Le dichiarazioni di Draghi riportano fiducia sui mercati e i fondi, a corto di merci, potrebbero innescare un aumento dei valori dei mercati all'origine.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 febbraio 2016 -
I mercati d'origine languono ancora, seppure qualche scossa rialzista sembra profilarsi all'orizzonte sul Chicago Board. Infatti, secondo Agrimoney i fondi sono troppo corti in merce e il mercato così basso prelude a loro possibili fulminee ricoperture. Inoltre il petrolio ha ripreso fiato e l'ipotesi di nuove iniezioni di liquidità da parte della BCE ha riportato in equilibrio il cambio €/$.
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi. Orzo e grano in flessione indipendentemente dalla qualità.
Bioenergetico. Il settore sta metabolizzando che il futuro sarà complesso soprattutto riguardo il reperimento di amidacei. Aperta la caccia alle ultime partite di mais con tossine. Taluni operatori hanno cominciato a cercare alternative (cereali scondizionati, sansa, residui industriali vari).
Indicatori internazionali 15 febbraio
l'Indice dei noli è rimasto quasi inalterato a 295 punti, il petrolio è risalito 30,70$ e il cambio si è aggiustato a 1,11626
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Cereali, mercati in catalessi. latte, ancora crisi. Vino, cresce del 22% l'export dei vini toscani. Nuove IGP, tocca ai cappellacci ferraresi. Cirio cresce nel Regno Unito. Editoriale: Epidemia si o epidemia no, Zika contro meningite.
SOMMARIO Anno 15 - n° 06 14 febbraio 2016
1.1 editoriale Epidemia Si, Epidemia No. Zika contro meningite
3.1 cereali Cereali, in balia dei flutti finanziari
4.1 Lattiero Caseario Ancora stato di crisi per il latte e i suoi derivati.
5.1 prezzo del latte Prezzo "a riferimento" del latte industriale. III quadrimestre 2014
5.2 eventi vino Il 50° Vinitaly dedica a Giacomo Tachis una degustazione storica dei suoi vini
5.2 nomine E' Francesco Zambonini il nuovo responsabile della Zona CIA di Reggio Emilia
6.1 vino L'export dei vini toscani cresce del +22%
7.1 energia e cooperazione Power Energia, cresce ancora la base sociale
7.2 nuove IGP IGP ai Cappellacci di zucca ferraresi
8.1Cereali Cereali, mercati in "catalessi"
9.1 eventi Le varie identità del Parmigiano Reggiano
9.2 export Export, non si arresta il boom dei prodotti Cirio in Regno Unito. +20%
10.1 eventi L'agricoltura Urbana sposa la creatività e diventa arte
11.1 promozioni "vino" e partners
Francesco Zambonini sostituisce Giorgio Davoli in pensione da fine 2015. in passato anche direttore della CIA di Reggio Emilia, oltre ad essere stato per due mandati Sindaco del Comune di Ramiseto.
Reggio Emilia -10 febbraio 2016 - Completato nei giorni scorsi il riassetto della CIA reggiana, con una serie di movimenti del personale originati dall'andata in pensione a fine 2015 del responsabile della Zona Reggio Giorgio Davoli. Il nuovo responsabile è Francesco Zambonini, com'è stato comunicato nei giorni scorsi alla Direzione zonale.
Questi lascia l'ufficio contrattuale provinciale, incarico che viene assunto da Augusto Pistelli, che a sua volta ha lasciato la responsabilità della Zona di Guastalla a Monia Rondini.
Con Zambonini (che mantiene la responsabilità dell'ufficio tecnico e resta referente per la caccia) è stato scelto - dal Direttore e dalla Giunta provinciale - per la zona centrale dell'organizzazione un elemento di provata esperienza: è stato infatti in passato anche direttore della CIA di Reggio Emilia, oltre ad essere stato per due mandati Sindaco del Comune di Ramiseto.
La Zona di Reggio richiedeva un intervento di questa portata, dato che negli ultimi mesi ha subito un profondo rinnovamento nell'area imprese: oltre a Davoli vi è stato infatti un altro pensionamento (Cinzia Soncini), e due funzionarie sono attualmente in maternità.
La Zona – di cui è presidente l'imprenditore viticolo Lorenzo Catellani – comprende oltre al comune di Reggio anche Albinea, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Castellarano, Castelnovo Sotto e Scandiano.
I mercati d'origine languono, anche l'USDA non ha dato scosse al mercato che sembra in "catalessi". Continuano le influenze delle varie tempeste finanziarie. Il petrolio ha rotto quota di resistenza 27$.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 febbraio 2016 -
I prezzi della farina di soya sono il riflesso della situazione attuale: 290 e 300 il caricabile, di 44 e proteica, il marzo giugno 286/295, luglio dicembre 290/299, gennaio dicembre 2017 297/305 ma non si avverte la pressione d'acquisto da parte degli operatori. Da quando la Cina ha rallentato sembra che anche in altre nazioni sia calato l'interesse sulle merci.
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi mentre sta guadagnando spazio la psicosi siccità il che comporta, per i mesi futuri, sensibili segnali di tensione sul fronte maidicolo. Orzo e grano in flessione indipendentemente dalla qualità. Una certa pressione a vendere proviene sia dalla Francia sia dai paesi dell'est europa che, con l'avvicinarsi della nuova stagione, devono cercare di svuotare i silos.
Bioenergetico. Nel settore delle Bioenergie si stanno facendo largo sottoprodotti industriali sia solidi che liquidi che però spesso si scontrano con le varie casistiche di interpretazione del prodotto. A medio termine è quasi certo che si dovranno affrontare dei momenti di seria difficoltà per il reperimento dei prodotti a base amidacea e non è escluso che gli operatori si debbano orientare verso prodotti sani leali e mercantili.
Se non ci fosse il mais sul porto e merce proveniente dall'estero via gomma e ferrovia, con gran probabilità le scorte di nazionale sarebbero insufficienti per il completamento del ciclo di stagione. Esistono invece sacche di prodotto invenduto, in mano ai produttori primari, causa l'insoddisfazione del prezzo. Altrettanto vale per il seme di soya nazionale.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 290 punti, il petrolio è tornato ben sotto i 30$ a 26,95 dollari al barile e il cambio si è fortemente risalito verso 1,13277
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Prezzi tendenzialmente stabili nonostante la tempesta finanziaria globale e la siccità che allarma gli operatori. In attesa dei dati USDA il mercato ha dato segnali di nervosismo seppure in termini quantitativi non sembrano sussistere problematiche.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 febbraio 2016 -
Dopo l'ennesimo lunedi nero delle borse (ad es. Tokyo -5,40% e Ftse MIB sotto i 17.000) e l'altalena del prezzo del greggio che dopo una impennata oltre i 32$ è tornato, nella giornata di lunedi sotto quota 30$/barile, i cereali seppure siano presenti in cospicua quantità a livello globale e i prezzi ai minimi da molte settimane, mettono in fibrillazione gli analisti che non escludono qualche rimbalzo. Problemi legati alla quantità si sono delineati in Sud Africa e nel sud della Spagna ma non si esclude una scarna campagna nazionale condizionata dalla siccità.
I prezzi della farina di soya sono il riflesso della situazione attuale: 297 e 306 il caricabile, l'aprile giugno 295/304, luglio dicembre 294/303, gennaio dicembre 2017 300/309.
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi mentre sta guadagnando spazio la psicosi siccità il che comporta, per i mesi futuri, sensibili segnali di tensione sul fronte maidicolo. Orzo e grano stabili se non addirittura in leggera diminuzione a fronte di ordini massicci.I sottoprodotti proteici seguono l'andamento della farina di soya e perciò rimangono su livelli elevati.
Bioenergetico. Il settore sta metabolizzando che il futuro sarà complesso soprattutto riguardo il reperimento di amidacei. taluni operatori hanno cominciato a cercare alternative (cereali scondizionati, sansa, residui industriali vari), mentre altri addirittura stanno pensando di utilizzare mais normale 103. Pastoni e trinciati stanno riprendendo quota.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 293 punti, il petrolio è tornato sotto i 30$ a 29,90 dollari al barile e il cambio si è ridisteso verso 1,1197
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Cereali volatili. Scivolone dei derivati del latte. Quanto vale una "Cicca frusta"? Zucchero: S.Quirico rimarrà chiuso. Esselunga, accordo per la domenica lavorativa. Additivi sotto accusa. il Parmigiano Reggiano tra tutela in USA e i minibond. L'uso dei droni.
(in allegato é scaricabile il formato pdf)
SOMMARIO Anno 15 - n° 05 07 febbraio 2016
1.1 editoriale Una cicca frusta!
3.1 cereali Cereali, mercato disturbato da fattori esterni
4.1 cereali Cereali, mercati volatili
5.1 Lattiero Caseario Scivolone dei derivati del latte.
6.1 prezzo del latte Latte: c'è l'accordo per un sistema di indicizzazione condiviso
6.2 zucchero Zucchero: Confermata la sospensione della campagna nello stabilimento di S. Quirico (PR)
7.1 lavoro Esselunga: siglato l'accordo sperimentale sul lavoro domenicale
8.1 imprese Ital-frutta diversifica: ceci e fagioli insieme a pomodoro e pere
8.2 nuove tecnologie Droni sugli oliveti italiani
8.3 rifiuti Ambiente: siglato accordo tra Regione e Iren
9.1 salute sicurezza Additivi sotto accusa per le malattie autoimmuni
9.2 consumi Ismea, consumi alimentari: la ripresa c'è ma è debole
9.3 intimidazioni mafiose Cia solidarietà e sostegno al Sindaco di Reggio Emilia
10.1 Tutela in USA Alai a Linea verde
11.1 finanza Minibond per il parmigiano
12.1 promozioni "vino" e partners
Il mercato continua ad essere disturbato dalle varie tempeste finanziarie e dall'altalenante valutazione del petrolio. Un mercato relativamente volatile prevalentemente disturbato da fattori esterni posto che non si ravvisano condizioni di scarsità di prodotto nemmeno per il prossimo futuro.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 febbraio 2016 -
Un nuovo storno di prodotto da parte della Cina lo scorso mercoledi ha dato intonazione negativa al mercato che già di suo scontava il rialzo dell'Euro conseguente all'arretramento del dollaro. Turbamenti che hanno prodotti i seguenti risultati:
Mercoledì 3 febbraio 2016
Semi : marzo 876,60 (-9,4) maggio 879,60 (-9)
Farina : marzo 270,10 (-4,5) maggio 272,00 (-4,5)
Olio : marzo 30,98 (+0,19) maggio 31,20 (+0,20)
Corn : marzo 371,00 (-1,4) maggio 376,00 (-1,4)
Grano marzo 480,00 (+4,6) maggio 483,60 (+3,6) luglio 488,20 (+3,0) dicembre 510,00 (2,6)
La considerazione che ne deriva è ancora la medesima da alcuni mesi: non c'è spazio per ulteriori e significativi arretramenti di prezzi.
Intanto la farina soya per il 2017 ha registrato valori per la tra il 315 e 320€/ton per a proteica.
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi mentre sta guadagnando spazio la psicosi siccità il che comporta, per i mesi futuri, sensibili segnali di tensione sul fronte maidicolo. Sul prodotto pronto i commenti vengono da soli osservando la rilevazione prezzi sulla piazza di Milano del giorno 02 febbraio dove, su 143 voci quotate, i segni "più" erano solo 9, molti gli invariati, e i segni "meno" erano ben 78.
Bioenergetico. Il settore dovrà affrontare dei momenti di seria difficoltà per il reperimento dei prodotti a base amidacea, specialmente per chi non ha diete alternative. Gli operatori sono alla ricerca di alternative di qualsiasi genere, da cereali scondizionati a cruscami, residui industriali vari e intanto i trinciati e i pastoni stanno riprendendo quota.
Indicatori internazionali - 3 febbraio 2016 -
l'Indice dei noli è sceso a 303 punti, il petrolio è risalito a 32,56 dollari al barile dopo un "viaggetto" breve sotto i 30$ e il cambio si è irrigidito verso 1,10986
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Latte: accordo su sistema di indicizzazione del prezzo e firmato decreto per ripartizione dei 25 milioni di euro Ue agli allevatori. Il meccanismo di indicizzazione del prezzo del latte.
Roma - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta a Roma la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall'accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero a novembre. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell'industria, delle cooperative e della grande distribuzione.
È stato definito il sistema base di indicizzazione del prezzo del latte, attraverso un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell'andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero. L'industria lattiera ha confermato l'impegno a definire un modello di contratto standard e di promuovere tra i propri associati l'utilizzo degli indici elaborati sul sistema base nei contratti che verranno stipulati per l'acquisto di latte.
Per quanto riguarda i 25 milioni di euro previsti per il settore zootecnico dall'intervento straordinario europeo, il Ministro Maurizio Martina ha firmato il decreto per la ripartizione degli aiuti diretti alle imprese di allevamento per il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016. L'impatto stimato della misura è di 1 centesimo per litro di latte venduto alla stalla. Il decreto è stato già trasmesso ad Agea per l'erogazione dei contributi a circa 36 mila allevatori.
Al tavolo la Grande distribuzione ha presentato un programma delle attività di promozione straordinaria dei prodotti lattiero caseari italiani, che sarà caratterizzata dall'utilizzo di un marchio che consenta di individuare in maniera chiara e omogenea i prodotti lattiero caseari di origine 100% italiana sugli scaffali.
"Continuiamo a lavorare concretamente - ha detto il Ministro Maurizio Martina - per sostenere tutto il sistema lattiero caseario italiano. Dopo l'accordo di novembre, siamo passati alla fase operativa, mantenendo gli impegni presi per interventi strutturali, a partire dalla definizione del meccanismo di indicizzazione del prezzo. Un punto centrale, atteso da anni, per tutelare meglio il reddito dei nostri allevatori, tenendo in considerazione parametri reali come i costi di produzione. La collaborazione tra le componenti della filiera va avanti e può diventare un fattore determinante per la ripresa del settore. Ora sarà importante applicare le decisioni prese e rispettare la durata minima dei contratti che deve essere di almeno un anno. Sul fronte degli aiuti europei, ho firmato il decreto di ripartizione dei 25 milioni di euro che Agea provvederà a erogare già dalle prossime giornate. C'è tanto da fare, ma stiamo gettando le basi per rendere più competitivo questo comparto strategico. Al primo posto viene la giusta remunerazione del lavoro dei nostri allevatori".
IL MECCANISMO DI INDICIZZAZIONE DEL PREZZO DEL LATTE
Il sistema base elaborato da Ismea prende in considerazione 4 gruppi di riferimento selezionati:
1- prodotti a medio-bassa stagionatura (Provolone Val Padana fresco e maturo, Mozzarella, Gorgonzola, Italico)
2- prodotti a elevata stagionatura (Parmigiano Reggiano e Grana Padano in vari gradi di stagionatura)
3- prodotti esteri (Latte scremato in polvere Francia, Oceania e Germania, Edamer Germania, Latte intero in polvere Germania)
4- input di produzione (mais, farina di soia, sorgo, crusche, farinacci).
All'interno delle 4 componenti sono stati scelti i primi 5 prodotti con il coefficiente più alto, per un totale di 20 prodotti. L'ampiezza dei panieri e la loro articolazione rappresenta un elemento importante in termini di stabilità dell'indicatore in quanto evita che fluttuazioni impreviste o indotte di singoli componenti possano determinare variazioni consistenti. Il sistema individuato è:
- oggettivo, in quanto elaborato attraverso l'applicazione di tecniche statistiche che escludono ogni criterio di soggettività nella scelta dei parametri di ponderazione e dei prodotti che compongono i singoli componenti;
- affidabile, perché costruito attraverso l'individuazione di fonti non influenzabili dalle parti in causa; con un aggiornamento dei dati immediato (il mese successivo a quello di riferimento) e continuativo;
- articolato, in modo da comprendere tutte le variabili in grado di influire su costi di produzione del latte e i suoi derivati e sufficientemente complesso da non subire "shock" da parte di fluttuazioni repentine e improvvise di prezzi puntuali.
- neutrale, in quanto elaborato e implementato da una parte terza al sistema di contrattazione;
- trasparente, in termini di disponibilità dei dati di partenza, delle elaborazioni e dell'indice stesso.
(Mipaaf - Ufficio Stampa Roma, 28 gennaio 2016)
Parla la presidente Diana Bortoli, prima donna alla guida di una cooperativa ortofrutticola. E' componente del cda di Conserve Italia, Apo-Conerpo e Opera.
Modena, febbraio 2016 - Specializzata nella raccolta e commercializzazione di pomodoro, pere, cocomeri e meloni, da quest'anno la cooperativa Ital-frutta di S. Felice sul Panaro intende aumentare la quota di ortive (ceci e fagioli borlotti) per il consumo fresco.
Lo annuncia la presidente di Ital-frutta Diana Bortoli, eletta da pochi mesi alla guida della cooperativa sanfeliciana, che associa 240 aziende agricole distribuite nella Bassa Modenese. Scelta dai soci per sostituire Francesco Budri, che ha gestito la delicata fase post terremoto, Diana Bortoli ha 55 anni e abita a Medolla, dove conduce insieme al marito un'azienda che produce pere, seminatevi e uva. È la prima donna chiamata a guidare una cooperativa ortofrutticola modenese. Socia di Ital-frutta da una decina d'anni, siede nel consiglio di amministrazione dal settembre 2012. Fa parte anche dei cda di Conserve Italia, Apo-Conerpo e Opera, la cooperativa nata il 29 maggio 2015 e che rappresenta la più importante realtà italiana specializzata nella pera; inoltre il 15 gennaio è stata eletta nel nuovo consiglio provinciale (il "parlamentino interno") di Confcooperative Modena.
«Concentreremo gli sforzi sul miglioramento dell'efficienza interna della cooperativa e rafforzeremo la collaborazione con le altre cooperative, enti e consorzi dell'ortofrutta, perché il nostro settore ha bisogno di aggregare l'offerta dei prodotti – dichiara la presidente di Ital-frutta – L'anno scorso abbiamo lavorato 370 mila quintali di pomodoro destinato all'industria, 115 mila quintali di pere, 40 mila di meloni e cocomeri. Quest'anno vogliamo aumentare la quota di ortive, soprattutto ceci e fagioli borlotti, allo scopo di garantire ulteriore reddito ai nostri 240 soci». Pesantemente colpita dal terremoto del 2012, la cooperativa Ital-frutta ha speso complessivamente 12,3 milioni di euro per la ricostruzione degli immobili e l'acquisto di nuove attrezzature, impianti e macchinari.
(Confcooperative Modena 1 febbraio 2016)
Dalla indicazione sul tipo e intensità di potatura alla gestione fitosanitaria dell'oliveto. L'impiego dei droni sul controllo e sulla programmazione del lavoro in campagna e nello specifico nell'olivicoltura.
Il settore olivicolo appare spesso molto restio all'introduzione di novità e nuove tecnologie, ma rappresenta anche un'avanguardia di nuovi modelli agricoli che guardano a qualità e sostenibilità ambientale. È il caso dell'utilizzo dei droni, ovvero quei piccoli velivoli radiocomandati che possono eseguire dall'alto misure e analisi anche molto sofisticate, aiutando l'olivicoltore nel lavoro di tutti i giorni.
Una ricerca dell'Università di Pisa ha dimostrato che le misure effettuate dal cielo sono più accurate di quelle realizzabili da terra, con un investimento di tempo, energie e soldi, decisamente inferiore. Grazie ai rilievi dei droni, in aziende di grandi dimensioni, oppure in areali complessi come quelli collinari e montani italiani, è possibile dare indicazioni sufficientemente precise non solo sul tipo e intensità di potatura da effettuare, ma anche sulla gestione fitosanitaria dell'oliveto, stabilendo, per esempio, i volumi da irrorare in funzione della superficie fogliare in grado di intercettare il prodotto. Un salto nel futuro, verso l'olivicoltura di precisione, che vuole un distribuzione sempre più attenta e mirata dei presidi fitosanitari, per limitare l'impatto sull'ambiente e sulla salute dei consumatori. [Fonte: Teatro Naturale per Sol&Agrifood]