Casa del Giovane Verdi. Scoperta storica che riguarda la Bassa Parmense.
Soragna, 26 aprile 2015 - Il filo conduttore che unisce i luoghi verdiani si arricchisce di un altro inedito tassello che riguarda Soragna. Meri Rizzi, Patrizia Verdi ed Anna Sichel hanno scoperto vicende "nuove" relative alla vita giovanile di Giuseppe Verdi, nel periodo tra i 10 e i 18 anni, quando il Cigno fu ospitato nella Casa di Pietro Michiara, l'attuale Via Piroli a Busseto.
Fino ad oggi nessuno si era accorto che il benefattore di Verdi era nato a Castellina di Soragna nel 1786, lo si riscontra dai documenti che Meri Rizzi, Patrizia Verdi ed Anna Sichel hanno pazientemente ritrovato nell'Archivio di Stato di Parma, nel Comune di Busseto e nell'Archivio Diocesano di Fidenza e dal 12 aprile, sono esposti permanentemente proprio in via Piroli a Busseto, nella Casa del Giovane Verdi.
Le sue origini austriache, come affermato da una certa pubblicistica, ora sono smentite dall'evidenza dei riscontri documentali. Pietro Michiara fu Consigliere Anziano del Municipio di Busseto, in seguito nominato Sindaco con Atti Sovrani della Duchessa Maria Luigia; ricco proprietario terriero, ebbe addirittura un contenzioso giudiziario con il Comune di Soragna, che si risolse con una sentenza definitiva a suo favore emanata nel 1856 dalla Corte Suprema di Parma. Un fatto eccezionale per quei tempi. La contesa che contrappose Michiara all'Amministrazione comunale riguardava il possesso di uno stradello che il Comune riteneva suo, ma il benefattore di Verdi dimostrò che rientrava nella sua proprietà, acquistata in data 19-02-1812 con rogito del notaio Defranceschi. Donò anche, con atto del notaio Ercolano Balestra, la somma di "lire nuove" 1.800 nel dicembre 1843 per il figlio Andrea quale Patrimonio Ecclesiastico "poiché diverrà sacerdote" si legge da un antico atto. Michiara era amico di papà Carlo Verdi, in questi anni è caduto nell'oblio, si potrebbe dire quasi censurato; eppure il Cigno visse e sviluppò il suo genio musicale nella sua casa, dove trascorse tutta la sua giovinezza per poter frequentare il ginnasio, posto proprio nelle vicinanze. Michiara aiuto Verdi anche nel 1835: dopo la morte del Maestro Provesi, vi fu una tumultuosa seduta in Consiglio Comunale ed a votare a favore di Giuseppe Verdi per l'incarico di Maestro di Cappella vi fu anche lui. L'esposizione permanente allestita a Busseto è totalmente gratuita, grazie alla dedizione di Anna Sichel che quale proprietaria della storica di dimora l'ha messa a disposizione della memoria collettiva senza alcun fine di lucro. (S.P.)
Inaugurata l'esposizione di inediti documenti esposti nella storica dimora del Maestro, nel centro di Busseto -
Parma, 13 aprile 2015 -
Nella casa in cui Giuseppe Verdi ha vissuto, dai 10 ai 18 anni, domenica è stata inaugurata un'esposizione, patrocinata dal Comune di Busseto, di documenti storici legati a tale periodo ed allo storico luogo. Il taglio del nastro è stato compiuto dal Maestro Dino Rizzo, assessore alla cultura della cittadina verdiana.
Il sito storico era la casa di Pietro Michiara, proprietario terriero, consigliere anziano del Municipio, poi nominato sindaco con atti Sovrani della Duchessa Maria Luigia, amico di Carlo Verdi, padre del grande genio, ospitò il futuro Maestro per dargli la possibilità di poter frequentare il ginnasio, riaperto nel 1820 da Maria Luigia ed ubicato nelle vicinanze delle Case Michiara. Tutti i documenti esposti nella storica dimora, nel centro di Busseto, sono il risultato delle ricerche di Meri Rizzi, Anna Sichel e Patrizia Verdi. I documenti sono stati reperiti grazie alla collaborazione dell'Archivio di Stato di Parma, dell'Archivio Diocesano di Fidenza e del Sindaco del Comune di Busseto. Per l'occasione la scuola "Musicanto" diretta da Rossana Guareschi, ha offerto un concerto con la partecipazione di: Barbara Bertagna ,Rosaria Caretta, Alessia Corinti, Katia Giovanelli, Valentina Ghiretti, Luca Leurini, Simone Nicoletto, Sara Maria Papotti, Monica Marta Pigozzi, Federica Rizzo e Stefano Rizzo con la collaborazione inoltre del Maestro Matteo Cavicchini.
Inaugura domenica, nella casa in cui visse Giuseppe Verdi un'esposizione permanente di inediti documenti verdiani.-
Parma, 10 aprile 2015 -
Nella casa in cui Giuseppe Verdi ha vissuto, dai 10 ai 18 anni, nella mattinata di domenica 12 aprile aprirà al pubblico gratuitamente un'esposizione, patrocinata dal Comune di Busseto, di documenti storici legati a tale periodo ed allo storico luogo, era la casa di Pietro Michiara, proprietario terriero, consigliere anziano del Municipio, poi nominato sindaco con atti Sovrani della Duchessa Maria Luigia, amico di Carlo Verdi, padre del grande genio, ospitò il futuro Maestro per dargli la possibilità di poter frequentare il ginnasio, riaperto nel 1820 da Maria Luigia ed ubicato nelle vicinanze delle Case Michiara.
Tutti i documenti esposti nella storica dimora, nel centro di Busseto, sono il risultato delle ricerche di Meri Rizzi Anna Sichel e Patrizia Verdi. I documenti sono stati reperiti grazie alla collaborazione dell'Archivio di Stato di Parma, dell'Archivio Diocesano di Fidenza e del Sindaco del Comune di Busseto.
Per l'occasione la scuola "Musicanto" diretta da Rossana Guareschi, offrirà un piccolo concerto con la partecipazione di: Barbara Bertagna, Rosaria Caretta, Alessia Corinti, Katia Giovanelli, Valentina Ghiretti, Luca Leurini, Simone Nicoletto, Sara Maria Papotti, Monica Marta Pigozzi, Federica Rizzo e Stefano Rizzo con la collaborazione inoltre del Maestro Matteo Cavicchini.
Il patrimonio dei luoghi Verdiani si arricchisce della casa del Giovane Verdi.
Busseto 8 dicembre 2014 - La casa in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza, tra i 10 e i 18 anni, nella quale il Maestro imparò a suonare la "spinetta" sviluppando quel genio musicale che lo ha reso immortale, è entrata ufficialmente a far parte dei luoghi verdiani. Seppur citata ed indicata dai vari biografi di Verdi era purtroppo caduta nell'oblio: ieri a Busseto il sindaco Maria Giovanna Gambazza ha scoperto la targa identificativa che rende omaggio al luogo riscoperto dalla filantropa Anna Sichel, che dopo averla acquistata le ha ridato nuovamente lustro trasformandola in "Casa della Cultura" in cui senza alcun fine di lucro si svolgono eventi culturali. Il primo cittadino, a nome di tutta la cittadinanza, ha ringraziato Anna Sichel per il suo amore per Busseto. Protagonista di quest'evento culturale è stato Corrado Mingardi, studioso di cose verdiane e direttore della Biblioteca della Fondazione Cariparma. Mingardi che era presente al fianco del Sindaco, spiegando la storia del luogo ai presenti ha riferito di aver preso spunto per i suoi approfondimenti da quanto aveva affermato il maestro Dino Rizzo in un convegno. Lo studioso è riuscito a dimostrare come tutti i testi fossero concordi nell'indicare che la dimora, in Via Piroli a Busseto, fosse quella in cui Verdi giovane fu mandato a pensione dal ciabattino "Pugnatta" per 30 centesimi al giorno. Per l'occasione la stradina del centro di Busseto brillava dei colori giallo e blu simbolo del comune.
Individuata a Busseto la casa in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza tra i 10 e 17 anni, è l'attuale "Casa della Cultura"
L'epopea verdiana si arricchisce di un tassello inedito, o meglio dimenticato, a Busseto è stata individuata la casa in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza dai 10 ai 17 anni, dal 1823 al 1831.
Un particolare importante della storia del Maestro riportato alla luce dagli studi Corrado Mingardi, direttore della Biblioteca della Fondazione Cariparma che ha sede a Busseto e noto studioso di vicende verdiane e della Bassa Parmense. La dimora indicata è in Via Piroli, l'esatta ubicazione nasce da una lettura incrociata di vari testi, alcuni rari, di studiosi che hanno scandagliato la vita di Verdi.
Libri che sono custoditi nella biblioteca di Busseto.
La prima ad indicare esplicitamente l'abitazione di Via Piroli fu Mary Jane Philips Matz, maggiore studiosa dell'infanzia e della giovinezza di Verdi, in una biografia del Maestro edita in inglese nel 1973 e poi ristampata in Francia nel 1996, che a sua volta riprende quando aveva rivelato un altro biografo Ercole (Hercules) Cavalli, un bussetano che nel 1867, dopo aver raccolto le confidenze della madre di Verdi pubblicò in Spagna un volume sulla vita del Maestro. La casa in Via Piroli, era quella del ciabattino Pietro Michiara detto "Pugnatta", presso il quale il padre lo fece abitare dall'autunno del 1823 fino al maggio del 1831 pagando una retta di 30 centesimi al giorno.
In un altro testo pubblicato nel 1931 dal critico musicale Carlo Gatti non mancano aneddoti inediti coniati dai bussetani, relativi alla presenza di Giuseppe Verdi in quella casa. Ci dice Corrado Mingardi: "Verdi in quella casa si esercitava nei suoi studi musicali, i militari della vicina caserma di gendarmeria, che allora si trovava lì nei pressi, si lamentavano del continuo fastidio della musica".
Franco Abbiati, in un volume del 1959, ricorda che Verdi lasciò quella casa nel maggio del 1831, dopo un duplice omicidio che avvenne nelle vicinanze a scopo di rapina, per tenerlo più al sicuro fu ospitato in casa del suo mecenate Antonio Barezzi.
Prima che venisse alla luce questo particolare dimenticato della vita di Verdi, quasi come se fosse un segno premonitore, la casa era stata acquistata dalla filantropa
bussetana Anna Sichel, che l'ha destinata a spazio gratuito per attività culturali, denominandola la "Casa della Cultura", rivolte principalmente a ricordare il Maestro. Ultimamente vi è svolto un importante incontro, coordinato proprio da Mingardi, per ricordare la figura di Guseppina Strepponi, il soprano che fu moglie di Verdi.
(Salvatore Pizzo)
Busseto e la compagna di Giuseppe Verdi faranno "la pace" dopo oltre un secolo e mezzo. Domani un piccolo evento storico.
Busseto, 11 ottobre 2014 - Dopo oltre un secolo Busseto abbraccerà Giuseppina Strepponi: il grande amore di Giuseppe Verdi, ritornerà idealmente nella perla della Bassa, mettendo fine ad un dissapore durato oltre un secolo e mezzo.
La Strepponi sarà ricordata con tutti "gli onori" domenica 12 ottobre, dalle ore 11, nella Casa della Cultura in Via Piroli a Busseto, un luogo rinascimentale che la filantropa Anna Sichel ha messo gratuitamente a disposizione dell'arte e della cultura.
La relazione tra Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi ai tempi veniva ritenuta "immorale", quindi poco condivisa dalla collettività locale. Dissapori ai quali si metterà fine nell'imminenza del secondo centenario della sua nascita.
Il titolo dell'appuntamento è semplicemente "Omaggio a Giuseppina Strepponi". Si tratta di un evento importante, in quanto in tutti questi anni non era mai accaduto che nella cittadina verdiana si fosse reso omaggio a colei che non fu solo compagna, moglie e consigliere di Verdi, ma anche tra i più apprezzati soprani dell'epoca. Busseto e Lodi, città in cui Giuseppina Strepponi nacque nel 1815, domenica le renderanno insieme omaggio, ponendo in essere un abbraccio ideale tra le due città.
A suggellare la "riappacificazione" sarà un'introduzione di Corrado Mingardi, appassionato cultore dell'epopea verdiana, che compirà un excursus storico rivelando ed illustrando aspetti inediti del legame Verdi-Strepponi ed il rapporto che la coppia ebbe con il contesto locale. Interverranno "gradite ospiti" Maria Moretti, autrice del libro Giuseppina Verdi Strepponi ed Emilia Allegri nipote di Elena Cazzulani, autrice del libro Giuseppina Strepponi.
Per l'occasione Anna Sichel ha commissionato un pregiato lavoro rappresentativo del Maestro che verrà donato all'Associazione "Amici della Lirica Giuseppina Strepponi" di Lodi a suggello dell'abbraccio ideale Lodi-Busseto legate dal binomio "Verdi-Strepponi".
Il tutto allietato da un breve intervento musicale.
Presentate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei territori di Cremona, Busseto, Castelvetro Piacentino e Piacenza per fare conoscere aspetti meno noti di Claudio Monteverdi e Giuseppe Verdi con proposte suggestive ed innovative -
Piacenza, 3 ottobre 2014
Cultura significa saper fare programmazione culturale e tradurla anche in proposte turistiche, significa aprire la mente e gli orizzonti, non solo ad una internazionalizzazione della città, ma anche ad una apertura ad altri territori e città. Coniugare cultura e turismo vuol dire elevare e potenziare il comparto turistico e tutte le sue risorse. E questo lo si può fare stringendo accordi con realtà vicine che hanno affinità e tradizioni tra di esse in vari campi: un legame magari rimasto sino ad ora sotto traccia, ma che va riscoperto per dare vita a nuove esperienze.
Ed è proprio partendo da questa precisa volontà che, nel corso dell'incontro tenutosi nel primo pomeriggio di ieri nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, tra il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il Sindaco di Castelvetro Piacentino Luca Quintavalla e, in rappresentanza del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, l'assessore all'Ambiente e alla Valorizzazione del Grande Fiume Luigi Rabuffi, a conclusione di una serie di riunioni preparatorie svoltesi nelle scorse settimane, sono state discusse ed individuate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei rispettivi territori.
Il pacchetto di iniziative, che verrà presentato ai tour operator all'inizio del mese di dicembre, si rivolge ad un pubblico vasto per fare conoscere aspetti meno noti, ma comunque di grande interesse, di questi due grandi maestri. Da un lato dunque Claudio Monteverdi con le sue meno conosciute e proposte, ma comunque affascinanti, canzonette morali e poi il Recitarcantando. Per quanto riguarda Giuseppe Verdi, la sua attività di agricoltore (su questo è peraltro in pubblicazione una tesi) ed il Verdi gastronomo.
A queste iniziative si aggiungeranno gli itinerari storico e culturali: i luoghi dove sono nati e vissuti i due Maestri, i luoghi legati ai loro i compleanni (interessante, a tale proposito sarà l'atto di nascita di Monteverdi custodito nella chiesa di S. Abbondio), i luoghi dell'ascolto. In questo caso non solo i teatri, ma anche i luoghi aperti, piazze, cortili, corti e giardini. Infine l'ultimo ma non meno importante terzo filone: il turismo musicale. Il fiume Po tra le due sponde, caratterizzato da percorsi musicali tra Cremona, Piacenza e Parma, con proposte suggestive ed innovative. Infine il turismo slow sul grande fiume con percorsi ciclabili e in battello. Insomma "una scommessa sul grande fiume".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Di Chiara Marando – Parma 20 Settembre 2014
Busseto, nel cuore della bassa parmense, è uno di quei luoghi che trasudano storia e tradizione, un patrimonio fatto di cultura, arte, musica ed enogastronomia. Questa è la terra di Verdi, maestro indiscusso del quale si respira l’influenza ed il genio in ogni angolo, un’aria carica di emozionanti note passate.
Proprio qui, tra le vie del centro abbracciate dall’antica Rocca, si trova la Salsamenteria Baratta, un angolo di memoria che del tempo passato racconta sapori e profumi, storie fatte di quelle tipicità che rappresentano le radici del territorio. Una bottega unica nel suo genere, che già dal 1873 ospitava tra i suoi tavoli nomi illustri come Arturo Toscanini, Gabriele D’Annunzio e, primo fra tutti, Giuseppe Verdi. All’interno del locale ogni cosa parla del maestro, sembra quasi di entrare in un museo, tra spartiti originali, stampe e quadri, il tutto completato da utensili antichi, distese di bottiglie e salumi che pendono dal soffitto. Un ambiente caldo ed avvolgente, nel quale l’atmosfera risulta come sospesa, e dove la semplicità ed il sorriso fanno da padroni sulle gentili arie verdiane in sottofondo.
Fu Lino Baratta lo storico fondatore di questa realtà, un’eredità che la sua famiglia ha portato avanti fino allo scorso anno, quando l’attività è stata lasciata nelle fedeli mani di Abele, che da oltre quarant’anni vi lavorava instancabilmente. Oggi è proprio lui che prepara le famose ed irresistibili salse e sceglie accuratamente i salumi, un vero e proprio omaggio al territorio ed alle sue eccellenze gastronomiche. Già, perché come spiega sua figlia Martina, perfetta ed infaticabile aiutante, il nome “Salsamenteria” deriva proprio da salse e salumi, ovvero i cavalli di battaglia che vengono servizi durante la degustazione.
Qui non esiste la cucina, quindi non troverete piatti caldi, un lungo menù oppure ricette complicate, ma preparatevi comunque ad uscire soddisfatti e satolli. Intanto è bene sapere che il Lambrusco si beve alla vecchia maniera, nella tazza, perciò non meravigliatevi se i bicchieri da vino non verranno contemplati, ma godetevi il sapore intenso e ruffiano dei vini locali. La degustazione inizia con le salse da accompagnare al pane, delizie come quella a base di prezzemolo e sedano, oppure carote, peperoni, e pomodoro, ed ancora pestato di lardo, alici sott’olio, pomodori secchi e peperoncini ripieni con acciughe e capperi, tutto rigorosamente fatto in casa da mani esperte. Poi si passa al tagliere, più che abbondante, con Parmigiano Reggiano 24 mesi, Pecorino ed ottimi salumi misti quali Prosciutto, Spalla Cotta, Salame di Felino, Strolghino, Culatello, Coppa e Mortadella.
Per chi non fosse ancora sazio, ecco pronta la frutta secca per preparare la bocca alle squisite torte casalinghe che concluderanno il banchetto: dalle classiche crostate, a quella ricotta e cioccolato, alla Spongata di Busseto, fino alla Sbrisolona ed alla Crostata Spumina, una pasta frolla ricoperta da uno strato di meringa, con un cuore di marmellata di albicocche e scaglie di cioccolato. Ovviamente, per finire, non potevano mancare i tradizionali liquori Fragolino, Nocino, Sburlòn e Bargnolino.
Salsamenteria Storica e Verdiana Baratta
Via Roma, 76
43011 Busseto
Tel. 0524 91066
www.salsamenteriabaratta.it
Un portale e un' App alla scoperta del mondo di Giuseppe Verdi, non solo come Maestro, ma anche come politico, agricoltore e amante del culatello -
Parma, 30 giugno 2014 -
Un portale web e un'App museale gratuita al servizio del turista e di tutti gli appassionati nel mondo di Giuseppe Verdi. Una mappa che permette di scoprire ogni traccia del compositore italiano più eseguito al mondo: la vita, il carattere, le opere, i luoghi che ha attraversato e i personaggi con cui ha lavorato, la musica, i teatri, le lettere, le curiosità, gli studiosi e le associazioni di appassionati che lo venerano. Percorsi di visita, informazioni, suggerimenti in un'unica piattaforma gratuita, multilingue, social, accessibile e costantemente aggiornata.
E' stato presentato venerdì pomeriggio all'auditorium del Palazzo del Governatore dal sindaco Federico Pizzarotti, da Andrea Alfieri di SQcuola di Blog, Alberto Giusti esperto di Crowdfunding, Alberto Monteverdi del Gruppo LEN, alla presenza dell'assessore alla cultura Laura Maria Ferraris, dell'assessore allo sport e innovazione tecnologica Giovanni Marani, di Cristiano Casa assessore al turismo, commercio, attività produttive e sicurezza e di un rappresentante del Comune di Busseto e uno del Comune di Piacenza.
"VerdiMuseum è un progetto – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti – che è nato da un'idea che ci è stata presentata lo scorso anno e che ci ha entusiasmato fin da subito. Si tratta di un museo digitale diffuso che promuove il nostro capitale culturale sia in Italia che nel mondo. Un'applicazione, un sito che coinvolge tutti coloro che cercano approfondimenti su Giuseppe Verdi non solo come Maestro, ma anche il Verdi politico, agricoltore e amante del culatello. VerdiMuseum è uno strumento che permette di veicolare i messaggi dei diversi territori dove il Cigno di Busseto ha vissuto. Tutto questo attraverso un modo innovativo di finanziamento dal basso e grazie all'uso delle nuove tecnologie".
"#VerdiMuseum è un museo diffuso, digitale, senza pareti, al quale si accede gratuitamente senza alcun biglietto d'ingresso" spiega Andrea Alfieri, responsabile del progetto e referente del Master SQcuola di Blog, "un percorso reale e virtuale che unisce luoghi e persone legate a Verdi nel mondo. Il nostro slogan è Insegui Verdi e scopri un territorio. È quindi un'opportunità di promuovere una zona d'interesse, i Luoghi Verdiani, per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche, della tecnologia dei social network, con il coinvolgimento in prima persona dei singoli, delle Associazioni e delle Istituzioni culturali". VerdiMuseum vuole inoltre avvicinare un nuovo pubblico al Maestro, con l'aiuto di chi già ne è ambasciatore.
A oggi il portale è visibile all'indirizzo: www.verdimuseum.com in italiano, spagnolo, inglese e tedesco. La App, gratuita, è già scaricabile dall'Apple Store di iTunes per iPhone (entro breve sarà rilasciata la seconda versione, più ricca di contenuti e disponibile in quattro lingue). Alberto Monteverdi, web designer e docente di LEN, spiega che "i materiali sono stati pensati per chi ama Verdi, ma anche per coinvolgere un pubblico nuovo. Si tratta quindi di diverse tipologie di testi, ma sempre informali, brevi e dinamici, fruibili su smartphone. Gli approfondimenti saranno comunque garantiti attraverso link esterni". In continua evoluzione e aggiornamento, contiene ora cinque categorie: Archivi e Musei, Teatri, Monumenti, Ristoranti, Storie verdiane. Inoltre sono stati catalogati 46 luoghi tra Parma, Piacenza e Milano, con schede, foto, tour virtuale a 360 gradi e audio guide. L'agilità del dispositivo permette di aggiungere alla mappa nuovi punti d'interesse anche non strettamente legati a Giuseppe Verdi, ma utili al turista in previsione di un tour (Cupole del Correggio, Teatro Farnese, itinerari e altri luoghi da definire insieme con le Istituzioni preposte).
VerdiMuseum si finanzia attraverso crowdfunding, ovvero donazioni elargite da tutti coloro che vogliono essere mecenati del Maestro nel mondo. Alberto Giusti, specialista in Start-up e crowdfunding, spiega: "Saranno due le campagne pensate per VerdiMuseum, su diverse piattaforme e rivolte a diverse tipologie di sostenitori. La prima, nazionale, è rivolta a reclutare gli stakeholder italiani, ossia tutti coloro che sono interessati a vendere prodotti o servizi legati a Verdi e ai luoghi Verdiani, da utilizzare come ricompensa (rewards) nella seconda campagna internazionale. Una parte del ricavato sarà destinata ad implementazioni tecniche e gestione della piattaforma, un'altra parte ad obiettivi da portare a termine in relazione alla cifra raccolta (sono i cosiddetti stretch goal: il restauro di un luogo, la digitalizzazione di un archivio, l'acquisto o l'esposizione di materiali...). Diventando "donor" della prima campagna, si entra nella mappa della App con il proprio logo o nome, legando il proprio nome ad un brand rivolto al mercato internazionale. La seconda campagna, più ambiziosa, sarà internazionale e rivolta a tutti. Avrà invece come obiettivo il raggiungimento della cifra necessaria alla realizzazione dei diversi stretch goal". La modalità sarà crowdfunding "reward based", ovvero donazioni ma in cambio di ricompense (reward: l'acquisto dei prodotti o servizi destinati dai soggetti aderenti alla prima campagna). Aziende, Istituzioni e associazioni sono quindi invitate a mettersi in contatto per verificare in che modo sostenere il progetto, assicurando in un meccanismo di reciprocità e mutuo beneficio, la crescita del progetto in cambio della possibilità di promuovere la propria eccellenza nel mondo.
(Fonte: Comune di Parma)
Nel giorno del compleanno di Verdi, il festival verrà inaugurato con La forza del destino, in scena al Teatro Regio di Parma nell'allestimento firmato da Stefano Poda. L'edizione 2014 del Festival Verdi si svolgerà dal 10 ottobre al 4 novembre.
Parma, 3 giugno 2014 -
Presentato da Carlo Fontana e dal direttore artistico del Regio, Paolo Arcà, l'edizione 2014 del Festival Verdi si svolgerà dal 10 ottobre con un ricco programma in cartellone, tra opere e concerti. Nel giorno del compleanno del Maestro, inaugurazione con La forza del destino, in scena al Teatro Regio di Parma nell'allestimento firmato da Stefano Poda. Jader Bignamini, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, guiderà un cast con protagonisti Virginia Tola, Luca Salsi, Roberto Aronica, Chiara Amarù, Michele Pertusi, Roberto De Candia (repliche 16, 19, 23, 28 ottobre).
Arie d'opera e da camera verdiane saranno l'omaggio a Verdi di Mariella Devia: accompagnata al pianoforte da Giulio Zappa, interpreterà, l'11 ottobre, brani dalle raccolte di romanze e da Il corsaro, I Vespri siciliani, Giovanna d'Arco, I Lombardi alla prima Crociata
Verdi e Boito nel concerto del 12 ottobre: sinfonie, divertissement e preludi da I Vespri siciliani, Attila e Macbeth e il prologo diMefistofele interpretato da Michele Pertusi, con Francesco Lanzillotta alla testa della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma e del Coro di voci bianche della Corale Giuseppe Verdi di Parma, preparato da Beniamina Carretta.
Fuoco di gioia, il concerto lirico realizzato dal "Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27", riunirà il 17 ottobre sul palcoscenico del Teatro Regio, alcuni tra i maggiori interpreti del repertorio verdiano guidati da Antonello Allemandi sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini.
Un concerto di musiche verdiane affidato alle giovani voci degli Artisti del 52° Concorso Internazionale Voci Verdiane "Città di Busseto" vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio, il 18 ottobre, l'Orchestra del Conservatorio di Musica "A. Boito" di Parma diretta da Francesco Cilluffo.
Nell'allestimento di Henning Brockhaus, con le scene di Josef Svoboda e i costumi di Giancarlo Colis, La traviata sarà in scena al Teatro Verdi di Busseto il 24, 26, 29, 31 ottobre, 1, 2 novembre. Il direttore parmigiano Stefano Rabaglia dirigerà il Coro e l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e gli Artisti del 52° Concorso Internazionale Voci Verdiane "Città di Busseto" nella produzione realizzata in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, in collaborazione con Comune di Busseto, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Concorso Internazionale?Voci Verdiane "Città di Busseto", Scuola dell'Opera Italiana - Fondazione ATER Formazione.
Acclamata sulle scene di tutto il mondo, Raina Kabaivanska festeggia al Festival Verdi il suo 80° compleanno. Con lei, il 25 ottobre, gli Artisti della sua Scuola di Canto: Maria Agresta, Virginia Tola, Cinzia Chiarini, Matteo Desole, Simon Lim, diretti in arie e brani d'assieme del repertorio verdiano da Nayden Todorov alla testa della Filarmonica Arturo Toscanini.
Appuntamento con la musica da camera e il Quartetto di Cremona che, il 26 ottobre, interpreterà Langsamer Satz di Anton Webern, ilQuartetto in do diesis minore n.14, op. 131 di Ludwig van Beethoven e il Quartetto di mi minore di Giuseppe Verdi.
La danza torna in scena al Festival Verdi: sulle note di Pëtr Il'ic Cajkovskij, Erik Satie e Giuseppe Verdi, la Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala sarà protagonista, il 30 e 31 ottobre, di Sempreverdi, gala di danza con coreografie di George Balanchine, Roland Petit eFrédéric Olivieri.
Un recital interamente dedicato a Fryderyk Chopin vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio, il 3 novembre, Grigory Sokolov, tra i maggiori pianisti viventi, in occasione del 120° anniversario di attività della Società dei Concerti di Parma e in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti.
Infine il Coro e l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, diretti da Gianandrea Noseda, chiuderanno il Festival con i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi e pagine tratte da Macbeth, Nabucco, Otello.
Il programma del Festival Verdi sarà arricchito da una rassegna cinematografica dedicata a La traviata a cura di Vittorio Giacci, concerti, incontri e manifestazioni che animeranno le sale del Ridotto e il Gran Caffè del Teatro e da due appuntamenti dedicati al pubblico delle scuole dell'infanzia e ai loro insegnanti: Il Corsaro e il Sultano, nuova produzione del Teatro Regio di Parma, il 12 e 13 novembre eCeleste Aida, produzione As.Li.co, il 26 e 27 novembre.
L'immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni '60, donato al Teatro Regio di Parma dall'Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso.
Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il sostegno di Comune di Busseto, Reggio Parma Festival, Ascom Confcommercio Parma, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte di Parma,. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Cariparma Crédit Agricole. Partner per gli eventi speciali Iren Emilia, Chiesi Farmaceutici. Partner Barilla, Unione Parmense degli Industriali. Media partner Mediaset. Tour operator partner Parma incoming. Sponsor Morris, Mutti, Overmach, Sicim, Buongiorno!, Conad, Illa, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Nestlé, Antica Gelateria del Corso, Fidenza Village, S. Polo Lamiere. Sponsor tecnici Carebo Auto Hub, IGP Decaux, Milosped, Macrocoop, Blank design for living, Living divani.
Il Teatro Regio di Parma ringrazia inoltre Luca Barilla e tutti gli imprenditori che hanno voluto personalmente sostenere il Festival Verdi 2014.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.festivalverdi.it
Presentazione artistica e approfondimenti su www.festivalverdi.it
(Fonte: Comune di Parma)