Una Pasqua ben poco serena. Cereali, tra alti, bassi e alti ancora in attesa di USDA. E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna. Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia. cereali, mais e soia- tendenze.
SOMMARIOAnno 15 - n° 12 27 marzo 2016
1 .1 editoriale Pasqua ben poco serena.
2.1 buona pasqua! Gli Auguri di una Serena Pasqua a tutti i nostri affezionati lettori.
3.1 cereali Cereali. Tra alti e bassi in attesa dell'USDA del 31 marzo
4.1 Lattiero Caseario Latte sempre più in rosso.
5.1 cereali tendenze Ismea, tendenze e dinamiche recenti dei cereali
5.2 mais soia tendenze Ismea, mais, soia. Tendenze e dinamiche recenti
6.1 Novità Parmigiane E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna.
6.2 biologico italiano Valfrutta, lancia la nuova alinea di legumi italiano Bio
7.2 mucca pazza Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia
8.1 mais e soia Mais e Soia: marzo 2016 - USDA rivede al ribasso le scorte del Brasile
9.1 Cereali Cereali. Balzo in avanti dei prezzi in attesa dell'USDA.
10.1 pomodoro Pomodoro da industria. Export record per 1,5 miliardi.
11.1 promozioni "vino" e partners
(in allegato il file completo scaricabile - pdf)
L'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, convocherà a Mantova il Tavolo latte per affrontare tre temi: il ritiro del prodotto alla stalla, la gestione dell'emergenza aflatossine e le misure del Programma di sviluppo rurale (Psr) destinate all'agroindustria.
Milano 18 marzo 2016 (Lnews - Milano)
"Ho invitato a partecipare le organizzazioni sindacali di rappresentanza, il mondo cooperativo, Assolatte e l'Aop Latte Italia per affrontare tre questioni che ritengo essere molto urgenti - ha annunciato Fava -. Non affronterò, però, il tema del prezzo, che è su un tavolo nazionale al ministero delle Politiche agricole, con i risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi".
Ad impensierire l'assessore lombardo è l'incognita del ritiro del latte nelle stalle. "Una preoccupazione - afferma Fava - condivisa col collega del Veneto, Giuseppe Pan, perché è molto forte il timore che nei prossimi giorni a molti allevatori venga sospeso il ritiro di latte; per questo ho deciso di riunire tutti gli operatori per capire se ci sono rischi concreti in questo senso e come si possono affrontare".
Altro tema che sarà affrontato è quello delle aflatossine."Regione Lombardia ha predisposto un piano di controllo straordinario, per garantire la stragrande maggioranza dei produttori corretti e allo stesso tempo i consumatori. Al Tavolo illustrerò agli addetti ai lavori tutte le azioni che verranno messe in campo". In agenda anche le misure per l'agroindustria nell'ambito del Psr. "Ricevo da più parti sollecitazioni per l'apertura dei bandi relativi alle misure per l'agroindustria nel comparto lattiero caseario - ricorda Fava - e al Tavolo ripeterò quanto già affermato in passato e cioè che non intendo, durante la mia gestione, concedere soldi pubblici a soggetti che poi lavorano latte straniero".
Al tavolo l'assessore Fava spiegherà con quali modalità intenderà aprire le misure e la tempistica, "che potrebbe essere molto rapida come potrebbe non esserlo altrettanto, a seconda delle risposte che avrò dal mondo dell'industria".
(Lombardia Notizie)
Cereali, un fine settimana al cardiopalma. Latte, dalla stalle alle stalle. Vino, torna a crescere la vendita nei supemercati. Aifa, ritira lotti di Procalin e Mucosalin. Cresce l'export di qualità.
SOMMARIO Anno 15 - n° 10 13 marzo 2016 (Scaricabile in pdf da Allegati")
1.1 editoriale ISTAT, più lavoro nel 2015. Solo una boccata d'ossigeno?
3.1 cereali Cereali. Segnali ripresa
4.1 cereali Cereali. Giornata al cardiopalma dopo l'intervento di Draghi
5.1 Lattiero Caseario Latte, dalle stalle alle stalle!
6.1 Vino e mercati Torna a crescere il vino venduto nei supermercati
7.1 salute omeopatia AIFA, ritirati lotti prodotti omeopatici "PROCALIN" e "MUCOSALIN".
7.2 export L'export di qualità cresce e apre a nuovi mercati
9.1 mercati Rapporto "AgrOsserva" sul IV trimestre 2015
11.1 vino I vini dell'Emilia Romagna volano al Prowein di Düsseldorf.
12.1 turismo L'Emilia Romagna a Children's Tour
13.1 promozioni "vino" e partners
Nel comparto lattiero caseario solo il Parmigiano Reggiano mostra segnali di vivacità guadagnando terreno settimana dopo settimana. Il Burro e la panna sono in caduta libera e il latte spot alterna settimane di stasi con flessioni negative.
di Virgilio Parma 24 febbraio 2016
LATTE SPOT La settimana che si è appena conclusa ha lasciato invariati i listini del latte spot confermando un tracciato a scale alternando flessioni negative e conferme di valori quasi ogni settimana.
"Il mercato del latte è in piena défaillance - ha commentato il 19 febbraio scorso Giorgio Mercuri (Alleanza Cooperative). Perché non ce la fa ad assorbire l'eccesso di produzione del 5%, determinato dalla fine delle quote latte, e perché contemporaneamente ha subito gli shock dell'embargo russo, la diminuzione dell'export verso la Cina e la caduta dei consumi nazionali che a gennaio ha fatto registrare un -10%."
Il crudo nazionale conferma perciò i listini precedenti (29,90 - 31,96€/100 litri di latte) così come pure il latte intero pastorizzato estero (Germania Austria) con prezzo compreso tra 24,74 - 26,29€ /100 litri di latte mentre ha registrato una sensibile riduzione del 7,69% il latte scremato pastorizzato estero (11,90-12,94/ 100 litri di latte)
BURRO E PANNA Non c'è pace per il burro che continua inesorabilmente a perdere quotazione settimana dopo settimana. Altri 5 centesimi ceduti alla borsa milanese in quest'ultima settimana di febbraio per tutte le tipologie trattate e 6 cent per la crema a uso alimentare (40% mg). 5 centesimi perduti anche a Parma dallo zangolato che toccherà verosimilmente quota 1€/kg il prossimo venerdì seguendo quanto registrato alla borsa merci reggiana nella seduta di ieri mattina..
Borsa di Milano 22 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,45€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,60€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,60€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg.
Borsa Verona 22 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,22-1,27 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 19 febbraio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,05 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 23 febbraio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,00 - 1,00€/kg.
GRANA PADANO Inalterati da sei settimane consecutive i listini del Grana Padano. Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO In totale controtendenza il Parmigiano Reggiano che, settimana dopo settimana, guadagna qualche centesimo. Addirittura il 24 mesi di stagionatura, dopo quattro settimane di stasi, ha ripreso quota anch'esso guadagnando 5 centesimi alla pari del 12 mesi.
Nello specifico quindi il 12 mesi si è riposizionato tra 8,15 e 8,55€/Kg. e il 24 mesi si è mosso tra 9,20 e 9,55€/Kg
Latte, Mercuri (alleanza cooperative): Eccesso di produzione e mercato al ribasso. A gennaio -10% di domanda interna. Aperto tavolo di confronto della cooperazione.
Roma - "Il mercato del latte è in piena défaillance. Perché non ce la fa ad assorbire l'eccesso di produzione del 5%, determinato dalla fine delle quote latte, e perché contemporaneamente ha subito gli shock dell'embargo russo, la diminuzione dell'export verso la Cina e la caduta dei consumi nazionali che a gennaio ha fatto registrare un -10%. Per questo a fine mese la cooperazione italiana – che rappresenta il 70% della materia prima nazionale - aprirà un confronto per reagire al cedimento del settore".
Lo ha detto il presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane agroalimentari, Giorgio Mercuri, che ha aggiunto: "A soffrire di più sono le aziende ben strutturate, che negli anni hanno fatto investimenti importanti e che ora faticano a sostenere quei costi; per questo occorre invertire la tendenza e individuare nuovi strumenti che portino alla riduzione delle produzioni e che possano agevolare il superamento di questo momento di fortissimo squilibrio tra domanda e offerta. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere le imprese, per cui sarebbe opportuno prevedere anche misure in grado di legare il prezzo del latte al valore del mercato dei formaggi Dop e garantire così una giusta remunerazione, come peraltro espressamente previsto dal regolamento comunitario sulla regolamentazione dell'offerta di tali prodotti".
Mercuri ha poi annunciato che la cooperazione ha aperto un confronto all'interno dei propri organi per arrivare entro pochi giorni alla definizione di alcune proposte concrete: "È in agenda – ha detto - un incontro del coordinamento settoriale dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, per definire le strategie finanziarie e le misure strutturali oltre che per dare risposte concrete al comparto". Un confronto interno che nasce anche in seguito a quanto espresso dal presidente di AOP Latte Italia (associazione delle organizzazioni di produttori), Carlo Mizzi, dopo l'ultimo Cda della realtà cooperativa che vale il 10% della produzione nazionale e rappresenta 1000 soci.
Con 27.550 allevamenti (pari al 68% del totale in Italia) e circa 700 imprese cooperative che raccolgono il 70% della materia prima nazionale (quasi 7 milioni di tonnellate di latte), la cooperazione contribuisce al sistema lattiero-caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro (export all'11%), che corrisponde al 45% del fatturato complessivo della filiera. Un valore, quest'ultimo, che esprime il 19% del fatturato globale della cooperazione agroalimentare.
(Alleanza Cooperative 19 febbraio 2019)
Cereali, mercati in catalessi. latte, ancora crisi. Vino, cresce del 22% l'export dei vini toscani. Nuove IGP, tocca ai cappellacci ferraresi. Cirio cresce nel Regno Unito. Editoriale: Epidemia si o epidemia no, Zika contro meningite.
SOMMARIO Anno 15 - n° 06 14 febbraio 2016
1.1 editoriale Epidemia Si, Epidemia No. Zika contro meningite
3.1 cereali Cereali, in balia dei flutti finanziari
4.1 Lattiero Caseario Ancora stato di crisi per il latte e i suoi derivati.
5.1 prezzo del latte Prezzo "a riferimento" del latte industriale. III quadrimestre 2014
5.2 eventi vino Il 50° Vinitaly dedica a Giacomo Tachis una degustazione storica dei suoi vini
5.2 nomine E' Francesco Zambonini il nuovo responsabile della Zona CIA di Reggio Emilia
6.1 vino L'export dei vini toscani cresce del +22%
7.1 energia e cooperazione Power Energia, cresce ancora la base sociale
7.2 nuove IGP IGP ai Cappellacci di zucca ferraresi
8.1Cereali Cereali, mercati in "catalessi"
9.1 eventi Le varie identità del Parmigiano Reggiano
9.2 export Export, non si arresta il boom dei prodotti Cirio in Regno Unito. +20%
10.1 eventi L'agricoltura Urbana sposa la creatività e diventa arte
11.1 promozioni "vino" e partners
Latte: accordo su sistema di indicizzazione del prezzo e firmato decreto per ripartizione dei 25 milioni di euro Ue agli allevatori. Il meccanismo di indicizzazione del prezzo del latte.
Roma - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta a Roma la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall'accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero a novembre. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell'industria, delle cooperative e della grande distribuzione.
È stato definito il sistema base di indicizzazione del prezzo del latte, attraverso un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell'andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero. L'industria lattiera ha confermato l'impegno a definire un modello di contratto standard e di promuovere tra i propri associati l'utilizzo degli indici elaborati sul sistema base nei contratti che verranno stipulati per l'acquisto di latte.
Per quanto riguarda i 25 milioni di euro previsti per il settore zootecnico dall'intervento straordinario europeo, il Ministro Maurizio Martina ha firmato il decreto per la ripartizione degli aiuti diretti alle imprese di allevamento per il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016. L'impatto stimato della misura è di 1 centesimo per litro di latte venduto alla stalla. Il decreto è stato già trasmesso ad Agea per l'erogazione dei contributi a circa 36 mila allevatori.
Al tavolo la Grande distribuzione ha presentato un programma delle attività di promozione straordinaria dei prodotti lattiero caseari italiani, che sarà caratterizzata dall'utilizzo di un marchio che consenta di individuare in maniera chiara e omogenea i prodotti lattiero caseari di origine 100% italiana sugli scaffali.
"Continuiamo a lavorare concretamente - ha detto il Ministro Maurizio Martina - per sostenere tutto il sistema lattiero caseario italiano. Dopo l'accordo di novembre, siamo passati alla fase operativa, mantenendo gli impegni presi per interventi strutturali, a partire dalla definizione del meccanismo di indicizzazione del prezzo. Un punto centrale, atteso da anni, per tutelare meglio il reddito dei nostri allevatori, tenendo in considerazione parametri reali come i costi di produzione. La collaborazione tra le componenti della filiera va avanti e può diventare un fattore determinante per la ripresa del settore. Ora sarà importante applicare le decisioni prese e rispettare la durata minima dei contratti che deve essere di almeno un anno. Sul fronte degli aiuti europei, ho firmato il decreto di ripartizione dei 25 milioni di euro che Agea provvederà a erogare già dalle prossime giornate. C'è tanto da fare, ma stiamo gettando le basi per rendere più competitivo questo comparto strategico. Al primo posto viene la giusta remunerazione del lavoro dei nostri allevatori".
IL MECCANISMO DI INDICIZZAZIONE DEL PREZZO DEL LATTE
Il sistema base elaborato da Ismea prende in considerazione 4 gruppi di riferimento selezionati:
1- prodotti a medio-bassa stagionatura (Provolone Val Padana fresco e maturo, Mozzarella, Gorgonzola, Italico)
2- prodotti a elevata stagionatura (Parmigiano Reggiano e Grana Padano in vari gradi di stagionatura)
3- prodotti esteri (Latte scremato in polvere Francia, Oceania e Germania, Edamer Germania, Latte intero in polvere Germania)
4- input di produzione (mais, farina di soia, sorgo, crusche, farinacci).
All'interno delle 4 componenti sono stati scelti i primi 5 prodotti con il coefficiente più alto, per un totale di 20 prodotti. L'ampiezza dei panieri e la loro articolazione rappresenta un elemento importante in termini di stabilità dell'indicatore in quanto evita che fluttuazioni impreviste o indotte di singoli componenti possano determinare variazioni consistenti. Il sistema individuato è:
- oggettivo, in quanto elaborato attraverso l'applicazione di tecniche statistiche che escludono ogni criterio di soggettività nella scelta dei parametri di ponderazione e dei prodotti che compongono i singoli componenti;
- affidabile, perché costruito attraverso l'individuazione di fonti non influenzabili dalle parti in causa; con un aggiornamento dei dati immediato (il mese successivo a quello di riferimento) e continuativo;
- articolato, in modo da comprendere tutte le variabili in grado di influire su costi di produzione del latte e i suoi derivati e sufficientemente complesso da non subire "shock" da parte di fluttuazioni repentine e improvvise di prezzi puntuali.
- neutrale, in quanto elaborato e implementato da una parte terza al sistema di contrattazione;
- trasparente, in termini di disponibilità dei dati di partenza, delle elaborazioni e dell'indice stesso.
(Mipaaf - Ufficio Stampa Roma, 28 gennaio 2016)
Latte e derivati in crisi profonda. Cede il burro su tutti i fronti e crolla il latte spot. Se l'ultimo mese ha riportato il sorriso sui volti dei produttori di Parmigiano Reggiano e in parte anche dei padanisti, al contrario i produttori di latte hanno ben ragione di lamentarsi.
di Virgilio 23 dicembre 2015
LATTE SPOT Profondo rosso. Il latte spot crolla nell'ultima settimana del 2015. Il latte scremato spot di provenienza estera addirittura cede quasi il -30% nelle ultime 5 settimane. Più contenuta la perdita del latte crudo spot nazionale che, nella settimana in corso, cede il -1,49% mentre il pastorizzato spa di provenienza estera lascia sul campo il -6,67%. Nello specifico, le quotazioni scaligere, delle tre merceologia, sono così riassumibili:
- latte crudo spot nazionale: 32,99 - 35,05 €/100lt. latte
- latte pastorizzato spot estero: 27,84 - 29,90 €/100lt. latte
- latte scremato pastorizzato spot estero: 11,39 - 13,46 €/100lt. latte.
BURRO E PANNA Indietro tutta. Unica nota positiva è il mantenimento del valore della panna di centrifuga a uso alimentare quotata a Verona che mantiene il prezzo delle ultime otto settimane. Tutti gli altri prodotti oggetto di analisi sono in arretramento di 5 centesimi e addirittura -10 centesimi perduti dalla crema milanese.
Borsa di Milano 21 dicembre:
BURRO CEE: 2,75€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,42€/Kg.
Borsa Verona 21 dicembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 18 dicembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 22 dicembre
BURRO ZANGOLATO: 1,30 - 1,30€/kg.
GRANA PADANO Continua la leggera crescita del Grana Padano. Ancora +5 centesimi al chilo guadagnati sia dal 9 che dal 15 mesi e oltre di stagionatura. In particolare:
9 mesi: 6,45 - 6,55 €/Kg
15 mesi: 7,20 - 7,85/kg.
PARMIGIANO REGGIANO Mercato euforico per il re dei formaggi. + 10 centesimi guadagnati dal 12 mesi e ben +15 centesimi dal 24 mesi. Una cavalcata che porta a valorizzare i magazzini a vantaggio di coloro che hanno creduto nella ripresa tanto agognata.
12 mesi: 7,85 - 8,15 €/kg.
24 mesi: 9,05 - 9,35 €/kg.
Non accenna a rallentare la crisi del latte. Ancora in discesa, per la quarta settimana consecutiva, i listini del latte spot. Burro e crema stazionari. Le prossime festività dovrebbero contribuire a fare recuperare quotazioni al Parmigiano Reggiano.
di Virgilio Parma, 9 dicembre 2015
LATTE SPOT Non s'arresta la caduta del latte. Alla borsa scaligera il latte crudo spot nazionale replica la flessione della scorsa settimana e consolida la flessione negativa che ormai prosegue da un mese (-2,17%). Analogo andamento ha riguardato anche il latte intero pastorizzato di provenienza estera (-2,36%) mentre è precipitato (-11,11%) il latte scremato pastorizzato spot estero. Nello specifico quindi il latte nazionale si è collocato tra 34,02 e 35,57€/100 litri di latte, l'intero pastorizzato spot estero tra 31,45 e 32,48€/100 litri e infine lo scremato estero 16,04-17,08€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Nessuna quotazione rilevata a Milano lo scorso lunedì 7 dicembre. Invece, come era prevedibile, a Parma lo zangolato ha ceduto 5 centesimi adeguando quindi il listino alla quotazione di Reggio Emilia di martedì scorso. Invariato il listino veronese relativamente alla crema a uso alimentare.
Borsa di Milano 30 novembre:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,95€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.
Borsa Verona 7 dicembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 4 dicembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 01 dicembre
BURRO ZANGOLATO: 1,35 - 1,35€/kg.
GRANA PADANO Nessuna quotazione a Milano e perciò sono confermati, almeno formalmente, i listini della scorsa settimana.
Per memoria riportiamo le ultime quotazioni rilevate: 6,35-6,45 €/kg per il 9 mesi di stagionatura e 7,10-7,75 €/kg per il 15 mesi e oltre di invecchiamento.
PARMIGIANO REGGIANO Vitalità ritrovata in extremis per il Re dei formaggi. Ulteriori 10 centesimi guadagnati dal 24 mesi di stagionatura e solo 5 per il 12 mesi di invecchiamento.
Nello specifico, alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato quotato 7,70-8,00€/Kg e il 24 mesi di stagionatura tra 8,80 e 9,10€/Kg.
Santandrea (Coordinatore Vino - Alleanza Cooperative Italiane): Dossier Etichettatura banalizza il nostro patrimonio vitivinicolo. "Ci auguriamo – ha concluso - che dopo l'incontro con De Castro, il Commissario Hogan sappia ascoltare e farsi interprete presso gli uffici della direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea
Roma, 25 novembre 2015)
"Fa ben sperare l'incontro avvenuto tra Paolo De Castro, coordinatore del gruppo S&D della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, e Phil Hogan, Commissario europeo all'agricoltura". Queste le parole con cui il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, ha commentato la notizia del colloquio tra i due big dell'agricoltura europea avvenuto ieri presso la sede del Parlamento europeo a Strasburgo.
"Sappiamo – ha proseguito Mercuri - che tra i temi discussi da De Castro e Hogan vi sono alcuni dossier determinanti per la cooperazione, come la tutela dei vini identitari, ovvero tutti quei vini che prendono il nome dal vitigno, sul quale segnaliamo una forte preoccupazione del mondo della produzione per il rischio liberalizzazione paventato dall'esecutivo comunitario e che dobbiamo assolutamente scongiurare, i programmi di frutta, latte e verdura nelle scuole e l'atto delegato relativo alle AOP per il settore ortofrutticolo. Tre settori, quelli del vino, dell'ortofrutta e del lattiero-caseario, che per la cooperazione italiana valgono circa 20mld di euro l'anno. L'augurio – ha concluso Mercuri – è che il Commissario Hogan dimostri su questi temi la stessa sensibilità e capacità di ascolto con cui mesi fa decise di affrontare l'embargo russo".
Per la coordinatrice del settore vitivinicolo dell'Alleanza delle Cooperative italiane, Ruenza Santandrea: "Quello che arriva da Strasburgo è un primo segnale positivo per bloccare il dossier di riforma delle regole di etichettatura dei vini europei, tra le cui pieghe si nasconderebbe il pericolo di una vera e propria banalizzazione di alcuni dei principi su cui si regge la forza del nostro settore vitivinicolo. Queste misure – ha proseguito Santandrea - rischiano di vanificare il lavoro di anni nella promozione e nella valorizzazione di alcune tra le più importanti produzioni vitivinicole italiane e con esse le economie di quelle aree. "Ci auguriamo – ha concluso - che dopo l'incontro con De Castro, il Commissario Hogan sappia ascoltare e farsi interprete presso gli uffici della direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea delle ragioni di quel mondo produttivo che ha trovato nel binomio biodiversità – territorio il proprio modello di business". Nel 2014 il settore vino della cooperazione – che rappresenta il 58% della produzione nazionale - ha generato un fatturato di 4,3mld di euro, di cui 1,8mld provenienti dalle esportazioni.