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Tre giorni di eventi, degustazioni, convegni e spettacoli dedicati al pomodoro del Nord, un distretto da oltre 2,3 milioni di tonnellate l'anno di materia prima. -

Piacenza, 8 agosto 2015 -

È il pomodoro il grande protagonista di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre 2015, riempirà le vie e le piazze di Piacenza di spettacoli, incontri, ospiti speciali e iniziative golose per celebrare l'eccellenza dell'ingrediente principe della dieta mediterranea. L'Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali.

In passerella non un pomodoro qualunque, ma quello del Nord Italia, che raccoglie nel distretto tra Piacenza, Parma, Cremona, Mantova, Ferrara, Lodi, Alessandria e Pavia il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l'industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Un sistema d'eccellenza che produce e lavora in questo territorio oltre il 50% del pomodoro italiano e che si sviluppa in una rete di circa 50 tra imprese di trasformazione e organizzazioni di produttori, connessi tra loro, dalla raccolta della materia prima nei campi al prodotto finito negli impianti.

Per festeggiare questo primato, OroRosso colora il centro storico di Piacenza con tutte le sfumature del colore della passione. Un viaggio nelle meraviglie del pomodoro attraverso decine di appuntamenti aperti al pubblico in un weekend di divertimento non-stop.
Protagonisti del festival saranno chef stellati con showcooking che attraversano le mille declinazioni del pomodoro in cucina (dalla bruschetta al bloody mary passando, naturalmente, per la pizza e la pasta, in un "matrimonio" celebrato ad hoc); i ristoranti, che per l'occasione proporranno solo menu in rosso per l'intera durata della festa; gli operatori del settore, che sveleranno i segreti della coltivazione e il fascino dei vari processi di trasformazione, dal campo alla tavola; i bambini con laboratori didattici per imparare le proprietà dell'ortaggio.

Ma al centro di tutto saranno soprattutto i visitatori comuni che potranno partecipare gratuitamente a decine di eventi in città e assistere agli spettacoli con parate in costume, show di cucina, degustazioni, mostre, artisti di strada, attori e personalità dello spettacolo.
È il caso, ad esempio, del "Pomodoro alla sbarra", un divertente talk show sotto forma di processo in cui un avvocato difensore tesse le lodi del pomodoro - in particolare quello del Nord - mentre un pubblico ministero conduce l'"accusa", tirando in ballo le proprietà nutritive, il ruolo nella dieta, il suo impiego in alcune delle ricette più amate della tradizione italiana. Entrambi potranno contare su testimoni a favore e contrari e periti di parte, ma alla fine sarà un giudice emettere il giudizio definitivo.

Ma accanto agli spettacoli votati all'animazione e al divertimento, si susseguiranno anche laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell'argomento in ambito nazionale e anche un convegno economico che farà il punto sul mercato interno e l'import/export del comparto agroalimentare con particolare riferimento al conserviero. Solo nel 2014, infatti, il distretto del pomodoro del Nord ha coperto quasi 36mila ettari di terreno coltivato, per un totale di oltre 2,3 milioni di tonnellate prodotte.
Tutte le informazioni sull'evento su www.ororosso.net

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza
Domenica, 02 Agosto 2015 08:33

In anticipo la raccolta del pomodoro

Rispettata la programmazione dell'OI Pomodoro Nord Italia. Calo del 4% rispetto a quanto contrattato. Sono 38.948 gli ettari di superficie coltivata. Qualche timore sulle disponibilità idriche.

Parma 27 luglio 2015 - Si conferma un sostanziale rispetto della programmazione prevista dal contratto quadro nella campagna 2015 del pomodoro da industria del Nord Italia. L'Organizzazione Interprofessionale OI Pomodoro Nord Italia ha fatto il punto della situazione a pochi giorni dall'inizio della campagna 2015, già avviata con le prime raccolte e i primi conferimenti agli stabilimenti di trasformazione, in anticipo rispetto alla tempistica del passato vista la bella stagione.

"Siamo in linea con gli obiettivi di programmazione previsti dalla contrattazione – commenta l'OI -. Infatti dalla elaborazione dei dati relativi alle superfici effettivamente coltivate pervenuti dalle Organizzazioni di produttori del pomodoro, così come previsto dalle regole condivise, emerge una riduzione effettiva delle superfici rispetto a quelle contrattate inizialmente dalle Op del pomodoro associate all'OI, che si è attestata intorno al 4%".

Nel dettaglio le superfici effettive a pomodoro da industria coltivate dagli agricoltori delle Op e cooperative associate all'OI sono pari a 38.948 ettari. Questo dato dimostra che nei campi la produzione attesa è in linea con le richieste avanzate dalle industrie di trasformazione alla stipula dei contratti.

Guardando al dato complessivo delle superfici effettive l'Emilia Romagna si conferma leader nella produzione di pomodoro con il 67,6% delle superfici del Nord Italia (con la concentrazione maggiore nelle province di Piacenza, Ferrara e Parma) seguita da Lombardia (20,9%), Veneto (6,6%) e Piemonte (4,9%).
La produzione biologica – che si concentra soprattutto nelle province di Ferrara e Ravenna – rappresenta il 3,4% del totale, mentre il restante 96,6% delle superfici è coltivato con il metodo della produzione integrata.

Il via alla raccolta
L'OI comunica anche che da pochi giorni è iniziata la raccolta e il conferimento del pomodoro negli stabilimenti di trasformazione, in anticipo rispetto agli anni scorsi vista la bella stagione. Tuttavia non mancano le difficoltà dovute alle alte temperature che stanno provocando stress alle piante e stanno impedendo una maturazione omogenea delle bacche. Apprensione anche per il previsto calo della disponibilità idrica.

(Fonte OI Pomodoro Nord Italia)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015

(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale In fuga dall'abbraccio mortale
2.1 Pasta Che ci fa la pasta al Festival della magia internazionale?
3.1 cereali I dati USDA fanno scattare gli aumenti
4.1 Lattiero caseario A quando la ripresa del settore caseario?
5.1 cereali Meteo e rischio Grexit spingono le materie prime.
6.1 agro mercati Ismea, prezzi agricoli invertono la rotta a maggio
7.1 parmigiano reggiano Reggio Emilia - Prezzo "a riferimento" del latte industriale
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, dopo Harrods con Massimo Bottura da Sotheby's
7.3 giardinaggio Un bel giardino con i piccoli aiutanti di Ferragosto
8.1 export Parmigiano Reggiano, volano le esportazioni USA (+74%)
9.1 pomodoro Pomodoro, danni da grandine. Si temono perdite del 10%.
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.2 eventi made in italy Annunciata la seconda edizione del Eat Drink Love Italian Londra
11.1 e.commerce "Vino", la prima app per conoscerlo e acquistarlo a buon prezzo
11.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 27 2015 COP

Potrebbero essere intorno al 10% le perdite di prodotto rispetto ai quantitativi contrattati. Pesanti danni dovuti alle grandinate di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. Il punto della situazione in un comunicato del tavolo di contrattazione del pomodoro da industria del Nord Italia.

Piacenza -
C'è preoccupazione tra gli operatori della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia per la prossima campagna. Il timore è infatti quello di non vedere rispettato il normale andamento produttivo con perdite che, allo stato attuale, potrebbero aggirarsi, secondo le prime stime, attorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

Il dato è emerso in occasione di un incontro alla corte "La Faggiola" di Piacenza tra operatori delle industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.), per fare il punto sulla situazione del pomodoro da industria relativamente alle superfici effettivamente impiantate, allo stadio fenologico, allo stato fitopatologico ed ai danni causati dagli eventi meteo. All'incontro ha partecipato anche un rappresentante della Regione Emilia-Romagna.

Da una prima stima il calo delle superfici realmente trapiantate potrebbe essere tra il 3 e il 4% rispetto al dato previsto sui contratti. Il dato preciso risulterà dalle dichiarazioni che le O.P. depositeranno all'Organismo Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia dopo il 30 giugno, con la somma delle superfici risultanti dalle domande uniche dei singoli produttori.

Dal punto di vista fenologico le coltivazioni si presentano allo stadio di sviluppo previsto a seconda dell'epoca di esecuzione del trapianto; sussiste l'elevato rischio di infezioni fitosanitarie, in particolare batteriosi sspp e peronospora (Phytophthora infestans) favorite dagli sbalzi termici e dall'umidità dell'ultimo periodo.

In particolare diversi tecnici segnalano, con presenza uniforme sul territorio, forti attacchi di peronospora con danni sulle foglie, sui fusti e, in qualche caso, già anche sui frutti. Si tratta di un'infezione primaria di difficile eradicazione che, oltre agli attuali danni, comporterà la continua presenza di spore facilmente attivabili con queste condizioni climatiche.

E' stata inoltre effettuata una prima stima dei danni provocati dalle grandinate del 14, 19 e 22 giugno che hanno colpito pesantemente le coltivazioni nelle provincie di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. I campi precoci e medio-precoci colpiti sono totalmente distrutti e non verranno raccolti, mentre per gli impianti tardivi occorre, ai fini di una corretta valutazione, verificare la loro capacità di ricaccio vegetativo. In ogni caso si tratta di impianti che hanno perso l'originaria capacità produttiva ed andranno, stagione permettendo, ad una maturazione molto tardiva.

E' forte quindi in tutti gli operatori, la preoccupazione che non possa essere rispettato il normale andamento produttivo della campagna di raccolta con perdite che, alla luce di quanto sopra esposto, potrebbero aggirarsi intorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

(comunicazione a firma dei soggetti della filiera: industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.). Piacenza 29 giugno 2015 )

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 25 21 giugno 2015

 

(in allegato il pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 25 21 giugno 2015

1.1 editoriale Meglio mangiare le corna o la Nutella?
2.1 eventi La tradizione emiliana della pasta di qualità Andalini a "Ferrara the Excelland"
3.1 Lattiero caseario Diagramma piatto per le due principali DOP.
4.1 cereali Cereali in balia dei fattori internazionali tra crisi Greca, Cina e le tensioni sul fronte russo.
5.1 mercati Frumento duro. Segnali incoraggianti dalle prime trebbiature.
6.1 e.commerce Contadini e hi-tech: è la generazione degli agricoltori-informatici
6.2 pomodoro Pomodoro, firmato protocollo d'intesa tra "Nord" e "Sud".
7.1 mais & soia Dati previsionali 2015-2016 - Giugno
8.1 crisi Crisi, in Emilia Romagna perse 1.115 imprese giovani in un anno,
9.1 Expo2015 Il Vino nell'Italia del novecento secondo Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
12.1 promozioni "vino" e partners

 

cibus 25 21giu2015 COP

Un accordo tra Nord e Sud per valorizzare il "pomodoro made in Italy"

Milano  - Firmato un protocollo d'intesa tra Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia e Polo distrettuale del Pomodoro da Industria del Centro Sud per programmare lo scambio di dati e informazioni relative all'attività delle due filiere in modo da valorizzare il Made in Italy.
La firma è avvenuta – ad Expo durante la Settimana mondiale del pomodoro – alla presenza del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina e dell'onorevole Paola De Micheli.
Soddisfazione anche da parte del distretto del Sud: A complimentarsi per l'accordo il ministro Martina.

I contenuti dell'accordo
Come riporta il protocollo le parti si impegnano a definire le modalità di scambio dei dati sulle superfici destinate alla coltivazione del pomodoro da industria, sulle quantità contrattate, sulle quantità consegnate alle imprese di trasformazione e sulle quantità di prodotti ottenuti nella relativa area di competenza. Le informazioni verranno trasmesse in forma aggregata per distretto produttivo e saranno utilizzate per l'elaborazione dei dati nazionali di comparto da veicolare a soggetti esterni.
Saranno inoltre predisposte azioni condivise di comunicazione istituzionale esterna dei dati, in particolare verso gli Organismi Internazionali di rappresentanza (Oeit, Amitom, Wptc).

Per raggiungere questi due obiettivi Oi Nord e polo distrettuale del Sud costituiranno un gruppo di lavoro per arrivare a redigere una bozza di regolamento attuativo del protocollo che sarà sottoposto alla successiva approvazione da parte degli organi statutari di ciascuna delle parti.

"L'Oi del Pomodoro da Industria del Nord Italia – ha aggiunto il presidente del Nord Pier Luigi Ferrari – da anni effettua per i propri soci la raccolta puntuale di informazioni sulle superfici destinate alla coltivazione del pomodoro da industria, sulle quantità contrattate, sulle quantità consegnate alle imprese di trasformazione e sulle quantità di prodotti ottenuti e canali di vendita. Con la firma del protocollo, una volta definitivi le modalità e i tempi, riteniamo utile fornire all'esterno un dato unico nazionale sulle quantità trasformate e sulle produzioni del comparto della trasformazione del pomodoro da industria, anche per contrastare eventuali azioni tendenti a dare un'immagine distorta delle produzioni della filiera".

02 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Firma protocolloo Nord Sud

FIRMA DELL'ACCORDO: Presenti il ministro Martina, il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari, il presidente del Distretto del Sud Annibale Pancrazio e l'onorevole Paola De Micheli.

(Fonte OI Pomodoro Nord Italia 17 giugno 2015)

Progetto POMOD'ORO: Presentato il cortometraggio "Ritorno alle Origini" nello spazio piacentino di Expo Milano 2015. -

Piacenza, 17 Giugno 2015 -

Martedì 15 giugno nello spazio piacentino di Expo Milano 2015, in occasione della Settimana Mondiale del Pomodoro, è stato presentato il cortometraggio "RITORNO ALLE ORIGINI" di Cravedi Produzione Immagini. Si tratta della prima parte del progetto POMOD'ORO, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da ATS Piacenza per Expo 2015.
Un evento importante che ha visto tra i presenti il Sottosegretario all'Economia Paola De Micheli, il Delegato Expo per la Provincia di Piacenza Alessandro Piva ed il Preside della Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica di Piacenza Lorenzo Morelli.

Il progetto POMOD'ORO prevedeva la creazione di un video promozionale in grado di raccontare la filiera del pomodoro e del territorio di appartenenza. Da qui la nascita del corto "RITORNO ALLE ORIGINI", un prodotto interattivo e facilmente fruibile che diventerà il supporto della promozione del Pomodoro piacentino per Expo Milano 2015 in Piazzetta.

Questo il concept del video, secondo il video-maker Gianni Cravedi: "Tradizione e innovazione. Il pomodoro piacentino è mirabile sintesi di un'apparente contraddizione. In questo cortometraggio il racconto della filiera del pomodoro da industria è metafora della storia di una provincia. L'Inglesina figlia di emigrati che torna a scoprire le proprie origini è l'omaggio ai piacentini che si sono fatti onore nel mondo, la narrazione intorno alla tavola è l'occasione per valorizzare le eccellenze del patrimonio enogastronomico. Per arrivare a capire che il pomodoro piacentino non il prodotto di un terreno, ma di un territorio."

Nel progetto POMOD'ORO il territorio piacentino è dunque il protagonista, con i suoi valori legati alle produzioni agroalimentari, alle risorse naturalistiche, colturali e culturali, nonché all'eccellenza nella lavorazione del prodotto, non solo in termini di dimensione ma soprattutto di qualità e sostenibilità.
E poi la cultura della coltivazione, della trasformazione e del rinnovamento tecnologico e sostenibile del pomodoro piacentino, una coltura fortemente presente, economicamente rilevante, tradizionalmente nascosta. Piacenza è la prima città d'Italia come produzione di Pomodoro (6 mln quintali), il primo prodotto nell'export piacentino con una filiera che impiega 5.000 addetti sul territorio provinciale.

Il "valore" economico, sociale e relazionale di una coltivazione tanto significativa, per massa produttiva, fatturato, indotto economico non può essere trascurato e merita una visibilità importante come può essere quella dell'Esposizione Universale.
Tra le finalità del progetto POMOD'ORO, quella di promuovere il territorio piacentino attraverso una delle sue eccellenze a livello mondiale: il mondo del pomodoro mostra infatti al meglio come Piacenza possa essere all'avanguardia nelle nuove tecnologie e allo stesso tempo legata alla terra e alle tradizioni locali, riesce a valorizzare l'attività degli agricoltori piacentini mostrando l'alto livello di qualità e sostenibilità delle nostre coltivazioni e nel contempo a supportare l'industria locale impiegata nel settore.

I videomaker e il cast rid

                                                        I videomaker e il cast

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali: i contenuti del decreto latte preoccupano l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia

Con meraviglia l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia ha appreso dell'uscita del D.L. 5/5/2015 dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali".
Il decreto legge - nato dall'esigenza di dover normare con urgenza il settore lattiero caseario uscito dal sistema delle quote latte - ricomprende al comma 7 dell'articolo 3 disposizioni su tutti gli altri settori agricoli fra cui l'ortofrutta, sia fresca che trasformata, con l'estensione delle disposizioni sulle organizzazioni interprofessionali previste per il latte.

"Il contenuto solleva molti dubbi e perplessità di varia natura – commenta l'Oi - in particolare per la coerenza dell'articolo 3 al Regolamento Ue 1308/2013 che norma le organizzazioni interprofessionali, ma anche per la coerenza con le competenze regionali in questo campo. Tutto questo potrebbe dare adito quanto meno a contenziosi. Il testo – rileva l'Oi - appare insufficiente e non coerente con lo spirito e le norme comunitarie sulle organizzazioni interprofessionali e non tiene conto delle consultazioni che erano state avviate in precedenza con le Regioni e con le filiere produttive, ma soprattutto con le realtà già esistenti, realmente operanti e già riconosciute ai sensi dello stesso Reg (UE) 1308/2013, come quella dell'OI del pomodoro da industria Nord Italia. Il testo non tiene conto inoltre che le OI, quali organizzazioni di integrazione di filiera, sono realtà basate sulla volontà aggregativa delle filiere produttive e che devono essere rispondenti alla reale organizzazione territoriale delle stesse. Già in passato legislazioni inadeguate avevano di fatto bloccato lo sviluppo di Oi efficaci nel nostro Paese".

(fonte OI Pomodoro)

Domenica, 03 Maggio 2015 08:26

Le tante opportunità per il pomodoro.

OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, Dati in linea con gli obiettivi di produzione 2015. Consegnati 163 contratti per la prossima campagna. L'assessore regionale Caselli: "Nel PSR tante le opportunità per il pomodoro"

Parma, Sono 163 i contratti consegnati all'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia per la campagna 2015.

Un dato che fa emergere la tendenza, secondo le primissime indicazioni, verso una conferma dell'obiettivo di una produzione 2015 che si dovrebbe attestare in una fascia di riferimento – secondo quanto previsto dall'Accordo quadro d'area sottoscritto lo scorso febbraio tra la componente agricola e quella industriale – che va da 24.500.000 quintali a 26.500.000 quintali di pomodoro, in linea con le prospettive di un quadro mondiale che prevede un sostanziale equilibrio tra produzione e consumo.

Il dato è stato analizzato dall'Oi nel corso dell'assemblea annuale ospitata alla Corte di Giarola di Collecchio (Parma) e apertasi con un altro dato molto importante, ossia quello del pagamento nei tempi previsti – da parte delle industrie di trasformazione alle organizzazioni di produttori – dei contratti del 2014 e del sostanziale rispetto nei contratti 2015 stipulati tra le parti di quanto definito in sede di Contratto Quadro, dimostrazione di una filiera che rispetta gli impegni assunti.

Poi il confronto tra gli associati – dopo l'approvazione del rendiconto finanziario consuntivo 2014 e il piano finanziario preventivo 2015 – si è spostato sull'analisi delle prospettive della prossima campagna.

"In base ai contratti stipulati e depositati entro la scadenza di marzo – spiega l'Oi – sono iniziate le fasi di preparazione delle piantine di pomodoro e del loro trapianto in campo.
Fino ad ora sono stati rispettati gli obiettivi della programmazione.
Ma affinché si resti su questa linea è necessario fare attenzione al rispetto dei calendari di semina per evitare un'eccessiva concentrazione di prodotto in determinati momenti della campagna".

Ospite dell'assemblea l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Simona Caselli che ha sottolineato l'importanza di un organismo come l'Oi che "va presentato in modo strutturato in Europa" e ha poi ricordato quanto il Psr dell'Emilia Romagna possa valorizzare questa realtà anche attraverso "i gruppi operativi per l'innovazione e per la cooperazione, al fine del miglioramento della competitività e sostenibilità e il supporto alla valorizzazione di prodotti e sottoprodotti".

Ora l'Oi guarda con grande attenzione anche all'imminente avvio di Expo. "Vogliamo essere protagonisti di questo appuntamento che rappresenta una grande occasione per la nostra filiera – ha dichiarato il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari -. Abbiamo aderito alla Settimana mondiale del pomodoro che si terrà dal 14 al 21 giugno e faremo tutto quanto possibile per valorizzare il pomodoro da industria, componente essenziale e qualificante del made in Italy".


(OI Pomodoro 24/4/2015)


OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: notizie positive dalla verifica dei pagamenti 2014.

Parma - Dovranno essere consegnati entro il 4 marzo i contratti stipulati per la campagna 2015 del pomodoro da industria del Nord Italia.

Questa la decisone presa dal comitato di coordinamento dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia a seguito del raggiungimento dell'accordo che porterà alla firma del Contratto quadro d'area per il Nord Italia da parte dei rappresentanti della componente agricola e della componente industriale.

Come previsto dalle regole condivise dell'Oi, infatti, la data di consegna dei contratti è stata fissata dopo tre settimane dal raggiungimento dell'Accordo d'Area dello scorso 11 febbraio.

Tra le note positive emerse nella seduta del comitato anche quella riguardante la verifica dei pagamenti della materia prima relativamente alla campagna 2014 all'interno della filiera. 

(OI Pomodoro Nord Italia 16 febbraio 2015)