Alla presenza delle istituzioni e di un numeroso gruppo di abitanti, è stata svelata la targa di intitolazione dell’opera a Paolo Maccini, membro attivo della collettività prematuramente scomparso lo scorso anno. L’intitolazione alla memoria di Paolo Maccini è stata perorata da Enrico Moruzzi, tecnico della società che opera sul territorio di Bore, che si è fatto portavoce della richiesta subito accolta con favore dal Sindaco di Bore, Diego Giusti, dalla famiglia di Paolo Maccini e dalla stessa società Montagna 2000.
“Stiamo lavorando per affrontare il cambiamento climatico che condiziona sempre di più la disponibilità della risorsa idrica nelle zone che gestiamo – ha dichiarato l’Amministratore Unico e Direttore Generale di Montagna 2000 Spa Emilio Guidetti. – Il nuovo pozzo di Bore, così come quello di Varsi, sono la risposta della società alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento idrico che stiamo conducendo da qualche anno. Il territorio di Bore è stato spesso in carenza idrica: nel corso della grave crisi idrica del 2017 abbiamo dovuto rifornire il territorio con oltre 400 cisterne di acqua e nel 2020 sono state oltre cento. Il pozzo inaugurato garantisce 7 m3/h di approvvigionamento idrico e risponde alle punte di consumo di acqua dal momento che Bore ha una forte vocazione turistica. Il pozzo non è l’unico intervento realizzato a Bore negli ultimi mesi. Abbiamo infatti sostituito un lungo tratto di linea con nuove condotte per eliminare le perdite”.