Sabato 25 Aprile bellezza e talento protagoniste alla 77° edizione della Fiera di Modena. Le vincitrici accederanno alle Finali Regionali. -
Modena, 23 aprile 2015 -
Il nuovo Talent Nazionale Bellezza Italiana ha messo in moto la sua macchina organizzativa, andando alla ricerca della sue prime finaliste regionali. L'evento si svolgerà sabato 25 Aprile e inaugurerà la stagione di Bellezza Italiana a Modena e provincia. Il programma è ricco di appuntamenti coinvolgenti: avrà inizio alle ore 21.00, nello spazio riservato a "Radio Stella Village", all'interno della 77° Fiera di Modena (Viale Virgilio, 70/90).
Saranno messi in palio 6 titolo validi per l'accesso alle Finali Regionali: "Bellezza Italiana Fiera di Modena" fascia che premierà l'avvenenza; "Bellezza Italiana Talento" dedicato a tutte quelle ragazze belle e di talento che ambiscono a entrare nel mondo dello spettacolo perché ritengono di saper cantare, ballare e recitare; "Bellezza Italiana Fashion Attitude" per le ragazze che vogliono intraprendere una carriera nel mondo del fashion; "Bellezza Italiana Sport", premio che sarà assegnato a una tra le ragazze che si sono distinte nella propria attività sportiva di riferimento (pallavolo, sci, ginnastica artistica, atletica, kick boxe, arti marziali, fitness); "Bellezza Italiana International", eletta tra le ragazze straniere che risiedono in Italia; "Bellezza Italiana Young" per le ragazze giovanissime.
IL CONCORSO -
Bellezza Italiana non premia solo l'avvenenza di tante concorrenti di età compresa tra i 16 e i 26 anni, ma vuole esaltare il talento nel canto, nel ballo, nella recitazione e nel mondo del fashion.
Il Contest Bellezza Italiana ideato da Mirka Fochi, per oltre 20 anni responsabile, per l'Emilia Romagna, di Miss Italia, rompe gli schemi ormai datati dei concorsi di bellezza in cui le ragazze in gara si limitano a esibire misure e sorrisi sfilando in costumi aderenti e dècolletè neri. I tempi sono cambiati, gli occhi hanno bisogno di personalità, talento, capacità, come a sfatare il mito che essere belle significa non saper fare nulla. Bellezza Italiana premierà, quindi, le virtù delle partecipanti nei settori della moda, della danza, del canto, del cinema e dello spettacolo. Le Finali Nazionali di Bellezza Italiana si svolgeranno dal 21 al 26 Settembre a Salsomaggiore Terme, la Città che accoglierà le 100 finaliste in quel luogo dove la bellezza è di casa.
Le iscrizioni gratuite sono aperte.
Per informazioni sulla partecipazione a "Bellezza Italiana" basta contattare Mirka Fochi, al 0521.64.72.75 o 338.33.39.327 oppure inviare un' e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Un'ulteriore opportunità per info e iscrizioni è data dal sito www.bellezzaitalianacontest.it
Non solo è moda ma è diventato un vero e proprio stile di vita. Come riconoscere il vero vintage e inventare il proprio stile. Senza incorrere nel falso
di A.K. Parma 15 aprile 2015 -
Vintage come originalità e tendenza. Ma soprattutto vintage come stile di vita. Intramontabile e in continua evoluzione.
Quando si pensa al retro lo si associa al dismesso, al vecchio.
Ma la passione per un oggetto ritrovato è la rivisitazione di un mondo a sé, fatto di fantasia, ricordi, passato, mescolati insieme dalla abilità che ciascuno di noi ci mette per ricreare.
Il segreto del suo successo sta nelle infinite possibilità che ha un qualsiasi 'prodotto' da soffitta di tornare a rivivere grazie a una rivisitazione che lo rende personale. Perché, forse, sentiamo tutti la mancanza di qualcosa di davvero unico, che ci caratterizzi, ci renda originali, in un mondo in cui la moda impone tante cose standardizzate e destinate a stancarci dopo una stagione, poiché subito sostituite da altre cose, spesso non solo costose e inavvicinabili, ma anche imitate all'infinito e in modo grossolano.
Il termine Vintage si estende a qualsiasi tipologia di prodotto: dai manufatti agli strumenti musicali, dalle componenti di biciclette, automobili o altri mezzi di trasporto, fino all'abbigliamento, agli oggetti frutto di artigianato raffinato, come quelli di gioielleria.
Insomma, qualsiasi cosa, da quella più quotidiana come un tostapane a quella più d'élite come un orologio che, se usato, può assurgere a ghiotto oggetto rétro.
Tra i più giovani, solo per citare qualche esempio, oggi spopola tutto ciò che ha raffigurato Audrey Hepburn e Marylin Monroe. Ciondoli, magliette, orecchini, borse. Gli occhiali stanno riscuotendo ancora grande successo. Dalla montatura a goccia molto anni '80 fino a quella più chic con una struttura più "forte" e "presente".
Tante giacche e giubbottini di pelle di ogni colore, tanto in voga negli anni '70, ma anche tante borse con le frange e cappelli.
L'anima del vintage vive, in pratica, ritagliata su chi decide di apprezzarla. E quindi ogni prodotto del lavoro di un abile artigiano può essere vintage, purchè abbia determinate caratteristiche di base che si combinano con elementi in continua trasformazione. La prima peculiarità, su tutte, è naturalmente l'opera del tempo che consuma dando al prodotto fascino e mistero. E devono essere almeno venti anni di lavoro. E, infatti, il vocabolo, diventato ormai un vero e proprio marchio di fabbrica, deriva dal francese antico vendenge (a sua volta mutuato dalla parola latina vindemia) indicante in senso generico i vini d'annata di pregio.
La seconda caratteristica principale è che sia di manifattura eccellente, come si facevano le cose una volta: un abito a fiori di manifattura sartoriale di una nonna potrebbe diventare un raffinato pezzo da indossare, così come un paio di scarpe confezionate con ricercatezza da un sapiente calzolaio. Tutti gli oggetti di arredo, o i gioielli finemente cesellati che venivano costruiti con abilità e perizia, uno a uno, che non erano frutto di realizzazione in serie, possono entrare a far parte di questo mondo pieno di fascino.
La caccia al vintage può essere considerata gratificante poiché richiede impegno e conoscenze. Ma attenzione: nel mondo dell'usato è facile scivolare dal buon affare a un banale fake .
Vintage, il vademecum
Ecco le categorie e le caratteristiche che ci introdurranno nell'affascinante universo del dismesso' di qualità:
- Tutti gli oggetti di culto per qualità superiori se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto
- Devono essere d'epoca, di gusto sorpassato e démodé, per alcuni non avere meno di 20 anni.
- Devono evocare periodi remoti, testimoniare lo stile di un certo periodo, essere irripetibili per le loro qualità: disegno, colore, forma, materiali impiegati.
- Il logorio rende gli oggetti ancora più particolari ed apprezzati; anzi, più sono usurati e più hanno valore e quindi più costosi.
- Abiti e tutto ciò che ha fatto moda e quindi una o diverse epoche. Possono definirsi abiti da collezionismo tutti quelli delle grandi personalità che sono stati indossati per grandi eventi oppure anche intere collezioni d'annata di stilisti famosi. Per esempio, sul vintage stanno spadroneggiando gli anni '70 e '80. I capi di allora sono molto ricercati per la qualità della cucitura e per l'unicità dei pezzi.
Nell'ambito degli oggetti vintage c'è l'imbarazzo della scelta. Bracciali, cappelli, anelli, collane e tanto altro che sono stati così particolari da essere ricordati tutt'oggi.
Ricercatissimi gli accessori "rivisitati". Per poterli riprodurre solitamente si utilizzano materiali recuperati, stropicciati, intarsiati, ricamati, rattoppati che portano i segni e le tracce senza eguali e splendide del tempo. Vanno per la maggiore le rivisitazioni dei famosi kimoni giapponesi e di tanti costumi d'epoca ottocentesca.
- Complementi d'arredo e oggetti d'autore, di illuminazione, mobili, design italiani e stranieri.
Nel settore modernariato troviamo portacipria, porta caramelle, bambole anni '50, libri, lettere, macchine fotografiche, macchine da scrivere, ventilatori e tanti altri ancora.
- I vinili si definiscono già da soli. L'evoluzione verso il compact disc ha prodotto un salto in avanti nella qualità della musica ma, con il passare del tempo, la nostalgia nei confronti della nera piastra circolare
- Il fumetto, che è una sorta di rito che si tramanda di generazione in generazione.
- I giocattoli, come Barbie, macchine, dadi e miniature ma anche figurine e stickers.
- Infine c'è la macrocategoria in cui rientrano orologi, oreficeria, mobili, argenteria, ceramiche, vetri, punti luce, quadri, attrezzi, incisioni, bronzi, ottoni, sculture, cornici, strumenti, arte sacra ecc.
Conclusa ieri sera l'ultima Battle di The Voice of Italy. 21 le voci che hanno passato il turno, di cui 4 rientrate in gioco grazie all'opzione Steal. Tra una settimana i Knockout. -
Parma, 9 aprile 2015 -
In onda ieri sera, in prima serata su Rai2, l'ultima Battle di The Voice of Italy ha visto protagonisti 17 duelli. Sono 21 le voci che hanno passato il turno, di cui 4 rientrate in gioco grazie all'opzione "Steal".
40 in totale gli artisti, 10 per coach, ammessi alla terza fase del programma, quella dei Knockout, in onda con la prima fase mercoledì 15 aprile, in cui due concorrenti della stessa squadra si sfideranno proponendo i propri "cavalli di battaglia". Il coach eliminerà uno dei due talenti che non potrà essere ripescato.
I concorrenti ancora in gara provenienti dalla nostra regione sono Thomas Cheval di Ferrara, Fabio Curto di Bologna, Fatima Diallo di Rimini, Silvia De Santis di Imola e Tekla di Borgonuovo di Sasso Marconi.
Anche ieri sera i coach sono stati affiancati da quattro special coach nella preparazione dei talenti: MALIKA AYANE con ROBY E FRANCESCO FACCHINETTI, ENRICO RUGGERI con J-AX, ARISA con NOEMI e EDOARDO BENNATO con PIERO PELÙ.
Per il TEAM FACH passano: Sarah Jane Olog (nata a Rimini vive a Roma) con "Rolling in the deep" di Adele, Fabio Curto (nato ad Acri, CS vive a Bologna) con "Drops of Jupiter" dei Train, Clark P. (Claudio Placanica di Isolabella, TO) con "Iris" dei Goo Goo Dolls, Luce (Maria Luce Gamboni nata a Urbino vive a Pesaro) con "Io canto" di Riccardo Cocciante. Si aggiunge al team grazie all'opzione STEAL, Alexandre Vella (Palermo) precedentemente del team Noemi.
Vincono la sfida per il TEAM AX: Tekla (Francesca Cini di Borgonuovo di Sasso Marconi, BO) con "Chandelier" di Sia, Ilenia Bentrovato (Roma) con "Un attimo ancora" dei Gemelli Diversi, Maurizio Di Cesare (Cagliari) con "Under the bridge" dei Red Hot Chili Peppers, Carola Campagna (Triuggio, MB) con "In bianco e nero" di Carmen Consoli. Entra nel team grazie allo STEAL Sara Vita Felline (Matino, LE) prima nel team Fach.
Per il TEAM NOEMI vanno ai KO: Andrea Orchi (Roma) con "Chariot" di Gavin Degraw, Viola Laurenzi (Morlupo, RM) con "Burn" di Ellie Goulding, Amelia Villano (Alife, CE) con "Lontano dagli occhi" di Sergio Endrigo nella versione di Gianna Nannini, Thomas Cheval (Ferrara) con "Easy" dei Faith No More. Noemi ha premuto il pulsante rosso durante lo STEAL per Fatima Diallo (Rimini) del team AX.
Nel TEAM PELÙ restano in squadra: Roberta Carrese (Venafro, IS) con "Sombody that I used to know" di Gotye, Silvia De Santis (Imola) con "Happy" di Pharrell Williams in versione rock, Martina Liscaio (Sesto Fiorentino, FI) con "Labyrinth" di Elisa, Tommaso Gregianin (Venezia) con "Storia d'amore" di Adriano Celentano, Ira Green (Arianna Carpentieri di Villaricca, NA) con "Back in black" degli AC/DC. Entra nel team con lo STEAL Fabio Garzia (Roma) del team Fach.
Curiosando nei padiglioni di Vinitaly, tra 576.000 vuoti di bottiglie stappate e inventori di wine addicted...-
Parma, 25 marzo 2015 - di Alessandra Ardito - in galleria tutte le foto di Vinitaly -
Non sono il risultato indotto da un culto bacchico globale, come potrebbe apparire visto le ben 576.000 bottiglie stappate al Vinitaly, bensì le idee bizzarre proposte a Veronafiere sono il frutto di attenta ricerca e lungo studio.
In fondo, hanno una loro ragione d'essere e, sicuramente, hanno destato tantissima curiosità.
Eccone dieci, quelle che ci sono apparse le più originali.
1) Perché nel vino ci sono anche sostanze di origine animale? Se è vero che i vini biologici e artigianali sono ormai diventati "normali", ci pensano i primi produttori di vini vegan a fare notizia. Si tratta di vini ottenuti senza sostanze di origine animale, proposti a Vinitaly da 35 cantine, destinati a una nicchia di mercato di 800.000 vegani in Italia, ma che possono interessare 4 milioni di vegetariani.
2) Dormire in una botte – non di ferro, per carità! – deve essere davvero rassicurante...l'esperienza si può fare in una barrique abitale, una micro-suite con tutti i comfort e gli optional, per trascorrere una notte tra i filari dentro una botte ( www.alberiecase.it ).
3) ...e la bottiglia di Pinocchio...Restando in tema, c'è anche la barrique in bottiglia, la "Pinocchio Barrique Bottle", una bottiglia in legno di quercia per replicare gli effetti dell'invecchiamento in botte direttamente a casa; il progetto è in cerca di finanziamenti su Kickstarter"; www.kickstarter.com
4) L'autovelox 'bastardo'. Dal sogno degli eno appassionati a quello dei tutori della sicurezza, la Military University of Technology di Varsavia ha progettato un autovelox che misura anche il tasso alcolico, con un laser che attraversa l'abitacolo della vettura e calcola la densità delle molecole d'alcol emesse dai polmoni del conducente ( www.wat.edu.pl ).
5) Il carretto passava e quell'uomo gridava....A riportare il vino in strada tra la gente, invece, è un food truck che è possibile incontrare per lo più ad eventi di street food in Italia, ribatezzato "Car-à-vin Street Wine". Si tratta di un wine bar itinerante su quattro ruote che offre in degustazione etichette di qualità a prezzi contenuti ( www.coravin.it ).
6) Reality in più reality in meno...A proposito di popolarità, se in Usa i talent show enoici sono già da tempo realtà ( www.winewarriors.com ), in Italia anche una emittente nazionale ne ha in mente uno per aspiranti sommelier dal titolo "Un'ottima annata".
7) Perché anche l'uva necessita di crema solare. Arriva invece dall'Australia la crema solare per acini d'uva. Nella Tyrrell's Wines (www.tyrrells.com.au ), nella Hunter Valley, quando il sole picchia più forte, i grappoli vengono ricoperti con uno strato di caolinite capace di assorbire i raggi Uv, per evitare che le uve si scottino.
8) Per i malati di eno-accessori: da aggiungere alla propria collezione c'è "Horn", il primo decanter musicale al mondo, che è anche uno strumento sonoro. Per mescere senza stappare la bottiglia c'è invece Coravin, l'innovativo sistema che oltre a non togliere il tappo preserva l'invecchiamento del vino che rimane in bottiglia. Ed è possibile vederlo ad Enolitech, il Salone delle attrezzature per la filiera vinicola e olearia che si svolge in contemporanea con Vinitaly.
9) Tra una bollicina e un bordeaux giochiamo a "Monopoly de la France viticole". Vera novità per autentici wine lover ti fa essere proprietario virtuale di vigneti nientemeno che in Francia, dalla Champagne a Bordeaux, dalla Borgogna alla Vallée du Rhône.
10) L'abito diVino. Due, invece, gli oggetti cult da indossare: la camicia di jeans tinta con il vino firmata Robert Mondavi Winery, azienda leader della Napa Valley ( www.robertmondaviwinery.com ), e gli occhiali da sole in legno di barrique esauste, in cui sono stati affinati Franciacorta e Brunello, e che ne diventano la montatura ( www.barriqueeyewear.it ). Da abbinare con le francesine tinte a mano con vinacce e invecchiate, limited edition, nessuna uguale all'altra e confezionate con una Magnum di Guado al Tasso 2011 di Marchesi Antinori.
Tante le novità alla manifestazione dedicata agli sposi tenutasi al Palacassa di Parma. Idee originali per un matrimonio indimenticabile: dal quiz sulla vita dei futuri sposi, ai gemelli a forma di mattoncini Lego, alla possibilità di addestrare il proprio cane a portare agli sposi le fedi nuziali -
Parma, 10 novembre 2014 -
Personalizzazione di ogni dettaglio, possibilmente con soluzioni che sappiano sorprendere gli invitati. È questo il filo conduttore che ha caratterizzato la seconda edizione di 'Parma Sì Sposa' che si è conclusa ieri con un buon successo di pubblico.
E certamente gli oltre 70 espositori non hanno deluso le attese delle giovani coppie che partecipando alla kermesse hanno potuto organizzare in un colpo solo il loro futuro matrimonio. Tra le offerte più apprezzate: un divertente gioco a quiz nel quale gli invitati devono rispondere a domande sulla vita degli sposi; servizi fotografici nuziali molto originali – sia per le location che per le 'pose' e i supporti finali – proposti da una giovane fotografa a suo agio tra cosplayer e fumetti manga; curiosi accessori d'abbigliamento per lo sposo, come gemelli per camicia a forma di mattoncini Lego; partecipazioni stilizzate, per chi vuole personalizzare il giorno del matrimonio in tutti gli aspetti. E per chi vuole avere accanto nel giorno più bello anche i fidi amici a quattro zampe, un espositore propone servizi completi di tolettatura e 'vestizione' dei cani della coppia, con un servizio ulteriore di addestramento per insegnare loro a portare le fedi fino all'altare!
'VESTITA E ALLEGRA', VINCE L'ATELIER LE MARIAGE
E' il noto Salone d'alta moda sposi Le Mariage di Ferrara e Modena, il vincitore della prima edizione della trasmissione televisiva 'Vestita e Allegra' andato in onda sabato 8 novembre in diretta dal PalaCassa con la conduzione di Francesco Allegra sull'emittente televisiva dedicata a tutto quanto fa matrimonio Teleducato Wedding Channel. Tra le sei finaliste che indossavano gli abiti scelti negli atelier preferiti, la giuria ha incoronato la bruna bellezza ferrarese che indossava un prezioso abito bianco realizzato appunto da Le Mariage.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il Circuito Fiere Sì Sposa dà appuntamento al prossimo anno, con le tre manifestazioni che concluderanno la Stagione 2015-2015: 'Bologna Sì Sposa' edizione Primavera a Palazzo Albergati di Zola Predosa il 17 e 18 gennaio; 'Faenza Sì Sposa' presso il quartiere fieristico della città romagnola il 24 e 25 gennaio, 'Emilia Sì Sposa' per la prima volta alle Fiere di Scandiano (RE) dal 30 gennaio all'1 febbraio.
Info su www.circuitosisposa.it e sulla pagina www.facebook.com/circuitofieresisposa
(Fonte: ufficio stampa Corcuito Foere Sì Sposa)
"Ho visto una banda di pagliacci assassini vicino casa". Nella zona del comprensorio delle ceramiche i Carabinieri hanno ricevuto diverse segnalazioni simili da parte di residenti terrorizzati, che però non hanno prodotto alcun riscontro investigativo. Si guarda invece a internet, da dove il tamtam potrebbe essere partito qualche mese fa.
Reggio Emilia, 11 ottobre 2014 – di Ivan Rocchi
Per chi studia le leggende metropolitane e il loro modo di diffondersi nella popolazione, questo può essere considerato di sicuro un caso esemplare. Negli ultimi tempi i Carabinieri del comprensorio ceramico tra Rubiera e Scandiano hanno avuto parecchio da fare. Infatti sono state davvero numerose le segnalazioni giunte ai militari riguardo a una fantomatica banda di clown killer, che si aggirerebbe in quelle zone.
Gli accertamenti investigativi degli uomini dell'Arma non hanno però portato a nessun riscontro sulla reale esistenza di questi assassini a sangue freddo e naso rosso, che però hanno creato uno stato di vera e propria paranoia tra i cittadini. I Carabinieri reggiani sottolineano l'importanza delle segnalazioni giunte, ma sono convinti che si tratti dello scherzo di qualche buontempone, diffuso attraverso internet.
Ed è proprio la Rete, con i suoi vari social network come Facebook o Twitter, a essere finita sotto la lente degli investigatori, per scoprire la fonte di quanto accaduto in questi giorni con l'ipotesi di reato di procurato allarme. A sostenere tale ipotesi investigativa ci sono l'assoluta assenza di denunce e di riscontri clinici circa possibili ferite subite nelle aggressioni segnalate. Inoltre, digitando 'clown assassini' su Google, nei primi risultati di ricerca saltano fuori diversi riferimenti a uno scherzo simile, un video girato da due ragazzi italiani diventato virale e poi rifatto e girato da tanti altri loro coetanei in tutta Italia.
Niente di strano dunque. D'altronde, di clown killer ce ne sono diversi esempi, sia reali che di finzione. Come John Wayne Gacy, un serial killer statunitense che vestiva i panni del clown e intratteneva i bambini alle feste. Oppure come Pennywise, il pagliaccio assassino del libro 'It', di Stephen King. Tutta immaginazione, allora. Ma come accade con le altre leggende metropolitane, chissà, anche qui potrebbe esserci un fondo di verità.
Alle Tattoo parte dalla provincia di Modena per una nuova impresa: tatuare per più di due giorni, superando il record di 48 ore e 2 minuti che già detiene e raccogliere fondi a sostegno della Fondazione "Marco Simoncelli" -
Modena, 7 ottobre 2014 -
Parte da Limidi di Soliera, in provincia di Modena, la sfida al nuovo 'Guinness World Record' per la più lunga maratona di tatuaggio. Duplice l'obiettivo: superare il muro dei 2.882 minuti (48 ore e 2 minuti) dell'attuale record del mondo, e raccogliere fondi a sostegno della Fondazione "Marco Simoncelli". A lanciare la sfida è ancora una volta Alle Tattoo, al secolo Alessandro Bonacorsi, tatuatore non nuovo a queste performance. Il primato registrato nel libro dei Guinness World Record, è infatti già nelle sue mani: nel 2012 l'eclettico e fantasioso artista aveva tatuato ininterrottamente per oltre due giornate. Anche in quel caso il ricavato fu interamente devoluto in beneficenza a favore dei terremotati dell'Emilia.
Ora la sfida si rinnova. Come sempre la passione profonda per l'arte e la cultura del tatuaggio, di cui Alle è uno dei più importanti rappresentanti a livello mondiale – davvero tantissimi i premi in ambito internazionale che ha conseguito – si intreccia con l'attenzione per gli altri. In questo caso, infatti, Alle ha deciso di devolvere quanto sarà ricavato in occasione della sua prova alla Fondazione che ricorda il giovane pilota romagnolo scomparso in un tragico incidente. Teatro della performance sarà la prima Convention internazionale sul tattoo artistico, in programma a Palermo dal 10 al 12 ottobre 2014, che ospiterà tatuatori provenienti da ogni parte del globo. La sfida per Alle inizierà venerdì alle ore 15.00 contemporaneamente all'apertura dell'expo. Domattina 8 ottobre, salirà sull'aereo con tutto il suo staff per raggiungere il capoluogo siciliano.
Le regole che Alle Tattoo dovrà rispettare per tornare a scrivere il proprio nome nel Guinness dei Primati sono molto rigide. Tutto sarà controllato e certificato da quattro giudici ufficiali. Inoltre l'intera performance dovrà essere registrata con una telecamera fissa. Alle dovrà fare tatuaggi per la cui realizzazione occorrono almeno 2 ore.
Sarà una prova fisica e mentale che Alle sta preparando da mesi, conducendo una vita da vero sportivo e tatuando, tatuando, tatuando; spesso iniziando di prima mattina per terminare a notte fonda, spinto sempre da un'enorme passione che lo accompagna da quando iniziò la sua attività.
"Provare ad ottenere un record mondiale permette di vivere un'esperienza straordinaria: consente di metterti alla prova, di cercare il tuo limite, ma non solo. Offre un'occasione unica per dare maggiore visibilità al nostro mondo creando un clima ricco di tanta energia positiva. In più l'attenzione che si ottiene in occasione di questi eventi ti permette di raccogliere fondi per sostenere progetti destinati ad aiutare gli altri. Io sono una persona molto fortunata e quando è possibile mi adopero volentieri per far star meglio chi mi è vicino e vive momenti di difficoltà" racconta Alle Tattoo.
Il sogno di Alle, e dei tantissimi amici che lo sostengono, è di superare le 50 ore. Chi vorrà, potrà seguire anche a distanza la sua performance collegandosi al sito internet www.alletattoo.it e ai suoi social media tra cui il profilo facebook che conta più di 44mila 'like'. In più, grazie alla collaborazione con la notissima azienda di calzature OXS, sarà possibile seguire la diretta streaming sul web.
LA CURIOSA STORIA DEL GUINNESS WORLD RECORD
L'idea di collezionare ogni possibile tipo di primato venne a sir Hugh Beaver, amministratore delegato delle birrerie Guinness di Dublino. Nel 1951, durante il ricevimento che seguì una battuta di caccia alla volpe, osservò come alcuni pivieri dorati fossero riusciti a fuggire grazie alla loro velocità; nacque così una discussione per definire se il piviere dorato fosse o meno l'uccello più veloce esistente in Europa. Sir Hugh pensò che queste discussioni dovessero essere molto frequenti ed ebbe l'idea di creare un libro dove chiunque potesse soddisfare la propria curiosità in ambito di record. Così si rivolse ai gemelli Ross e Norris McWhirter, specialisti di record di atletica, e a loro affidò la stesura della prima edizione del Guinness dei primati. Il libro uscì il 27 agosto 1955 e il successo fu istantaneo; anche oggi, dopo la scomparsa dei McWhirter, il testo è il libro soggetto a copyright più venduto al mondo (ed il terzo in assoluto dopo Bibbia e Corano).
(Fonte: ufficio stampa Nevent)
La folle avventura in camper di un gruppo di amici alla volta di Nizza, per stringere fra le mani con una settimana di anticipo rispetto all'uscita in Italia il nuovo iPhone 6 -
Parma, 25 settembre 2014 - di Sara Bondani -
Sei ragazzi, un camper, 400km e 2 giorni di attesa. Una fila con più di 300 persone fuori dall' Apple Store per avere in anteprima l'ultimo e tanto ambito gioiellino di casa Apple.
Armati di quella pazienza e tenacia che solo i veri cultori della Mela potrebbero avere, hanno compiuto il viaggio da Parma alla volta di Nizza, per partecipare al "day one" e stringere fra le mani con una settimana di anticipo, rispetto all' uscita in Italia, il nuovo iPhone 6. E se bastasse il tutto esaurito dei preordini in Italia - finiti martedì mattina alle 8, per l'uscita a Bologna di domani - a dar credito alla loro follia, abbiamo intervistato uno dei componenti del gruppo, che ci ha raccontato questa "impresa".
Raffaele, 30anni, parmigiano, cresciuto "a pane e Apple", annovera nel suo curriculum ben tre "day one" e una passione smodata per i dispositivi made in Cupertino. "E' una passione e un pretesto per passare due giorni con un gruppo di amici, un po' come andare ad un concerto per arrivare nelle prime file" - esordisce così Raffaele, con la disincantata lucidità di chi sa che potrebbe tirarsi addosso molte critiche. Poi aggiunge, con maliziosa consapevolezza - "E' una follia! Basta è l'ultimo anno. Ora che si possono fare i preordini non ha più un senso stare ore in fila."
Stringe fiero, fra le mani il suo nuovo dispositivo, mentre ci racconta la lunga attesa davanti all' Apple Store di Nizza, fatta di viaggio in camper e accampamenti in tenda.
"Arrivati alle undici davanti allo store il giorno prima dell'uscita pensavamo non ci fosse nessuno, invece abbiamo trovato 11 tende." - spiega.
"Ho visto cose che una persona non riuscirebbe mai ad immaginare" - dice divertito citando la frase storica di Blade Runner - mentre racconta di depistaggi per accaparrarsi i posti migliori in fila e modi non proprio etici per saltarla.
"Ho assistito a delle scene incredibili nei miei tre day one" continua. "Una fra tutte, la disputa di un italiano e un russo, finita con l'acquisto di quest'ultimo del cartellino con il numero assegnato per la fila, pagato ben 2mila euro per un modello da 64 gb gold, perché c'erano solo 3 pezzi disponibili". "Il numero - rimarca lui stesso incredulo ridendo - non il telefono!".
Poi ci spiega che con il preordine nominativo, introdotto quest'anno da Apple, c'è un maggiore controllo. "Ogni persona può preordinare 2 telefoni per ID apple, anche se la fortuna sta nel capire quando si aprano i preordini. Poi il numero di dispositivi è ovviamente limitato."
Gli chiediamo di spiegarci in maniera semplice il suo nuovo e tanto agognato acquisto: l'iPhone 6 plus.
"Il telefono è fondamentalmente uguale rispetto al modello precedente ma sono state apportate diverse migliorie importanti, tra cui la velocità". Iniziamo dalla fotocamera - "Con il sensore ottico che stabilizza l'immagine, il 6 plus compensa i movimenti della mano ed eventuali tremolii, soprattutto in situazione di scarsa luminosità e questo lo differenzia anche dal 6, creando foto più nitide e non mosse. Per non parlare dei video, che sono più stabilizzati e in full HD con la possibilità di fare slow motion pazzeschi. Altra caratteristica fondamentale è la miglior prestazione della batteria, che dura circa dalle 4 alle 5 ore di utilizzo in più rispetto al modello precedente, arrivando a coprire tranquillamente tutta la giornata. Il display, oltre alle grandi dimensioni, ha una maggiore risoluzione e densità di pixel per pollice. Non da ultimo, la comodità di poter usare il telefono come l'iPad in modalità landscape ovvero con la visualizzazione delle applicazioni anche in orizzontale. Un altra novità, utile per chi utilizza l'applicazione mail è l'aggiunta della colonna laterale che visualizza tutti le mail ricevute".
Chiaro e diretto anche nello spigare i limiti del nuovo modello - "Sicuramente è grande, non posso dire che sia comodo, inoltre la sottigliezza e i materiali aumentano il rischio che ti scivoli. E' difficile da impugnare con una mano, a differenza di quello da 4.7 pollici - ammette - anche se in soccorso viene la modalità di visualizzazione che si attiva premendo due volte il tasto home che avvicina le icone. Grazie all'utilizzo dei comandi vocali migliorati con iOS 8, si può inoltre scoprire un nuovo modo per utilizzare il telefono grazie a Siri".
Altra nota dolente, aggiunge Raffaele - "Le applicazioni come Facebook e WhatsApp non si sono ancora adeguate creando un effetto frammentato di testi e immagini."
Tante le utili novità introdotte da iOS 8, ci spiega Raffaele. Le applicazioni dialogano fra di loro - "Si può modificare una foto con una applicazione e poi aggiungerci una clip audio con un'altra ad esempio.". Poi continua - "ll telefono è pronto per la domotica e si possono controllare facilmente a distanza accensione e spegnimento degli impianti elettrici di casa, dall'iPhone". Fra tutte però una delle applicazioni chiave, già sfruttata in America in alcune cliniche private, è la cartella clinica, creata con la sezione "salute". Diverse app registrano i tuoi valori, come i passi, la frequenta cardiaca o le calorie e i grassi assimilati creando un vero e proprio profilo sanitario dell'utente.
E se suona il telefono che hai lasciato in un'altra stanza? D'ora in poi nessun problema! I dispositivi comunicato fra di loro, ci spiega - "Puoi tranquillamente rispondere dal Mac, e viceversa mandare messaggi anche da un dispositivo che non sia il telefono". Stessa cosa se visualizzi una pagina web su un dispositivo, puoi ritrovare aperta l'app con la pagina in un altro. Infine c'è ApplePay un utile sistema di pagamento in uscita in America da dicembre - "Permette di pagare semplicemente con il cellulare e presto arriverà anche in Italia".
Finita l'intervista, Raffaele guarda da lontano il suo nuovo dispositivo collegato alla corrente e senza alzare un dito esordisce con un - "Hey Siri" iniziando a dialogare con il suo solerte assistente vocale.
Il Concorso Internazionale MISS E MISTER EUROPA IN TOUR XV edizione ha visto Chiara Faccioli e Mirco Cortesiano vincere la tappa interregionale -
Parma, 1 settembre 2014 -
Si è svolta nei giorni scorsi presso il Ristorante Lo Scalino della Santè, (Center Spa ex Piscina Coni) nella splendida cornice della Piscina una tappa Interregionale del prestigioso concorso di Miss e Mister Europa in Tour. L'evento è stato voluto dalla gestione per far scoprire a chi non lo conoscesse il pregevolissimo Ristorante, in un contesto delizioso, ove la Bellezza Femminile e Maschile è stata protagonista. Varie le passerelle in diversi abiti: elegante, casual e per finire l'immancabile costume da bagno.
Il Conduttore nonché mattatore della serata William Franchini già Mister Europa Cinema Italia 2012 e unico italiano nel gruppo dei California Dream Men ha portato in porto con successo una serata presentando oltre a tutti i partecipanti alcuni momenti di spettacolo con la "Magia del Fuoco" proposta da Sabino de Nisi e dal balletto delle Crazy Violin di Chiara Villa. Madrina della Serata Miss Europa Sorriso Italia 2013 Cristina Bushaj che ha iniziato il defilè da vera top model. La Giuria così composta da Gianluca Menta Regista ed autore televisivo di un imminente programma di Antenna 3 con Cesare Cadeo, Alberto Petrolini attore e amico del Concorso, Ivana Cerdelli sosia ufficiale di Madonna, Fabrizio Smisci Fotografo dei Vip, Gianni Manici recordmen di Motonautica, Cosimo Altavilla editore Milanese, i titolari della Spa Center e del Ristorante lo Scalino della Santè hanno proclamato:
Miss Europa in Tour Beauty Daiane Ivonne Di Donna di Mantova 22 anni Miss Europa in Tour Fashion Cristina Zahaican di Roma (Moldava) 20 anni Miss Europa in Tour Fitness Amanda Pereira di Parma (Brasilian) 25 anni Miss Europa in Tour Cinema Sofia De Filippo di Parma 21 anni lavora al Bar Tolasudolsa di Piazzale Maestri, Miss Europa in Tour Parma Chiara Faccioli di Parma 20 anni modella, barista al Bar Frillo nuovo Bar Trattoria di Via Emilio Lepido 234 di Parma.
Mister Europa in Tour Ezziri Abdessamad di Reggio E. 21 anni. Mister Europa in Tour Fashion Patrizio Crocchioni di Milano 24 anni. Mister Europa in Tour Mattia Satanassi di Forli 27 anni. Mister Europa in Tour Raffaele Aiardo di Parma 28 anni ingegnere alla Ferrari. Mister Europa in Tour Parma Mirko Cortesiano di Parma 25 anni, modello e operaio in uno scatolificio.
La serata è stata ripresa dal Videoreporter Thommy Macaluso e sarà divulgata sui social network e da alcune emittenti televisive. La finale Regionale si svolgerà sempre presso il Ristorante Lo Scalino della Santè Domenica 14 Settembre alle 19.00, la prefinale Nazionale a Fiuggi 9-10-11 per poi concludersi a fine Ottobre presso il Park Hotel Ai Tigli di Parma.
(Fonte: ufficio stampa Miss e Mister Europa in Tour)
Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.
Reggio Emilia, 1 settembre 2014 –
Non so se i vostri nonni vi abbiano mai raccontato di quando da giovani con la brillantina nei capel-li e la giacca di pelle invitavano a ballare, porgendo avanti la mano, timide ragazze con la frangetta, la coda di cavallo e la gonna a ruota, sperando di farle innamorare. Chi ha avuto modo di ascoltare i loro nostalgici ricordi passati saprà che negli anni '50 si ballava tanto e ovunque, fin da ragazzini.
Le piste da ballo erano allora un luogo di ritrovo, di divertimento, dove spesso nascevano nuove amicizie e nuovi amori. La musica non era assordate come nelle discoteche del nostro millennio: si poteva parlare e si riusciva ad ascoltare; il ritmo non era martellante, i passi molto vari e fantasiosi. Si ballava soprattutto in coppia, per il gusto di sentire vicino a sé e stringere, anche se mai troppo, la propria compagna.
Erano i tempi in cui il Boogie Woogie e il Rockabilly erano arrivati in Europa da oltreoceano, get-tando una ventata di allegria e spensieratezza sulle macerie della Seconda guerra mondiale e diven-tando per questo un vero e proprio tormentone per le giovani generazioni, desiderose di tornare a divertirsi con semplicità.
Oggi, 64 anni dopo, nel bel mezzo di una crisi economica e di una sfiducia generalizzata, il mito degli anni '50 con la sua voglia di rinascita, i suoi personaggi immortali e i suoi simboli è tornato a prendere piede nel nostro Paese.
Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.
Sono tornati sugli schermi televisivi i film di un tempo, con le attrici più amate come la romantica Audrey Hepburn o Marilyn Monroe con la sua gonna svolazzante che ha fatto sognare tanti uomini, così come i film che ci hanno sempre fatto sorridere come Grease, andato in onda proprio alcune settimane fa.
Anche a Reggio Emilia nel corso di tutto l'anno l'aria retrò si è respirata in occasione di moltissime serate, nelle principali discoteche della città e della provincia: dai concerti anni '50-'60 al Fuori Orario di Taneto, accolti a braccia aperte da coppie ballerini entusiasti sotto al palco, alle serate a tema al Corallo di Scandiano, dove automobili d'epoca venivano sistemate sulla pista per permette-re al pubblico di calarsi ancora di più nel passato.
E poi ci sono state le serate estive in centro storico, rallegrate dalle musiche live dei Boogie Airli-nes, la band rock'n'roll che da anni fa scatenare grandi e piccoli in tutto il nord Italia. Proprio come è successo in occasione di un Mercoledì rosa di fine luglio, quando un gruppo di ballerini di tutte le età in una piccola striscia di selciato tra il palco e il pubblico non hanno resistito alla tentazione di volteggiare a ritmo di contrabbasso, pianoforte, batteria e chitarra.
Per chi non conosce i passi del Boogie e dunque si ritrova seduto su una sedia a osservare, la scena che si ritrova innanzi è una fotografia d'epoca: ogni ballerino è vestito rigorosamente a tema, nes-suna coppia fa la stessa coreografia: c'è chi prova disegni stravaganti come la sforbiciata in aria e chi invece mentre balla fa volteggiare in aria la gonna della propria compagna. C'è chi è più anzia-no ma non disdegna l'accompagnamento di una ragazza più giovane e i più piccoli, che anche non conoscendo i passi, si buttano nella mischia.
Non in ultimo, la mania degli anni '50 ha fatto irruzione anche in molte scuole di danza di Reggio che hanno visto raddoppiare le iscrizioni di principianti ai corsi di Boogie e Rockabilly.
Noi abbiamo incontrato Monica insegnante di Boogie della scuola di danza Arcadia, assieme al ma-rito Mauro, per cercare di capire come mai negli ultimi tempi sia scoppiato questo fenomeno.
1) Anche lei ha avuto la percezione che negli ultimi anni il mito degli anni '50 sia ritornato in voga?
Sì, assolutamente. Non conosco il reale motivo per il quale il così detto fenomeno anni '50 abbia preso così piede negli ultimi tempi, quel che è certo è che da un paio di anni tra il "Summer Jambo-re", festival anni '50 a Senigallia, dove per un week-end la città ritorna al passato, tra serate a tema, con le macchine d'epoca e le vetrine allestite in stile retrò, e il fatto che l'offerta delle scuole di danza che insegnano questa disciplina siano raddoppiate, in molti si sono riscoperti amanti dei tem-pi passati.
Che dire? Sarà il mito dell'intramontabile Grease, sarà perché la musica anni '50 è coinvolgente e aiuta a divertirsi senza pensare troppo. Sarà perché il Boogie, nonostante abbia le sue regole non è un ballo eccessivamente rigoroso, si può spaziare in libertà e godersi il ritmo. E sarà senz'altro an-che per la bellezza dei vestiti a pois e delle gonne a ruota molto usate anche dalle giovanissime.
2) Il numero di iscritti ai vostri corsi di Boogie e Rockabilly hanno confermato questa rinata passione per gli anni 50-60?
Sì, effettivamente abbiamo avuto un incremento delle iscrizioni. Solo i principianti quest'anno era-no tantissimi, ben 35, con una media di età molto più bassa del solito. Abbiamo avuto un boom di ragazze contro gli adulti di 40-45 anni che solitamente chiedevano di iniziare lo studio di questa di-sciplina.
3) E i maschi?
Diciamo che di uomini tra i principianti non ne abbiamo tantissimi, forse perché si vergognano a iniziare, hanno un po' paura di essere presi in giro dagli amici, solo perché non praticano sport più classici, come ad esempio calcio ma vanno a scuola di danza. Una volta però che prendono corag-gio e provano, si innamorano del Boogie e non vogliono più smettere.
4) Ho assistito a un paio di dimostrazioni di ballo in piazza e ho notato che il Boogie è un tipo di danza che coinvolge molto, cosa offre questa disciplina in più rispetto alle altre?
È un tuffo nel passato ma soprattutto è un ballo che permette di fare amicizia molto facilmente. La filosofia che sta dietro il Boogie ma anche gli anni '50 è quella di stare assieme, di divertirsi con cose semplici. Ci sono i saggi di fine anno sì, le gare per i ballerini che fanno agonismo, ma per noi è anche importante andare a mangiare il pesce con tutto il gruppo al termine dei corsi o trovarci a ballare in ogni occasione possibile, alla base di tutto c'è il divertimento.
5) Lei quando ha iniziato a ballare?
Io ho iniziato a ballare esattamente il 9.9.1990. Ti sorprende eh che mi sia ricordata la data? Mio marito Mauro ballava già da tempo, io volevo provare da tanto così ho deciso di seguirlo e mi sono lanciata. Da quel giorno non ho mai smesso.
6) Che caratteristiche deve avere un ballerino/a per potersi dilettare in Boogie o Rockabilly?
Nessuna. Basta che gli piaccia la musica e il genere. Può essere anche una persona priva di una grossa familiarità con la danza ma se è spinta dalla passione per quest'epoca e per questi passi, im-parare diventa molto più facile.
Giulia Rossi