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Parma, 5 giugno 2014 L'Organizzazione Interprofessionale Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia ha cambiato nome in OI Pomodoro Nord Italia e ha rinnovato i propri vertici con l'elezione del nuovo comitato di coordinamento che resterà in carica per il prossimo triennio 2014-2016. Alla guida dell'OI, che raggruppa il 99% della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia, è stato confermato nel ruolo di presidente Pier Luigi Ferrari.
. Poi, soffermandosi sull'operato dell'OI, Ferrari ha auspicato: della filiera in modo che emerga una strategia ben definita di un'OI forte che aumenti la competitività del pomodoro da industria del Nord Italia sui mercati internazionali. Agiremo sempre nell'interesse di un prodotto eccellente>.
Il nuovo comitato di coordinamento è composto da 20 membri ordinari. La parte agricola esprime dieci componenti: Paolo Villani (Pempacorer), Paolo Gazza (Ainpo), Rossella Martelli (Asipo), Alberto Sarzi (Apol), Luca Artioli (Apoconepro) e Gorino Lupi (Op Ferrara) per le Op; Eugenio Zedda (Confagricoltura ER) e Fabio Girometta (Cia ER) per le professionali agricole e Stefano Spelta (Arp) e Lodovico Bertoli (Copador) per le Op autotrasformazione. Dieci anche i rappresentanti della parte industriale: Ugo Peruch (Mutti SpA), Paolo Reverberi (Von Felten), Francesco Maini (Ferrara Food), Bruna Saviotti (Tomato Farm) e Dario Squeri (Steriltom) per la trasformazione privata; Lorenzo Cempini (Confapi), Guido Conforti (Aiipa), Giuseppe Rodolfi (Upi) per le associazioni della trasformazione privata; Costantino Vaia (Consorzio Casalasco) e Massimo Passanti (Conserve Italia) per la trasformazione cooperativa.

FERRARI PIERLUIGI OI POMODORO NORD ITALIA Il presidente Pier Luigi Ferrari gde

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro che ha incontrato a Parma i rappresentanti dell'Organizzazione interprofessionale Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia.

 

Parma, 30 aprile 2014 -

“L’aiuto accoppiato, nell’ambito della Nuova Pac, ci sarà anche per il pomodoro”. Una fondamentale rassicurazione per il comparto del pomodoro da industria è arrivata dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro che ha incontrato a Parma i rappresentanti dell’Organizzazione interprofessionale Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia.

<La scelta non è definitiva sino al 2020 – ha spiegato De Castro - visto che agli stati membri è lasciata facoltà di rivedere gli aiuti accoppiati annualmente, ma posso annunciare che dalle voci che giungono dall’incontro Stato Regioni si sta prevedendo l’aiuto accoppiato anche per il pomodoro>.

Ancora non ci sono stime ufficiali su quanto arriverà alla filiera del pomodoro con l’aiuto accoppiato, ma De Castro ha subito messo in guardia in merito alla gestione delle risorse europee. <Non si può pensare che il nostro tesoretto di aiuti accoppiati sia un bancomat nel quale tutti possono sperare di attingere qualcosa – ha aggiunto – si devono invece compiere scelte strategiche per puntare sui comparti realmente produttivi>.

Quindi il messaggio diretto all’Oi Distretto, che raggruppa la quasi totalità della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia: <l’Oi segnali quali sono le necessità per evitare una distorsione competitiva con gli altri paesi europei, come Spagna e Portogallo, che hanno già deciso per l’aiuto accoppiato a favore del pomodoro. L’Oi è stata un’innovazione istituzionale molto importante, grazie alla quale è possibile perseguire gli obiettivi della competitività e dell’efficienza sul mercato e in questa fase deve essere vigile per verificare quello che stanno facendo gli altri paesi>. Rincuorato dall’annuncio di De Castro il presidente dell’Oi Distretto Pier Luigi Ferrari: <la concessione dell’aiuto accoppiato – ha dichiarato - è di fondamentale importanza per la nostra filiera ed è per questo che ci siamo mossi sensibilizzando il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e gli assessori regionali di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. La mancata introduzione dell’aiuto accoppiato per il pomodoro in Italia – al cospetto di quello che sta accadendo in altri paesi – avrebbe comportato una pesante ricaduta negativa anche in termini occupazionali e di contributo alla crescita del valore aggiunto nazionale>. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Oi Pomodoro da industria del Nord Italia)

 

 

“Anche per il pomodoro ci sarà l'aiuto accoppiato" -

 

Parma, 30 aprile 2014 -

“L’aiuto accoppiato, nell’ambito della Nuova Pac, ci sarà anche per il pomodoro”. Una fondamentale rassicurazione per il comparto del pomodoro da industria è arrivata dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro che ha incontrato a Parma i rappresentanti dell’Organizzazione interprofessionale Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia.

<La scelta non è definitiva sino al 2020 – ha spiegato De Castro - visto che agli stati membri è lasciata facoltà di rivedere gli aiuti accoppiati annualmente, ma posso annunciare che dalle voci che giungono dall’incontro Stato Regioni si sta prevedendo l’aiuto accoppiato anche per il pomodoro>.

Ancora non ci sono stime ufficiali su quanto arriverà alla filiera del pomodoro con l’aiuto accoppiato, ma De Castro ha subito messo in guardia in merito alla gestione delle risorse europee. <Non si può pensare che il nostro tesoretto di aiuti accoppiati sia un bancomat nel quale tutti possono sperare di attingere qualcosa – ha aggiunto – si devono invece compiere scelte strategiche per puntare sui comparti realmente produttivi>.

Quindi il messaggio diretto all’Oi Distretto, che raggruppa la quasi totalità della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia: <l’Oi segnali quali sono le necessità per evitare una distorsione competitiva con gli altri paesi europei, come Spagna e Portogallo, che hanno già deciso per l’aiuto accoppiato a favore del pomodoro. L’Oi è stata un’innovazione istituzionale molto importante, grazie alla quale è possibile perseguire gli obiettivi della competitività e dell’efficienza sul mercato e in questa fase deve essere vigile per verificare quello che stanno facendo gli altri paesi>. Rincuorato dall’annuncio di De Castro il presidente dell’Oi Distretto Pier Luigi Ferrari: <la concessione dell’aiuto accoppiato – ha dichiarato - è di fondamentale importanza per la nostra filiera ed è per questo che ci siamo mossi sensibilizzando il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e gli assessori regionali di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. La mancata introduzione dell’aiuto accoppiato per il pomodoro in Italia – al cospetto di quello che sta accadendo in altri paesi – avrebbe comportato una pesante ricaduta negativa anche in termini occupazionali e di contributo alla crescita del valore aggiunto nazionale>. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Oi Pomodoro da industria del Nord Italia)

 

 

Distretto del Pomodoro del Nord Italia, consegnati 156 contratti per la campagna 2014. I dati in linea per rispettare l’obiettivo di produzione.

 

Parma,  marzo 2014. 

Sono 156 i contratti consegnati all’Organizzazione interprofessionale Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia per la campagna 2014. Un dato che fa emergere la tendenza verso una conferma dell’obiettivo di una produzione 2014 che si dovrebbe attestare intorno ai 2,4 milioni di tonnellate, quantità ritenuta idonea – anche secondo quanto previsto dal contratto quadro d’area sottoscritto lo scorso gennaio – per garantire l’equilibrio tra la domanda e l’offerta.

Il raggiungimento dell’obiettivo dei 2,4 milioni di tonnellate permetterebbe un recupero del 20% del prodotto rispetto al consegnato della campagna 2013, archiviata come una delle più difficili degli ultimi dieci anni.

I 156 contratti depositati nel mese di febbraio sono stati al centro dell’attenta attività di controllo dell’Oi che nell’analizzarli ha verificato il rispetto di quanto predisposto nelcontratto quadro d’area.

<Allo stato attuale – il commento del presidente dell’Oi Pier Luigi Ferrari – possiamo dire di essere perfettamente in linea con le aspettative e con la programmazione più volte auspicata dall’Oi. Ricordato che il 97% della materia prima contrattata dalle imprese di trasformazione proviene dalle OP associate, si può affermare che allo stato attuale prevediamo il rispetto di una produzione programmata di 2,4 milioni di tonnellate. E’ un ottimo segnale che giunge dalla filiera. Dopo la sottoscrizione a gennaio del nuovo contratto d’area con cui si è stabilito il prezzo medio di riferimento del pomodoro per il 2014 con una tempistica che ha permesso una programmazione con buon anticipo della prossima campagna, anche la fase di consegna dei contratti si è svolta senza intoppi. In questo quadro si valorizza e si rafforza ulteriormente il ruolo dell’Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia attribuendole un compito importante nella raccolta dei dati relativi alle quantità contrattate e al mantenimento degli impegni presi in contrattazione>

(Fonte Distretto del Pomodoro)

 

Domenica, 23 Marzo 2014 10:23

In Italia il congresso mondiale del pomodoro.

 

 

“Dalla terra alla tavola: un impegno comune per il futuro dei prodotti trasformati a base pomodoro”

L’11° World Processing Tomato Congress e il 13° ISHS Symposium on the Processing Tomato si svolgeranno dall’8 all’11 giugno 2014 presso il Centro Congressi di Sirmione - Brescia.

Parma, 13 marzo 2014 -

Arriva in Italia, dopo le precedenti tappe in Tunisia, Canada, Portogallo e Cina, l'11a edizione del Worl Tomato Congress, l'appuntamento mondiale rivolto alla filiera del pomodoro da industria, che si terrà a Sirmione (Brescia) dall'8 all'11 giugno 2014.
L'evento è organizzato da AMITOM (Association Méditerranéenne Internationale de la Tomate), dal World Processing Tomato Council e da ISHS, la principale organizzazione mondiale di scienze ortofrutticole operante in 50 paesi.

Il congresso è ospitato da AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) e Fedagri Confcooperative, col patrocinio dell'Organizzazione Interprofessionale Distretto del Pomodoro da Industria - Nord Italia  e con la collaborazione di ANICAV (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali). 

La Segreteria organizzativa dell'evento è stata affidata a Fiere di Parma.
(Fonte SSICA)

In allegato il PROGRAMMA

Il Programma dell’evento



Ottobre 2013 – Treni speciali dedicati per la distribuzione nel Sud Italia del prodotto trasformato, con ricadute positive sulle emissioni di CO2. E intanto si prospetta un aumento di traffici anche verso il Nord della Francia.

La campagna del pomodoro ha presentato quest'anno importanti risvolti di ecosostenibilità anche sotto il profilo logistico-distributivo. CePIM spa ha attivato, infatti, per la campagna del pomodoro 2013 una serie di treni speciali per conto di alcune aziende conserviere clienti, per la distribuzione del prodotto già trasformato e inscatolato in diverse regioni d'Italia, soprattutto al Sud e in Sicilia.

L'attività è il frutto di un'iniziativa della Società di logistica intermodale dell'Interporto di Parma che ha proposto un servizio distributivo tarato sulla particolare tipologia di prodotto. "Abbiamo attivato treni speciali dedicati – ha spiegato l'amministratore di CePIM Luigi Capitani – per conto di aziende con sedi sul territorio, come Star e Boschi. Questo significa, in termini numerici, un totale di circa 10mila tonnellate di merce trasferita via ferro e 400 Tir in meno sulle strade italiane, con un abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre 400 tonnellate".

Intanto, un deciso incremento dei flussi di traffico intermodali è quello che si prospetta nel breve e medio periodo per la Società coordinatrice dell'Interporto di Parma e operatore logistico essa stessa: sta infatti portando avanti su una serie di tavoli distinti altrettanti progetti, che potrebbero portare in un arco temporale abbastanza ristretto all'aumento di traffico via ferro all'interporto. 
L'operazione coinvolge alcune società con le quali CePIM ha già in essere delle partnership: si tratta di sviluppare su altre traiettorie di traffico servizi di collegamento ferroviario da e per l'Interporto di Parma, sull'esempio di quello già attivato all'inizio dell'anno con la Sicilia e il centro intermodale di Catania Bicocca in particolare.

In quel caso, il nuovo collegamento frutto di un accordo tra CePIM spa e Versalis, ha permesso di portare al Nord dalla Sicilia materie prime plastiche di quest'ultima, provenienti dai diversi siti produttivi dell'Azienda nell'Isola e convergenti su Catania e, nel percorso inverso, prodotti di diverso genere provenienti dal bacino produttivo emiliano-romagnolo: soprattutto alimentari, beverage e ceramica. "CePIM costituisce il partner logistico di questa operazione – spiega l'amministratore delegato Luigi Capitani – che ci vede al centro di una rete di collaborazioni con i distributori locali delle aziende".

Un processo analogo dovrebbe interessare ora anche il Nord della Francia e il Sud Italia. In quest'ultimo caso le strategie logistiche dell'Azienda stanno lavorando ad un'operazione di ottimizzazione dei flussi per evitare tratte a vuoto su linee di traffico già esistenti verso la Puglia.

(CePIM - Interporto di Parma )
Domenica, 06 Ottobre 2013 08:40

Distretto Pomodoro. Raccolto 2013.



Ferrari: "vista la difficile campagna 2013 il ruolo del Distretto è sempre più fondamentale"

- Parma 27 settembre 2013 -

<In una campagna difficile come quella in corso quest’anno il ruolo di coordinamento del Distretto

del Pomodoro da Industria del Nord Italia diventa sempre più importante per perseguire la coesione

dell’intera filiera>. E’ questo il messaggio del presidente del Distretto Pier Luigi Ferrari, alla guida

dell’Organizzazione Interprofessionale che rappresenta il 99 per cento della filiera del pomodoro da

industria del Nord Italia.

<Il momento non è certo dei più facili – ha commentato Ferrari -, ma il Distretto garantisce il

massimo impegno negli ambiti di propria competenza affinché le problematiche possano essere

superate con successo>.

A testimoniare l’importanza del ruolo del Distretto, dall’avvio della campagna 2013, l’Oi ha

iniziato a svolgere l’attività di verifica come ente terzo per l’applicazione delle direttive tecniche

come stabilito dal Contratto quadro d’area per la gestione del conferimento e delle modalità di

determinazione delle caratteristiche qualitative della materia prima conferita negli stabilimenti.

<Le verifiche – spiega Ferrari - sono eseguite, senza necessità di preavviso, direttamente nei centri

di controllo di tutte le imprese di trasformazione, seguendo una check list predefinita. Si svolgono

verifiche anche su segnalazione e si interviene su richiesta di una delle parti. L’organismo di

controllo riferisce al Comitato di coordinamento dell’Oi le eventuali problematiche riscontrate per i

conseguenti provvedimenti, senza citare la denominazione dell’impresa di trasformazione, in

maniera da garantire trasparenza e imparzialità di valutazione>.

Completando un’analisi delle attività svolte dal Distretto Ferrari ha poi ricordato che l’Oi prosegue

la sua attività di <rafforzamento organizzativo, soprattutto in merito a raccolta dati relativi alle

campagne e gestione dei contratti, coordinamento delle attività di ricerca e sperimentazione,

individuazione di regole condivise a supporto della contrattazione (senza entrare nella stessa),

supporto all’analisi di problematiche ambientali e il supporto alla partecipazione a progetti di

ricerca sul tema della sostenibilità così come la valutazione degli effetti della nuova Pac sul

comparto con la definizione di linee di priorità di intervento condivise per la filiera>. Sul piano

internazionale il Distretto si è concentrato in particolare <sulla promozione di un’iniziativa di

coordinamento tra Oi a livello europeo e la partecipazione a supporto del Congresso del Wptc in

Italia nel 2014>.
 
Pomodoro vintage01 gde


IL PUNTO SULLA CAMPAGNA
<La campagna 2013 si sta svolgendo con ritardo rispetto ai tempi dell’anno 2011 e 2012> illustra

Ferrari. <E’ ancora difficile fare previsioni, ma si rileva lentezza nello svolgimento della campagna

imputabile al maltempo primaverile che ha fatto slittare i trapianti con conseguenti ritardi nella

raccolta causati dal maltempo e dalla difficoltà di maturazione del prodotto. Ad oggi la quota del

prodotto consegnato su quanto contrattato si attesta soltanto al 70%. Le condizioni meteorologiche

di settembre hanno aiutato a recuperare. Il Distretto non ha formulato nessuna previsione sulle

quantità che saranno complessivamente raccolte a fine campagna né sul possibile ammanco di

materia prima>

(Distretto del Pomodoro)



Generoso entra a far parte delle referenze della gamma ortofrutta dell'azienda disponibili nel mercato del fresco

Monterenzio (BO),  Frutto del lavoro degli agricoltori Brio, socio di Alce Nero che riunisce più di 100 bio-agricoltori italiani, "Generoso" entra a far parte delle referenze della gamma ortofrutta dell'azienda disponibili nel mercato del fresco e diventa il simbolo dell'estate in tavola: buono, biologico, fresco e di stagione.
Alce Nero, nome di riferimento nel settore del biologico in Italia e nel mondo, allarga la gamma di referenze nel settore ortofrutta arricchendo la sua offerta di frutta e verdura biologica con "Generoso", il pomodoro biologico cuore di bue.
Prodotto dagli agricoltori Brio, soci di Alce Nero, nelle terre di Veneto e Sicilia, "Generoso" viene raccolto tra luglio e settembre e va ad aggiungersi a Pinzimonia, Delicata, Cremoso, Coccola, Vellutata, Piccolino, Giusta, Esmeralda, Rugginella, Crocchia, Rossella, Spicchia e Candido, le referenze Top che compongono la gamma del fresco biologico firmato Alce Nero. L'azienda ha scelto di personalizzare la linea con nomi di fantasia che evocano le caratteristiche sensoriali o le peculiarità d'uso più rappresentative dei singoli frutti e ortaggi proposti, esaltandone le caratteristiche organolettiche e di sapore.

L'ingrediente principe per le insalate, il pomodoro cuore di bue – o semplicemente "cuore di bue" – è l'immancabile protagonista delle tavole estive italiane. Dalla peculiare forma a cuore con grosse e rotonde costolature, "generoso" ha una buccia liscia e sottile di colore verde-arancione e la polpa si presenta carnosa, poco acquosa e con pochissimi semi. Grazie al suo gusto saporito e aromatico, quasi piccante, questa tipologia di pomodoro è ideale per fresche ricette estive a base di verdura fresca ed è un ingrediente d'eccezione per molte preparazioni gastronomiche tipiche della cucina mediterranea.
Il pomodoro è ricco di calcio, fosforo e acido ascorbico e "Generoso", in particolare, deve il suo gusto e i suoi aromi ad una coltivazione rigorosamente biologica, rispettosa dei ritmi e delle risorse della natura, che si sposano perfettamente con l'attenta ricerca e selezione di Alce Nero dei migliori produttori e luoghi di coltivazione.
"Generoso", così come tutta la gamma ortofrutta dell'azienda, non è solo un prodotto biologico, ma anche e soprattutto è buono, perché selezionato e raccolto seguendo la naturale stagionalità. Buono, Biologico, Fresco: questi i tre principi cardine che guidano la selezione dei prodotti agricoli freschi di Alce Nero e una filiera corta, che porta varietà di frutta e verdura biologica tipiche, particolari, sane e gustose dal produttore allo scaffale.

Riconoscibile da un packaging personalizzato, il pomodoro cuore di bue "Generoso" è in vendita nella grande distribuzione in confezioni di 650 g.
(informazione.it - comunicati stampa)

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