Giovedì, 25 Aprile 2013 10:55

Monte Ardone, sicurezza a rischio in discarica? In evidenza

Scritto da


di Virgilio -
Fornovo, 25 Aprile 2013 - -
Le precarie condizioni di stabilità del nostro appennino, è cosa nota, sono state ulteriormente messe alla prova dalla incessanti piogge primaverili.

Ove, come nel caso della discarica di Monte Ardone, sussistano situazioni di rischio intrinseche nel manufatto, occorre che vi sia posta ancor maggiore attenzione.
E' proprio sulla base di questo principio e in conseguenza degli eventi meteorici più recenti che si innesta la protesta e il grido di allarme della locale sezione di Legambiente.
L'associazione ambientalista, infatti, documenta con alcune fotografie alcuni crolli che si sarebbero verificati nella discarica e torna a invocare nuovi controlli anche "sui rifiuti già stoccati".
Ancora una volta - informa Legambiente nella nota stampa - la discarica di Monte Ardone ci allarma. Come documentato dalle immagini in nostro possesso si sono verificati dei crolli lungo l'argine principale dell'impianto. Il manufatto è stato costruito per contenere i rifiuti all'interno dell'invaso, un cedimento di questa importante barriera desta notevoli interrogativi sulla sicurezza dell'impianto. E' l'ennesima conferma dell'infelice scelta operata nella localizzazione dell'impianto. Bisogna considerare, inoltre, che dalla lettura dei dati sui piezometri presenti in loco risulta che nel sottosuolo dell'area interessata dall'argine di contenimento sono presenti notevoli quantità d'acqua. La presenza idrica era ben visibile anche prima della costruzione della discarica dall'esistenza di uno stagno a pochi metri di distanza.
Consapevole di questa situazione, da un paio d'anni, nell'ambito dell'Osservatorio, Legambiente ha chiesto uno studio geologico specifico sulla sezione di riferimento. Lo studio non è mai stato svolto. Naturalmente l'Osservatorio sulla discarica, così come la cittadinanza, non hanno avuto informazioni sui cedimenti avvenuti.
Confermiamo perciò le nostre critiche sulla conduzione dell'Osservatorio il quale non è stato messo nelle condizioni di operare in modo efficace. Ribadiamo le nostre richieste:
- L'Osservatorio deve diventare un organismo aperto e pubblico, non – come è stato finora -una riunione a porte chiuse disciplinata da rigide regole che vietano persino la divulgazione dei verbali. Ci deve essere un luogo – un sito internet – dove vengono pubblicate in modo chiaro le informazioni di pubblica utilità sul funzionamento dell'impianto ;
- L'Osservatorio deve essere convocato dal comune di Fornovo con regolarità, almeno ogni tre mesi e deve essere informato ogni volta che si verifica qualche evento straordinario;
- L'Osservatorio deve avere accesso alle informazioni in modo celere e completo;
- L'Osservatorio deve essere un vero luogo di confronto e di proposta e non un momento per la semplice presa d'atto di decisioni già prese.
Pensiamo inoltre che debba essere fatta una seria riflessione sulla efficacia delle azioni di controllo sui rifiuti che sono state pianificate. Visto che si sono già verificati episodi di carichi non conformi in discarica chiediamo che vengano effettuati controlli sulla massa dei rifiuti già stoccati nell'impianto realizzando dei carotaggi di campionamento.
(fonte Legambiente Circolo di Fornovo Taro)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"