Anche quest'anno il Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma promuove la "Settimana delle Allergie": dal 18 al 22 gennaio 2016, presso la sede di via Emilia Ovest 12, i cittadini potranno prenotarsi per eseguire gratuitamente test cutanei e prove di funzionalità respiratoria.
Parma, 12 Gennaio 2016 -
Sono sempre più numerose le persone, adulti e bambini, che hanno una reazione allergica; 1 su 10 soffre di asma bronchiale e gli esperti stimano addirittura che nei prossimi anni 1 su 2 potrà soffrire di malattie croniche come l’asma, la rinocongiuntivite e dermatiti di origine allergica.
Questa epidemia di allergie ha indotto una ingannevole offerta di esami non attendibili eseguiti in ambienti inappropriati che tendono ad inventare troppi falsi allergici. Al contrario, una diagnosi accurata basata su prove scientifiche permette di orientare la cura con trattamenti efficaci.
Così il Centro Diagnostico Europeo Dalla Rosa Prati ha promosso la settimana delle allergie dal 18 al 22 gennaio 2016, presso la sede di via Emilia Ovest 12. Ai Cittadini che desiderano accostarsi alla diagnostica delle malattie allergiche verranno eseguiti test cutanei e prove di funzionalità respiratoria gratuitamente ed, al termine della prova, sarà consegnato l’esito con i consigli pratici da parte dell’Allergologo, il prof. Giovanni Cavagni.
Chi lo vorrà, potrà prenotarsi telefonando al numero 0521-2981.
Una cena di Natale speciale: è quello che hanno organizzato per senzatetto e bisognosi circa una ventina di City Angels. Sono stati loro ad allestire una lunga tavolata e a servire una quarantina di pasti caldi completi per permettere anche ai meno fortunati di festeggiare degnamente il Natale. Pasta, pollo con verdure, frittata e per finire, il tradizionale panettone. Il tutto con l'arrivo di un Babbo Natale carico di regali per i più piccoli.
Parma, 27 Dicembre 2015 -
Foto della gallery by Francesca Bocchia
VIP PARMA è l’associazione Onlus che si ispira alla “Terapia del sorriso” del medico Patch Adams: volontari vestiti da clown che si impegnano per offrire supporto, sostegno, ma anche trasmettere allegria e positività a chi soffre per malattie, disabilità o è costretto a lunghi periodi di degenza
Di Chiara Marando -
Parma, 27 Dicembre 2015 – (Foto della gallery by Francesca Bocchia)
Più o meno tutti conoscono la storia di Patch Adams, il medico diventato noto per il suo costante impegno nei confronti degli ammalati. Un impegno volto ad organizzare gruppi di volontari che, travestiti da clown, passano di ospedale in ospedale con l'obiettivo di regalare il buonumore a chi soffre: la cosiddetta “terapia del sorriso”, anche nota come “clownterapia”.
Ed è proprio a questa filosofia che si ispira l’attività quotidiana di VIP PARMA ONLUS, associazione di volontariato che dal 2006 opera gratuitamente all’interno dell’Ospedale Maggiore di Parma, presso la Geriatria e la Lungodegenza geriatrica del padiglione Barbieri, ma anche tra le corsie della Lungodegenza all’interno della Casa della Salute di San Secondo Parmense.
Si tratta di una realtà composta attualmente da 83 soci volontari, che fa parte della Federazione VIP ViviamoInPositivo Italia Onlus, struttura che collega e coordina un totale di 55 associazioni VIP dislocate su tutto il territorio nazionale.
Ciò che contraddistingue le associazioni VIP Italia sono alcuni principi fondamentali sui quali si fonda il lavoro di tutti i giorni:
- fornire e garantire una formazione costante ai circa 3800 volontari clown che prestano regolarmente servizio nelle oltre 150 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia;
- promuovere il Vivere in Positivo e il volontariato Clown in ogni situazione di disagio fisico e sociale, in Italia e nei paese del Terzo Mondo;
- sensibilizzare al Vivere in Positivo attraverso eventi, pubblicazioni, testimonianze.
VIP PARMA rappresenta la volontà di offrire momenti di svago e divertimento, ma anche di ascolto, supporto a tutte quelle persone, adulti e bambini, che vivono il disagio di una malattia, della disabilità, ma anche a coloro che sono costretti a vivere periodi più o meno lunghi di degenza in ospedale oppure in strutture istituzionalizzate permanenti. Il desiderio è quello di incoraggiare e stimolare la parte più creativa che è nascosta in ognuno di noi, allontanare la sofferenza ed incoraggiare l’integrazione.
Riconoscere il volontari è semplicissimo: la loro carta di identità sono un camice conformato e colorato, il tesserino di riconoscimenti, l’immancabile naso rosso e l’insostituibile sorriso contagioso.
L’obiettivo di trasmettere allegria e positività ha portato l’associazione oltre i confini della provincia di Parma in momenti di grande necessità, come ad esempio in seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, oppure durante missioni nazionali in Paesi quali Romania, Argentina, Sierra Leone, Cambogia, Tanzania e Camerun. Il tutto dando vita al “Progetto Gornja Bistra - All’amore si arriva con una sguardo”, che vede i volontari clown di VIP PARMA, e di tutta Italia, impegnati all’interno del campo permanente della Fondazione Internazionale "Il giardino delle Rose Blu Onlus", con lo scopo di ideare attività ludiche rivolte a bambini, ragazzi ed adulti con disabilità gravi dal punto di vista intellettivo e motorio.
E' di oggi la lettera che la Rete dei Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza, già protagonisti di una manifestazione nei giorni scorsi, hanno scritto per dire "no" allo sgombero di tredici famiglie costrette dalla necessità ad occupare abusivamente case ed appartamenti, ma anche per opporsi alla decisione di staccare le utenze lasciando queste persone al freddo ed al buio.
Parma, 24 Dicembre 2015 -
Riceviamo e pubblichiamo
Esiste un momento in cui è necessario dire “no”. E’ il momento in cui decidiamo di definirci. Definiamo chi siamo. Dire no allo sgombero di tredici famiglie senza altra alternativa che l’occupazione abusiva di case inutilizzate di grandi proprietari, dire no al metterle al buio e al freddo con distacchi ordinati dalle autorità, significa decidere da che parte stare. E chi essere. Io decido di essere umana e dico no. E parlo al noi. Perché gli ultimi possiamo esserli tutti un giorno.
Il buio fa paura ai grandi come ai bambini. Apre le porte ai nostri incubi, alle nostre fragilità. Nella vita concreta buio significa non essere sicuri di centrare l’apertura di una porta. Non saper raggiungere il bagno con certezza. Significa che se tuo figlio di notte spaventato ti chiama impiegherai molto più tempo per tenerlo al sicuro tra le tue braccia. Buio significa perdere la direzione, i punti cardinali, tutte le certezze. Significa correre a cercare le candele e non per creare una morbida atmosfera. Quella è una scelta, un lusso. Buio per chi non ha altro che buio significa solo BUIO.
Il freddo fa tremare le gambe anche agli uomini più forti. Porta lentamente ad irrigidire gli arti, ad incastrare le vertebre cervicali a fondo nel collo come per metterle al sicuro, al caldo. Il freddo congela ogni attimo di quotidianità banale, l’annulla. Le toglie la terza dimensione. Al freddo diventiamo piatti come a confonderci tra le pareti. Il movimento non scorre più. Freddo per chi non ha altro che freddo significa solo FREDDO.
In questa piccola città che si prepara al Natale ci hanno spento luci e tolto calore. Viviamo sotto minaccia. Controlliamo quel poco che resta, un tetto gelido e buio sopra le nostre teste. Che un giorno, domani, tra una settimana, o tra un mese, sarà assediato da volanti, vigili urbani, pompieri. Perché noi siamo un problema. Dicono si debba bonificare il quartiere come fossimo qualcosa che fa male al quartiere. Qualcosa che sporca, inquina, minaccia. La realtà è che ci sono genti ricche, talmente ricche, da dimenticare per decenni di avere case, da lasciarle marcire senza dentro esseri umani ad abitarle, come potessero servire ad altro, perché troppo impegnate a contare ciò che si risparmia tenendole sfitte.
Siamo esseri umani non perché qualcuno debba concedercelo. Siamo esseri umani per nascita. Siamo nati in un universo mondo scassato, impreciso, imperfetto. Facciamo parte di una ciurma di passeggeri temporanei di un vascello che si chiama vita. Abbiamo bisogni, paure, sogni. Come tutti. Come anche quelli che non stanno al buio o al freddo. Siamo consapevoli della nostra umanità e con essa della nostra fragilità. Siamo consapevoli che in quanto esseri umani abbiamo il dovere di riconoscere l’altro come mio pari, compagno, fratello, vicino, amico … chiamatelo come volete. Siamo un NOI. Noi miliardi di puntini in movimento su questa palla che si chiama mondo.
Consapevoli inoltre che viviamo in un mondo che nella sua storia ha fatto grazie al cielo dei progressi e questi anche se spesso dimenticati ci dicono che il NOI è un dovere e un diritto.
Pretendere una casa vuota, inutilizzata, se non la si ha, se non se la si può permettere, non è una pretesa. Pretendere una casa è un diritto. Come l’aria che al risveglio riempie i polmoni di un giorno nuovo. Come le cure che ci aggiustano spesso, altre volte no, negli ospedali. Perché siamo macchine che spesso si guastano e hanno bisogno di continue revisioni. Come i libri che aprono le menti e i cuori che insegnano che il pensiero procede di pari passo con la parola. Che insegnano che la poesia, l’arte, la filosofia, la storia sono oro, oro puro per una società impietrita e impoverita.
Abitare, curarsi, studiare sono i primi passi doverosi di una società degna. Pretendere una casa, cure e istruzione non è pretesa. Pretendere un rifugio, la possibilità di rimediare alla malattia o all’incedente coltivando la propria mente e quella dei propri figli deve essere solo il primo passo di una civiltà evoluta ed egualitaria che prepara i suoi puntini al volo. Da li ognuno volerà con le proprie ali e le proprie energie verso il meglio che potrà dare. Questo è l’unico vero contenuto delle parole progresso, società e umanità. Gentile signor Rinaldi, noi e Lei parliamo linguaggi diversi. Io parliamo al noi per un’idea di “tutti”, lei parla per se e per la salvaguardia di privilegi di pochi a discapito di molti. Le auguro di cuore l’ebbrezza che da un’idea esagerata di umanità. Buon Natale.
Rete Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza
Anche quest’anno si è svolta la sfida che ha eletto il miglior panettone dell’anno: La Tenzone del Panettone. Ad aggiudicarsi il titolo per questa edizione 2015 è stato lo chef Matteo Berti, docente della pasticceria di ALMA.
Parma, 16 Dicembre 2015 -
- Di Chiara Marando –
E’ uno dei dolci di Natale per eccellenza, morbido, fragrante, con o senza canditi, il Panettone rappresenta la conclusione ideale per i pasti durante le feste natalizie. Una tipicità la cui ricetta ha caratteristiche e segreti che cambiano da pasticcere a pasticcere, ingredienti e tecniche che rappresentano una vera firma capace di fare la differenza al primo morso.
Ecco perché un prodotto così importante merita la sua sfida del gusto, una gara che ogni anno elegge il miglior Panettone tra quelli preparati da veri maestri pasticceri: la Tenzone del Panettone, evento ideato da Massimo Gelati, che nel corso degli anni ha visto la partecipazione di numerosi chef professionisti.
Ad aggiudicarsi il titolo per l’edizione 2015 è stato lo chef Matteo Berti, Coordinatore didattico e docente della pasticceria di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che ha presentato una sua personale interpretazione del panettone tradizionale.
Il negozio Barazzoni I Love My House di Parma ha ospitato un pomeriggio tra i fornelli molto particolare: Ilaria Bertinelli ha proposto un delizioso menù per la tavola delle feste completamente gluten free. Dall’antipasto al dolce, con ricette sfiziose tutte da provare.
Di Chiara Marando - 14 Dicembre 2015 - (Foto gallery by Lorenzo Moreni)
Lo aveva promesso ed ha mantenuto pienamente la parola data: Ilaria Bertinelli, nota per il suo impegno come cuoca nell’ambito dell'alimentazione per celiaci e diabetici, nonché autrice del libro “Uno Chef per Gaia”, ha proposto un menù per le feste stuzzicante, gustoso e completamente gluten free.
Sabato scorso, nella sempre suggestiva cornice del negozio Barazzoni I Love My House di Parma, Ilaria è riuscita ad incuriosire con ricette da veri gourmet, facili da realizzare, appetitose e prive di glutine.
Un pomeriggio tra i fornelli che ha unito teoria, pratica e degustazione finale dei piatti preparati, davanti ad un pubblico attento di signore pronte a carpire ogni singolo segreto e mossa.
Ilaria, con la sua consueta simpatia e fluidità di movimenti, è riuscita a fornire spunti interessanti, idee e consigli utili, oltre ad un menù completo da riprovare subito a casa.
Una ricetta più buona dell’altra: Tartellette di farina di teff con squacquerone e verdurine saltate, Rotolini di crepes ai tre colori, Maiale in crosta di Parmigiano e patate dal cuore morbido, Mini cheesecake con cioccolata e arancia amara e, per finire, Alberelli di Natale in pasta frolla.
Giusto per incuriosire, e fornire un’idea golosa, ecco la ricetta delle Tartellette di teff con squacquerone e verdurine:
Ingredienti per la pasta brisè:
110 gr. di burro
100 gr. di farina di teff chiara
75 gr. di farina di mandorle
20 gr. di farina di riso
1 cucchiaio di latte
1 pizzico di sale
Ingredienti per la farcitura:
150 gr. di Squacquerone
1 carota
1 zucchina
1 porro
1 pezzo di verza cappuccio
q.b di olio, sale e pepe
Preparazione:
Prima di tutto, mescolare il burro ed il latte aiutandovi con le fruste fino a quando non si saranno amalgamati ed ammorbiditi; aggiungere poi al composto le farine di riso, teff e mandorle con un pizzico di sale e continuare ad impastare. Quando avrete ottenuto un impasto liscio e compatto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero per circa un’ora.
Ricoprire gli stampi da tartelletta con la brisè appena preparata e cuocere il tutto in forno preriscaldato per 10-15 minuti a 180°C. Sfornare e lasciare intiepidire.
Nel frattempo, tagliare a julienne carota e zucchina, a rondelle fini il porro ed a striscioline sottili la verza cappuccio. Mettere un filo d’olio in una padella antiaderente, meglio se tipo Wok, e cuocervi le verdure, aggiustando di sale e pepe, fino a quando si saranno ammorbidite.
Prima di servire le tartellette, comporle mettendo un cucchiaino di squacquerone sul fondo di ciascuna e ricoprirlo con le verdurine tiepide.
Guarda la Gallery:
Dopo tanto lavoro ed attesa oggi è arrivata la conferma: Parma è stata nominata “Città Creativa per la Gastronomia” UNESCO. Un riconoscimento importante, per una città che ha fatto del food uno dei suoi veri punti di forza in tutto il mondo
Di Chiara Marando- Venerdì 11 Dicembre 2015
La notizia è ufficiale: Parma è stata nominata “Città Creativa per la Gastronomia” UNESCO. Una decisione che è arrivata dopo un lungo lavoro che ha visto impegnati il Comune di Parma, le istituzioni e le associazioni della città, insieme al grande contributo fornito dall’associazione regionale di cuochi “Chef to Chef” e dal sostegno della Regione Emilia Romagna.
Si è trattato di un percorso fatto di incontri, conferenze, manifestazioni promozionali ed iniziative dedicate che è culminato con la visita della delegazione parmigiana al meeting promosso per gli ambasciatori UNESCO che si è tenuto a Parigi a Novembre. Un’occasione unica per far toccare con mano, e soprattutto assaggiare, tutta la qualità dei prodotti d’eccellenza che hanno reso il territorio di Parma noto in tutto il mondo.
“Questo riconoscimento – commenta il sindaco Federico Pizzarotti – rafforza la vocazione internazionale di Parma e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico. E' anche la conferma che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo – e continua - sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d'arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita”.
E’ stato ritrovato oggi, in via dei Bersaglieri, nel quartiere Montanara di Parma, il corpo di una donna di 39 anni riverso davanti al portone della sua abitazione. Gli inquirenti stanno indagando ma ancora non si conoscono i dettagli sulla vicenda
Parma - 06 Dicembre 2015 -
Un nuovo caso di femminicidio sale alla cronaca e questa volta vede protagonista una donna italiana di 39 anni trovata morta davanti al suo portone di casa in via dei Bersaglieri, trasversale del quartiere Montanara.
Ancora sconosciuta l’identità della vittima e le dinamiche dell’evento che hanno portato alla sua morte. Secondo una prima analisi, le cause del decesso sarebbero da ricondurre agli evidenti segni di violenza fisica rinvenuti sul corpo della donna. Attualmente risulta ancora irreperibile il suo convivente, un tunisino che ha fatto perdere le sue tracce.
Sul posto sono subito accorsi i Carabinieri e la Scientifica per esaminare le prove e cercare di ricostruire la vicenda. Fino ad ora, però, gli inquirenti non si sono sbilanciati con dichiarazioni e si rimane in attesa di ulteriori sviluppi.
Sabato 12 Dicembre, a partire dalle ore 15, presso il negozio Barazzoni I Love My House di Parma, si terrà il corso di cucina tenuto da Ilaria Bertinelli: dall’antipasto al dolce con ricette che vogliono arricchire la tavola delle feste di gusto e colore, il tutto rigorosamente gluten free
Di Chiara Marando - Martedì 08 Dicembre 2015 -
Dolce e salato, dall’antipasto fino al dessert per una tavola delle feste sfiziosa, stuzzicante e golosa ma rigorosamente gluten free.
Un menù completo che verrà realizzato sabato 12 dicembre, a partire dalle ore 15, presso il negozio Barazzoni I Love My House di Parma. L’artista ai fornelli è Ilaria Bertinelli, cuocaesperta specializzata nella cucina per diabetici e celiaci. Suo è il libro di successo “Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”, diario che raccoglie ricette senza glutine da veri gourmet, del quale è da poco uscita una seconda edizione.
Un pomeriggio all’insegna del gusto nel quale poter non solo osservare la preparazione di invitanti delizie, ma anche apprendere piccoli segreti su ingredienti e tecniche di lavorazione. Il tutto, ovviamente, con la possibilità di degustare ogni piatto, assaporandone la pienezza di sapore e profumo.
Per l’occasione Ilaria ha pensato a proposte semplici da comporre ma di grande impatto per occhi e palato: le friabili Tartellette alla farina di teff guarnite con squacquerone e verdurine saltate in padella, le delicate Crespelle ai tre colori con un cuore morbido di formaggio e verza stufata, il corposo Maiale in crosta accompagnato con Tortini di patate dal cuore morbido e , per finire in dolcezza, la cremosa Cheesecake al cioccolato e arancia amara, ed i simpatici Alberelli di Natale in pasta frolla da decorare a piacere.
Un mix che guarda alla tradizione, proponendo alcuni must in cucina, come la pasta brisé, ma rivisitandoli in una chiave diversa, dando nuovi tocchi di gusto grazie all’utilizzo di ingredienti che ancora sono poco utilizzati, ma permettono di creare sinfonie di sapore molto interessanti.
Tutte ricette realizzate interamente con prodotti privi di glutine, accuratamente scelte per offrire interessanti idee da sfruttare in tavola, per dare ancora più colore e personalità ad ogni pasto e riscaldare l’atmosfera rendendo più confortevoli le fredde giornate invernali.
Il costo di partecipazione è di 20 euro a persona.
Per maggiori informazioni, o per iscriversi al corso, basta chiamare il numero 0521 487626
Presentato alla Feltrinelli di Parma “Vinceremo di sicuro”, il libro di Michele Brambilla, neo insediato direttore della Gazzetta di Parma: un racconto che parte dalle sue esperienze di ragazzo per attraversare gli anni in cui si guardava al futuro con occhi positivi
Parma – 26 Novembre 2015 – (Photo by Francesca Bocchia)
Presentato nei giorni scorsi alla libreria Feltrinelli di Parma il libro del neo insediato direttore della Gazzetta di Parma Michele Brambilla dal titolo “Vinceremo di Sicuro”. Un racconto che percorre gli anni sessanta ricordando il periodo d’oro dell’Inter partendo dalla Semifinale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool disputata il 12 maggio del ’65. Ma questo non è un romanzo che parla di calcio, è una storia che parla di ottimismo, di uno sguardo positivo e fanciullo verso il futuro.
Ad accompagnare l’autore nella presentazione è stato il critico letterario Giuseppe Marchetti, la cui sintesi ed analisi è riuscita a stimolare ulteriormente l’interesse del pubblico presente in sala.