Con la diffusione dei dati USDA non si sono schiariti i dubbi e le perplessità degli operatori. I mercati sono soggetti a rapide speculazioni e non si intravede una tendenza ben delineata.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 14 settembre 2017 -
La scorsa settimana commentavamo che "I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso."
L'attesa era di vedere i dati che l'USDA, di martedì 12/09, avrebbe esposto e che di seguito riassumiamo:
SEMI sett 944,2 (-10,4 ) nov 950,4 (-9,4 ) gen 960,6 (-9,2 ) mar 969,4 (-9 )
FARINA sett 295,1 (-3,8 ) ott 296,7 (-3,7 ) dic 300 (-3,6 ) gen 301,8 (-3,4 )
OLIO sett 34,84 (+0,05 ) ott 34,93 (+0,05 ) dic 35,19 (+0,04 ) gen 35,36 (+0,04 )
CORN sett 340 (-5,4 ) dic 351,4 (-6 ) mar 363,6 (-6 ) mag 372 (-5,6 )
GRANO sett 419,4 (+7,2 ) dic 442 (+7,2 ) mar 462 (+6,6 ) mag 476 (+6 )
Variazioni sensibili che lasciano perplessi diversi operatori. L'incertezza si è perciò confermata anche con le chiusure di ieri sera 13/09:
SEMI sett 953 (+8,6 ) nov 960,4 (+10 ) gen 970,6 (+10 ) mar 979,2 (+9,6 )
FARINA sett 300,3 (+5,2 ) ott 302,1 (+5,4 ) dic 305,4 (+5,4 ) gen 307 (+5,2 )
OLIO sett 34,72 (-0,12 ) ott 34,83 (-0,10 ) dic 35,09 (-0,10 ) gen 35,26 (-0,10 )
CORN sett 338,4 (-1,4 ) dic 351,4 (0 ) mar 363,6 (0 ) mag 372 (0 )
GRANO sett 420,6 (+1,2 ) dic 443,2 (+1,2 ) mar 462,6 (+0,6 ) mag 476,4 (+0,4 )
L'interpretazione di una situazione come quella che sta vivendo il mercato in queste ore può essere elaborata partendo da tre motivi: - scarsa volontà a vendere da parte dei produttori, - ridotto interesse degli operatori di rischiare ulteriori ribassi che procedono perciò con ricoperture speculative fatte in velocità, - infine i rumors dal Sud America, dove inizia la primavera ed è tempo di semine per mais e soya, che ipotizzano sofferenze da siccità.
In questa mattinata il mercato telematico segna diffusi aumenti ma nel complesso contenuti. Insomma un USDA da interpretare.
Il mercato avrà la forza di risalire? Stando all'analisi dei fondamentali non dovrebbe, a meno che non intervengano cause esterne.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare. Persiste il periodo di consumi ridotti con i prezzi che infatti sottolineano questa fase.
Il mercato delle bioenergie ha approfittando del calo dei cruscami, ormai giunto al traguardo, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1; per quest'ultimo esiste una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario, che può essere acquisita solo e direttamente da impianti di Biodigestione.
Indicatori internazionali 14 settembre 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1337 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18892.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?. - Flessione per crema e panna., - Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20 - Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale - Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes - Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata.
SOMMARIO Anno 16 - n° 36 10 settembre 2017
1.1 editoriale
La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?.
2.1 lattiero caseario Flessione per crema e panna.,
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti con alcuni segnali rialzisti.
4.1 sicurezza alimentare Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale
4.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci
5.1 Pomodoro Pomodoro. Rabboni: "Bene etichettatura anche per i derivati".
5.2 sicurezza alimentare Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes
6.1 pomodoro filiera Il Consorzio Casalasco del Pomodoro acquista lo storico marchio De Rica
6.2 alimentazione e salute Elogio della gruviera
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20
8.1 imprese giovanili Ancora in calo le imprese giovanili. Crescono le agricole.
8.2 sicurezza alimentare Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
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I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 8 settembre 2017 -
Il fattore che prevalentemente sta influenzando il mercato e perciò l'economia in genere è senza ombra di dubbio il cambio Euro Dollaro, o meglio la relativa debolezza di quest'ultimo.
Anche i Fondi d'investimento sembrano avere perso "smalto" nei loro investimenti sulle commodities agricole.
Cause, presunte o reali, che comunque portano ad una certa stagnazione del mercato, anche se da più parti i valori vengono reputati ancora bassi.
Per avere un quadro più chiaro sulla situazione delle produzioni occorre attendere i dati USDA del 12/09 le cui novità sono facilmente individuabili in "raccolti buoni ma non ottimi".
Le tensioni geopolitiche comunque non aiutano a meglio comprendere quali tendenze i mercati prenderanno.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare, con i consumi che restano a livelli minimali e i prezzi ne sono la conferma più palese:
Mais da 175 euro partenza sino a 192 euro arrivo, l'orzo da 170 a 176 euro arrivo, grano di base da 180 a 185 euro arrivo, sui porti franco partenza lo zootecnico quota 172 euro, sorgo 180/185 euro arrivo.
Per le farine di soya si va dai 296 euro partenza della 44 ai 305 della farina di soya proteica da pronto sino anche a dicembre 2017, per il 2018 la proteica gira a 312 euro partenza ai porti, di conseguenza anche gli altri proteici hanno prezzi bassi, colza da 215 a 225 euro partenza in base ai vari siti di stoccaggio e produzione, farine di girasole proteico da 175 a 178 euro partenza in base alle varie qualità e periodi, il girasole proteine 28 a 130 euro partenza, il lino a 350-380 arrivo in base alle qualità.
I cruscami hanno invece hanno definitivamente cessato di scendere, in quanto sono in corso esportazioni di crusca in pellet, mentre si sta invece indebolendo il mercato dei farinacci di tenero e di duro.
Teso il mercato dei sottoprodotti della lavorazione del riso, in attesa che inizi la nuova campagna di raccolta e lavorazione.
Il mercato delle bioenergie ha approfittato del calo dei cruscami, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1.
Indicatori internazionali 08 settembre 2017
l'Indice dei noli è leggermente cresciuto a 1296 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,2061.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Difficile, al momento, individuare le motivazioni che hanno condotto al manifestarsi di segnali rialzisti. Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 6 settembre 2017 -
Ieri sera il mercato ha dato un forte segno di discontinuità chiudendo con sensibili rialzi:
SEMI sett 960,4 (+18,4) nov 968,4 (+19) gen 978,2 (+19) mar 987,4 (+19)
FARINA sett 302,8 (+9,6) ott 304,8 (+9,3) dic 308 (+9,2) gen 309,4 (+9)
OLIO sett 35,10 (-0,21) ott 35,19 (-0,23) dic 35,44 (-0,23) gen 35,59 (-0,23)
CORN sett 344,2 (+4,2) dic 358,4 (+3,2) mar 371 (+3,2) mag 378,4 (+3,2)
GRANO sett 430,4 (+10) dic 443 (+4,2) mar 463,2 (+3,2) mag 475,2 (+2,2)
Osservazioni particolari a giustificare un tale ribalzo non se ne trovano nè nei fondamentali e nemmeno nelle previsioni meteo che indicano per la prossima quindicina un tempo siccitoso in alcuni stati. L'ipotesi più probabile è che i valori siano ancora bassi e siano state effettuate operazioni di ricopertura.
Il momento congiunturale di incertezza è confermato dal mercato telematico che sta segnando un andamento misto per il seme di soya, esclusivamente al ribasso per farina e mais, e misto per il grano.
Il punto fondamentale è comprendere se il mercato all'origine stia avvicinandosi al momento di svolta oppure no. Come si diceva i fondamentali non hanno motivo di spingere al rialzo, merce non ne manca e gravi danni nei raccolti non se ne registrano, pur non essendo una campagna da record.
Dopo le chiusure dei mercati sono uscite le cifre dell'USDA sulla valutazione dello stato dei raccolti.
Il "buono/eccellente" del corn è dato al 61% contro il 62 % della scorsa settimana (74% lo scorso anno). Quello del seme di soia è dato a 61% e cioè invariato dalla scorsa settimana (73% lo scorso anno). Come si vede sono valutazioni che non giustificano un movimento rialzista così sensibile.
Le scorte mondiali sono ottimali.
Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.
Non si può escludere che le tensioni geopolitiche stiano influenzando le tendenze di mercato.
Per quanto riguarda il mercato domestico nulla da segnalare. Il raccolto del mais, pur quantitativamente inferiore a quello dello scorso anno, non sembra subire il calo drammatico che si ipotizzava prima dell'inizio delle operazioni di raccolto.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato.
Indicatori internazionali 6 settembre 2017
l'Indice dei noli è leggermente e risalito a 1215 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,19212.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: Scontro tra civiltà. - Burro, star del mercato lattiero caseario. - Cereali e dintorni. Mercato in attesa dei dati del Pro Farm Tour. - uova contaminate: la situazione in Emilia Romagna - Nuove regole per il trasporto di animali da allevamento - Cereali e dintorni. Mercati in rialzo. Nuovo prelievo all'importazione extra UE. - come cambia la geografia del vin -
SOMMARIO Anno 16 - n° 35 3 settembre 2017
1.1 editoriale
Scontro tra civiltà.
2.1 lattiero caseario Burro, star del mercato lattiero caseario.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato in attesa dei dati del Pro Farm Tour.
4.1 sanità Uova contaminate: la situazione in Emilia Romagna
5.1 Trasporto animali Nuove regole per il trasporto di animali da allevamento
5.2 scandalo uova Uova e ovoderivati al Fipronil. Arrivano i provvedimenti di Bruxelles
6.1 sicurezza alimentare I supermercati Simply e Auchan richiamano 9 lotti di probiotici
6.2 alimentazione e sicurezza Naturasi: ritirato Pesto alla genovese
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in rialzo. Nuovo prelievo all'importazione extra UE.
8.1 economia turismo Riviera romagnola: +10,5% di presenze tra gennaio e luglio
8.2 vino come cambia la geografia del vino
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU. Mercati in risalita.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 1 settembre 2017 -
Il Chicago Board, che da giorni "sonnecchiava", ha avuto un sussulto con una seduta rialzista nella giornata di giovedi scorso. I probabili motivi hanno diverse origini: il giovedì vengono rese ufficiali le vendite settimanali che sono state buone fatta eccezione per l'olio, i fondi, essendo l'ultimo giorno del mese, hanno ricoperto vecchie vendite lucrando sui differenziali, infine lunedì il mercato sarà chiuso in occasione della festa del lavoro a stelle e strisce.
Alcuni valori:
SEMI sett 936,2 (+13,2) più 4,0 euro nov 945,2 (+12) gen 944,6 (+12)
FARINA sett 294,3 (+1,9) più 1,76 euro ott 296,5 (+1,9) dic 299,5 (+2,1)
OLIO sett 34,71 (+0,38) ott 34,81 (+0,31) dic 35,06 (+0,37)
CORN sett 342,2 (+12,6)più 4,2 euro dic 357,6 (+12,2) mar 370,4 (+12,2)
GRANO sett 410,2 (+6,6) più 2,0 euro dic 434,4 (+4,6) mar 457 (+4,2)
In mattinata di venerdi l mercato telematico era in territorio positivo ma è ancora presto per affermare che il mercato sia orientato a una svolta.
A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU di 10,95 euro tonnellata, con qualche variazione in diminuzione in base ai porti di origine e di sbarco, ma l'intento protezionistico sulle produzioni europee è chiaro.
Di certo questo influirà sul mercato domestico, indipendentemente dalla qualità, ma anche sul mercato interno del vecchio continente.
Le indicazioni dal mercato interno sono:
per il mais sussiste grande confusione, sia di valori sia di qualità e questo vale anche per il grano. L'orzo è stazionario, i cruscami iniziano a dare segni di resistenza alla loro caduta, i foraggi sentono l'influenza degli acquisti del sud Italia e del Nord Africa. Si registra una forte tensione sul mercato della farina soya convenzionale ogm free dovuto al persistere del corto di merce in attesa dell'inizio della nuova campagna. Mentre per il mercato delle polpe si sta assistendo a trattative solo sulla produzione nazionale, in attesa della nuova merce estera che arriverà solo ad ottobre inoltrato.
I problemi logistici di agosto dovrebbero a breve scomparire anche se rimarranno i fattori connessi alle difficoltà di completare o camion di ritorno su gomma a causa ridotte esportazioni.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami (che forse sta concludendo il ciclo) e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato, per quanto anche questo prodotto risentirà dell'effetto protezionistico.
Indicatori internazionali 01 settembre 2017
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 1184 punti, il petrolio è attorno a 46,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,189035.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Mercati ancora incerti. In attesa dei dati ufficiali del Pro Farm Tour l'attenzione si concentra sui fondi che hanno invertito la rotta e il cambio euro/dollaro che sfiora 1,20.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 28 agosto 2017 -
Il mercato attende le conclusioni del Pro Farm Tour:
- per il corn si attendono rese per acro differenti da quelle stimate-attese in precedenza. Si ipotizzano 353 milioni di tonnellate contro i 359 dell'USDA precedente e contro i 352 che avevano ipotizzato gli analisti;
- per il seme di soya 114 milioni di tonnellate contro i 119 dell'USDA , e i 118 previsti dagli analisti;
-per il grano invece pesano i numeri Russi e mondiali che schiacciano le quotazioni.
A aggravare l'incertezza è il forte rafforzamento dell'Euro sul Dollaro con il cambio che sfiora 1,20.
Il mercato telematico è in territorio positivo tranne che per il grano, sul quale incide, molto probabilmente anche l'uragano Harvey, che imperversando sul golfo dal Texas alla Florida, blocca o comunque rallenta i porti da cui partono molti imbarchi di soya e mais.
E' ormai accertato che l'impatto del cambio è il ribasso sui prezzi dei proteici, mentre è tutto da valutare sui prezzi futuri dei cereali a medio lungo termine. I fondi d'investimento hanno invertito la direzione orientandosi in senso ribassista.
Il "corto" del grano è passato da - 34.200 contratti a - 66.700. Il corn da un "lungo" di +39.800 ad un "corto" di - 17.700. Il "corto" del seme da - 14.400 a - 23.400.Il "corto" della farina da - 34.200 a -23.400.Il "lungo" dell'olio da + 46.000 a +44.000.
Indicatori internazionali 28 agosto 2017
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 1209 punti, il petrolio è attorno a 48,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,19315.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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SOMMARIO Anno 16 - n° 34 27 agosto 2017 - Editoriale: Eureka, l'economia avanza! Oibò. -Torna a salire il latte spot e in parte anche il burro. - Cereali e dintorni. Mercato stazionario e in attesa. -Uova contaminate: la Regione decide a scopo cautelativo il blocco della commercializzazione per alcuni allevamenti - Cara Bolletta. Record europeo per le piccole imprese - Crolla in Italia la produzione di grano duro (-30%) - Uova, trovata seconda sostanza tossica. -Pomodoro: il grande nemico è la crisi idrica - Meuccio Berselli nominato dal Governo alla guida del più grande distretto idrografico d'Italia. -
SOMMARIO Anno 16 - n° 34 27 agosto 2017
1.1 editoriale
Eureka, l'economia avanza! Oibò.
2.1 lattiero caseario Torna a salire il latte spot e in parte anche il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato stazionario e in attesa.
4.1 sanità Uova contaminate: la Regione decide a scopo cautelativo il blocco della commercializzazione per alcuni allevamenti
4.2 imprese e energia Cara Bolletta. Record europeo per le piccole imprese
5.2 grano duro Informatore Agrario. Crolla in Italia la produzione di grano duro (-30%)
5.3 solidarietà Una valle cardioprotetta grazie al nuovo progetto di Cantina Valtidone
6.1 sicurezza alimentare Uova Contaminate. Rainieri chiede etichettatura obbligatoria
6.2 alimentazione e sicurezza Scandalo uova. 2 campioni positivi in Italia
6.3 alimentazione e salute Uova, trovata seconda sostanza tossica.
7.1 pomodoro Pomodoro: il grande nemico è la crisi idrica
7.2 crisi pesche e nettarine Crisi pesche e nettarine: autorizzato il ritiro di 4.760 tonnellate.
8.1 nomine Bonifica Meuccio Berselli nominato dal Governo alla guida del più grande distretto idrografico d'Italia.
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners ers
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(Verona, 22 agosto 2017). Non è solo la raccolta di uve da vino (in calo del 15%-20% sul 2016) a preoccupare l'agricoltura italiana.
Anche per il grano duro la campagna 2017 si annuncia molto difficile con una perdita media di quasi il 30% sull'annata record precedente, che equivale a 1,5milioni di tonnellate di frumento duro in meno. Lo riporta, nel numero in uscita da domani, il settimanale L'Informatore Agrario, che ha incrociato le rilevazioni degli esperti del settore su tutto il territorio nazionale.
La siccità ha compromesso gran parte della produzione nel Centro-Sud del Paese, con cali che vanno dal -41% in Toscana al -37% del Molise, dal -30% in Puglia, Basilicata e Umbria al preoccupante -50% nel Lazio. Meglio è andata al Nord, dove le superfici sono calate del 28%, le produzioni del 18%, ma le rese, complice un'annata molto positiva per la coltura, sono aumentate dell'11%. In generale – evidenzia il settimanale - il raccolto presenta una qualità eccellente per il 60-70% della produzione mentre il calo produttivo è da imputare tanto al clima, che ha penalizzato le rese, quanto alla riduzione delle superfici seminate a causa della scarsa convenienza economica per gli agricoltori che ha caratterizzato le ultime campagne del grano duro.
www.informatoreagrario.it
Agricoltura. Aumentato di 4.760 tonnellate il quantitativo di pesche e nettarine che sarà possibile ritirare per far fronte alla crisi di mercato. La decisione d'urgenza della Commissione europea avrà valore retroattivo al 3 agosto 2017. Caselli: "Un risultato fondamentale per i nostri produttori, che conferma l'importanza del lavoro congiunto svolto degli organismi e dei territori interessati".
Bologna – Arriva a 8.640 tonnellate il quantitativo di pesche e nettarine che potranno essere ritirate dal mercato per sostenere i produttori e fronteggiare la crisi del settore.
Il provvedimento è frutto del regolamento d'urgenza approvato dalla Commissione europea per un aumento dei plafond di Italia, Spagna e Grecia per pesche e nettarine pari a 3 volte i quantitativi attualmente previsti dal regolamento vigente e legato all'embargo russo.
La decisione europea si traduce per l'Italia in un incremento di 4.760 tonnellate di prodotto. Il plafond di ritiro previsto inizialmente dal regolamento Ue era infatti di 2.350 tonnellate. A questo quantitativo il ministero ha aggiunto, nelle settimane scorse, una riserva di 1.500 tonnellate. Con il nuovo regolamento europeo vengono triplicati i plafond del precedente, che per l'Italia significa passare dalle 2.380 tonnellate (già utilizzate) a 7.140, quindi con una possibilità di ritiro aggiuntiva di 4.760. Se si aggiunge anche la riserva concessa dal ministero di 1.500, in tutto potranno essere ritirate fino a 8.640 tonnellate. Il regolamento verrà pubblicato il prossimo 9 settembre, ma prevede già un effetto retroattivo al 3 agosto.
"Accogliamo con grande soddisfazione la decisione europea – dice Simona Caselli, assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna – che ha recepito in pieno la sollecitazione che avevano avanzato nell'agosto scorso il ministero e la rete Areflh (l'associazione delle regioni e dei produttori ortofrutticoli europei, presieduta dalla stessa Caselli, cui aderiscono le principali realtà produttrici di frutta ed ortaggi di sei paesi). Si tratta di un provvedimento fondamentale per i produttori, che conferma come un'azione congiunta e rapida di tutte le istituzioni possa portare a risultati tempestivi e importanti. Il provvedimento rappresenta una boccata d'ossigeno per un settore già duramente provato dalle difficili condizioni climatiche e ambientali di questa torrida estate".
I quantitativi di prodotto ritirati dal mercato, per i quali la Commissione europea riconosce agli agricoltori un prezzo stabilito dal regolamento che copre i costi di produzione, vengono destinati in larga parte alla beneficienza (enti caritativi e associazioni) e alla realizzazione di prodotti di distilleria.
La decisione di Bruxelles arriva dopo l'incontro di Areflh, lo scorso 8 agosto a Bruxelles, con la Direzione generale agricoltura della Commissione europea a seguito di una richiesta urgente da parte dall'assessore Caselli. Contemporaneamente il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali aveva aumentato di 1.500 tonnellate la quantità di prodotto che era possibile ritirare dal mercato. In quella sede era stato assunto l'impegno di chiedere alla Commissione di rivedere la distribuzione tra i Paesi europei e, all'interno degli stessi, delle quote di ritiro per le diverse tipologie di frutta.
La crisi del mercato di pesche e nettarine risente in modo particolare dell'"embargo russo" imposto dal 2014. La riduzione delle esportazioni e un andamento produttivo fortemente influenzato da caldo e siccità, con produzione di frutti di piccole dimensioni e una maturazione anticipata e diffusa, ha determinato una crisi dei prezzi e l'esaurimento, già al 31 luglio, delle quote di ritiro previste dal regolamento europeo. /SA