Ogni 5 mesi perdiamo una quantità di suolo pari a quella del comune di Napoli.
di LGC - Parma, 22 settembre 2013--
Secondo l'analisi dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, negli ultimi anni il consumo di suolo in Italia è salito ad una media di 8 metri quadrati al secondo, un crescendo che non conosce battute d'arresto fin dal 1956. Allora la quantità di suolo che veniva meno ogni anno era pari al 2,8%, contro il 6,9% del 2010, un incremento di 4 punti percentuali.
Una emergenza, tra le tante a livello ambientale, che ha indotto il Governo a intraprendere studi specifici.
Perciò, seguendo il percorso intrapreso dal Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando per approfondire gli ambiti attuativi del Disegno di legge sul consumo del suolo approvato dal Governo il 15 giugno scorso, oggi si è riunito al Ministero dell'Ambiente il primo gruppo di lavoro sul "Riuso del suolo edificato e la rigenerazione del patrimonio urbano e rurale".
L'organismo, coordinato dal vicecapo di gabinetto Annunziata Gallo, costituito tra gli altri da Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Inu (Istituto nazionale di urbanistica), Università di Genova, Ordine degli Architetti, Legambiente, Stati generali green economy, Ispra, ha l'obiettivo di approfondire con gli strumenti del confronto e della sinergia le tematiche individuate nel Ddl.
Il gruppo si riunirà di nuovo il 25 settembre. Nei prossimi giorni, saranno convocati gli altri due gruppi di approfondimento su altrettanti ambiti applicativi del Ddl: "Aree industriali" e "Zone boscate e prevenzione del dissesto idrogeologico".