Di Andrea Caldart Cagliari, 22 dicembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Un Natale raccontato dalla “menzogna perfetta” che nell'era digitale e l'accesso istantaneo a qualsiasi dato personale, ha portato ad una crescita esponenziale delle informazioni disponibili, ma allo stesso tempo hanno anche reso più facile manipolare le notizie, distorcendo la realtà.
Mainstream e piattaforme social diffondono rapidamente notizie “confezionate” che raggiungono immediatamente e ripetitivamente un vasto pubblico, proiettando una virtualità che assume la sembianza della verità.
Nella politica di destra abbiamo il tema del premierato e allora in un contesto di paura di perdere il posto, si predispone una situazione in cui il cambio di supervisore possa essere un motivo di sollievo, prevedendo che il successore continuerà a garantire lo stesso consenso, tanto i giochi globali di palazzo sono fatti.
The show must go on continua con l’avanspettacolo della politica di cui sono lontani i ricordi dei “cieloduristi” targati Lega, per lasciare invece posto alla devoluzione del secessionismo arcobalenizzante nelle scuole.
Le promesse elettorali stanno lasciando il posto al liberismo ideologico LGBTQ e chi più lettere ne ha le metta, tanto la tendenza a regolare e monitorare i vari aspetti della vita quotidiana attraverso misure culturali o tecnologiche, sono entrati nella nostra realtà in modo subdolo, spinti dalla "comodità" e dall'uso di strumenti che sembrano poter facilitare la nostra vita, ma in realtà la condizionano.
Un esempio la crescente sorveglianza digitale, l'uso di tecnologie che raccolgono dati personali o la creazione di politiche sociali che influenzano il comportamento delle persone. La comodità, in alcuni casi, potrebbe aver aperto la strada a un maggiore monitoraggio o regolamentazione, anche a livello bancario e fiscale dei cittadini.
Ma è Natale, dopotutto cosa importa se paghiamo con la carta della banca privata facendo guadagnare lei e controllare noi, questo fa figo, anziché quei soldi tanto risparmiati presi fieramente dal portamonete di tanti genitori che, con enormi sacrifici, li hanno conservati per dare quel momento unico di felicità familiare, questo invece fa popolicchio…
Ed ecco che le mandrie zombie mostrate dei telegiornali delle 20:00 si avvinghiano in improbabili abbracci di auguri, gettando immagini di una società narcotizzata nell’anima che disgrega progressivamente la sua stessa natura umana.
Da un punto di vista evolutivo i nostri antenati umani, hanno attraversato un lungo processo di sviluppo e adattamento che copre milioni di anni.
Al contrario invece degli uomini del nostro tempo che hanno perso la prospettiva evolutiva dell'esistenza umana, in favore di un contesto o di una visione della vita il cui percorso inevitabilmente raggiunge il punto finale del "nulla", passando da homo 5.0 a homo 0.0 meno.
La mandria “apecorata” è felice e improvvisamente ammutolisce e passando nel varco di casa sua entra nel 25 dicembre, pagando la tangente della menzogna perfetta.