Di Chiara Marando - Sabato 28 Febbraio 2015
Il suo aspetto ricorda quello del comune grano, ma con chicchi più grandi, e la sua storia risale all’antico Egitto, quando già 6000 anni fa veniva ampiamente coltivato ed utilizzato. Stiamo parlando del Kamut, un cereale millenario che da qualche anno è stato rivalutato e compare sempre più frequentemente in cucina sotto forma di farina, pagnotte e pasta.
Un prodotto alternativo e gustoso che deve il suo successo anche alle particolari proprietà che lo contraddistinguono rendendolo un alimento altamente digeribile. Secondo alcuni studi, condotti soprattutto negli Stati Uniti, il 70% delle persone che soffrono di intolleranze alimentari nei confronti del grano comune può tranquillamente consumare Kamut, fatta eccezione per i celiaci vista la presenza di glutine.
Ma i suoi benefici sono tanti e tutti da provare. Non a caso, è considerato uno dei cereali più completi dal punto di vista nutrizionale in quanto composto principalmente da carboidrati, ma anche da una buona dose di proteine, circa il 40% in più rispetto al frumento, e da selenio, ottima fonte di antiossidanti, amminoacidi e vitamina E.
Insomma, un concentrato di benessere, coltivato solo secondo metodi di agricoltura biologica, che racchiude in sé bontà, salute e quella sensazione, ormai rara, di mangiare qualcosa di genuino che ancora segue i dettami della natura. E non si tratta solo di suggestione. Infatti, non essendo mai stato coinvolto nei programmi di produzione utilizzati per grano ed altri cerali, il Kamut non ne ha acquisito le caratteristiche in fatto di alte rese e resistenza alle malattie. Ciò gli ha permesso di mantenere alcune proprietà nutrizionali che favoriscono importanti effetti benefici sul nostro organismo. Giusto per fare un esempio, mangiare alimenti a base di Kamut aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e di glicemia.
Ed ora parliamo del suo straordinario potenziale in cucina. Trovare la farina di Kamut è ormai un gioco da ragazzi, ogni supermercato ne è provvisto, quindi sarà possibile cimentarsi nella panificazione casalinga e preparare infornate di pane e pizza fragranti. Anche cucinare semplicemente i chicchi e condirli con verdure saltate può essere una soluzione perfetta per un primo alternativo, oppure una pietanza fresca ed estiva nei periodi più caldi. Che dire poi di una calda e profumata zuppa nelle stagioni più fredde? Ricordatevi, però, di non avere fretta perché i chicchi vanno lasciati in ammollo per circa 10 ore e successivamente cotti in acqua bollente per 60 minuti.
Tante sono le ricette sfiziose da preparare con questo alimento estremamente versatile, piccoli trucchi da veri chef capaci di rendere più variegati i vostri menù dandovi la possibilità di assaggiare nuove stuzzicanti prelibatezze. Biscotti, primi piatti, panini, focacce e torte diventeranno le vostre armi segrete ai fornelli.