Parma, 18 Novembre 2020 – Una pratica operativa e strutturata per la lotta contro il dissesto idrogeologico nelle aree montane, un vero e proprio modello di partecipazione diretta, che coinvolge le aziende agricole del territorio.
Il progetto Difesa Attiva Appennino – ideato ed indetto dal Consorzio della Bonifica Parmense nel 2012 – è giunto a quota mille. Sono oltre mille infatti gli interventi, che riguardano opere di sistemazione idrogeologica e lavori di regimazione idraulica, portati a termine grazie ai bandi –pubblicati da 31 Comuni in provincia di Parma – dall’inizio della progettualità fino al 2020.
Sono circa mille anche le aziende beneficiarie dei finanziamenti del Consorzio di Bonifica: i fondi media annuale che, a partire dal 2016, si è attestata sui 200 mila euro, raddoppiando i fondi stanziati nei primi quattro anni, durante i quali la media è stata di 100 mila euro all’anno. E grazie a questo incremento anche il numero di aziende agricole coinvolte e attive sul territorio è progressivamente aumentato nel corso degli anni. Le tipologie di intervento più frequenti sono stati: la realizzazione di opere drenanti; il ripristino e la sistemazione della viabilità poderale e interpoderale; la regimazione del reticolo idrografico minore; il ripristino della funzionalità idraulica della rete scolante superficiale minore – canali a cielo aperto e cunette – la costruzione di piccole opere drenanti; i lavori di risagomatura fossi; i drenaggi e le opere di sistemazione e difesa in aree demaniali.
Il progetto Difesa Attiva è un vero e proprio anello di congiunzione tra il Consorzio di Bonifica Parmense, i Comuni del territorio montano e gli imprenditori agricoli che lavorano in un’area spesso disagiata, costantemente alle prese con numerose difficoltà causate dai fenomeni di dissesto idrogeologico, che si verificano con sempre maggior frequenza.
La Bonifica, dopo aver ricevuto le graduatorie dei progetti richiesti dalle amministrazioni locali, ne esamina la fattibilità e alla conclusione dell’intervento eseguito dagli imprenditori agricoli meritevoli del finanziamento ne verifica e monitora la funzionalità.
Ecco i 31 Comuni del Parmense coinvolti nel progetto Difesa Attiva Appennino: Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val Di Taro, Calestano, Collecchio, Compiano, Corniglio, Felino, Fidenza, Fornovo Di Taro, Langhirano, Lesignano De’ Bagni, Medesano, Monchio Delle Corti, Montechiarugolo, Neviano Degli Arduini, Noceto, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme, Solignano, Terenzo, Tizzano Val Parma, Tornolo, Traversetolo, Valmozzola, Varano De’ Melegari, Varsi.