Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

Bando "Una casa per le giovani coppie e altri nuclei famigliari" per l'acquisto della prima casa. C'è tempo fino al 27 novembre per sottoscrivere il pre-contratto e prepararsi al click day del 1 dicembre. Gualmini: "Grande attenzione a chi desidera acquistare la prima casa ma da solo non è in condizione di farlo". Bonus di 25 mila euro (30 mila per le aree del sisma) per l'acquisto di uno tra i 4.405 alloggi disponibili su tutto il territorio regionale. -

Bologna, 24 novembre 2015 -

Ultimi giorni per partecipare al bando "Una casa per le giovani coppie e altri nuclei famigliari" e ottenere un contributo per l'acquisto della prima casa. Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un bonus di 25 mila euro - che salgono a 30 mila per i residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 - per l'acquisto di uno tra i 4.405 alloggi disponibili su tutto il territorio regionale. Lo stanziamento complessivo per finanziare gli interventi del programma è di 12 milioni di euro.
C'è tempo fino al 27 novembre per sottoscrivere il pre-contratto e prepararsi al click day del 1 dicembre, data in cui i nuclei potranno presentare online la domanda di contributo compilando la modulistica già resa disponibile sul sito territorio.regione.emilia-romagna.it, nel box "Selezione nuclei".
Sullo stesso sito è anche possibile consultare la guida alla compilazione. La graduatoria degli ammessi al contributo sarà pubblicata il 23 dicembre 2015.

"Nell'ambito del Piano pluriennale sulle politiche abitative – ha sottolineato la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, titolare anche della delega alle Politiche abitative – abbiamo dedicato grande attenzione anche a chi desidera acquistare la prima casa, ma da solo non è in condizione di farlo. Il bando per le giovani coppie, giunto alla sua nona edizione, pensa a chi desidera rendere concreti i propri progetti di vita, chi vuole costruirsi una famiglia e magari avere dei figli e di chi, semplicemente, vuole affrontare il futuro sganciandosi dal nucleo familiare di origine".
"Si tratta – conclude la vicepresidente –anche di un importante stimolo all'economia che potrà, così speriamo, rendere un po' più dinamico il mercato delle abitazioni. La Regione, col Piano pluriennale ha deliberatamente voluto affrontare tutti i settori della filiera dell'abitare e tutti i soggetti coinvolti, dai piccoli proprietari, agli inquilini, dai giovani che si affacciano sul mercato della prima casa, alle persone a rischio di sfratto e in condizioni di grave disagio."
La campagna Accasiamoci a sostegno del bando, in chiusura in questi giorni, è stata promossa sul web, sui social network e in alcuni luoghi a grande frequentazione in Emilia-Romagna, tra cui la rete degli URP dei comuni capoluogo.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web dedicato www.accasiamoci-emilia-romagna.it

Possono partecipare al bando: giovani coppie (si intendono nuclei costituiti da coniugi, da nubendi, da conviventi more uxorio nel medesimo stato di famiglia anagrafico o da persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei due componenti la coppia non abbia compiuto 40 anni); nuclei monoparentali (si intendono i nuclei costituiti da un solo genitore che abbia non più di 45 anni di età con uno o più figli coresidenti e fiscalmente a carico); nuclei numerosi (si intendono i nuclei nei quali almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti e fiscalmente a carico, dei quali almeno uno minore di anni 18); nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell'alloggio per ragioni diverse dalla morosità; nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito; persone singole (si intendono nuclei costituiti da un solo componente che non abbia compiuto 40 anni di età, oppure che sono anagraficamente inseriti in altro nucleo familiare purché vadano a costituire un nucleo familiare a se stante).

Gli alloggi verranno venduti con la formula del "patto di futura vendita": le giovani coppie diventeranno effettivamente proprietarie dell'immobile dopo un periodo di locazione o assegnazione in godimento di massimo 4 anni. Le parti possono concordare la compravendita dell'alloggio anche prima della scadenza dei 4 anni di locazione o di assegnazione in godimento.
È possibile chiedere chiarimenti alla Regione, alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o agli altri recapiti indicati sul sito www.accasiamoci-emilia-romagna.it.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

L'edificio scolastico – completamente antisismico - è dotato di cinque aule, due laboratori, una sala insegnanti e una mensa, e potrà ospitare fino a 125 alunni. Bonaccini: "Investire nella scuola vuol dire investire sul nostro bene più prezioso: i nostri figli e nipoti. Anche questa realizzazione dimostra che c'è una Italia che funziona". -

Parma, 23 novembre 2015 –

E' stata inaugurata ieri la nuova scuola elementare a Solara, frazione del Comune di Bomporto nel modenese, gravemente danneggiata dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
"Questa è una giornata importante - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, intervenuto alla inaugurazione - perché investire sulla scuola significa investire sul bene più prezioso che abbiamo: i nostri figli e i nostri nipoti. Questo bellissimo edificio, costruito grazie a fondi regionali, parte delle donazioni degli sms solidali e contributi da aziende e associazioni, è la dimostrazione di come il territorio abbia reagito unito alla tragedia di tre anni fa".
"Oggi, partecipando con voi a questa cerimonia – ha proseguito il presidente della Regione – voglio dare una ulteriore buona notizia: dalla Commissione bilancio del Senato via libera ad ulteriori 160 milioni di euro per la ricostruzione del patrimonio pubblico danneggiato dal sisma".
"Il lavoro fatto, le risorse che concretamente sono state rese disponibili e, non da ultimo, l'inaugurazione di questa scuola, che segue una dozzina di altre già inaugurate nei mesi scorsi nell'area del cratere – ha concluso il presidente – sono la dimostrazione che c'è un Italia che funziona, che è determinata a raggiungere quegli obiettivi ambiziosi che sono la miglior garanzia per tutelare la qualità della vita e del lavoro che ogni cittadino di questo Paese può e ha il diritto di desiderare".

Scuola Sola di Bomporto 3 rid

La ricostruzione del nuovo edificio scolastico di Solara – per un costo di oltre 770 mila euro – è stata realizzata anche grazie alle risorse raccolte con gli Sms e le donazioni dell'azienda farmaceutica Sanofi e di Croce Rossa Italiana.
I finanziamenti concessi dal Commissario delegato alla ricostruzione – che ha messo a disposizione oltre 280 mila euro - rientrano in quelli previsti con l'ordinanza 20 del 19 febbraio 2013, che consente ai Comuni di riorganizzare la rete scolastica anche attraverso la costruzione di edifici in sedi diverse da quelle originarie.
Per Solara, il Comune di Bomporto ha scelto questa opportunità per realizzare un nuovo edificio al posto della scuola primaria "Sorelle Luppi", gravemente danneggiata dal terremoto.

Le caratteristiche della nuova scuola

L'edificio scolastico – completamente antisismico - è dotato di cinque aule, due laboratori, una sala insegnanti e una mensa, e potrà ospitare fino a 125 alunni. La struttura portante è completamente in legno con soluzioni tecnologiche e impiantistiche avanzate (sia per l'isolamento termico che dell'areazione) rendendo l'edificio di classe "A" per quanto attiene il consumo energetico. Un impianto fotovoltaico copre il 50% del consumo elettrico. Un collegamento coperto unisce la struttura scolastica con la vicina palestra interamente ricostruita grazie ai fondi regionali per un milione e 100 mila euro circa (struttura versatile per diverse attività, dal mini-volley, al basket, calcetto, fino al pattinaggio ma anche per corsi di psicomotricità dei bambini di 4-5 anni e ginnastica per adulti). Un nuovo campo da calcio - la cui realizzazione è prevista entro il primo semestre dell'anno prossimo -completerà il polo scolastico.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Dopo il referendum dell'11 ottobre scorso, sancita la fusione tra i comuni di Polesine Parmense e Zibello. Il nuovo municipio sarà operativo dal 1^ gennaio 2016. Sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Appello in Aula: "Tutelare il culatello". -

Parma, 19 novembre 2015 -

Voto unanime in Assemblea legislativa regionale sul via libera alla fusione tra i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, in provincia di Parma. Il nuovo municipio, denominato Polesine Zibello, sarà operativo dal 1^ gennaio 2016.

Con il referendum dell'11 ottobre scorso e il voto di ieri in Aula viene sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Il nuovo comune potrà contare su un contributo regionale ordinario annuale di 72 mila euro per 15 anni e su un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, pari a 120.000 euro all'anno per un triennio. Da aggiungere anche un contributo statale annuale del valore di circa 174 mila per un decennio.

Per il relatore di maggioranza, Alessandro Cardinali (Pd), "continua il processo riorganizzativo del territorio regionale", con "vantaggi tangibili per la cittadinanza". "Ci auguriamo- ha aggiunto nel suo intervento- un migliore utilizzo dei dipendenti e delle strutture comunali, migliori servizi con una minore spesa". Il consigliere ha poi ricordato che "il nuovo Comune andrà al voto nella primavera del 2016".

Il relatore di minoranza, Matteo Rancan (Ln), dichiarandosi favorevole alla fusione, ha ricordato che "il processo di unificazione dei due Comuni è voluto dal territorio, anche se ci saremmo attesi una maggiore affluenza al referendum". Infine, il consigliere ha chiesto "garanzie per il prodotto tipico zibellino, il culatello".

Sullo stesso tema è intervenuto anche Massimo Iotti (Pd), ricordando che "il culatello è un prodotto unico nella nostra regione". Sull'unificazione ha evidenziato che "il territorio ne trarrà dei vantaggi: maggiori contributi, un migliore utilizzo delle risorse, nuove opportunità per l'amministrazione". "Questa- ha concluso- è la strada giusta, altre realtà, in provincia di Parma, sono già pronte a seguirla".

Galeazzo Bignami (Fi), favorevole all'unificazione, ha manifestato "piena condivisione alla razionalizzazione delle strutture istituzionali".

Infine, Tommaso Foti (Fdi-An) ha auspicato "un coinvolgimento di quelle realtà che ancora non hanno intrapreso un processo di unificazione".

Il dibattito è stato chiuso dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, il quale ha sottolineato che "le unificazioni non rappresentano solo un'opportunità economica, ma anche sociale, pensando ai servizi scolastici e socio-assistenziali", con "garanzie di risorse e incentivi, oltre ai vantaggi nella gestione del personale". Bonaccini ha poi voluto ricordare che "le unificazioni hanno seguito un percorso democratico", specificando che "le ultime otto consultazioni hanno avuto esito positivo". "Auspichiamo- ha concluso- di avvicinarci all'obiettivo di 300 Comuni in Emilia-Romagna".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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