La stagione a cavallo tra l'estate e l'inverno non è né calda né particolarmente fredda ma, la sera, le temperature tendono a scendere. In casa o in ufficio, è perciò necessario correre ai ripari perché i primi freddi possono farci rischiare i classici malanni di stagione.
Negli ultimi anni, oltretutto, gli sbalzi termici che caratterizzano il cambio di stagione possono essere notevoli.
Bisogna iniziare ad accendere il riscaldamento dopo aver eseguito la necessaria pulizia degli impianti. Dopo l'estate, è meglio iniziare a scaldarsi accendendo la caldaia o il condizionatore?
In questa guida, in collaborazione con Emilia Impianti rispondiamo alla domanda, mettendo a confronto l’utilizzo del condizionatore con quello della caldaia.
In autunno conviene accendere la caldaia o il condizionatore?
Consuma di più la caldaia o il condizionatore? Ci poniamo questa domanda mentre ci prepariamo ad affrontare i primi freddi in autunno.
E' meglio utilizzare un condizionatore con pompa di calore: mentre ti fa risparmiare in bolletta, riscalda il tuo ambiente in modo ottimale. Conviene di più rispetto alla caldaia. Perché? Risponde alla domanda un recente studio da cui emergono dati interessanti. Il rendimento in termini di quantità di aria calda propagata dal condizionatore è in un rapporto di 3 a 1 rispetto alla caldaia. L'aria calda immessa dal condizionatore a pompa di calore si diffonde più velocemente, ma sono anche altri i vantaggi legati all'utilizzo di questo tipo di impianto. Scopriamoli.
Condizionatore e caldaia a confronto: quale scegliere in autunno
In autunno come in inverno, i condizionatori sono in grado di riscaldare l'ambiente molto rapidamente, soprattutto in modalità 'turbo'. Basta una manciata di minuti per ottenere la temperatura desiderata.
La caldaia richiede molto più tempo in quanto impone il riscaldamento di tutta la casa o l'ufficio, quindi consuma più energia.
Ovviamente, il condizionatore deve avere una classe energetica A ad alta efficienza, con i BTU necessari per coprire i mq del nostro ambiente ed un coefficiente di prestazione (Cop) elevato. Più il Cop è alto, minore sarà il consumo di energia.
Tanto per fare un esempio, un condizionatore che consuma 500 W di corrente elettrica sarà in grado di immettere nel locale aria calda per un equivalente di 1.500 W.
Un terzo vantaggio è l'aria più sana e pulita che il condizionatore garantisce rispetto ai termosifoni. I condizionatori con pompa di calore di nuova generazione dispongono di sistemi di filtraggio che eliminano completamente batteri, allergeni, cattivi odori a tutto vantaggio della nostra salute.
Consumi ridotti, rapidità del riscaldamento, risparmio in bolletta, aria più pulita, mantenimento della temperatura desiderata. Ecco perché il condizionatore conviene di più.
Condizionatori: manutenzione straordinaria azzerata, spese di installazione ridotte
Evidenziamo in un paragrafo a parte il quarto, grande vantaggio del condizionatore.
Non richiede interventi di manutenzione straordinaria, ma solo ordinaria come la sostituzione dei filtri periodica.
Al contrario, la caldaia necessita di controlli tecnici particolari che, spesso, si traducono in ulteriori spese. Deve anche essere dotata di un apposito decalcificatore per l'acqua erogata.
Lo stesso vale per l'installazione: per un condizionatore si spendono mediamente 250-350 euro, mentre per la caldaia 400-550 euro. Per maggiori informazioni a questo link troverete i contatti dell’azienda su Google Maps, Emilia Impianti sarà a vostra disposizione per fornirvi ulteriori informazioni.