GILDA Insegnanti Parma

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Mercoledì, 30 Gennaio 2019 11:01

Gilda: replica alle critiche di "Amo Colorno"

Un sodalizio locale di Colorno, non rappresentativo delle categorie della scuola Statale, ci critica per le nostre posizioni relative alla questione delle due docenti condannate.

Se non fosse chiaro noi non giustifichiamo chi picchia i bambini, ci mancherebbe, diciamo semplicemente che tutti gli episodi contestati agli insegnanti che si sono trovati coinvolti in vicende simili, diversi dalle percosse, sono opinabili. Sul punto ribadiamo che vogliamo risposte precise: dove finisce il concetto di ramanzina, punizione e contenimento fisico? Il rigore e la disciplina vanno praticati?

Quanto al caso di Colorno la sentenza è di primo grado e ci sono altri giudicanti che saranno chiamati ad esprimersi, siccome una parte considerevole delle accuse già adesso si sono concluse con un'assoluzione, appare evidente che ci sono degli approfondimenti da fare.

Il sodalizio colornese dice anche che noi auspichiamo un "giudizio uguale" per le due docenti, evidentemente hanno letto male il comunicato, questo non lo abbiamo mai detto.

Quanto alle famiglie, esse in seno agli organi collegiali hanno regolarmente eletto i loro rappresentanti, sono le componenti elette legittimate a parlare a genitori e gli studenti, chi opera nel settore non può negare che la nostra sede è aperta al dialogo. Evidentemente l'onda mediatica serve a molti per avere visibilità, noi parliamo in quanto organizzazione rappresentativa i cui consensi sono certificati dall'Aran.

Quanto alla giustizia ci inchiniamo alle decisioni quando esse diventano definitive e come cittadini, se le leggi a disposizioni non sono chiare o insufficienti, riteniamo che il legislatore e la politica debbano aiutare gli insegnanti ad operare serenamente nell'interesse di tutti.

In merito alla questione locale di Colorno, chiediamo: cosa dicono i tanti colornesi, molti dei quali oggi maggiorenni, che sono stati alunni delle maestre incriminate?

Colorno (Parma) – Vogliamo sapere dove finiscono i concetti di ramanzina, contenimento fisico e punizione a fini educativi e che cosa si intende per violenza. Fino ad oggi il legislatore non lo ha chiarito lasciando nelle sole mani di forze dell'ordine e magistratura il compito di valutare il comportamento degli insegnanti, senza mai coinvolgere in queste particolari inchieste gli esperti di pedagogia.

A questo si aggiunge l'aumento del numero dei piccoli alunni nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria e l'usura psico fisica alla quale insegnanti, sempre più anziani, sono esposti a causa delle condizioni in cui operano, assai peggiorate rispetto al passato: classi sempre più turbolente, più numerose e figure di supporto insufficienti.

Dopo l'assoluzione per numerose imputazioni alle due docenti dell'Istituto Comprensivo di Colorno, finite sotto accusa lo scorso mese di maggio, e la contemporanea condanna delle stesse rispettivamente a 3 anni e 4 mesi e 2 anni e 6 mesi emessa oggi dal giudice per l'udienza preliminare, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo, auspica un ulteriore ridimensionamento delle accuse nel giudizio di appello.


SEDE DI PARMA: Borgo delle Colonne 32-43121 –
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Il Ministero dell'Istruzione dopo essere stato condannato in primo grado dal Tribunale di Piacenza e stato condannato anche dalla Corte d'Appello di Bologna: è legittimo il risarcimento che era stato previsto per dal giudice del lavoro per due docenti piacentini assistiti dalla Gilda degli Insegnanti.

I due docenti cinque anni fa si erano rivolti al Tribunale, insieme ad altri 26 colleghi assistiti dalla Gilda, perché stanchi delle continue assunzioni a tempo determinato senza riuscire ad ottenere un'assunzione definitiva. Adesso dovranno ricevere quale risarcimento dei danni tutti gli arretrati salariali relativi alle anzianità maturate come se fossero stati sempre di ruolo, il Ministero dopo aver perso la causa a Piacenza solo per due di loro aveva deciso di resistere, ma ha perso, guardacaso erano gli unici del gruppo che tuttora sono rimasti precari ai quali spetta un risarcimento che prevede calcoli leggermente più onerosi per l'Amministrazione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, afferma: "Maltrattare i docenti significa maltrattare il futuro dei nostri figli, i primi a ricordarselo dovrebbero essere coloro che a vari livelli hanno ruoli di responsabilità nella vita scolastica"

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