Redazione

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L'ANGOLO DI INTESARubrica settimane sul sociale a cura di Associazione Intesa San Martino Parma. 

Poco si parla di disabilità, nonostante il disagio riguardi non solo le tante persone che ne soffrono, ma anche le loro famiglie. Poco se ne parla, di questa popolazione così vulnerabile, fa più notizia la scoperta dei «furbetti» che si spacciano per invalidi. La scuola dell’inclusione dei disabili, la legge sull’autismo, il dopo di noi, i caregiver, hanno rappresentato goffi tentativi di dare risposte ad un universo che non riesce ad averle. Leggi e stanziamenti assolutamente inadeguati ai bisogni degli oltre 4 milioni di disabili italiani.

La legge sul “dopo di noi”, doveva mettere la persona disabile al centro di un progetto individuale, per un welfare più moderno  e di  inclusione sociale per chi vive una condizione di svantaggio. L’obiettivo era quello di una progressiva presa in carico della persona con disabilità già durante l’esistenza dei genitori e con il suo pieno coinvolgimento nelle scelte di vita. Oltre a salvaguardare il patrimonio da utilizzare per il figlio con disabilità grave, doveva cancellare l’imposta di successione per i genitori ”ad esempio per la casa di proprietà”, ridurre le aliquote per l’imposta municipale sugli immobili, poi istituire il fondo per l’assistenza alle persone con disabili, promuovere un’accoglienza diffusa con interventi innovativi di residenzialità in casa famiglia dentro le comunità in cui vivono.

La definizione stessa “dopo di noi” ha origine infatti dalla disperazione che ha prodotto e continua a produrre condizioni di  isolamento  a centinaia di genitori spesso anziani, che non osano immaginare la sorte dei loro figli, con l’umano timore della morte e l’ansia di ciò che di più caro hanno al mondo. Il nuovo governo, visto che il vecchio poco ha fatto, deve intervenire sulla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, sugli obiettivi, sulle modalità di attuazione e le amministrazioni locali, non si devono ‘tirare indietro’, chiedendo la compartecipazione economica da parte delle famiglie, sui cosiddetti progetti di vita. E’ indubbio che rappresenti solo un primo passo importante verso queste “persone speciali”. Sarebbe giusto quindi realizzare un servizio completo di cure gratuite, a lungo termine verso  la persona, con tutta la sua dignità, i suoi affetti e la sua spiritualità.

Rino Basili Segretario Intesa San Martino

 

Influenza: “SÌ VAX anche per te”. Questo lo slogan del flash mob che gli operatori dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia hanno organizzato oggi pomeriggio per ribadire l’importanza della vaccinazione.

Reggio Emilia -

Oggi, in coincidenza con l’avvio della Campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dalla Regione Emilia-Romagna, gli operatori dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia hanno organizzato un flash mob con finalità di sensibilizzazione di chi lavora negli ambiti sanitari.

L’iniziativa s’è svolta in tutti e sei gli stabilimenti del Presidio Ospedaliero Provinciale Santa Maria Nuova, alla Casa della Salute di Novellara e al San Lazzaro presso il padiglione Ziccardi sotto la grande quercia. Hanno partecipato medici, infermieri, tecnici e amministrativi oltre alla Direzione dell’Azienda.

Il messaggio che si è inteso trasmettere con lo slogan: “SÌ VAX anche per te” riguarda l’importanza della vaccinazione sia per la parte di popolazione più soggetta ad andare incontro a complicanze in caso d’influenza stagionale, che per il personale sanitario. La prevenzione dell’influenza rappresenta infatti un importante intervento di sanità pubblica per il rilevante impatto dell’epidemia stagionale sulla popolazione, con elevata contagiosità e mortalità, in particolare per gli anziani e le persone con patologie croniche.

E’ stata l’occasione per riaffermare l’importanza della vaccinazione e per confermare, attraverso questo semplice gesto, il rispetto nei confronti di coloro che si affidano agli ospedali per la tutela della loro salute. Al termine del flash mob gli operatori si sono sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale.

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Fonte: Ausl RE

 

Sciocolà, la grande festa dedicata al cioccolato artigianale ha visto la partecipazione di circa 50 maestri cioccolatieri all'opera per i quattro giorni della manifestazione, all'ombra della Ghirlandina. Tante le iniziative che hanno preso piede nel centro di Modena. Laboratori per i bambini, visite guidate, showcoocking e premiazioni. 

Ieri pomeriggio, il carillon vivente ha visitato le strade del centro: un pianoforte munito di ruote e motore guidato da un settecentesco pianista, accompagnato dalle evoluzioni di un'eterea ballerina in tutù. Poi è stata la volta dell'ultimo showcoocking che ha visto la realizzazione "live" della pralina di Modena, concludendo in bellezza la grande festa, che ha attirato migliaia di persone.

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