Di Nicola Comparato Parma 9 febbraio 2021 -
“Noi raccogliamo e facciamo nostro l’appello a tutti gli studenti universitari che frequentano le facoltà delle università di Parma e Torino affinché raccolgano l’invito a chiedano il trasferimento ad altra università” Un Università senza studenti e senza finanziamenti non ha prestigio ne valore e più studenti faranno sentire la voce della loro coscienza contrarie a queste sperimentazioni meglio sarà. Certo tutte le iniziative legali e di piazza per dire no alla sperimentazione su questi macachi e più in generale per la salvezza dei seicentomila animali che ogni anno vengono sacrificati in nome di un antico criterio di scienza sono le benvenute, ma crediamo che la miglior forma di protesta diretta sia proprio quella degli studenti che andandosene da queste due università ne possano determinare le scelte presenti e future a partire proprio dal blocco della sperimentazione sui macachi”.
Questo è quanto si apprende da un comunicato dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che in associazione con un gruppo di alcuni studenti, ha lanciato questa innovativa forma di protesta rivolta alle università di Torino e Parma in merito ad alcuni esperimenti su sei esemplari di macachi che rischiano la cecità, effettuati nei laboratori degli istituti. Gli esperimenti in questione, hanno il permesso di essere ripresi dopo il via libera del Consiglio di Stato che con una sentenza avviata pochi giorni fa, ha acconsentito alla ripresa dei test nelle università respingendo il ricorso della LAV. Gli studenti universitari si stanno mobilitando e già nei prossimi giorni presenteranno, come forma di protesta contro l'inutilità di questi esperimenti sui macachi, il trasferimento ad altre università. Una vera e propria rivolta etica e studentesca, che secondo il parere di molti, potrebbe decidere il destino dei macachi, vittime di terribili e inutili esperimenti.