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Anche quest'anno, Tutti Matti Sotto Zero chiama a raccolta grandi e piccini sotto il tendone del parco della Cittadella di Parma. La rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma prpone un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. 

Gli spettacoli, quasi tutti esuriti, sono in programma sino a Domenica 6 gennaio. 

Mercoledì assistito ad Abaque del Cirque Sans Noms - guarda le FOTO - che ha entusiasmato il pubblico con acrobazie, musica e giocoleria regalando un’atmosfera magica, antica e un po’ cinematografica

Ieri invece, Giorgio Bertolotti con Juri the cosmonaut ha invitato tutti i presenti ad accompagnarlo in un viaggio intergalattico, sorprendente e pieno di imprevisti. Protagonista un esploratore, un cosmonauta interstellare alla scoperta di nuovi pianeti e nuove forme di vita, un eroe coraggioso. Juri è anche un uomo solo, che ha paura, che sogna e si perde, ma è soprattutto un clown. Juri The Cosmonaut è un inno alla lentezza e alla leggerezza, alla solitudine e all’eroismo; un inno al desiderio in assenza di gravità, che ci spinge alla ricerca di incontri e emozioni.

Per tutti a partire dagli 8 anni

Durata: 60 minuti

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Dopo i grandi successi delle ultime quattro edizioni, anche quest'anno, Tutti Matti Sotto Zero sta chiamando a raccolta grandi e piccini sotto il tendone del parco della Cittadella. La rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma prpone un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. 

Gli spettacoli, quasi tutti esuriti, sono in programma sino a Domenica 6 gennaio. Ieri è stata la volta di Cirque Sans Noms che ha entusiasmato il pubblico con acrobazie, musica e giocoleria regalando un’atmosfera magica, antica e un po’ cinematografica. Uno spettacolo ricco di talento e creatività, in cui è la musica dal vivo a condurre il gioco.

 

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Lunedì 7 gennaio, in occasione del 222° anniversario della nascita del Tricolore, apertura straordinaria del Museo dove trovate esposti documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera nazionale e alle diverse forme che assunse fino alla fine dell'epoca napoleonica.

Cerimonia del 7 gennaio 2019

Dalle ore 10.30 alle ore 10.40
Suonata a distesa della Campana Civica

Ore 11.00 – Piazza Prampolini
Inizio Cerimonia alla presenza della Massima autorità, delle Autorità civili e militari e della Guardia civica
Onori al Presidente della Massima autorità
Alzabandiera Esecuzione dell'Inno Nazionale

Ore 11.30 – Sala del Tricolore, Piazza Prampolini
Lectio 'Le leggi della Costituzione' con Giuseppe Caliceti
Cerimonia di consegna della Costituzione Italiana a delegazioni di studenti in rappresentanza delle scuole reggiane
(ingresso ad invito)

Ore 12.00 – Teatro Ariosto, Piazza della Vittoria

Intervento della Presidente del Senato della Repubblica Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo necessario accreditamento entro le ore 12 di venerdì 4 gennaio 2019 presso l'URP-Ufficio Relazioni con il Pubblico, via Farini 2/1.Saluti di Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia
Giorgio Zanni Presidente della Provincia di Reggio Emilia
Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia Romagna

 

Iniziative collaterali

7 gennaio

Ore 17.00 – Aula Magna 'Pietro Manodori' dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, viale Allegri 9
Convegno "Lazzaro Spallanzani. Un geniale scienziato reggiano"
Promosso da Rotary Club Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia
Ore 15.00 -18.00 – Museo del Tricolore, piazza Casotti 1Apertura straordinaria del Museo del Tricolore

6 gennaio

Ore 16.00 – Museo del Tricolore piazza Casotti 1
Una Bandiera. Una Storia.
Visita guidata alla scoperta dei 222 anni del Tricolore.
A cura di Chiara Pelliciari e Licia Galimberti
Ore 17.00
Bianco, Oro e Tricolore
Quintetto di Ottoni Fivessence Brass in Concerto
Promosso da Lions Club Reggio Emilia Host Città del Tricolore, con il patrocinio del Comune di Reggio EmiliaDal 12 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019 – Banca d'Italia, piazza Martiri 7 Luglio
Mostra 'Il Viaggio della Costituzione'
Orari di apertura della mostra: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18 – 25/26 dicembre e 1 e 6 gennaio: ore 15-18.

Info

Segreteria organizzativa Comune di Reggio Emilia - piazza Prampolini 1
tel. 0522 456211 - 456170 - fax 0522 456645
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Premio Touring Club Italiano - Cultura&Turismo a Castelli del Ducato per la regione Emilia-Romagna. La consegna nella sede del Museo della Bilancia di Campogalliano in provincia di Modena. 

Si è chiuso con un risultato importante il 2018 per il territorio emiliano. Il Touring Club Italiano assegna il premio Touring Club Italiano - Cultura&Turismo 2018  “segnalato dalla Giuria” per l’Emilia-Romagna al Club di Prodotto Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Il riconoscimento, frutto di una selezione della giuria, è assegnato dal Corpo Consolare dell’Emilia-Romagna del Tci – con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, al circuito di 31 manieri, 15 Alloggi tra Antiche Mura e una ricca rete di monumenti e luoghi d’arte aderenti alla rete d’arteCastelli, rocche, fortezze, regge e manieri sono moderni raccontafiabe per un viaggio infinito nel mistero del tempo attraverso diverse epoche dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento.

“L’assegnazione del riconoscimento ha come motivazione la volontà espressa da Castelli del Ducato di unire in un'unica realtà di gestione l’offerta turistica di un territorio vasto all’interno dell’Emilia e comprendente ben 5 Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano. Si riconosce anche il grande valore di un’offerta turistica accessibile e della varietà delle proposte di visita e soggiorno che permette il potenziale coinvolgimento di un referente/mercato assai vasto e completoCon i complimenti del Tci e un augurio di successo per ogni vostro impegno futuro”: così Pier Luigi Bazzocchi Console regionale dell’Emilia-Romagna del Touring Club Italiano.

Il premio verrà consegnato nel 2019 nella sede del Museo della Bilancia di Campogalliano in provincia di Modena.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO: apertura straordinaria del Museo del Tricolore a Reggio Emilia

Reggio Emilia con la Sala Tricolore – fa parte del portale dei Castelli del Ducato. Lunedì 7 gennaio, in occasione del 222esimo anniversario, si svolgeranno numerose iniziative collaterali alla cerimonia ufficiale e sarà possibile visitare la Sala del Tricolore ed il Museo del Tricolore in piazza Prampolini.

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Sabato, 29 Dicembre 2018 08:55

Tutti matti sotto zero con gli Zampanos - Foto

Dopo i grandi successi delle ultime quattro edizioni, ritorna Tutti Matti Sotto Zero, rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma. Proposta originale e molto amata dal pubblico, Tutti Matti sotto Zero da 5 anni raccoglie sotto i tendoni allestiti ogni anno in alcuni dei luoghi più significativi della città (Piazzale della Pilotta, Parco della Cittadella, Spazio Wopa), migliaia di spettatori, grazie a un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. Una programmazione popolare che porta in città un'atmosfera di festa nel periodo dell'anno dedicato alla famiglia e allo stare insieme.

Zampanos LE PETIT CERCLE BOITEUX DE MON IMAGINAIRE - prima nazionale

La compagnia francese Zampanos porta sotto al tendone più piccolo del mondo un immaginario fatto di minute sculture e bizzarri personaggi: in pista artisti fatti di fil di ferro e di legno, con qualche complice peloso e di piume (Boudu il cane, Irène la gallina e Krakos il topo). Davanti agli spettatori, raccolti nel "piccolo cerchio zoppo" del titolo, si materializza un universo poetico e divertente, popolato da un clown tenero e impacciato, da una donna cannone e da molte altre creature. Circo o marionette, poco importa il genere: tutti saranno conquistati da questo spettacolo, dal suo umorismo delicato e toccante.

(Foto di Francesca Bocchia) 

 

 

 

 

 

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Questa mattina, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore alla Cultura Michele Guerra e di un folto pubblico, ha riaperto le sue porte il Castello dei Burattini – Museo Giordano Ferrari di Parma.

Il museo civico cittadino, che rappresenta la più importante raccolta italiana riguardante il teatro d'animazione, inaugura un percorso espositivo completamente rinnovato, consistente ad oggi in quasi 3500 pezzi, che consentirà ai visitatori di conoscere materiali nuovi mai esposti, organizzati e suddivisi in base ai fondi di provenienza, tra i quali alcuni pezzi della Collezione Bompiani, donata, nel corso del 2018, al Comune di Parma da Anna Vittoria e Giorgio Bompiani, oltre a materiali recentemente ritrovati e restaurati della Collezione Ferrari.

Durante il periodo di chiusura, oltre al nuovo allestimento, sono state svolte le operazioni di manutenzione di tutti i materiali appartenenti alla struttura: burattini, marionette, pupazzi e oggetti di scena sono stati inseriti in apposite bolle in anossia, ossia in assenza di ossigeno, per più di tre settimane in modo da debellare qualsiasi tipo di insetto presenti nei materiali stessi. 

Le operazioni di disinfestazione e di riallestimento sono state realizzate grazie anche al contributo della Regione Emilia Romagna e all’IBC - Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia- Romagna.

PROGRAMMA SPETTACOLI 27 - 31 DICEMBRE
 
  • 27 dicembre, ore 15.00: la compagnia I Burattini dei Ferrari presenta Il Castello degli spaventi
  • 29 dicembre, ore 15.30: la compagnia I Burattini dei Ferrari presenta La Favola delle Teste di Legno
  • 31 dicembre, ore 15.00: la compagnia Teatro Medico Ipnotico di Patrizio Dall'Argine e Veronica Ambrosini presenta Il piccolo Verdi

Tutti gli spettacoli sono gratuiti. Non vengono accettate prenotazioni.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma

Di Nicola Comparato - Il nome dell'attuale regione Basilicata, che ha Potenza come capoluogo e Matera come seconda città di provincia, risale al XIII secolo, dal greco "Basilikos", funzionario del re, termine utilizzato per indicare i governanti bizantini. Tuttavia in epoca romana, questo territorio veniva chiamato Lucania, toponimo probabilmente derivato dal nome del popolo che abitava queste terre, i Lucani, ma forse anche dal termine latino lucus o dal greco lykos (Bosco e Lupo).

E da qui il termine "lucano" per definire gli abitanti della Basilicata, termine che amano e preferiscono di gran lunga piuttosto che "Basilischi" o ancor peggio "Basilicatesi".

La Lucania è anche una terra di leggende, streghe e lupi mannari, e oggi, ne narreremo una proprio collocata nel periodo natalizio. La leggenda del "Lupo Mannaro di Rotondella".

Rotondella è un villaggio situato lungo la costa Jonica in provincia di Matera, denominato "Balcone dello Jonio" per la sua posizione geografica. La leggenda narra, come ci riporta Rudy Marranchelli esperto del territorio ove è ambientata la storia, che il 24 dicembre e a Rotondella tutto è pronto per celebrare la vigilia di Natale. Pupazzi di neve, alberi di Natale, luci e decorazioni. Il paese è in festa, ma non tutti partecipano ai festeggiamenti. Chiuso dentro una piccola casetta situata presso il Canale Ruggero, il lupo mannaro ne sta in disparte, isolato dal resto della popolazione.

"Nei piccoli borghi lucani, in un passato non molto lontano, - narra Rudy Marranchelli - si usava nelle sere d'inverno raccontare ai più piccoli, davanti il calore e la luce del fuoco, storie che tramandandosi da nonni a nipoti, stimolavano la fantasia, creavano stupore, incuriosivano e affascinavano sostituendo i programmi televisivi a cui oggi siamo un po' tutti abituati. A Rotondella (MT) queste storie antiche e magiche si chiamano "palmurie", confesso che mi sono fatto raccontare diverse di queste storielle da mia nonna, anche appartenendo a una generazione diversa, incuriosito e affascinato da una narratrice d'eccezione.
Nel periodo Natalizio non mancava una vicenda che da secoli teneva i giovani del paese allertati, quella del LUPO MANNARO rotondellese.
Naturalmente l'identità della persona affetta da questa maledizione era ignara anche ai "cantastorie" da focolare che, tenendo alta la tensione, non mancavano mai di raccomandazioni per evitare di essere sbranati dalla belva o solo morsi per poi condividerne la maledizione durante tutte le notti di luna piena.
Il lupo mannaro era sicuramente un uomo, nato nella notte a cavallo tra il 24 e il 25 dicembre, la doppia natura derivava proprio dalla data della nascita (nessun bambino poteva nascere lo stesso giorno di Cristo) e dal fatto che i genitori non avevano adottato, per tempo, i riti capaci di allontanare la bestia. Sarebbe bastato passare tre volte il bimbo davanti la "bocca" di un forno ardente o fare una croce con il carbone sotto i piedi per scacciare il maligno.
Essere condannato dalla nascita, secondo i racconti rotondellesi, aveva però un grande vantaggio, la mutazione avveniva solo durante la notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre di ogni anno. Questo ha permesso al licantropo rotondellese di controllare la "maledizione" soffrendo in solitudine, lontano dal centro abitato.
Molto prima del tramonto, infatti, usava lasciarsi accompagnare dalla moglie in un magazzino rurale, posto sul tratturo, la vecchia strada, che collega Rotondella con Canale Ruggero, farsi chiudere a chiave per poi essere liberato la mattina del 25, quando il sole era già alto. La moglie aveva un ordine preciso prima di aprire il lucchetto, chiedere al marito di bussare 3 volte sulla porta, una misura di sicurezza per evitare un femminicidio sul confine tra i comuni di Rotondella e Nova Siri delimitato proprio dal Canale Ruggero.
Ogni anno, ogni vigilia, solo con un pastizz (prodotto da forno tipico di Rotondella, calzone ripieno di carne condita con uova e formaggio) un fiasco di vino e il dolore che solo una creatura "di confine" può comprendere, ossia non appartenere né alla condizione naturale né a quella soprannaturale, l'isolamento evitava alla "bestia" di commettere delitti o trasmettere una pena ancora più grande (perché chi viene morso vive la mutazione ogni notte di plenilunio).
Una storia anche di amore, di una moglie che comprende la condanna del marito, né compatisce la sofferenza della mutazione mentre si strappa i vestiti dal dolore e spesso nel rientrare in paese si ferma ad ascoltare le grida di tormento e rabbia, gli ululati, che la gente di Rotondella scambia per il vento che soffia sulle pietre taglienti del canale. Del marito che ha a cuore la sicurezza della propria amata, riempiendola di raccomandazioni, cosciente che è l'unica persona di cui può fidarsi. Di una coppia capace di custodire il segreto e controllare la terribile bestia.
Oggi il tratturo che porta da Canale Ruggero a Rotondella non è più utilizzato da "lavandaie", pastori e contadini, ma é solo un semplice e simpatico percorso turistico. Se qualche volta sulla strada in questo periodo che segue il 25 dicembre troviamo una scarpa rotta o qualche brandello di stoffa facciamo finta di nulla, custodiamo il segreto in silenzio, sapendo come sfuggire ai morsi del lupo."

La storia è finita e pronta per essere raccontata ai nostri bimbi il prossimo 24 dicembre.

Ringraziamo Rudy Marranchelli per l'affascinante e suggestivo racconto e per la foto del "tratturo", la vecchia strada, che da Canale Ruggero porta a Rotondella.

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Rudy Marranchelli

 

 

 

 

A Parma, apertura straordinaria della chiesa di San Francesco in fase di restauro, consentita da volontari in collaborazione con i frati e i tecnici, avviene nei giorni festivi e prefestivi dal 23 dicembre al 6 gennaio. Sempre secondo queste fasce orarie: mattina dalle 10.00 alle 12.00 e pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per maggiore chiarezza ecco il calendario dei giorni di apertura:

domenica 23 dicembre 2018

lunedì 24 dicembre

martedì 25 dicembre

Oltre alle altre celebrazioni, il giorno di Natale si terrà anche la celebrazione dei Vespri alle ore 17.30 in Chiesa di San Francesco, presieduti da Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma.

mercoledì 26 dicembre

sabato 29 dicembre

domenica 30 dicembre

martedì 1 gennaio 2019

sabato 5 gennaio

domenica 6 gennaio

L’accesso è dal Convento e Oratorio con ingresso da Strada Del Prato, 4 Parma.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cultura Parma

E' prevista entro il 2019 l'apertura del museo archeologico di Noceto, ospitato dalla struttura polifunzionale del Centro Culturale Biagio Pelacani, dove verrà allocata la Vasca Votiva, il reperto dell'Età del Bronzo unanimemente definito dagli esperti "unicum " a livello europeo, rinvenuto in maniera incidentale nel 2004 durante alcune opere di scavo per urbanizzazioni.

A dare la certezza che Noceto finalmente potrà rendere visitabile il suo reperto è la notizia della aggiudicazione dei lavori di adeguamento delle opere murarie, impiantistiche e di rimontaggio della Vasca , avvenuta a seguito di una procedura di gara indetta dal Comune di Noceto e gestita tramite la centrale Unica di Committenza, che si è conclusa con l'affidamento alla ditta S.A.M. Carpenteria srl di Montella (Avellino) per l'importo contrattuale di Euro 310 mila Euro, con un ribasso del 18 per cento sulle somme poste a base d'asta.
L'aggiudicazione si inserisce nel progetto più generale dell'importo complessivo di Euro 770mila Euro, suddiviso in due distinti segmenti: il primo di 570mila Euro gestito dal Comune di Noceto che ricomprende appunto le opere strutturali ed impiantistiche di adeguamento dei locali, ed il secondo di 200mila Euro gestito dal Segretariato Regionale Ministero Beni Culturali relativo alle opere di allestimento museale con riferimento alle teche espositive ed agli arredi.

Particolarmente lunga ed articolata la fase di elaborazione del progetto, che ha previsto la sinergia di Enti diversi legati da uno stretto rapporto di partenariato con il Comune di Noceto, la Soprintendenza Archeologica ed il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dell'Emilia Romagna.

Sta così finalmente per concludersi quel percorso ultradecennale che ha visto il Comune di Noceto con particolare riferimento al sindaco Fabio Fecci, lavorare con determinazione all'obiettivo di rendere visitabile questo eccezionale patrimonio archeologico, diventando così la cabina di regia di un progetto del valore complessivo di oltre 1.700mila Euro basato sulla sinergia di enti e soggetti altamente specializzati – l'Università degli Studi di Milano, la Soprintendenza Archeologica della Regione Emilia Romagna - e soprattutto il motore di quella ricerca di finanziamenti esterni che hanno visto la partecipazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cariparma, indispensabili per portare alla luce il reperto, restaurarlo, ricomporlo e musealizzarlo.

<< Un progetto che ritengo importantissimo per il nostro Comune >> sottolinea il sindaco Fabio Fecci
<< che puntiamo possa inserire Noceto in una rete turistico – culturale di respiro internazionale. Abbiamo lavorato veramente tanto, impegnandoci nel ricercare ogni strada per ottenere i finanziamenti necessari, che sono arrivati, continuando in maniera sistematica nel monitorare ogni passaggio, incalzando per accelerare i tempi e soffrendo per i ritardi che purtroppo abbiamo dovuto subire. Sono convinto che in qualunque Stato ci sarebbero state "le corse" per aggiudicarsi la paternità di un ritrovamento di questo eccezionale valore, in realtà Noceto è stato nel tempo spesso lasciato solo a combattere una battaglia che comunque, alla fine, è stata vinta >>.

E che sarà un museo veramente molto suggestivo e concepito con criteri d'avanguardia da un team di architetti dalle esperienze maturate in contesti internazionali, già lo anticipano gli elaborati progettuali, basati sull'obiettivo di voler ricreare il fascino dello scavo che dalla terra ha fatto emergere la vasca, che verrà svelata solo alla fine del percorso museale, lungo il quale saranno collocati tutti gli oggetti in essa rinvenuti. Grande cura è stata inoltre posta nella scelta dei materiali e delle strutture espositive, che oltre a mostrare i reperti avranno anche contenuto didascalico, e saranno integrate da un percorso grafico narrativo costituito da testi, immagini, ricostruzioni e fotografie.

Ausili multimediali racconteranno l'Età del Bronzo con riferimento alla sua storia di terramare nei villaggi padani, sullo sfondo audio di suoni particolarmente evocativi per ricreare la voce della natura, per restituire un ambiente dall'impatto emotivo particolarmente forte e capace di emozionare il visitatore e renderlo parte attiva di una scoperta che ha il suo fascino anche nel lasciargli spazio per una personale chiave interpretativa.

Pubblicato in Archeologia Parma

Lo scorso settembre abbiamo ospitato le troupe della Rai ed il 23 dicembre alle ore 9.40 su Rai 1, potremo vedere la puntata di “Paesi che vai” dedicata alla nostra città.

Paesi che vai” racconterà il patrimonio culturale, artistico, archeologico, enogastronomico e agroalimentare del territorio di Parma attraverso la storia di Maria Luigia.

Livio Leonardi, ideatore e conduttore del programma, ci porterà, sulle tracce della Duchessa “più amata dai Parmigiani”, e ripercorrerà la sua vita partendo dalla Reggia di Colorno, nella quale Maria Luigia arrivò il 19 Aprile del 1816, le residenze più amate dalla Duchessa come la Rocca Sanvitale di Fontanellato, il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, la Rocca Sanvitale di Sala Baganza e, infine, arriverà al Teatro Regio una delle tante opere pubbliche realizzate da Maria Luigia in quegli anni. 

Non mancheranno le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio raccontate attraverso le filiere, le fasi di lavorazione e produzione che le portano ad essere scrigni di gusto nel mondo.

 

Fonte: Comune di Parma

 

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