L'uomo era nei boschi con il cane libero, anche se a pochi metri dal padrone. Secondo quanto ricostruito dalla testimonianza dell'escursionista, dopo l'incontro l'orso ha messo in atto quello che tecnicamente viene definito un falso attacco e successivamente ha inseguito l'uomo per un breve tratto, fino a quando questi, impaurito, non ha scavalcato la recinzione di un frutteto da dove poi ha raggiunto la sua abitazione.
La presenza di cuccioli accompagnati dalla madre, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un fattore che può innescare eventuali falsi attacchi o comportamenti aggressivi in occasione di incontri ravvicinati.
Va comunque detto che la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana. Tuttavia è possibile che sorprendere involontariamente un'orsa con uno o più cuccioli a breve distanza (per esempio perché ci si muove velocemente, in silenzio e magari contro vento), possa provocare una reazione improvvisa e automatica da parte dell'animale adulto, volta alla difesa della prole.