Siamo ormai alle battute finali e presto si procederà alla delicata fase di demolizione. Nelle immagini e nel video le riprese delle operazioni che si sono svolte nella giornata di ieri nel cantiere allestito per la demolizione di Ponte Morandi, troncone Ovest. Il cronoprogramma dei prossimi giorni.
"E' necessario in questa fase procedere, dicharano dal Commissario alla Ricostruzione, al collaudo della pila 8: è stato montato quindi, a questo scopo, un contrappeso di 400 tonnellate sotto la parte a sbalzo della pila 8. Insieme al cosìddetto cravattamento della pila (una sorta di "fasciatura") il contrapeso servirà per la sua messa in sicurezza.
Nella giornata di sabato, secondo quanto previsto, il contrappeso sarà messo in trazione tramite i due strand jack montati a bordo pila.
Tra domenica e lunedì si procederà alle prove di carico tra la pila 5 e la pila 8 con i carrelli radiocomandati, gli stessi già utilizzati nelle scorse settimane.
Una volta superata la prova di carico, si potrà procedere con la scarifica anche in questo tratto, l'ultimo che deve essere alleggerito.
L'impalcato del troncone Ovest di Ponte Morandi potrà poi essere gradualmente portato a terra, una volta liberato anche da tutte le parti metalliche che saranno tagliate e fatte scendere nei prossimi due-tre giorni.
Il cantiere prosegue anche a levante. È iniziato infatti il trasporto delle strutture di sostegno delle pile in prossimità delle stesse nella zona di via Fillak."
Nel frattempo sono iniziati i pagamenti all'interno della ZONA ROSSA.
Genova – Sono stati effettuati nel pomeriggio di oggi i primi 130 mandati di pagamento per l'acquisto degli immobili della zona rossa, dopo l'arrivo effettivo dei 115 milioni di euro versati da Autostrade Spa nella contabilità speciale del Commissario.
Gli uffici si sono immediatamente attivati per procedere con i primi pagamenti per un importo di circa 25 milioni di euro.
Il lavoro degli uffici proseguirà a ritmo serrato da lunedì – primo giorno utile per la contabilità – per garantire ai cittadini e alle aziende coinvolte che il saldo avvenga nei tempi più rapidi possibili.
Contestualmente, la Struttura Commissariale informa che per chi dovesse procedere con la consegna di chiavi o documenti relativi agli immobili, gli uffici al terzo piano del Matitone (via di Francia, 3) sono a disposizione dal lunedì al giovedì con orario 9 – 13 e 14.30 – 17.30 e il venerdì dalle 9 alle 11.
E' possibile anche prendere un appuntamento, concordando l'orario con la Segreteria (tel. 010 557 71 07).
(a seguire Gallery immagini e video)
Roma, 2 settembre 2018 - In relazione alla ricostruzione contenuta oggi nell'articolo pubblicato dal Corriere della Sera dal titolo "Il manager di Autostrade al Governo: sicurezza a rischio, già in ritardo", Autostrade per l'Italia chiarisce che è corretto affermare che il progetto di "retrofitting" sia stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione della società, in quanto la spesa prevista superava i poteri delegati ai managers (circa 5 milioni di euro).
E' invece necessario chiarire che non è compito né facoltà del Consiglio d'Amministrazione fare una valutazione tecnica dei progetti né stabilire l'urgenza o la somma urgenza (ai sensi del Decreto Legislativo n. 50 del 2016).
Questa valutazione è un obbligo infatti dei responsabili tecnici qualificati come Committenti, che in tali casi non necessitano di autorizzazione da parte del Consiglio d'Amministrazione e per le fattispecie di urgenza e di somma urgenza non hanno alcun limite di spesa. In aggiunta, il Direttore di Tronco ha facoltà e obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti ad eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza.
Mai negli ultimi 18 anni, dunque, il Consiglio d'Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha discusso o valutato l'urgenza o la somma urgenza di progetti, attivando i provvedimenti conseguenti: non ne avrebbe né il titolo né la competenza. Sono stati sempre e soltanto i Direttori di Tronco ad avvalersi di tali procedure (circa 50 ogni anno attivate dalle 9 Direzioni di Tronco della rete di Autostrade per l'Italia).
Per quanto riguarda infine il tema dei solleciti fatti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dalla Direzione Maintenance ed Investimenti Esercizio nella qualità di Committente dell'opera, che non aveva i connotati dell'urgenza o della somma urgenza, si ricorda che questo tipo di interlocuzioni con il Ministero è purtroppo una prassi necessaria per contenere i tempi di approvazione dei progetti che comunque – nonostante i solleciti – superano abbondantemente quelli previsti.
Nel solo 2018 si registrano infatti in media 100 giorni di ritardo, che si sommano ai 90 previsti per l'approvazione dei progetti di questa natura dalla Convenzione. Sempre nel solo 2018, sono state sollecitate dai vari committenti della società approvazioni, autorizzazioni e adempimenti da parte del Ministero per circa 70 progetti.
Crollo in A10 viadotto Morandi sul fiume Polcevera aggiornamento itinerari alternativi. Per non congestionare la rete autostradale ligure in prossimità del nodo genovese, si consigliano i seguenti itinerari:
1 - PER IL TRAFFICO IN USCITA DALLA FRANCIA E DALLA RETE STRADALE NORD- OVEST D'ITALIA, DIRETTO VERSO IL CORRIDOIO TIRRENICO:
Ingresso dal confine di Stato di Ventimiglia – A10 fino interconnessione con A26 e, successivamente, A26 – D26 Predosa – Bettole - A7 – interconnessione con A12 (o, in alternativa, per le lunghe percorrenze, proseguire in A21 – A1 – A15 – interconnessione con A12);
Ingresso dal confine di Stato del Frejus – A32 – A21 - A7 e, successivamente, interconnessione con A12 (o, in alternativa, per le lunghe percorrenze, proseguire in A21 – A1 – A15 – interconnessione con A12);
Ingresso dal confine di Stato del Monte Bianco – A5 – A26 - A21 - A7 e, successivamente, interconnessione con A12 (o, in alternativa per le lunghe percorrenze, proseguire in A21 – A1 – A15 – interconnessione con A12), o in alternativa A5 – A55 – A21 - A7 e, successivamente, interconnessione con A12 (o, in alternativa, per le lunghe percorrenze, proseguire in A21 – A1 – A15 – interconnessione con A12);
2 - PER IL TRAFFICO IN USCITA DALLA FRANCIA E DIRETTO VERSO IL CORRIDOIO ADRIATICO:
Ingresso dal confine di Stato di Ventimiglia – A10 fino interconnessione con A6 e, successivamente, A6 - A21 – A1 - A14;
3 – PER IL TRAFFICO DA VENTIMIGLIA E DIRETTO VERSO MILANO E VERSO LE LOCALITA' INTERCETTATE DALLA A4 TO-MI O DALLA A21 TO-PC:
A10 fino interconnessione con A6 e, successivamente, seguire le indicazioni per la A4 o A21 a seconda della destinazione;
4- PER IL TRAFFICO VERSO O IN USCITA DAL PORTO E/O DALL'AEROPORTO DI GENOVA:
Per chi è diretto al Porto/Aeroporto di Genova e proviene da Ventimiglia, percorrere la A10 ed uscire allo svincolo di "Genova Aeroporto".
Per chi è diretto al Porto/Aeroporto di Genova e proviene da Milano o Livorno procedere lungo a A7 Milano – Genova e prende l'uscita autostradale di "Genova Ovest".
Per chi proviene dal Porto/Aeroporto di Genova e deve proseguire verso Milano o Livorno può prendere la A7 in direzione nord.
Per chi, invece, proviene dal Porto/Aeroporto di Genova e deve raggiungere Savona o Ventimiglia, deve prendere la A7 al casello di "Genova Ovest" e poi la diramazione D26 Predosa – Bettole e infine la A26 direzione sud fino alla interconnessione con la A10.
Ministero dell'Interno – Viabilità Italia – via Tuscolana 1556 -00173 Roma - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INFORMAZIONI ALL'UTENZA
Notizie sulla viabilità sono disponibili attraverso i pannelli a messaggio variabile lungo la rete autostradale, nonché attraverso i canali di pubblica utilità RAI e gli altri consueti canali radio televisivi.
Informazioni dirette potranno essere richieste al numero 1518 del CCISS
Roma 15 agosto 2018 - In relazione alle notizie diffuse dalla stampa sulle attività di prevenzione messe in atto sul viadotto Polcevera, Autostrade per l'Italia precisa che l'infrastruttura era monitorata dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Inoltre le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l'efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali.
Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle attività di verifica svolte dagli autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell'infrastruttura. Questi stessi esiti sono stati utilizzati come base per la progettazione degli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione.
Le strutture tecniche di Autostrade per l'Italia stanno fornendo alle istituzioni competenti tutto il supporto necessario per l'accertamento delle cause del tragico evento e per il ripristino dell'autostrada nei tempi più rapidi possibili.
La società rinnova il cordoglio più sentito per le vittime e la profonda vicinanza ai loro familiari.
(Comunicato stampa autostrade.it)
Genova, crollo del ponte Morandi. Già 35 le vittime accertate. La Regione Emilia Romagna si mette a disposizione. Già sul luogo alcune unità dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia e Modena
Appena otto giorni fa l'esplosione dell'autocisterna che ha fatto crollare il ponte del raccordo A1-A14 a Borgo Panigale. Il bilancio delle vittime sembra purtroppo destinato a salire.
BOLOGNA – "Il cuore in gola vedendo immagini. Il pensiero alle persone e alle famiglie colpite. La gratitudine a chi sta prestando soccorsi. La Regione Emilia Romagna è a disposizione per qualsiasi necessità". Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e Governatore dell'Emilia Romagna sul tragico crollo del viadotto Morandi sull'A10 a Genova.
Da Reggio Emilia è già partito il primo elicottero dei Vigili del Fuoco, mentre da Modena sono giunti sul luogo della tragedia altre due unità con cani molecolari specializzati nella ricerca di persone sotto le macerie. Ancora in attesa di istruzioni, ma pronta a partire, anche una squadra della sezione speleo-disostruttori del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Emilia Romagna.
Intanto, si aggrava il bilancio delle vittime, che salgono a 35. Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha riferito anche di 13 feriti, di cui cinque in codice rosso, con traumi cranici, lombari e fratture. A questi si aggiungono almeno 3-4 persone, soprattutto donne e bambini, con importanti traumi psichici, come dichiarato dal direttore generale dell'Asl 3 Liguria Luigi Carlo Bottaro. Le persone estratte vive dalle macerie sarebbero per ora 12.
Mentre scriviamo, si continua a cercare sotto ai resti del viadotto, alto quasi 50 metri, crollato intorno alle 12 di questa mattina, mentre era in corso un forte temporale. Secondo un testimone un fulmine avrebbe colpito la base di uno dei piloni poco prima del crollo, ma non ci sono certezze che ci sia una relazione tra il maltempo e quanto accaduto. Uno dei piloni ha ceduto, trascinando con sé due campate e una trentina di mezzi, che sono precipitati nel torrente Polcevera. Immediato l'intervento sul posto dei mezzi di soccorso, vigili del fuoco, polizia e carabinieri.
Il viadotto, che risale al 1967 aveva bisogno di manutenzione e, secondo quanto dichiarato dalla Società Autostrade, erano in corso lavori di consolidamento. Il ponte attraversa il popoloso quartiere di Certosa e proprio la presenza del corso d'acqua sottostante, anziché di abitazioni, ha fatto sì che il bilancio non fosse molto più tragico. Nel primo pomeriggio, i soccorritori hanno poi fatto allontanare in via precauzionale tutti i cittadini presenti in zona a causa di una fuga di gas segnalata dei dintorni di via Perlasca. Si teme, inoltre, che la parte rimanente del viadotto possa cedere.
È stato attivato il cosiddetto "protocollo terremoto" per facilitare i soccorsi. Per i familiari dei dispersi e dei feriti sono stati attivati i numeri di emergenza 010/5360367 e 010/5360654