La mostra è stata realizzata dal C.S.U. (Centro Sociale Universitario) e dal comitato che organizza iniziative per promuovere il complesso di San Francesco del Prato.
È un progetto fotografico molto elaborato a cui è stato dato il titolo “La Luce InAttesa” per sottolineare i raggi di sole che facevano capolino attraverso le sbarre delle finestre delle celle e per ricordare a tutti noi che quel luogo è stato anche per tanti anni una chiesa dove i fedeli pregavano in “attesa' dell’illuminazione divina. Il nucleo principale della mostra è costituito da molte foto tratte dall’archivio del fotoreporter Giovanni Ferraguti, il quale ebbe la fortuna di potere entrare in carcere e fare degli scatti.
Alle foto di Ferraguti si aggiungono anche quelle di tanti altri tra cui Arnaldo Amadasi, Giancarlo Baroni, Giovanni Calori, Vilma Castelli, Stanislao Farri, Gigi Montali, Elisa Morabito, Giovanni Palma, Franco Schianchi e Vanni Villa.
Dal primo ottobre in poi ci sarà un ampliamento della mostra che esporrà ben 120 foto ed anche un ampliamento degli spazi perché sarà allestita anche presso le ex celle che successivamente saranno ristrutturate. Grande soddisfazione è stata espressa da Arnaldo Amadasi, responsabile della sezione fotografica del C.S.U. il quale ha anticipato che ci sarà anche, a cura dell’Università di Parma, la pubblicazione di un catalogo fotografico con scritti del Prof. Paolo Giandebiaggi, del guardiano dei Frati Minori, Francesco Ravaioli e del giornalista Antonio Bertoncini.
Scorrendo le foto si potrà vedere uno spaccato della storia della nostra città fatto di dolore e di sofferenza, ma al tempo stesso il visitatore coglierà il fatto che seppure il carcere è stato spostato a qualche chilometro dal centro è e resta un nucleo importante della città che non si può dimenticare.
La mostra fotografica è a ingresso libero ed è aperta il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, la domenica dalle 17 alle 20.