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Editoriale: - Il Governo "populista" - Lattiero caseari. Leggero rimbalzo delle quotazioni del Grana Padano - Speciale Cibus 2018 - "In equilibrio con l'acqua" - Cereali e dintorni. USDA del 10 maggio. - Il Team Farm Run piazza due atleti sui podi all'Inferno all'Idroscalo di Milano -
SOMMARIO Anno 17 - n° 19 13 maggio 2018

1.1 editoriale
Il Governo "populista"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggero rimbalzo delle quotazioni del Grana Padano
3.1 Cibus 2018 Cibus, la sfida dell'innovazione.
4.1 Sport e benessere Il Team Farm Run piazza due atleti sui podi all'Inferno all'Idroscalo di Milano
5.1 acqua e eventi "In equilibrio con l'acqua"
6.1 pomodoro bio Pomodoro Bio, la certezza è un fattore imprescindibile nel rispetto del consumatore.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cereali in fuga?
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in apprensione per le stime delle scorte di Corn.
9.1 nomine e consorzio parmigiano reggiano Bertinelli nuovo presidente di Coldiretti Parma. La posizione di Confagricoltura e di Cia
9.2 Cibus 2018 Cibus 2018 - Consumi sempre più orientati al wellness
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA del 10 maggio.
11.1 export USA nuove regole Cibus 2018 - le restrizioni USA non preoccupano
11.2 contenimento corvidi Non è reato detenere una trappola per il contenimento dei Corvidi.
12.1 slow food Cibus: il Consorzio del Parmigiano Reggiano sostiene Slow Food
12.2 cibus e giornalisti Cibus 2018 - In Tour con l'ARGA

13.1 cibus 2018 chiusura Cibus 2018 - chiusa la 19esima edizione con piena soddisfazione degli ospiti.
14.1 cibus 2018 chiusura col botto Cibus 2018 - Ottimi risultati acquisiti dal Mulino Alimentare spa
15.1 ambiente Bonifica Centrale: Approvato l'elenco dei votanti
16.1promozioni "vino" e partners
17.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 13 Maggio 2018 15:46

Cereali e dintorni. USDA del 10 maggio.

I dati USDA del 10 maggio non hanno portato sconvolgimenti come qualcuno pensava. Fattori di incertezza straordinaria rimangono ma nel complesso la temperatura dei mercati si è attenuata.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 maggio 2018

l'USDA del 10 maggio in pillole:

Per il seme di soia gli stock di fine raccolto USA sono inferiori alle attese, 11,29 milioni di ton contro 14,43, uguali a quelli della campagna in corso. E il Chicago Board ha chiuso con il segno più.

Per il grano è stata rilevata una produzione USA superiore alle attese. Si stima che gli eventuali, danni dovuti alla siccità, sul grano invernale verranno superati con la maggiore produzione del primaverile. E il Chicago ha chiuso con il segno meno.

Il corn non ha mostrato novità rispetto alle attese per quel che riguarda le produzioni/stock in USA. E il Chicago ha chiuso invariato.

Per quanto sorprenda il dato del calo degli stock di fine raccolto del mondo, da 194,85 milioni di ton della presente campagna ai 159,15 della campagna 2018/19, gli operatori del Chicago l'hanno, per il momento, sembrano averlo ignorato.

Con la complessa partita dei dazi ancora aperta tra i due grandi contendenti, l'incertezza continua. Consola però che un accordo lo troveranno e, non potendo non consumare, il mercato non ha motivi di crollare, anzi allo stato attuale i segnali sono rassicuranti e i consumi terranno, come si evince dal confronto dei dati:

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Un commento: il 2017 è trascorso all'insegna della stabilità con mercati pressoché piatti, mentre il 2018 è molto "cardiaco".

Indicatori internazionali 11 maggio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1453 punti, il petrolio è salito a 71,50/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18972

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 13 Maggio 2018 14:59

Cibus 2018 - In Tour con l'ARGA

Cibus 2018: I giornalisti aderenti all'ARGA (Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentare) "In Tour" alla kermesse di Parma, il tempio dell'agroalimentare italiano.

di Lamberto Colla Parma, 10 maggio 2018 - 25 giornalisti dell'agroalimentare sono scesi nella "miniera" delle eccellenze agroalimentari alla scoperta di alcune di queste. All'impeccabile organizzazione offerta dalla coordinatrice parmense, Francesca Caggiati, si sono aggiunti, tra gli altri, Roberto Zalambani, alla sua prima uscita uffciale come presidente nazionale (UNAGA) e Lisa Belliocchi, vicepresidente di Enaj (European Network of Agricultural Journalists).

Prima tappa a Oranfrizer, accolti dalla giornalista Egle Zapparrata e dall'AD Nello Alba, per una Sicilian Experience, tutta basata sulla multisensorialità. Presentazione delle SETTE MERAVIGLIE e della nuova linea di spremute monodose ONTHE GO. Deliziose le praline al cioccolato al gusto d'arancia. Oranfrizer è l'eccellenza nata alle pendici dell'Etna dove le "Arance Rosse" vengono accarezzate dalla freschi venticelli che scendono la sera dal vulcano. 40 milioni di fatturato, Oranfrizer è nata nel 1962 come azienda familiare, oggi è un punto di riferimento locale e generatrice di innovazione, sia in campo tecnologico sia agricolo. Ai giornalisti intervenuti è stato omaggiata una preziosa e ricercata pubblicazione dedicata all'"Arancia", percorsi siciliani di cultura, natura, gastronomia la cui edizione è stata sostenuta dall'azienda nel 50esimo anniversario della fondazione. Uno splendido testo che vede la prefazione di un Siciliano illustre, Franco Battiato.

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Al Padiglione 3 la seconda tappa allo Stand F 038 "Madama Oliva" per un focus su un alimento della salute in forte crescita nei consumi. Dopo il lupino sgusciato, Madama Oliva, leader nelle olive fresche di alta gamma, presenta la nuova referenza di lupini da agricoltura biologica e le novità 2018. La direttrice marketing, Sabrina Mancini, accogliendo il gruppo di giornalisti ha ricordato come il Lupino sia un Healthy Food (limitato contenuto calorico e fonte di proteine e fibre, contrasta il colesterolo e promuove il senso di sazietà) sul quale Madama Oliva ha puntato, da diversi anni, raggiungendo una quota di mercato del 32% (11 milioni il mercato totale nazionale). Fondata nel 1989 a Carsoli (AQ), Madama Oliva è leader italiano ne settore delle olive fresche confezionate, con un fatturato di 34 milioni di euro, in costante crescita e una quota export del 34% e 40 paesi di destinazione.

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Ormai si è fatta l'ora di pranzo e la terza tappa è nella Piazza dei Caseifici per l'illustrazione dei numeri e delle novità del Consorzio del Formaggio Parmigiano - Reggiano illustrati dal direttore Riccardo Deserti, affiancato dal giornalista Fabrizio Raimondi.
A seguire pranzo riservato alla stampa specializzata con speciale lunch dedicato alle diverse tipologie del formaggio e ai loro più originali e gustosi abbinamenti.
Esercizi d'"Alta Cucina" che potrebbero entrare nella tradizione rinnovata dalla modernità e dai nuovi gusti. Esercizi di stile e di gusto, dall'antipasti ai dolci per soddisfare tutti i palati e le curiose aspettative dei giornalisti ma anche dei delegati emiliano romagnoli dell'Accademia Italiana della Cucina, guidati dal collega giornalista e delegato regionale della importante organizzazione Pier Paolo Veroni, con i quali si è condivisa la degustazione offerta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.

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La quarta e ultima tappa è stata la Latteria Perenzin, specializzata nei formaggi caprini affinati e da trent'anni impegnati anche nel "Bio". Ad accogliere la delegazione la Presidente, Emanuela Perenzin, esponente della "quinta generazione" familiare che si è alternata alla guida dell'impresa casearia trevigiana. Proprio qui a Cibus l'azienda ha presentato il progetto i Caprini "Via della Seta": i sapori di un territorio unico che va dalle Dolomiti a Venezia si uniscono ai prodotti gastronomici un tempo scambiati lungo le vie carovaniere. Obiettivo quindi è legare la propria terra e prodotti come l'uva, le olive e le noci che venivano scambiati - fin dall'antichità - lungo la "Via della Seta", al celebre percorso che univa il nostro mondo con quello dell'Estremo Oriente.
Perenzin Latteria nasce nel 1898 da un'idea di Domenico Perenzin e, dopo oltre un secolo di vita, vede oggi la quarta generazione alla guida dell'azienda, con Emanuela Perenzin (ad dal 1991). Da sempre, lavora il latte di vacca, a cui si sono poi affiancati quello di capra (dal 1999) e quello di bufala (dal 2010). Produce formaggi tradizionali e biologici, pluripremiati nei concorsi sia italiani che internazionali. L'azienda distribuisce in tutta Italia ed esporta in Europa, Usa, Canada e Australia.

Qualche dato:
1,8 milioni di litri di latte lavorati ogni anno;
32 mila forme di formaggio prodotte ogni anno;
produzione: latte di capra 54%, latte biologico 61%, prodotto esportato 20%;
fatturato 2017: 3,2 milioni di euro.

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(segue falleria immagini)

 

 

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Soddisfazione tra le aziende espositrici che hanno incontrato migliaia di buyer esteri e nazionali – Presente tutta la filiera, dal mondo agricolo alle insegne della Grande distribuzione – Il futuro del cibo e della produzione alimentare analizzato in decine di convegni

(Parma, 10 maggio 2018) – Confermando tutte le attese, alla diciannovesima edizione di Cibus hanno partecipato 3.100 aziende alimentari che hanno presentato una grande quantità di prodotti nuovi (oltre 1.300) a circa 82 mila visitatori. Straordinaria la partecipazione degli operatori stranieri, che hanno chiuso molti accordi commerciali. Presente tutta la filiera, dal campo al supermercato, con gli stand delle associazioni rappresentative del mondo agricolo e tante insegne della Grande distribuzione, italiana ed estera.

Decine di convegni e workshop hanno preso in esame le tematiche legate al futuro del comparto agro-alimentare, attirando l'interesse di oltre 1.000 giornalisti, presenti tutte le testate nazionali, cartacee e televisive.

Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione dinamica tra Fiere di Parma e Federalimentare, con il sostegno di ICE-Agenzia e il contributo fattivo delle Regioni.
"La soddisfazione delle aziende per questa edizione di Cibus è tangibile e prospettica – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – perché conferma le enormi potenzialità, fortunatamente ancora inespresse, del Made in Italy alimentare. Da un lato, i buyer di tutto il mondo non vedono l'ora di tornare a Parma per continuare a manutenere e rinnovare i propri assortimenti, dall'altra le nostre imprese sono altrettanto impazienti di proporre loro nuove e continue soluzioni per far mangiare sempre meglio i consumatori internazionali".

Cibus-9mag18-FilieraItaliaDSC05438_Foto_Lorenzo_Moreni-Tremonti_1.jpgNumerosi gli incontri anche nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus.
Tra questi, il convegno di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, intitolato "Next Generation Chef: l'identità della cucina italiana nello scenario internazionale". All'evento ha preso parte anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha detto: "Sta nascendo una nuova generazione di gastronomi, che deve essere consapevole che il cibo nasce nella terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato. Prima di tutto occorre conoscere i territori, poi studiare le tecniche, più naturali possibili, di coltivazione, allevamento e pesca. Seguono le tecniche di conservazione e trasformazione in cucina, infine la narrazione al cliente finale. Il tutto permeato dalla Storia, la tradizione e la cultura che provengono dai territori d'Italia".

Confagricoltura ha presentato l'associazione per i progetti dell'agro industria "Agronetwork", costituita da diverse imprese alimentari, vari centri di ricerca, e Confagricoltura stessa; una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le nostre eccellenze all'estero. Intervenendo alla tavola rotonda odierna sul tema della filiera del grano duro BIO, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha affrontato il tema dell'incremento della disponibilità di grano duro biologico nazionale, in particolare attraverso la valorizzazione dei grani antichi.

Di pomodoro Bio si è occupato l'incontro organizzato da Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia, riferendo che la filiera del pomodoro ha aumentato i controlli, anche oltre quanto stabilito dalla normativa per la certificazione Bio, al fine di garantire al consumatore un prodotto biologico salubre, sostenibile e di qualità.
Il tema dei novel food è stato affrontato con il contributo di figure di spicco del mondo scientifico nel workshop di Confconsumatori che ha illustrato le frontiere della ricerca sui nuovi cibi, come i cibi a base di insetti e la carne coltivata.

Alla chiusura della 19° edizione di Cibus, i volontari di Banco Alimentare hanno recuperato tra gli stand diverse tonnellate di cibo, che verranno distribuite a strutture caritative del territorio.

L'appuntamento è con Cibus Connect dell'aprile 2019 e la 20° edizione di Cibus nel maggio del 2020.

(Segue Galleria immagini)

 

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Cibus 2018 è stata l'occasione pubblica per illustrare le garanzie aggiuntive e del tutto volontarie, adottate dalla "Filiera del pomodoro da industria" a favore del Pomodoro Biologico e a tutela del consumatore.

di Lamberto Colla Parma 10 maggio 2018 -
Per i prodotti "Bio" non è il miglior momento, ciononostante i consumi sono in forte crescita a riprova della tendenza, non esclusivamente salutistica bensì anche ambientale, che il consumatore sta continuando a percorrere con interesse e convinzione.

Un interesse che, anche per gli aspetti di vita e di comunità, deve essere salvaguardato e protetto da parte dei soggetti responsabili della produzione e della trasformazione.
Queste in breve sintesi le motivazioni che hanno indotto l'Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria Nord Italia a sottoscrivere un protocollo di garanzie aggiuntive, a favore del consumatore e delle sua fiducia verso il settore.

La certezza del "Bio" è un fattore imprescindibile.

"Vogliamo raccontare che la nostra filiera - introduce i lavori Tiberio Rabboni presidente della OI Pomodoro nord Italia - è in grado di assicurare, oltre alla certificazione previste, anche una serie di analisi aggiuntive e volontarie che sono in carico rispettivamente alle OP e alle industrie e cooperative di trasformazione. Analisi che, come Organizzazione, abbiamo in atto da diversi anni ma che ora è giunto il momento di esplicitare attraverso regole sottoscritte da parte dei soggetti di filiera della OI Nord Italia".

Solo attraverso una "filiera organizzata", ha proseguito Rabboni, è stato possibile gestire e proporre un "plus" di questa natura ed è un "valore che va comunicato al consumatore".

A illustrare le modalità e gli strumenti adottati si sono alternati alcune rappresentanze del mondo organizzato, della industria e della cooperazione di trasformazione sono intervenuti:
Luca Artioli in rappresentanza di APO-Conerpo, Aldo Rodolfi della Rodolfi Mansueto spa e Stefano Spelta per Casalasco.
Tutti sono stati concordi sulla necessità di meglio divulgare al consumatore "il grande lavoro che c'è dietro il confezionamento di un barattolo di pomodoro BIO".

Il "peso" del bio in filiera
Il quantitativo di bio è sempre più consistente. Soffermandosi sul dato 2017 i 2.310 ettari di biologico rappresentano il 6,6% dei 34.932 ettari coltivati complessivamente nel Nord Italia con la tecnica della produzione integrata che si contraddistingue per un bassissimo impiego di fitofarmaci.
L'Emilia Romagna è la regione nella quale si concentra la quota più consistente di produzione biologica. La prima provincia è quella di Ferrara dove, nel 2017, sono stati coltivati 1.500 ettari. Seguono le province di Ravenna (350), Parma (184) e Piacenza (76).

Cosa fanno in più le Organizzazioni dei produttori del Nord Italia
Le Organizzazioni dei produttori di pomodoro biologico del Nord Italia affiancano l'agricoltore socio offrendo servizi e verificando la correttezza del processo produttivo e l'idoneità del pomodoro destinato alla trasformazione.

Per queste ragioni:
-verificano preventivamente la conformità dei requisiti biologici delle aziende agricole;
-forniscono consulenza tecnica agli agricoltori soci per la scelta della varietà di pomodoro più idonea, l'acquisto del seme, lo sviluppo colturale, le pratiche agronomiche, la difesa e il controllo delle malerbe secondo le procedure previste dai disciplinari per il pomodoro biologico;
-effettuano autocontrolli programmati in campo sul pomodoro biologico pronto per la consegna anche tramite analisi per verificare l'assenza dei residui di fitofarmaci su bacca, foglie, radici e terreno;
-verificano la tracciabilità dei singoli carichi di pomodoro trasportati dal campo all'industria di trasformazione;
-forniscono all'industria la certificazione dell'Op a commercializzare prodotti biologici, nonché la certificazione biologica delle aziende agricole socie, la documentazione attestante i requisiti biologici dei singoli carichi di pomodoro trasportato e i documenti in cui sono riportate tutte le operazioni agronomiche.

Cosa fanno in più le industrie di trasformazione
Le imprese di trasformazione del pomodoro biologico seguono un sistema di procedure e di controlli della conformità biologica del prodotto in ingresso e in lavorazione negli stabilimenti, così organizzato:
- prelievo di campioni di pomodoro biologico in campo per controllarne la rispondenza ai requisiti obbligatori;
- verifica della validità della certificazione dell'Op alla commercializzazione del pomodoro biologico e della validità della certificazione bio delle aziende agricole conferenti socie;
- verifica dei documenti degli agricoltori per accertare le operazioni agronomiche effettuate in campo;
- verifica sui carichi di pomodoro in consegna della certificazione biologica dell'azienda agricola di provenienza;
- richiesta al trasportatore del pomodoro di formale dichiarazione di idoneo lavaggio del mezzo impiegato per il trasporto del pomodoro biologico.
- prelievo di campioni di pomodoro in ingresso nello stabilimento per verificarne la conformità alle norme della produzione biologica tramite analisi per verificare l'assenza di fitofarmaci;
- lavorazioni in stabilimento su linee dedicate alla trasformazione del biologico o su linee ad utilizzo alternato dopo gli idonei lavaggi;
- controllo del prodotto biologico trasformato con delle analisi per verificare l'assenza di fitofarmaci.

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I dati USDA che verranno pubblicati in serata, potrebbero confermare le stime di netto ridimensionamento degli stock di corn. Ma altri tre elementi stanno mettono pressione ai mercati internazionali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 maggio 2018
Domani conosceremo l'aggiornamento dei dati USDA con le ultime stime della campagna 2018-2019 che già stanno mettendo apprensione agli operatori di mercato. In particolare a essere attesi sono i dati sugli stock del Corn che potrebbero risultare in netto calo per effetto dei minori areali di semina.

Un secondo punto di incertezza la Cina: "Sul fronte Cina le - scrive una agenzia italiana specializzata - agenzie di stampa hanno riportato che Trump ha informato che è previsto a breve un colloquio con il Presidente Xi ed è anche annunciata, per la prossima settimana, una visita in USA del Vice Presidente Liu. Queste informazioni/comunicazioni possono aver contribuito a portare il segno più sul seme e sulla farina. I "contatti" USA/Cina chiaramente continuano".
Un Terzo punto di inquietudine è l'uscita degli USA dall'accordo nucleare con l'Iran che potrebbe avere riflessi sul prezzo del petrolio e quindi dei noli.
Infine un quarto punto dolente è rappresentato dal cambio €/dollaro che sta penalizzando gli acquisti.

Sul mercato interno molto probabilmente rincareranno i proteici e in qualche misura i cereali, così come è rimandato il calo delle crusche e dei foraggi, condizionati questi ultimi dalle difficoltà di raccolta a causa delle piogge.

Sul fronte proteici viene segnalata la possibilità di acquistare Panello di Lino in sacconi a prezzi molto convenienti sul mese di maggio e giugno (da 320 a 340/345 in base alle varie aree di consegna) e si è riacceso anche l'interesse sulla farina di Guar.

Per i bioenergetici il momento è particolarmente difficile per il sussistere di una maggior domanda a fronte di offerte di sottoprodotti scarse. L'industria molitoria, risiera, agroalimentare stanno lavorando al di sotto delle loro potenzialità e, come anticipato, le insistenti e sparse piogge stanno rendendo difficile il raccolto dei trinciati d'erbaio primaverili

Un mercato quindi di difficile interpretazione, che rende quasi impossibile l'operare sui future a lungo termine, appesantito dal rapporto di cambio euro/dollaro.

Indicatori internazionali 9 maggio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1432 punti, il petrolio è stabile a 70,60/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18366

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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di redazione Baganzola 09 maggio 2018 - Lo stile dei consumi degli italiani, mutato anche a causa della crisi economica, si dirige verso il wellness, quindi verso benessere e food safety, accompagnato però dalla voglia di sperimentare nuovi gusti e sapori e dalla ricerca di gratificazioni personali.

Questo è quanto emerso nel corso del convegno di IRI (Information Resourches Inc.), "Le Nuove Frontiere del Food", tenutosi ieri a Cibus.
Il convegno ha evidenziato che l'alimentare si è imposto come elemento trainante dei consumi nella Grande Distribuzione: per ogni 100 euro spesi in prodotti confezionati di largo consumo in Gdo, oltre 68 sono destinati ad alimenti e bevande.

Dal Future Food Institute di Bologna è inoltre emerso che il futuro del cibo passa anche attraverso cambiamenti nei comparti dell'allevamento e dell'agricoltura.

Due facce della stessa medaglia che devono sempre più strettamente collaborare come è infatti stato ben evidenziato nel convegno di apertura di CIBUS lo scorso 7 maggio.
Una impostazione che Mulino Alimentare Spa, uno dei principali player nazionali del settore lattiero caseario, ha iniziato a cavalcare da diversi anni, entrando direttamente nella "governance" della filiera casearia attraverso specifici accordi di stretto parternariato che dalla "terra" si proiettano alla "Grande Distribuzione Organizzata".

Un progetto innovativo e originale che molte soddisfazioni sta regalando alla impresa di Baganzola (PR), primo fra tutti il consolidamento del mercato canadese.

Mulino Alimentare spa è al Padiglione 2 Stand A030 di CIBUS International Food Exhibition, pronto a accogliere i professionisti e i buyer per presentare le sue ultime novità.

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#cibus2018 #cibusparma

Martedì, 08 Maggio 2018 08:08

Cereali e dintorni. Cereali in fuga?

Confrontando i dati delle chiusure di due venerdi adiacenti si nota come a tirare la "volata" siano i cereali. Il termometro del mercato sono i lunghi dei fondi che spingono al rialzo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 8 maggio 2018
E' interessare osservare le chiusure di due venerdi consecutivi:

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Seme -18 cent per bushel, farina +1,20 dollari per ton. corta, corn +9,20 cent per bushel, grano +32 cent per bushel; quindi chi tira la volata adesso sono i cereali.
Le probabili motivazioni sono da ricercare negli aspetti climatici, dove si prevedono basse rese sul Grano in USA e basse rese sul mais in Brasile, ai quali è da aggiungere il drammatico e, ormai accertato, calo del seme di soya in Argentina. Condizioni favorevoli per una TEMPESTA PERFETTA. Inoltre continua a perdurare l'incertezza sui dazi e sulle contromisure della Cina che dovrebbero scattare nella terza decade di maggio.

La temperatura della situazione lo possiamo misurare dalle posizioni dei fondi che sono lunghi di contratti quindi rialzisti:

"La situazione dei fondi (al 1/5) apparsa, come di consueto, venerdì sera, dopo le chiusure, ha confermato le posizioni rialziste su corn/seme/farina. E quello dell'olio ulteriormente aumentato. Il "lungo" del corn è a + 186.317 contratti contro + 122.877 della settimana prima. Quello del seme è a + 177.047 contro +170.094. Quello della farina a + 133.549 contro + 95.421. Lo scoperto del grano si è ulteriormente ridotto passando a -28.702 contro i precedenti - 50.138. Il "corto" dell'olio è a -73.540 contro - 52.726."

Sul mercato interno nulla di sensazionale da segnalare salvo che si registreranno rincari sui proteici che trascineranno, presumibilmente, anche i cereali. A tale proposito si segnala che il corn comunitario, rumeno-bulgaro, venerdì quotava 178 contro i 171 del venerdì precedenti; mentre l'ottobre dicembre venerdì quotava 164 contro i 160 del venerdì precedente.

Per i bioenergetici il momento è difficile. La domanda è maggiore a fronte di offerte di sottoprodotti scarse; l'industria molitoria, risiera, agroalimentare sta lavorando poco. La situazione non è certo delle migliori posto che le previsioni sui cereali non dovrebbero virare al segno meno, e di conseguenza non sarà altrimenti per i trinciati e pastoni.

Indicatori internazionali 7 maggio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1384 punti, il petrolio è salito a 70,50/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1927

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Lunedì, 07 Maggio 2018 20:28

Cibus, la sfida dell'innovazione.

"Cibus è sempre più protagonista nel panorama fieristico italiano" – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma inaugurando il convegno di apertura della 19esima edizione di CIBUS– "Oltretutto, questa edizione cade nell'Anno del Cibo, proclamato dal Governo Italiano. Registriamo 100 espositori in più rispetto all'edizione 2016, grazie all'apertura di un nuovo padiglione che li ospita, totalizzando 135.000 mq espositivi".

Di Virgilio - Parma 7 maggio 2018 - A inaugurare quest'importante appuntamento fieristico, punto di riferimento nazionale per l'agroalomentare, è stato il convegno "World Food Research and Innovation Forum", organizzato da Aster-Regione Emilia Romagna, che ha visto alternarsi al pulpito qualificati relatori del mondo scientifico e dell'EFSA.
Patrizia BRIGIDI, Professore Ordinario in Chimica e Biotecnologia delle Fermentazioni dell'Università di Bologna, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Cluster Tecnologico Agrifood Nazionale CL.A.N.
Michele MORGANTE, Professore Ordinario di Genetica all'Università di Udine e Direttore Scientifico dell'Istituto di Genomica Applicata
Cristobal UAUY, Project Leader Crop Genetics John Innes Center (Norwich)
Reinhilde SCHOONJANS, Responsabile Scientifico nel Comitato Scientifico e Unità Rischi Emergenti, EFSA

Cibus-7mag18-P1060829-morgante.jpgI quattro luminari hanno relazionato circa lo sviluppo e l'interesse verso la nutraceutica e gli alimenti funzionali e in particolare sulle più recenti tecniche di manipolazione genetica che, a differenza dell'OGM, operano nell'ambito della medesima specie.
E' Il cosiddetto "genome editing", una tecnica di intervento di precisione fortemente basata sulla conoscenza dei meccanismi biologici e molecolari in grado perciò di garantire quantità, qualità e sostenibilità delle coltivazioni agricole. Interesse per questa nuova tecnica, diversa da quella degli OGM, è stato espresso sia da Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che da Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti, entrambi relatori al Forum.Cibus-7mag18-P1060877-Bonaccini.jpg

Paolo De Castro, Parlamentare Europeo e Vice Presidente della Commissione UE Agricoltura, intervenendo al Forum, ha anch'egli sottolineato l'importanza delle tecniche di "editing" d'altra parte, anche in funzione del mantenimento e miglioramento della biodiversità nazionale, chiosa De Castro, "Un prodotto tradizionale è una innovazione ben riuscita".

Le conclusioni "politiche" sono state tratte da Stefano Bonaccini (Presidente della Regione Emilia Romagna) e dal Vice Ministro Andrea Olivero.
"Attraverso il World Food Research & Innovation Forum- ha sottolineato Bonaccini- e a confronti come quello odierno cerchiamo di rispondere alle sfide future in campo agroalimentare, discutendo con esperti da tutto il mondo sulle nuove frontiere della ricerca e dell'innovazione e coinvolgendo tutti gli attori del sistema. Oggi si è parlato di biotecnologie innovative e della loro capacità di affrontare bisogni emergenti: innovazioni che nei prossimi anni avranno un impatto significativo sulle produzioni agricole e sull'intero sistema agroalimentare. Nel prossimo futuro- ha proseguito il presidente- la produzione e il consumo di cibo saranno inevitabilmente sempre più legati alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, insieme alla capacità di rispondere alla crescente richiesta di alimenti in grado di assicurare una dimensione salutistica che identifica nel cibo un fattore cruciale nella prevenzione di malattie e nel mantenimento dello stato di salute e benessere".

L'ultimo intervento è di Andrea Olivero il quale ha sottolineato l'estrema importanza di una condivisione degli obiettivi di tutti gli attori della filiera e che a ciascuno possa essere garantita una equa parte del valore aggiunto, come sembra che sia stato raggiunto, almeno stando agli interventi di Roberto Moncalvo (Coldiretti) e Luigi Scordamaglia (Presidente Federalimentare). "Come rappresentante delle istituzioni, in un momento così complesso, posso dirvi che la sfida che cibus e il sistema agroalimentare italiano lancia, va colta a prescindere dai Governi, a prescindere da chi avrà la responsabilità. Questo perché è una sfida che parte da una profonda visione comune di una intera filiera e qui , piace sottolineare che si è lavorato in una logica, non di segmentazione di filiera, ma di convergenza e collaborazione nella prospettiva che la qualità totale la si fa partendo dalla produzione e andando verso la trasformazione, con un unico obiettivo che è distribuire la ricchezza che si va a produrre ma soprattutto perché questa ricchezza a si possa produrre" .

(Foto di copertina di Francesca Bocchia)

 

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E' stata inaugurata questa mattina la 19° edizione di Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione, a Parma, che si chiuderà giovedì 10 maggio: 3.100 aziende espositrici italiane, su una superficie di 135mila mq, 1.300 nuovi prodotti negli stand, attesi 80mila operatori e buyer (circa il 20% dall'estero). Presente il Vice Ministro alle Politiche Agricole e Alimentari, Andrea Olivero.

Il fuori salone, "Cibus Off", organizzato da "Parma! City of Gastronomy" è dislocato in Piazza Garibaldi: cooking show, pillole di cultura gastronomica, teatro, interviste ai fornelli, special dinner, aperitivi in musica e momenti di approfondimento. Gli chef del Consorzio Parma Quality Restaurants, ALMA – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana e Academia Barilla interpretano le eccellenze del territorio parmense.

Servizio fotografico a cura di Francesca Bocchia

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