Roberto Manzoni, già presidente di Confesercenti E.R., è stato rieletto alla presidenza della Fismo nazionale, l'organizzazione sindacale che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda.
Parma, 16 maggio 2014 -
A livello nazionale, nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell'abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. In termini assoluti le cinque città con saldi negativi più alti nei primi due mesi del 2014 sono: Roma, Napoli, Torino, Milano e Brescia.
Il 2013 si è chiuso con un saldo negativo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni di quasi 6.000 unità a cui si aggiungono le 2.342 imprese scomparse durante lo scorso anno. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno.
I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c'è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.
Relativamente invece all'Emilia Romagna, nel primo bimestre 2014, le imprese registrate sono in totale 8.437; 46 le nuove aperture e 223 le chiusure, per un saldo di -177 attività, con una variazione percentuale delle imprese registrate tra dicembre 2013 e febbraio 2014 del -1,7% e febbrario 2013 e 2014 di – 2,5%.
"L'abbigliamento nella nostra regione, purtroppo, sta scontando la crisi che ha investito l'intero Paese– ha spiegato Roberto Manzoni, presidente della Fismo. Le abitudini dei nostri corregionali in fatto di consumi, sono cambiate profondamente. L'abbigliamento non è più tra le priorità d'acquisto e tra gli status symbol come alcuni anni fa, ed anche il modo di acquistare si è profondamente modificato con l'affermarsi dell' ecommerce, la crescita dei siti specializzati ed il proliferare degli outlet anche nella nostra regione. A tutto ciò si sono aggiunti terremoti, alluvioni, grandinate, trombe d'aria: ora ci aspettiamo, se non la ripresa economica, un po' di serenità anche se, purtroppo i dati odierni del PIL non prospettano una ripresa dei consumi L'Emilia Romagna vanta un settore di qualità ed eccellenza che deve essere supportata dalla formazione e promossa e valorizzata. Ma per consentire tutto ciò è necessario anche il sostegno delle Istituzioni e dell'intero sistema paese, che deve rivedere le politiche fiscali e del lavoro per consentire a questa importantissima voce economica di poter stare su un mercato sempre più globalizzato".
(Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti Emilia Romagna)
Modena prima in regione nei progetti di alternanza ma in sofferenza per dispersione scolastica -
Modena, 16 Maggio 2014 -
Grande successo di partecipazione per il 2° MEETING Scuola- Lavoro organizzato da CNA Modena ieri, giovedì 15 maggio a cui hanno preso parte direttori scolastici, professori, imprenditori e operatori di CNA impegnati nel confronto che ha avuto per argomento tutti gli strumenti della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, cioè stage, tirocini, apprendistato e formazione professionale.
Tra i numerosi relatori l'Assessore provinciale Cristina Ceretti è intervenuta sull'attuale tema della Garanzia Giovani: un progetto dell'UE che mette a disposizione risorse per collocare i neet (giovani fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) attraverso diverse forme di occupazione come tirocini, apprendistato, autoimpiego o formazione. Lo scenario del mercato del lavoro con le opportunità di collocamento è stato illustrato invece da Sara Reggiani (Responsabile CNA dei rapporti con la scuola) che ha presentato le azioni positive realizzate da CNA e dai propri imprenditori presenti nei CTS (comitati tecnico scientifici) delle scuole, trattando i temi dell'orientamento per gli studenti, della formazione fatta dagli imprenditori e delle testimonianze dei fabbisogni occupazionali. Azioni importanti, se si pensa che una recente indagine svolta dal Censis ha evidenziato come sei ragazzi su dieci che abbiano conseguito il diploma in un istituto tecnico, siano poi stati assunti nella stessa impresa dove hanno svolto lo stage.
"Ritengo che la "contaminazione" scuola-impresa – ha affermato il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Silvia Menabue - sia una possibile risposta alla crisi occupazionale. Dai dati illustrati, le performance modenesi spiccano in quanto ad efficacia dei meccanismi di alternanza, visto che la nostra provincia è al primo posto in regione, sia per progetti approvati, sia per numero di scuole e studenti coinvolti. Le dolenti note emergono, però, sul piano della dispersione scolastica: secondo il dossier di "TUTTOSCUOLA", a fronte di una media di dispersione nazionale del 27,6%, la provincia Modena raggiunge il 30,6% (3 punti peggio della media nazionale). Questo evidenzia come, da un lato, il sistema scolastico soffra ancora di una certa autoreferenzialità e dall'altro come il sistema datoriale fatichi ad interagire con la scuola". La Responsabile delle Politiche del Lavoro di CNA Modena Claudia Zagni, ha lamentato la mancata entrata in vigore del decreto interministeriale sull'apprendistato a scuola per i ragazzi delle quarte e quinti classi degli istituti superiori, provvedimento che rappresenterebbe un'ottima opportunità per reintrodurre l'apprendistato per i minorenni (diminuiti del 41% fra il 2011 e il 2012) e integrare concretamente la qualifica di alunno con quella di apprendista durante il percorso scolastico. Tutti d'accordo, infine, sulla necessità di condividere un modello di alternanza che aiuti scuola e imprese a superare la burocrazia e che definisca per tempo le azioni di alternanza necessarie preparando alla formazione sulla sicurezza e alla distinzione tra adempimenti a carico della scuola e quelli a carico dell'impresa, come ha sottolineato Ivan Bignardi di ASQ, auspicando la costituzione di un gruppo di lavoro fra ASL, DTL, scuole e associazioni datoriali per individuare soluzioni in grado di andare in questa direzione.
Il confronto comunque non si fermerà qui, ma proseguirà nei comitati tecnico scientifici dei diversi istituti della nostra provincia.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Il Presidente Dallari: "Nel 2014 a Reggio pressione fiscale al 60%. In queste condizioni artigiani e pmi non possono ripartire" -
Reggio Emilia, 16 maggio 2014 -
Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi CNA lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".
L'Osservatorio, presentato a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Il dato medio della pressione fiscale complessiva in Italia nel 2014 attesta un 63,1%. I dati provinciali collocano Reggio Emilia all'88° posto della classifica con una media del 60% (-0,4% rispetto al 2013).
Per quanto riguarda il Tax Free Day, ovvero fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle pmi, a Reggio si lavora fino all'8 agosto solo per poter pagare le imposte, ben 12 giorni in più rispetto al 2011. Una bella differenza rispetto alle prime in classifica Cuneo e Carbonia dove il fisco si ferma rispettivamente al 25 e al 26 luglio.
Triste risultato anche per il reddito disponibile che resta alle imprese dopo aver pagato le tasse: tenendo a riferimento come modello un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno, l'Osservatorio CNA ha collocato Reggio Emilia al 26° posto con soli 19.982 euro su 50mila con una variazione rispetto al 2011 di 1.663euro (-7.7%).
"Una fotografia dell'economia reggiana non certo confortante – sottolinea il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari – ma che non si attesta su livelli drammatici. In regione siamo la provincia che tratta fiscalmente meglio artigiani e pmi, eppure quel 60% di pressione fiscale è davvero troppo alto per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti".
CNA non si limita a osservare e analizzare la situazione economica italiana e sulla base dei dati raccolti avanza 8 proposte su fisco, artigiani e pmi:
attivare un fondo unico (con entrate provenienti da lotta all'evasione, riduzione della spesa pubblica e risistemazione delle tax-expenditures) che per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoro;
rivedere la tassazione Irpef riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito dichiarato;
aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro;
rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili;
ridurre il peso dell'Imu sugli immobili strumentali d'impresa destinati ad attività produttive;
rendere deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap;
rendere obbligatorie tariffe Tari commisurate a quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica;
semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici sia a livello centrale che locale.
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
CNA ha messo a punto una sorta di decalogo europeo per le Pmi, che l'Associazione proporrà ai diversi candidati.
Modena, 16 Maggio 2014 -
Il 25 maggio non saranno di scena "soltanto" le elezioni amministrative, ma anche quelle per il rinnovo del Parlamento europeo, l'unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini, peraltro solo la prima di una serie di importanti scadenze sulla strada dell'Unione: la presidenza italiana del semestre luglio/dicembre, la nomina della nuova Commissione a novembre, la scelta del prossimo Comitato economico e sociale nel primo semestre dell'anno prossimo.
Dunque, un appuntamento elettorale magari meno sentito delle elezioni comunali, ma altrettanto importante, se si considera il peso delle politiche comunitarie. Per questo CNA ha messo a punto una sorta di decalogo europeo per le Pmi, che l'Associazione proporrà ai diversi candidati. Il "pacchetto", in undici punti, sollecita misure efficaci per rafforzare la presenza delle Pmi in Europa, una spinta che – sottolinea la CNA - dovrebbe partire proprio dall'Italia, la cui ossatura economica è costituita nella stragrande maggioranza da Pmi. "Abbiamo bisogno di una politica economica europea orientata alla crescita – auspica la CNA – indispensabile per garantire la sostenibilità dei sistemi di welfare nazionali e per ridurre i divari esistenti tra i Paesi dell'Unione, contrastando l'acuirsi di pericolosi sentimenti nazionalistici".
Ecco le proposte di CNA: avviare un piano straordinario europeo per gli investimenti, attraverso l'istituzione di un fondo dedicato al completamento della rete di infrastrutture di comune interesse (gas, banda larga, logistica e porti);
porre in essere politiche di accompagnamento all'economia reale per favorire la competitività delle imprese europee e la ripresa dell'occupazione;
escludere gli investimenti pubblici e il cofinanziamento dei fondi strutturali dal deficit di bilancio ai fini del patto di stabilità;
aggiornare lo Small Business Act e renderlo vincolante per gli Stati membri, mettere le piccole imprese al centro dell'azione di politica economica e adottare misure correttive per raggiungere gli obiettivi ivi definiti;
assicurare un più facile accesso per le Pmi ai finanziamenti bancari, attraverso l'adozione di meccanismi di vigilanza sul sistema bancario che favoriscano gli impieghi a favore delle piccole e medie imprese;
rafforzare le politiche per il settore energetico delle infrastrutture e per l'efficienza energetica delle Pmi, integrandole in un piano europeo per lo sviluppo sostenibile che promuova la "green economy";
garantire il miglior accesso al mercato interno per le Pmi e i lavoratori autonomi, prevenire e contrastare forme di posizione dominante e di oligopolio pubblico e privato;
assicurare una migliore qualità della regolamentazione e la semplificazione burocratica, introducendo nuovi e più incisivi meccanismi di valutazione di impatto della nuova legislazione e di verifica degli effetti della legislazione vigente;
potenziare il ruolo dell'intergruppo Pmi presso il Parlamento Europeo, che assicuri una consultazione permanente con i rappresentanti delle organizzazioni rappresentative delle Pmi;
rafforzare la partecipazione delle Pmi ai processi di normazione e al sistema di standardizzazione di prodotti e servizi;
confermare il sostegno alla nuova regolamentazione in materia di marchio di origine ("Made in").
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Un'analisi di CNA Nazionale su 112 comuni italiani. Piccoli imprenditori al lavoro sino al 19 agosto per pagare le tasse nazionali, regionali e comunali -
Modena, 15 Maggio 2014 -
Cinquantesima in Italia per pressione fiscale complessiva (Total Tax Rate:TTR), al 63esimo posto della classifica nazionale per reddito disponibile (cioè, dopo averci pagato le relative tasse). E' questo il piazzamento del comune di Modena tra i 112 comuni classificati dal Centro Studi di CNA nazionale in merito al peso delle imposte gravanti sulle imprese artigiane nel 2014.
La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola Impresa ha calcolato il livello della tassazione effettiva gravante su un'azienda tipo, individuata da alcuni parametri (impresa manifatturiera individuale con laboratorio più negozio per complessivi 525 mq, cinque dipendenti, quattro operai e un impiegato, un fatturato di 430.000 euro e un reddito d'impresa di 50.000 euro), scoprendo che, mediamente, nel 2014, questa azienda pagherà in tasse il 63,1% (nel 2011 eravamo al 59,1%), valore a cui si giunge sommando le tasse nazionali, regionali e comunali.
Ma, dato che la statistica risponde alla famosa distribuzione del pollo, accanto a situazioni relativamente virtuose come quelle di Cuneo (la più economica, a quota 56,2%, Carbonia (56,5%) e Sondrio (56,9%), scopriamo città davvero esose come Roma, al top della graduatoria a quota 74,4%, seguita a brevissima distanza da Bologna e Reggio Calabria, appaiate a 74,2%.
Quanto a Modena, il nostro capoluogo lo troviamo più o meno nel mezzo, al 50esimo posto con un TTR del 63,1%, in compagnia di Bergamo, Fermo e Monza, con un aumento di un decimale rispetto al 2013.
Una crescita impositiva risibile, è vero, ma che stride di fronte alla constatazione che in tre comuni su quattro, nel campione dei 112 capoluoghi di provincia analizzati, quest'anno si registrati invece una riduzione rispetto al 2013.
Limitando il confronto alla Regione Emilia Romagna, con la sola esclusione di Piacenza, Modena la ritroviamo al quinto posto, più "risparmiosa", in termini di tasse, di Bologna (seconda con 74,2%), Parma (23esima a quota 66,3%), Forlì (273esima, 65,7%) e Cesena (32esima con il 64,7%), ma più "cara" di Rimini (59esima, 62,3%), Ravenna (64esima, 62,1%), Ferrara (71esima, 61,4%) e Reggio Emilia, la meno invasiva della nostra Regione, con un TTR del 60% (87esimo posto in graduatoria).
Ciò significa che gli artigiani e i piccoli imprenditori che abitano e lavorano all'ombra della Ghirlandina quest'anno dovranno lavorare sino al 19 agosto (diciassette giorni in più rispetto al 2011) per pagare le tasse dell'anno. Insomma, a volerci scherzare, si potrebbe dire che le tasse si mangiano anche un pezzetto di ferie, oltre al lavoro.
Ma l'indagine evidenzia anche qual è il reddito che rimane all'impresa dopo averci pagato le tasse, e pure in questo caso Modena rimane a metà via, il 63esima posizione e al quinto posto in regione, con un reddito disponibile di 20.869 euro, 2.428 euro in meno (l'11,6%) rispetto a tre anni fa.
Reddito disponibile ad un'impresa artigiana dopo imposte – Emilia Romagna - 2014
Leggendo i dati nel loro complesso, è evidente l'insostenibilità di una situazione che vede le piccole imprese pagare in tasse i tre quinti di ciò che guadagna e che penalizza realtà che contribuiscono in modo decisivo alla produzione di benessere. Sulla base di queste considerazioni, CNA ha avanzato propose concrete per andare verso un sistema fiscale più equo, misure che coinvolgono sia lo Stato che gli enti locali. E' il caso dell'aumento a 25.000 euro della franchigia Irap (attualmente fissata a 10,5mila euro), di una consistente riduzione dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa (capannoni, negozi, laboratori, uffici) quando questi sono usati per l'attività produttiva (una riduzione del 50% dell'Imu abbasserebbe di 3,8 punti il TTR, riportandolo ai livelli del 2011), della piena deducibilità dell'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap (manovra che vale 4,1 punti del TTR), la previsione di tariffe Tari effettivamente commisurate alle quantità e alle qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica. Insomma, a giudizio di CNA esistono margini di manovra per intervenire su quel mostro abnorme di nome fisco, a patto di volere davvero andare verso un regime fiscale più equo.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Il Centro Studi Cna ha misurato e quantificato, il peso complessivo del fisco andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.
Modena, 15 maggio 2014 -
Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani?
Il Centro Studi Cna lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.
Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".
L'Osservatorio, che viene presentato oggi a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014.
Le "brutte" sorprese scoperte dall'Osservatorio.
Total Tax Rate.
Nel 2014 si arriverà – dato medio su Italia – al 63,1%. Nel 2011 era del 59,1%. E' il risultato del lavoro di un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi.
Se guardiamo alla classifica delle 112 città la musica cambia in peggio e di parecchio.
Partiamo da Roma, la città che conquista il primo posto. Nel 2011 registrava una pressione del 65,7%. Nel 2014 segna il 74,4%. Un balzo dell'8,7%.
A ruota, di pochissimo, a pari merito, ben due città: Bologna con il 74,2% (nel 2011 era il 64,6%) e Reggio Calabria, sempre con il 74,2% (nel 2011 era il 62,4%).
Ruolo di damigella d'onore, Firenze con il 74,1% (nel 2011 era il 63,9%).
La classifica 2014 della pressione fiscale complessiva delle 112 città è ben raccontata dalle tabelle 1.1 e 1.2.
La tabella 1.A evidenzia la "top ten" delle città dove i piccoli pagano più tasse: Roma al primo posto e al decimo Biella.
Il Tax Free Day.
E' un modo semplice ed efficace per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese.
Anche qui (vedi tabelle 2.1, 2.2 e 2.3) non mancano le sorprese.
Se la tua impresa si trova a Cuneo, il 25 luglio del 2014 sarà l'ultimo giorno che lavori per le tasse (nel 2011 il fisco si fermava al 22 luglio). Ma se per sfortuna l'impresa si trova in una delle 10 "peggiori" città allora sono guai. La tabella 2.B è impietosa. A Reggio Calabria, Bologna, Roma e Firenze nel 2014 il fisco ti chiede di lavorare per lui fino al 29 settembre.
Vediamo in dettaglio cosa è successo. Rispetto al 2011 a Reggio Calabria il fisco si prende 43 giorni in più, a Bologna 35 giorni, a Roma 31 giorni, a Firenze 38 giorni.
Nella tabella 2.A troviamo la classifica delle 10 città "migliori"(si fa per dire). Cuneo in testa dove il fisco si ferma al 25 luglio (nel 2011 al 22 luglio). Al secondo posto Carbonia con il 26 luglio (il 24 luglio nel 2011). E Gorizia con il 28 luglio (23 luglio nel 2011).
Il reddito che resta dopo aver pagato le tasse (tabelle 3.1, 3.2 e 3.3)
Alla fine la faccenda più importante di tutte: nel 2014 quanto resta alle imprese?
Tutti i calcoli dell'Osservatorio sono stati fatti tenendo a riferimento come modello (vedi allegato di seguito) un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno.
A conti fatti il risultato fa cadere le braccia. A Cuneo (vedi tabella 3.A), la città che tratta fiscalmente meglio artigiani e Pmi, dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro diventano, nel 2014, 21.190 (erano 22.356 nel 2011).
E nelle città più "cattive"? (vedi tabella 3.B). La "top ten" vede sempre al comando il poker che già conosciamo: in testa Roma, dove i 50mila euro sono diventati 12.814
(17.139 nel 2011) seguita da Reggio Calabria con 12.896 (18.810 nel 2011), da Bologna con 12.921(17.720 nel 2011) e Firenze con 12.938 (18.072 nel 2011).
FISCO, ARTIGIANI E PMI OTTO PROPOSTE DELLA CNA
1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo
CNA ritiene fondamentale trovare un giusto coordinamento tra il Fondo taglia tasse previsto nella Delega per la riforma fiscale e il Fondo, con la stessa finalità, previsto dalle legge di stabilità per il 2014. In particolare, occorrerebbe costruire un automatismo, che intercetti tutte le maggiori entrate provenienti:
1) dalla lotta all'evasione fiscale,
2) dalla riduzione della spesa pubblica,
3) dalla risistemazione delle tax-expenditures, per alimentare un unico fondo che indirizzi ogni anno, inderogabilmente, una quota cospicua alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Solo la parte eventualmente eccedente potrà essere utilizzata per altri obiettivi di finanza pubblica.
2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga) -
CNA ritiene necessario un nuovo sistema di tassazione che premi l'efficienza e la fedeltà fiscale, in modo automatico, all'aumentare del reddito dichiarato.
Per raggiungere questo obiettivo occorre:
1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione
sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo
2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga)
introdurre a regime, cioè in modo permanente, un sistema premiale legato alle performance di reddito incrementale dichiarato rispetto a una soglia minima di reddito, riferibile alle potenzialità produttive dell'impresa e da determinarsi in via presuntiva.
3) Irap. Aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro
Sull'Irap, CNA ritiene, in primo luogo, che sia fondamentale procedere a una immediata individuazione della tipologia di imprese individuali da escludere dal pagamento del tributo, perché non dotate di un'autonoma organizzazione. Sebbene la giurisprudenza abbia ormai sancito questa esclusione, l'area dei requisiti per poter accedere a tale esenzione risulta tutt'altro che chiara. Questo lascia molte piccole imprese nel dubbio se sia preferibile rischiare, non versando il tributo, o pagare per poi presentare istanza di rimborso. E' una situazione di incertezza normativa non più tollerabile. In attesa di una definizione legislativa di autonoma organizzazione, CNA ritiene opportuno procedere all'immediato innalzamento della franchigia di imposizione (no tax area Irap) almeno fino a 25mila euro dagli attuali 10,5 mila euro, esentando così dal tributo, nei fatti, le imprese minori.
4) Valori catastali. Rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili per allinearli periodicamente ai valori di mercato, A INVARIANZA DI GETTITO
Dalle analisi dell'Osservatorio è emersa la necessità di eliminare le profonde iniquità addebitabili a una tassazione locale sugli immobili fondata su valori catastali molto lontani dai valori di mercato. CNA ritiene importante, quindi, l'immediata attuazione della riforma del catasto con l'obiettivo di avvicinare il più possibile le valutazioni catastali ai valori di mercato, prevedendo, nel contempo, una revisione triennale degli stessi.
Occorre prestare ferma attenzione affinché la riforma del catasto sia orientata esclusivamente verso obiettivi di maggiore equità in tema di tassazione sugli immobili e non si traduca nell'ennesimo pretesto per aumentare ancora una volta le imposte. La CNA, insieme ad altre 14 organizzazioni, sta seguendo attivamente la riforma.
5) Imu. Ridurre il peso dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa quando vengono utilizzati per l'attività produttiva
Un buon contributo alla riduzione del "Total Tax Rate" sulle imprese potrebbe derivare da una sostanziale riduzione dell'Imu dovuta sugli immobili produttivi utilizzati dall'imprenditore per svolgere la propria attività. Si deve prendere atto che gli immobili strumentali delle imprese subiscono già una tassazione concorrendo alla determinazione del reddito d'impresa, ossia alla creazione di ricchezza tassata. Gli immobili strumentali, se effettivamente utilizzati, sono fattore di sviluppo da incentivare e non una rendita da penalizzare. La proprietà degli immobili, insomma, sta diventando uno svantaggio competitivo, piuttosto che una risorsa.
ABBIAMO CALCOLATO CHE LA RIDUZIONE DELL'IMU DEL 50% ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 3,8 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59,3%) RIPORTANDOLO SOSTANZIALMENTE AI LIVELLI DEL 2011.
6) Deducibilità Imu. Rendere pienamente deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap
La deducibilità completa dell'Imu dal reddito d'impresa e dalla base imponibile Irap, oltre a eliminare una norma incostituzionale (doppia imposizione), potrebbe andare nella direzione di ridurre in modo automatico l'incidenza della tassazione erariale all'aumentare di quella comunale, riequilibrando il "Total Tax Rate" complessivo.
ABBIAMO CALCOLATO CHE LA DEDUCIBILITA' COMPLETA DELL'IMU DAL REDDITO D'IMPRESA ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 4,1 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59%) RIPORTANDOLO AI LIVELLI DEL 2011.
7) Tari. Bisogna rendere obbligatorio per i comuni la previsione di tariffe Tari (la nuova imposta sui rifiuti) commisurate alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica
Le criticità che per anni hanno caratterizzato l'evoluzione della tariffa rifiuti possono essere superate solo attraverso la previsione, da parte dei comuni, di sistemi di misurazione puntuale delle quantità di rifiuti conferite al servizio pubblico. Occorre individuare un metodo di determinazione per commisurare la tariffa Tari alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica (tariffa puntuale).
In assenza di una tariffa puntuale, le continue modifiche, apportate nel corso degli anni al regime di tassazione sui rifiuti, hanno determinato notevoli aumenti dei costi di smaltimento e, di conseguenza, delle tariffe applicate. Peraltro, l'utilizzo inappropriato da parte dei comuni del principio di assimilabilità ai rifiuti urbani dei rifiuti prodotti dalle imprese si è tradotto in una doppia imposizione sui rifiuti prodotti.
La tassazione dei rifiuti nel 2007 pesava per 4,7 miliardi, nel 2012 per 6,8 miliardi, segnando un aumento del 44,68% in soli cinque anni, senza considerare gli ulteriori aumenti connessi all'introduzione della Tares nel 2013, i cui dati non sono ancora disponibili.

8) Gli adempimenti: troppi e complicati. Vanno semplificati e ridotti gli adempimenti, sia a livello centrale sia a livello locale,
che determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competitività
Tutti concordano, a parole, che occorra semplificare e ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Una intenzione che non trova attuazione sul lato pratico. Il proliferare di norme sempre più complesse e la richiesta di un numero crescente di adempimenti si traducono inevitabilmente in maggiori oneri e complessità gestionali per il contribuente. Negli ultimi anni, sono stati sempre più "scaricati" sull'impresa adempimenti formali finalizzati all'attività di controllo dell'Amministrazione finanziaria. Se a questo onere si aggiunge la potestà regolamentare attribuita ai comuni in materia di tributi locali, ci si trova in una "giungla" dalla quale si esce solo con molte difficoltà, anche interpretative, e con maggiori costi e oneri per le imprese, a scapito della produttività e della competitività. Lo prova il posizionamento dell'Italia al 131° posto (sui 185 Paesi considerati) nel rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale per l'indicatore "paying taxes" che, oltre all'ammontare delle imposte da versare ogni anno, tiene conto anche degli oneri amministrativi.
In allegato le tabelle di riferimento
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Sassuolo ed imprese: un binomio inscindibile, cresciuto e consolidatosi nel corso dei decenni, che però ora risente della pesante crisi economica che ha investito anche il comprensorio.
Modena, 15 maggio 2014 -
"Gli imprenditori con impegno, sacrificio e soprattutto col loro lavoro, cercano ogni giorno di mantenere aperta la finestra sul futuro, consapevoli del ruolo che rivestono per il territorio. Ci rivolgiamo pertanto, in vista dell'ormai imminente tornata elettorale ai candidati a Sindaco per il Comune di Sassuolo, perché c'è necessità di ridare slancio e nuova competitività. Per questo risulta importante a tal senso anche l'impegno concreto della politica nel sostegno al mondo delle imprese". È chiaro il messaggio che le Associazioni imprenditoriali Sassolesi aderenti a Rete imprese Italia – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato – lanciano ai candidati a Sindaco in occasione delle Amministrative 2014. Un messaggio che verte sì su problemi e criticità vissute da tutti settori produttivi, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori.
Molte i temi e quindi i quesiti posti sotto la lente dai rappresentanti sassolesi delle imprese, per i quali non solo chiedono risposte quanto piuttosto indicazioni concrete riguardo le modalità per superare le criticità creatisi. Ci sono la viabilità, la sicurezza, la burocrazia, il turismo, il centro storico, l'occupazione, il commercio, il sostegno alle imprese... e la gravosa imposizione fiscale. Argomento quest'ultimo da cui parte Carlo Alberto Valentini Direttore di Confesercenti per l'area di Sassuolo e attuale portavoce di Rete Imprese. "L'introduzione di TASI, TARI e IMU sugli immobili strumentali, corrispondono ad una serie di leve tributarie che se gestite tramite le aliquote massime possono significare la fine dell'attività (e tutto quello che ne potrebbe conseguire) per moltissime imprese sassolesi. Per questo siamo determinati a chiedere al futuro sindaco di non applicare la TASI, oltre che l'IMU medesima, sugli immobili strumentali d'impresa. Riguardo alla TARI invece riteniamo importante un confronto sui meccanismi di calcolo che portano alla determinazione della tariffa che - per alcune categorie - è oltremodo gravosa, in particolare se si è in presenza di aree o immobili di grandi dimensioni, dove però si producono rifiuti in quantità molto limitata. Qual è la posizione dei candidati a Sindaco – chiede Bigi - e come pensano di agire riguardo questo importante tema?"
Altro argomento in esame e su cui sono richieste risposte è quello inerente all'urbanistica commerciale e alla viabilità. "Considerata la crisi dei consumi – dichiara Marco Casolari Direttore di Ascom-Confcommercio-Fam area di Sassuolo – riteniamo siano da rivedere, in senso restrittivo, le scelte di programmazione commerciale elaborate negli anni 2000. Tra le quali anche il recupero commerciale del comparto Cisa-Cerdisa che allo stato attuale, il progetto non prevede insediamenti di esercizi di vicinato (negozi), ma solo medie superfici di vendita. Nel cercare di capire quel'è la posizione dei candidati a sindaco in proposito, sarebbe anche opportuno sapere quali saranno sempre in tema di urbanistica commerciale le intenzioni dei futuri amministratori riguardo la salvaguardia del centro storico e delle zone limitrofe al fine di evitare lo spostamento del baricentro commerciale verso strutture periferiche, come già accaduto in passato. E sempre in tema di centro storico con riferimento a piazza martiri Partigiani, considerata l'urgente necessità della sua messa in sicurezza per il transito pedonale, vorremmo sapere se saranno programmati a breve interventi a tal senso. Interventi che dovranno limitare al massimo i disagi per i frequentatori oltre che garantire parcheggi a sufficienza al suo accesso".
Il centro storico è l'argomento scelto anche da Matteo Spaggiari, presidente di Lapam-Confartigianato per l'area di Sassuolo, declinato però anche in termini di attrattività e turismo. "La crisi ha colpito duramente il commercio e di conseguenza l'attrattività del cuore di Sassuolo, dove la chiusura di negozi storici è progressiva e sempre più evidente. Anche il comparto più strettamente turistico e il commercio ambulante non sono rimasti indenni. In che modo dunque chi si accinge ad amministrare la città, intende reagire di fronte a questo declino, come mantenere e rafforzare l'indispensabile ed insostituibile ruolo di commercio sassolese e di quelle aziende a vocazione turistica? "L'incoming" o la creazione di percorsi culturali di grande richiamo possono essere realizzabili in modo concreto?"
Il tema su cui concentra l'attenzione Francesco Stagi, presidente CNA per Sassuolo è quello invece dell'Unione dei Comuni. "Riteniamo che, l'allargamento dell'Unione a otto, con l'entrata dei tre comuni montani debba essere un nuovo stimolo per dare un'accelerazione concreta a questo processo di unificazione. Visto e considerato che, per noi, la razionalizzazione delle risorse fino ad oggi impiegate in un'ottica di efficienza e di efficacia, da perseguire con la riduzione della burocrazia per i cittadini e per le imprese, non solo è importante ma indispensabile. Chiediamo pertanto se da parte della prossima amministrazione comunale ci sarà l'impegno concreto a lavorare anzitutto sull'armonizzazione dei regolamenti comunali. Esigiamo non ci siano più differenze – in taluni casi anche macroscopiche - tra comuni limitrofi nell'applicazione di norme o di tributi (pensiamo ai regolamenti edilizi o di applicazione delle imposte locali). Inoltre vorremmo sapere se possiamo attenderci finalmente la gestione da parte dell'Unione fondamentali come i Servizi Sociali, la Polizia Municipale (rimuovendo l'eccezione di Sassuolo) e lo Sportello Unico per le Attività Produttive".
"Invitiamo i candidati a Sindaco per il comune di Sassuolo a rispondere a questi quesiti. Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività alla nostra realtà – ha concluso Valentini – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per Sassuolo sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee".
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)
CNA ospita delegazione tunisina per avviare collaborazioni nella filiera abitare-costruire -
Reggio Emilia, 14 maggio 2014 -
Nell'ambito del progetto BUILDING.IT.GREEN, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, CNA Servizio Estero ospita giovedì 15 maggio una delegazione di tunisini tra cui il Sindaco di Jemmal e alcuni imprenditori della filiera abitare e costruire interessati ad avviare una collaborazione con gli imprenditori reggiani.
Partner strategico tunisino, l'Italia è presente in loco con oltre 750 aziende, attive soprattutto nel campo del tessile e dell'abbigliamento insieme a gruppi industriale attivi nel settore energetico, trasporto, metallurgia e costruzioni. A ciò va aggiunto che a settembre 2012 è stato siglato un nuovo accordo per l'erogazione di finanziamenti a PMI tunisine che acquistano prodotti di origine italiana. Questa è la seconda fase di un finanziamenti che ha avuto avvio nel 2009 con lo stanziamento di un fondo di 36,9 mln di euro e successivamente riproposto con una dotazione di 70 mln, grazie alla convenzione siglata tra la Banque Centrale de Tunisie e Artigiancassa.
"Un'opportunità davvero importante - sottolinea Alfeo Carretti, Presidente di CNA Servizio Estero - specialmente per un settore così duramente colpito dalla crisi come quello edile. CNA Servizio Estero, in virtù della collaborazione avviata con FIPA Tunisia sarà, inoltre, presente al Tunisia Investment Forum con l'obiettivo di farsi parte attiva e rappresentare gli interessi del tessuto imprenditoriale reggiano".
Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Servizio Estero Rif. Valentina Bedogni, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Seconda edizione di Giovani e Idee di Impresa per l'assegnazione di contributi a fondo perduto fino a 8.000 euro per le start up di impresa giovanili.
Piacenza, 14 maggio 2014 -
Anche nel 2014 il Comune di Piacenza, alla luce delle progettualità sviluppate in collaborazione con la Regione Emilia Romagna all'interno dei Piani di Zona del benessere e la salute per gli anni 2012- 2013 – 2014, intende promuovere la partecipazione attiva dei giovani favorendone l'autoimprendorialità attraverso il Bando Giovani e Idee di Impresa.
L'iniziativa è volta a favorire l'occupazione giovanile creando occasioni di valorizzazione delle idee dei giovani, dei loro saperi e talenti come risorsa per lo sviluppo e accrescimento di competenze del Comune di Piacenza.
A tale scopo vengono stanziati per questa seconda edizione del concorso 40.000 Euro a fondo perduto destinati alle start up di impresa giovanili nei seguenti settori: valorizzazione del patrimonio culturale e/o ambientale; turismo sociale e sostenibile e responsabile; commercio e agricoltura a vocazione equo - solidale o di prossimità e industria del gusto; arte, architettura, design industriale, moda, creatività, artigianato, tecnologie, software, web 2.0, editoria, tv e radio, pubblicità, cinema, musica e spettacolo.
A partire dal 20 Maggio e sino al 20 Giugno sarà possibile presentare la propria idea di impresa compilando i formulari presenti sul sito web http://www.comune.piacenza.it/temi/cittadini/giovani. Sarà attivato inoltre uno sportello di orientamento e tutoraggio per i giovani neoimprenditori attivo il giovedì, dalle 11 alle 13, e il martedì sera, dalle 18.30 alle 20.30, per supportare e sostenere i giovani nella trasposizione della loro idea di impresa in un business plan e poter accedere quindi alla selezione.
I contributi saranno assegnati sulla base del punteggio ottenuto e vanno da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 8.000 euro. I requisiti per partecipare sono avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere residenti o domiciliati nel Comune di Piacenza. Possono partecipare sia singoli proponenti che gruppi di giovani che condividano un progetto imprenditoriale nei settori in oggetto del Bando.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Gli esperti del Gruppo bancario hanno incontrato i rappresentanti di numerose aziende locali nell’ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati. Un’opportunità in più per il rilancio del sistema produttivo locale.
Parma, 14 maggio 2014 –
La Russia rappresenta un “trampolino di lancio” ideale per avviare o intensificare l’export in mercati ad elevato tasso di crescita e UniCredit, grazie alla propria estesa rete di filiali, intende proporsi come partner privilegiato nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all’estero. Con questa finalità è stato pensato e sviluppato il “Forum Russia” che si è svolto oggi a Imola presso la sede di Confartigianato Assimprese di Imola e del Territorio Bolognese. Un appuntamento realizzato grazie all’unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit, che insieme hanno permesso la realizzazione degli incontri ai quali hanno preso parte numerosi imprenditori dell’area imolese.
Dopo i saluti iniziali di Amilcare Renzi, Segretario e direttore Confartigianato Assimprese; Marco Vinicio Zanella, Area Manager Provincia di Bologna UniCredit; sono seguiti gli interventi di Pietro Pasqualucci, Responsabile International Center - ZAO UniCredit Bank sul tema “Investire in Russia: lo scenario di business e il supporto di UniCredit alle imprese”; e di Raffaele Caldarone, Responsabile Desk Russia - NCTM Studio legale Associato, che ha illustrato le principali tematiche legali nelle strategie di internazionalizzazione in Russia.
Al termine degli interventi, le aziende partecipanti hanno potuto approfondire i dettagli di loro interesse incontrando individualmente i relatori.
“Portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo Forum Russia – ha detto Marco Vinicio Zanella, Area Manager Provincia di Bologna UniCredit – per fornire un sostegno concreto e operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. La Russia in tal senso rappresenta un “trampolino di lancio” ideale e UniCredit, con la propria estesa rete di filiali, la professionalità e l’esperienza del proprio team, si pone come partner nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane. Per le realtà produttive del territorio, in particolare, vogliamo aprire una porta d’accesso privilegiata per entrare in contatto con un mercato caratterizzato da un’economia dalle notevoli potenzialità. UniCredit ha nel suo DNA il supporto alle imprese interessate al business oltre confine che fa leva sugli International Centers, uffici specializzati nel business crossborder; con colleghi in grado di parlare molteplici lingue e con una conoscenza approfondita del mercato locale. Uno degli International Center di UniCredit è attivo a Mosca e negli ultimi quattro anni ha visto crescere circa del 25% annuo i ricavi legati alla clientela corporate “italiana””.
“Confartigianato Assimprese è un’organizzazione radicata nel territorio di tutta la provincia di Bologna – ha continuato Amilcare Renzi -. La dimensione metropolitana bolognese, ne siamo convinti da sempre, costituisce una grande opportunità per le relazioni internazionali. Il nostro scopo è proprio quello di essere un punto di riferimento nel creare relazioni importanti, nel dare cioè agli imprenditori la possibilità di espandere la loro attività attraverso contatti di qualità e, nel contempo, intendiamo accompagnarli in questa loro crescita con gli strumenti migliori per aumentare il loro business. In questa nostra visione abbiamo trovato in UniCredit un partner di grandissimo valore e di grandi potenzialità. Il mercato russo è interessante sia per le imprese già orientate all’export sia per le imprese in grado di fornire servizi di alta qualità a chi, dalla Russia, guarda al nostro territorio per fiere, investimenti, turismo”.
La Russia è una delle dieci maggiori economie al mondo in termini dimensionali. In termini di PIL è oggi il terzo mercato emergente dopo Cina e Brasile. Costituisce oggi il crocevia di importanti processi di integrazione e una forte concentrazione di risorse finanziarie internazionali volte anche a favorire e supportare una nuova stagione industriale per gli attori locali, attraverso il trasferimento di know-how imprenditoriale italiano che da sempre ha caratterizzato l’evoluzione dei distretti industriali nella nostra regione. Quello russo si configura come un mercato con interessanti prospettive di crescita e una piattaforma strategica per l’area dell’est europeo.
L’export verso i mercati emergenti è diventata l’ancora di salvezza per molte aziende italiane, specie per quelle più dinamiche ed innovative. Già da qualche anno le note positive per l’economia italiana vengono proprio dalla performance delle nostre imprese sui mercati esteri
L’export italiano in Russia ha ormai superato i 10 miliardi di euro e rappresenta circa il 4-4.5% del totale importato dalla Russia e circa il 3% dell’export totale dell’Italia. Il segnale che ci giunge dai primi dati del 2013 è positivo trainato dai settori della meccanica strumentale (24% dell’export italiano) e dalla Moda (20%)
Russia – Imola, qualche numero sui rapporti economici in essere
Per l’area di Imola e per il restante territorio della provincia di Bologna, la Russia rappresenta il quinto mercato di sbocco, con oltre 485 milioni di euro di esportazioni nel 2013. L’importanza della Federazione russa per le vendite estere delle imprese della provincia bolognese è aumentata rispetto al 2012: la crescita dell’export verso questa destinazione è stata infatti decisa (+17,1%) e superiore a quella registrata complessivamente per l’Emilia Romagna (+5,7%). I settori trainanti più rilevanti per il mercato russo sono quelli di elezione del territorio (meccanica e moda), ma anche il comparto della chimica (soprattutto pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici) e i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (specie materiali da costruzione in terracotta). Si stima che per l’anno in corso le esportazioni di Imola e della provincia di Bologna cresceranno del +3,1%, con un ulteriore incremento rispetto all’aumento del +2,2% osservato tra il 2012 e il 2013. A differenza di quanto accade a livello regionale, la Russia non rientra tra i principali paesi di provenienza dei beni e servizi importati nella provincia di Bologna, Imola compresa, e infatti la bilancia commerciale risulta in attivo nel 2013, con un surplus stimato in crescita nell’anno corrente (+4,8%). [Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT e Prometeia]
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Lo stand richiamerà il proge... Leggi tutto
05-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Sissa Trecasali 30 ottobre 202... Leggi tutto
05-11-2024 Comunicati Ambiente Parma
Redazione
Coopservice, in linea con le c... Leggi tutto
04-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Bimbo Tu con Yogi Foundation e... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Economia Emilia
Unicredit
Verrà presentata la... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
La gestione automatizzata dell... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
La rappresentanza di istituzio... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Una delegazione del Consorzio ... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
A Roma la premiazione delle co... Leggi tutto
31-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Confcooperative Parma
"Concèdeles el descanso eterno... Leggi tutto
31-10-2024 Comunicati Religiosi Emilia
Redazione
Monticelli d'Ongina (PC), ... Leggi tutto
28-10-2024 Comunicati Ambiente Piacenza
IREN SPA
VADEMECUM PER PIACENZA E P... Leggi tutto
28-10-2024 Comunicati Ambiente Parma
IREN SPA
Salsomaggiore Terme, 25 ottobr... Leggi tutto
26-10-2024 Comunicati Culturali Parma
Redazione
Riceviamo e pubblichiamo da CO... Leggi tutto
25-10-2024 Comunicati Economia Emilia
Redazione
Si interviene ancora sulla Fos... Leggi tutto
25-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Consorzio Bonifica Parmense
Piacenza, 21 ottobre 2024 ... Leggi tutto
24-10-2024 Comunicati Ambiente Piacenza
IREN SPA
21 ottobre 2024 - A s... Leggi tutto
24-10-2024 Comunicati Ambiente Parma
IREN SPA
La banca estende a Reggio Emil... Leggi tutto
24-10-2024 Comunicati Economia Emilia
Unicredit
Aiuto operativo di personale e... Leggi tutto
23-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Consorzio Bonifica Parmense
Di Coopservice Reggio Emilia, ... Leggi tutto
23-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Focus di approfondimento merco... Leggi tutto
22-10-2024 Comunicati Scuola Educazione Emilia
Redazione
In via Cava il Consorzio ha ef... Leggi tutto
21-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Consorzio Bonifica Parmense
Parma, 17 ottobre 2024 - Dopo ... Leggi tutto
18-10-2024 Comunicati Economia Parma
Redazione
Via ai lavori sul Canale del D... Leggi tutto
16-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Consorzio Bonifica Parmense
Di Eva Bergamo(Quotidianoweb.i... Leggi tutto
26-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
19-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
15-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
La parrocchia di Coloreto ospi... Leggi tutto
14-10-2024 Salute e Benessere
Redazione2
Il principio attivo si chiama ... Leggi tutto
11-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Domenica 6 ottobre, il centro ... Leggi tutto
07-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Erica Ferrari Parma, 30 set... Leggi tutto
01-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Le ragazze di DiversitAbility ... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Un convegno in memoria del com... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Si è conclusa con grande succe... Leggi tutto
18-09-2024 Eventi
Redazione 1
"Inclusione: a scuola ... Leggi tutto
28-08-2024 Formazione
Redazione2
Morso dal ragno violino muore ... Leggi tutto
19-08-2024 Salute e Benessere
Redazione
Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
05-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Presenti alla inaugurazione ... Leggi tutto
03-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Da diverso tempo a questa part... Leggi tutto
24-06-2024 Salute e Benessere
Redazione
Torna l’appuntamento con il To... Leggi tutto
24-05-2024 Eventi
Redazione 1
Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
19-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Non solo i ragazzi dimostrano ... Leggi tutto
03-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Sabato 2 marzo intera giorna... Leggi tutto
15-02-2024 Turismo
Redazione2
Possibilità di prenotare e rit... Leggi tutto
10-02-2024 Salute e Benessere
Redazione2
A seguito della pandemia da Co... Leggi tutto
17-12-2023 Salute e Benessere
Redazione
La necessità di un postcostitu... Leggi tutto
11-11-2023 Salute e Benessere
Redazione
A partire dal 2024, ci saranno... Leggi tutto
13-10-2023 Energia
Imprenditore On Line
“Il pediatra scriveva che i va... Leggi tutto
03-10-2023 Salute e Benessere
Redazione
Appartamento con Eleganti Fini... Leggi tutto
13-11-2016 Vendita immobili
Press-One
Signorile Appartamento in Vend... Leggi tutto
13-11-2017 Vendita immobili
Press-One
Appartamento come Nuovo in Ven... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - 0216 - CAMPAGNA PIA... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - INFRANGIBILE In pic... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - CARPANETO PIACENTIN... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA - VIA PONTREMOLI A due p... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA SUD, LOC. VIGATTO A poch... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
in contesto costruito nel 2005... Leggi tutto
19-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Proponiamo prestigiosa soluzio... Leggi tutto
13-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Rustico completamente ristrutt... Leggi tutto
11-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Cesare Battisti nel cuore del ... Leggi tutto
04-07-2016 Vendita immobili
Press-One
La casa, libera su due lati, h... Leggi tutto
27-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Porzione di Bifamiliare su 3 L... Leggi tutto
19-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Alloggio finemente ristruttura... Leggi tutto
08-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Via Avogadro, appartamento COM... Leggi tutto
09-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Composto da ampio soggiorno co... Leggi tutto
03-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Splendida casa indipendente a ... Leggi tutto
24-04-2016 Vendita immobili
Press-One
CONGELATORE VERTICALE OCEAN &n... Leggi tutto
24-03-2017 Messaggi Personali
AmicoAnnunci
L'ha incontrata su un treno ch... Leggi tutto
20-03-2017 Messaggi Personali
Redazione