produzione lorda vendibile nell'area considerata (PLV) si è mantenuta per lo più stabile , nonostante le oscillazioni metereologiche del tutto anomale, e questo è un chiaro segnale dell'importanza vitale del fiume Po e della rete minore per tutti gli equilibri sociali, economici e ambientali dei territori che attraversa o lambisce.

"In quest'ottica dunque è essenziale ragionare e pianificare in termini di area vasta, di distretto – ha evidenziato il Vice Ministro Andrea Olivero – la risorsa idrica è quanto mai preziosa e va tutelata con un patto di solidarietà tra territori che abbiano a cuore lo sviluppo generale del bacino interessato. Il comparto agricolo collabora concretamente alle linee di indirizzo comune e iniziative come questa sono importanti per tracciare un percorso condiviso".

Considerando infatti che i margini di miglioramento di utilizzo della risorsa idrica sono assai notevoli con progetti e opere idonei– ha proseguito il Consigliere del Ministro dell'Ambiente Galletti, Mauro Libè- "è opportuno fare quadrato sulle priorità e cercare un accesso alle risorse in modo unitario e concertato e il nuovo distretto è nato anche per queste rilevanti ragioni".

Infine il Segretario dell'Autorità di Bacino Meuccio Berselli ha rimarcato l'importanza del ruolo degli operatori agricoli, tassello imprescindibile nel mosaico della sostenibilità ambientale. Un comparto quello dell'agricoltura più vulnerabile degli altri per cause non dipendenti da chi vi opera e per questo chiarire che l'agricoltura non spreca acqua, ma la investe e contribuisce a reinserirla nel ciclo produttivo e nell'economia circolare.

Al termine dell' incontro, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, i portatori di interesse e i giornalisti presenti hanno approfondito in un dibattito le diverse tematiche con i relatori.

(Foto Francesca Bocchia)

- In allegato la presentazione in formato pdf -

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il Bacino idrografico del Fiume Po rappresenta un valore straordinario e strategico per l'Italia. In quest'area geografica e produttiva sono insediate oltre 20 milioni di persone in grado di generare il 40% del PIL nazionale e la componente del comparto Agricoltura è eccezionalmente rilevante con un 35%. La risorsa idrica, il governo della stessa e l'armonizzazione dei possibili squilibri territoriali diventano quindi fondamentali per mantenere ed incentivare lo sviluppo produttivo alla base del Made in Italy.

Per queste ragioni il Viceministro delle Politiche Agricole e Forestali Andrea Olivero e il Segretario Generale del neonato distretto idrografico Meuccio Berselli interverranno GIOVEDI' 15 FEBBRAIO alle ORE 11:30 presso la sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (via Garibaldi, 75 - PARMA) per illustrare le funzioni dei nuovi Distretti a sostegno del mondo agricolo nell'area del Bacino del Po.

 

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A Parma incontro molto partecipato su deflusso ecologico ed eventuali deroghe, gruppi tematici per velocizzare le attività e strumenti di analisi comuni per effettuare le proiezioni utili a tutti i portatori di interesse dell'intero bacino del Po

Parma, 8 Febbraio 2018 – L'importanza della conoscenza approfondita del territorio e la capacità di raggiungere obiettivi di comune utilità, concertando le esigenze delle singole aree del paese coinvolte.

L'Osservatorio dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha iniziato, proprio nei giorni scorsi, l'attività 2018 riunendo nella sede di Parma i portatori d'interesse del nuovo esteso comprensorio che – grazie alla legge 221 del 2015 – oggi può contare su confini marcatamente più estesi che includono anche la Romagna, parte della regione Marche e alcune aree della Regione Veneto.

Una delle ragioni della reunion è stata quella di definire le modalità per integrare rapidamente i nuovi soggetti coinvolti individuando un regolamento adeguato per la convocazione degli incontri.

Regole comuni e condivise per portare a breve alla formazione di gruppi territoriali in grado di snellire ulteriormente le procedure e rendere così più sostenibile l'impegno richiesto a ciascuno dei portatori d'interesse del Bacino.

Altro tema rilevante – oggetto dell'incontro – è stato quello del deflusso ecologico e delle eventuali deroghe: occorrerà infatti individuare al più presto utili indicatori meteo-climatici che possano servire agli Osservatori stessi nella definizione delle condizioni di severità che consentiranno le deroghe ai deflussi ecologici. Tema rilevante che interessa tutti gli Osservatori dei distretti del paese.

Gli esperti intervenuti hanno esposto la loro esperienza diretta evidenziando al contempo la possibilità di collaborare fattivamente con il Joint Research Centre della Commissione Europea presso Ispra (CO), ufficio tecnico della Commissione Europea che ha il compito di implementare e gestire il sistema EDO (European Drought Observatory) che utilizza le rilevazioni satellitari e i dati forniti dagli Stati Membri o da reti di osservazione della Commissione Europea stessa.
Successivamente sono stati illustrati ed approfonditi alcuni strumenti di gestione che serviranno a determinare gli scenari di impatto e gli scenari di misura di contrasto e mitigazione delle possibili emergenze.


Il dibattito è proseguito poi tra i vari partners al fine di raggiungere l'acquisizione di una banca dati sempre più aggiornata a servizio degli utilizzi legati all'idropotabile, poiché per la prima volta c'è stato bisogno reale anche di un monitoraggio sugli usi civili. ISTAT ha manifestato l'impegno ad avviare il lavoro con Utilitalia finalizzato ad acquisire i dati relativi, secondo le indicazioni dei distretti, in modo da ottimizzare al meglio il database a disposizione.

All'Osservatorio di Distretto del Po han presenziato anche esponenti del Ministero dell'Ambiente (Elio Carlo, Jacopo Armini) e, come anticipato sopra, di ISTAT (Stefano Tersigni) per presentare l'importante progetto "Creiamo PA": finanziato nell'ambito del PON Governance, che prevede incontri bilaterali tra le Autorità di Bacino distrettuali, alla presenza di funzionari e tecnici specialistici del Ministero dell'Ambiente e dei suoi Enti Tecnici Strumentali, al fine di uno scambio proficuo di conoscenze e buona pratiche, attraverso attività di formazione reciproche tra Dirigenti e funzionari, e dello sviluppo di strumenti tecnologici condivisi per l'acquisizione, la gestione e lo scambio dei dati strategici per la gestione della risorsa idrica e la pianificazione distrettuale.

La full immersion dell'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto Idrografico del Fiume PO è stata introdotta dal neo Segretario Generale dell'Autorità Meuccio Berselli e concertata in seduta dall'Ingegner Alessio Picarelli dell'Ufficio Tecnico Adbpo.

"In tempi di non emergenza e nella realtà odierna con i cambiamenti climatici sono numerosi gli incontri di questa natura del nostro Osservatorio – ha ribadito Meuccio Berselli – e sono fondamentali per acquisire e condividere tutte quelle conoscenze idrografiche - che nella realtà odierna rappresentano i cosiddetti big data: dati utili essenziali e aggiornati per effettuare in seconda battuta le proiezioni degli scenari futuri del bacino a beneficio di chi ci lavora e opera quotidianamente".

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