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Sottoscritto da UniCredit, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Carimonte holding, Fondazioni di Mirandola e Vignola per fornire nuove risorse finanziarie a sostegno di progetti di sviluppo delle imprese modenesi. Particolare attenzione alle imprese colpite dal sisma -

Modena, 15 luglio 2014 -

Nasce "Invest in Modena", un fondo da 18 milioni di euro per sostenere la ripresa produttiva delle imprese, con particolare attenzione a quelle colpite dal terremoto del 2012. Al fondo partecipano UniCredit, che contribuisce con 10 milioni di euro, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (5 milioni), Carimonte holding (un milione), Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (un milione) e Fondazione di Vignola (500 mila euro). Sono attese ulteriori sottoscrizioni da parte di investitori istituzionali e fondazioni bancarie.

Obiettivo del fondo "Invest in Modena", gestito da un team di Gradiente, società di private equity, è fornire nuove risorse finanziarie a sostegno di progetti di sviluppo delle imprese modenesi, con particolare attenzione agli investimenti in corso di realizzazione nelle aree colpite dal sisma. Rientrano in questo ambito i progetti di espansione internazionale; di innovazione tecnologica e industriale; gli ammodernamenti degli impianti industriali. La forma principale di investimento è l'aumento di capitale che permette piani di sviluppo in condizioni finanziarie equilibrate, migliora il rating bancario e di conseguenza facilita l'accesso ai finanziamenti bancari. All'apporto di capitale si aggiunge la possibilità di finanziare le imprese attraverso l'emissione di obbligazioni convertibili.

"L'iniziativa, alla quale partecipano le Fondazioni del territorio, assieme a UniCredit e Carimonte – dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi – mette a disposizione importanti risorse a lungo termine per le piccole e medie imprese, con particolare attenzione a quelle operanti nelle aree colpite dal sisma e impegnate nella ricostruzione e rilancio della base produttiva. Il fondo, gestito da Gradiente sgr, sosterrà programmi di investimento orientati allo sviluppo e all'innovazione assicurando il necessario equilibrio finanziario rappresentato dall'apporto di capitale di rischio".

"A Modena UniCredit ha radici profonde che derivano dalla Cassa di Risparmio di Modena. Il nostro Gruppo – sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit - si è sempre impegnato a valorizzare questa eredità, rafforzando il proprio legame con il territorio, dove ha mantenuto una capillare presenza operativa, ma soprattutto un costante dialogo con il mondo delle imprese e degli operatori economici. Ci rivolgiamo a un area che ha dimostrato grande capacità di affrontare anche le pesanti calamità naturali di questi ultimi anni e ha saputo rialzarsi con dinamismo e rinnovata fiducia per proseguire nello sviluppo di iniziative imprenditoriali che costituiscono vere e proprie eccellenze per tutto il Paese. Per questo abbiamo voluto partecipare a questo speciale fondo, "Invest in Modena", d'intesa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Carimonte Holding".

''Invest in Modena – spiega l'amministratore delegato di Gradiente SGR Pietro Busnardo – rappresenta una novità nel panorama dei fondi, spesso visto dal mondo imprenditoriale come popolato da biechi speculatori. E' nato per dare ossigeno alle aziende site in un territorio provato dal sisma ma che si è rialzato con orgoglio e la sua missione è quella di sostenere gli imprenditori nel far crescere e sviluppare le proprie aziende. Il fondo accompagnerà le imprese nel percorso di evoluzione per il tempo necessario come partner e poi uscirà nelle modalità condivise con la proprietà".

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cassa di Risparmio di Modena)

Domani, incontro di CNA, presso la sede Provinciale sui bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI -

Modena, 14 luglio 2014 -

Che cosa sono i finanziamenti europei e come funziona questo complicato meccanismo? Guardandoli dalla prospettiva di un piccolo imprenditore sono senz'altro un'importante opportunità da cogliere (soprattutto in questo momento di difficile congiuntura economica) ma sembrano a volte una meta astratta irraggiungibile, un puzzle da comporre troppo complicato. Passare dall'astratto al concreto può essere però molto semplice se si è supportati da un esperto del settore e CNA vuole essere proprio questo per le sue imprese.

Dal mese di settembre la regione Emilia Romagna inizierà a pubblicare bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI. Tutto quello che un'azienda deve sapere per accedere a questo tipo di finanziamento nei tempi giusti, e le relative opportunità collegate, sono il tema centrale dell'incontro di CNA che si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 18.30, presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Innovazione, ambiente, formazione e sviluppo sono solo alcuni degli argomenti che saranno oggetto dei prossimi bandi, in conformità a nuovi regolamenti più favorevoli alle aziende di piccola dimensione. Questa è un'importante novità: anche per i piccoli artigiani si presenta alla porta un'occasione per l'accesso facilitato al capitale fatto su misura per loro.

Relatori della serata Marcella Contini (Responsabile Progetti Internazionali CNA Emilia Romagna), Morena Diazzi (Direttore Generale Attività Produttive Regione Emilia Romagna) e Luciano Vecchi (Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna) che affronteranno tutti gli strumenti di sostegno dalla A alla Z a disposizione delle PMI per l'accesso ai fondi UE. Aprirà l'incontro con i saluti il Presidente di CNA Umberto Venturi.
Questo incontro si colloca all'interno di una serie d'iniziative svolte da CNA in merito alla creazione di una guida per le imprese all'interno del complicato, ma fortemente utile, mondo dei finanziamenti. Tutto questo a dimostrazione di quanto l'associazione abbia a cuore lo sviluppo delle sue imprese. La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Oltre quaranta imprenditori si sono messi in gioco per conoscersi e sviluppare reti d'impresa, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria -

Reggio Emilia, 07 luglio 2014 -

Sono una quarantina le imprese che si sono messe in gioco, lo scorso 3 luglio al Circolo di Equitazione di Canali, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria, in rappresentanza delle oltre 1.000 PMI del sistema, e CNA Produzione, che aggrega i settori della metalmeccanica, chimica, legno e materie plastiche. Finalità dell'evento è stata quella di aumentare le sinergie associative e le reti tra imprese, utilizzando il format dello speed date e dei gruppi di lavoro, in una modalità dinamica ed innovativa che ha messo in relazione gli imprenditori, che hanno apprezzato la formula approfondendo sia le relazioni personali che commerciali.

Aziende appartenenti a diversi settori si sono incontrate per cercare soluzioni alle proprie esigenze aziendali, nell' ottica di avviare proficui scambi e progetti imprenditoriali. In particolare, i settori coinvolti sono stati la metalmeccanica, con le lavorazioni conto terzi e conto proprio e la meccanica agricola, i servizi di trasporto e spedizione, i software, l'edilizia e il mondo delle professioni, il settore legno e arredamento, l'energia e l'impiantistica e le automazioni industriali.

I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro coordinati dal Dott. Nicola Grande, consulente e formatore da oltre vent'anni sui temi della gestione di impresa e del marketing e dalla Dott.ssa Claudia Righetti, psicologa del lavoro e delle organizzazioni specializzata nelle dinamiche di rete, che ha concluso la serata citando il valore delle idee e del confronto in relazione al lavoro di squadra, essenziale nei team aziendali.

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Competenze professionali difficili da reperire, mancanza di liquidità, necessità di incentivare il passaggio generazionale e di gestire il cambiamento attraverso la riorganizzazione aziendale, maggiore innovazione e apertura a nuovi mercati, utilizzo delle nuove tecnologie per affrontare i mercati globali, sono solo alcuni dei temi emersi nella prima sessione dei lavori.

"Non è la prima volta che partecipiamo a incontri di matching aziendali – ha spiegato Mirella Ferri, titolare della Ferri System di Bibbiano che si occupa di trasporti eccezionali, legali e logistica – perché riteniamo che queste iniziative favoriscano lo scambio di idee e l'apertura mentale. È un buon metodo per far nascere nuovi progetti imprenditoriali grazie al confronto con tanti tipi di realtà professionali diverse. Dagli incontri di questa sera ho preso dei contatti interessanti da sviluppare in futuro".

Rodolfo Manotti, Presidente di CNA Industria, ha evidenziato come questa modalità di incontro, sia un modo moderno e concreto di conoscersi: "In un momento difficile come quello attuale, creare reti è fondamentale per affrontare un mercato sempre più complesso e superare le dimensioni aziendali delle nostre imprese. Unire forze e conoscenze è l'unico modo per proporre un prodotto/servizio più completo e appetibile per i mercati e per il consumatore finale e dovrà essere una strategia da perseguire da parte del raggruppamento".

Sauro Maccorin, Presidente di CNA Produzione, ha sottolineato come: "Questa iniziativa sia nata in seguito a una richiesta nata dai nostri Associati, quella di fare squadra e conoscersi mettendo al centro le imprese attraverso l'Associazione, che deve svolgere un ruolo di facilitatore per aumentare le sinergie tra le varie anime imprenditoriali presenti in Associazione, fondamentali per costruire e progettare nuove opportunità di business". Considerato l'interesse e l'entusiasmo dei partecipanti, è solo l'inizio di un percorso che vedrà protagoniste le imprese stesse. In autunno infatti, CNA Industria e CNA Produzione organizzeranno un seminario sulle reti d'impresa per illustrare le competenze necessarie per adottare questo tipo di strategia e dare seguito allo spirito di questa prima iniziativa.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Sabato, 05 Luglio 2014 09:33

Parma - 391 imprese in meno nel primo semestre

Il tessuto aziendale nella nostra provincia continua a contrarsi. A soffrirne sono in prevalenza le imprese individuali. Crescono invece esportazioni (+3,9%), soprattutto nella meccanica, nell'alimentare e nel farmaceutico. I dati sono raccolti nei Rapporti sul sistema imprenditoriale e sull'export elaborati dalla Camera di commercio.

Parma, 5 luglio 2014 -

Durante il primo trimestre di quest'anno nella nostra provincia sono nate 839 imprese a fronte di 1.230 cessate. Si sono perse quindi 391 aziende, per la grandissima parte ditte individuali (-389), ma anche società di persone (-49); crescono invece le società di capitale (+55). Nello stesso periodo, il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto all'anno precedente.
Sono cifre messe in luce dalla Camera di commercio di Parma nell'ambito dei due elaborati periodici prodotti dall'Ufficio studi camerale, il Rapporto sistema imprenditoriale parmense e il Rapporto sull'export.

«Assistiamo da un lato all'affermazione nei mercati esteri di importanti produzioni parmensi che portano valore aggiunto sul territorio – commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio – tuttavia questa dinamica non ha ancora innescato un ritorno immediato nel mercato interno, dove continuano a soffrire soprattutto le piccole e le microimprese. Attraverso forme innovative come i contratti di rete il sistema camerale è impegnato da anni nel favorire l'aggregazione tra le aziende di dimensioni più contenute al fine di permettere anche ad esse di cogliere le opportunità che richiedono una maggiore strutturazione».

Rapporto sistema imprenditoriale

In totale le imprese registrate alla Camera di Commercio di Parma, al 31 marzo, sono 46.306, di cui 41.619 attive. Il tasso di sviluppo imprenditoriale si è attestato a -0,8%, un po' più pesante del dato regionale (-0,5%) e di quello italiano (-0,4%). Ciò è dovuto all'alto numero di cessazioni registrate nel parmense, il terzo dato più alto degli ultimi 10 anni, a fronte di una debole dinamica di iscrizioni: nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono iscritte nel Registro Imprese 212 società di capitale, 84 società di persone, 529 imprese individuali, 14 imprese costituite in "altre forme". Le cessazioni si sono invece distribuite in prevalenza tra le imprese individuali (918), ma hanno riguardato in modo consistente anche le società di capitale (157) e le società di persone (133). 22 le imprese costituite in "altre forme" scomparse nei primi 90 giorni dell'anno.
Commercio (-172), costruzioni (-134 unità), agricoltura (-139) e attività manifatturiere (-44) sono i settori che accusano le riduzioni più consistenti dello stock di imprese in termini assoluti. Hanno registrato piccoli segnali positivi solo, nei servizi, i settori della informazione e comunicazione e sanità e assistenza sociale.

Rapporto export

Nei primi tre mesi del 2014 il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. In valore assoluto, supera di quasi il 20% il dato del 2008, che è l'importo più alto dal 2004 alla crisi, manifestatasi pienamente nel 2009.

Migliori sono stati i risultati dell'Emiliia-Romagna (+5,9%) e della complessiva area Nord-Est del Paese (+4,5%) nell'ambito delle vendite verso l'estero. Gli oltre 1,4 miliardi di euro di merci esportate nel periodo da Parma sono in gran parte provenienti dai settori di macchinari ed apparecchiature (29,7%), prodotti alimentari (23,4%) e prodotti e preparati farmaceutici (11,3%). A migliorare in modo significativo le performance commerciali con l'estero sono stati proprio i prodotti farmaceutici (+11,4%), i prodotti alimentari (+8,1%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+18,4%), prodotti in metallo (+13,8%) e un incremento più contenuto (+1,3%) per l'importate settore di macchinari ed apparecchiature.

Dal punto di vista dei mercati di sbocco, spicca l'incremento dell'importanza dell'Asia (+18,9%), che ha assorbito il 15% dell'export parmense. Le vendite in Cina sono balzate in avanti del 56,8%, mentre sono calate del 9,8% quelle in India e del 6,7% qulle in Giappone.

L'Europa con il suo 67,9% resta in modo netto il mercato più importante per Parma; la crescita del 2,7% dell'export verso i paesi europei assume pertanto un valore doppiamente positivo. Il risultato verso i paesi UE è stato ancora migliore (+3,5%). Aumentano le vendite soprattutto in Germania (+12,1%) e Spagna (+6,9%), mentre diminuiscono in Francia (-0,6%) e Regno Unito (-1,1%). Al di fuori dell'UE, il mercato russo cede un preoccupante 20,9%.

Va bene l'export verso l'America che, in crescita del 3,3%, raggiunge una quota dell'11%. In particolare gli Stati Uniti segnano un +2,6%. In diminuzione invece le vendite verso l'Africa (-4,6%), l'Oceania e altri territori (-24,3) che rappresentano tuttavia quote molto piccole del totale delle esportazioni.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)

Nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione. "Ma da qui – osserva il presidente dell'Ente camerale – passano la competitività e la ripresa".

Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -

La Camera di Commercio lancia un nuovo sostegno finalizzato alla ricerca e all'innovazione, individuati come due dei più importanti fattori per il rilancio della competitività del sistema economico locale,
Si tratta di 400.000 euro a fondo perduto destinati allo sviluppo di prodotti, servizi, processi produttivi e modelli organizzativi che abbiano forti caratteristiche di innovatività, con particolare riguardo all'utilizzo di tecnologie d'avanguardia.
"In presenza di un buon andamento delle esportazioni e di un primo recupero della produzione manifatturiera – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – dobbiamo puntare ad una ripresa che sarà tanto più possibile quanto più aumenteranno gli investimenti proprio nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, perché su diversi e tradizionali ambiti di lavoro delle imprese reggiane è evidente che si sconta l'aggressività e la competitività (principalmente legata al basso costo del lavoro) di quelle economie in sviluppo che già sono presenti, con prodotti e servizi, anche nei nostri territori".
"Questa – prosegue Landi – è la ragione per la quale tanta parte delle risorse della Camera di Commercio seguono la via dei sostegni all'internazionalizzazione e all'innovazione di processo e di prodotto, tenendo conto dei mercati internazionali, della competizione interna e di una situazione locale che evidenzia un dato preoccupante, e cioè il fatto che nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione".
"A fronte di un calo oggettivo delle risorse delle imprese a causa della crisi economica – osserva Landi – mettiamo dunque in atto questo sostegno per il 2014, augurandoci di contribuire a far maturare anche un nuovo approccio culturale alla ricerca e all'innovazione che, oggi, pare essere prerogativa di un numero di imprese ancora troppo contenuto".
I finanziamenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio sono destinati alle piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, e ai consorzi d'impresa, per progetti di ricerca e innovazione tecnologica realizzati in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia o con i Centri per l'innovazione e il trasferimento tecnologico e i laboratori di ricerca industriale accreditati dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.
Ciascun progetto è finanziabile fino a 30.000 euro, con un massimo di copertura pari al 50% della spesa ammissibile, che sale al 60% per le imprese femminili e giovanili.

Le domande (il cui ordine cronologico potrà influire sull'ammissione al contributo solo a parità di punteggio finale attribuito dalla Commissione di valutazione) vanno presentate alla Camera di Commercio, corredate da un contratto o una lettera di intenti/accordo con l'Università o il centro o il laboratorio incaricato dell'assistenza personalizzata alle imprese entro il 30 agosto 2014. Info: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

CNA Fita lancia un nuovo servizio di consulenza per recuperare competitività nelle imprese manifatturiere migliorando la gestione dei trasporti. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, è finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

Parma, 3 luglio 2014 -

Si è concluso "LOG in PROGRESS", un progetto di CNA Emilia Romagna co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che punta ad aumentare la competitività delle imprese artigiane migliorando i processi di gestione della logistica e del trasporto merci. Riqualificazione sviluppo e riorganizzazione sono le parole chiave per spingere le imprese della manifattura fuori dalla crisi e ritrovare parte della competitività perduta anche a partire da una migliore gestione dei processi di trasporto. La CNA dell'Emilia Romagna in collaborazione con la Fondazione ITL ha presentato ieri sera, insieme alle Imprese coinvolte, le risultanze finali del progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

"Il sistema delle attività industriali e commerciali dell'Emilia Romagna- ha rilevato l'ing. Andrea Bardi, direttore dell'Istituto Trasporti e Logistica - genera un valore complessivo del trasporto e della logistica che si attesta attorno ai 12 miliardi l'anno. Tuttavia solo una percentuale attorno al 40% del valore totale è gestito da trasportatori professionali e la parte prevalente è gestita in-house, direttamente dalle imprese di produzione e servizio con scarsa consapevolezza dei processi e modesto orientamento al loro miglioramento. Per questo abbiamo ritenuto importante partire da un'indagine con azioni rivolte inizialmente al lato 'domanda di servizi' per giungere successivamente al versante della strutturazione dell' 'offerta dei servizi di trasporto e logistica'."

Il Progetto ha messo in luce che esistono importanti spazi di miglioramento con positive ricadute sulla competitività del sistema: migliore utilizzo delle infrastrutture, aumento della competitività delle filiere interessate, contenimento dello sprawl logistico costituito da piccole piattaforme, riduzione del tasso di congestione. Dall'indagine è emerso che chi utilizza un trasporto conto terzi ha un costo a Km di 0,83 € mentre chi utilizza un mezzo di trasporto proprio, finisce col pagare molto più del doppio, ovvero 1,98 € a Km.

"Il progetto ha visto l'iniziale coinvolgimento di circa 200 imprese su tutto il territorio regionale dell'Emilia Romagna, delle filiere dell'alimentare, della moda e della meccanica/macchine, oltre che del trasporto merci. A queste – sottolinea Isabella Angiuli – responsabile CNA Alimentare Emilia Romagna - è stato sottoposto un questionario di diagnosi delle criticità della gestione del trasporto merci. Successivamente, si è inteso dimostrare che l'aggregazione della domanda di trasporto e la realizzazione di reti e aggregazioni da parte del sistema manifatturiero, può comportare un indubbio risparmio nei costi del trasporto".
Nella fase finale del progetto, dunque l'attività pilota di orientamento e consulenza di CNA e ITL è servita a definire azioni di miglioramento e si è concentrata su un gruppo di aziende della produzione collocate su un'area del ferrarese, decentrata rispetto alle principale vie di comunicazione.

"Sono emerse ipotesi di lavoro che vanno dallo start-up di impresa a forme di aggregazione, per giungere poi alla replicabilità del modello - ha sottolineato Elmo Giovannini – responsabile CNA Fita Regionale - Il risultato più apprezzabile di Log In Progress è infatti costituito dalla disponibilità di un modello estendibile e riproponibile da una specifica area territoriale come quella della meccanica ferrarese a tutte le aree produttive della Regione, specie quelle debolmente connesse con l'Emilia centrale o con i principali assi di comunicazione viaria, come le aree produttive ubicate in zone collinari/appenniniche. "

Alla presentazione del progetto è intervenuto il dott. Francesco Cossentino dell'Assessorato Attività Produttive, Commercio, Turismo della Regione Emilia-Romagna, affermando che si tratta di un progetto pilota che può e deve essere replicato e diffuso su tutto il territorio regionale per la qualificazione del sistema manifatturiero e contestualmente per la gestione dell'impatto ambientale.

(Fonte: Ufficio stampa CNA Emilia Romagna)

Pubblicato in Lavoro Emilia

E' un vero e proprio viaggio all'interno di tutte le agevolazioni previste per le start up innovative quello che la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha messo in programma per venerdì 4 luglio nella sala convegni di Piazza della Vittoria, 3.

Reggio Emilia, 2 luglio 2014 -

Grazie ad esperti del Ministero dello Sviluppo Economico, di Unioncamere nazionale, di Aster (Agenzia regionale per lo sviluppo tecnologico), Reggio Emilia Innovazione, saranno infatti approfondite le diverse novità in materia di incentivi fiscali per gli investimenti in start up innovative, di accesso al Fondo Garanzia e di credito d'imposta per l'assunzione di personale altamente qualificato, e le altre agevolazioni introdotte a livello nazionale.
Il seminario camerale è rivolto ad imprenditori, ad aspiranti imprenditori, nonché a quelle figure (commercialisti e consulenti aziendali, in primo luogo) che possono affiancare le imprese intenzionate a cogliere le nuove opportunità previste dalla legge 221/2012.
Al seminario, che inizierà alle 9,30, interverranno Enrico Martini della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico, che illustrerà lo stato d'attuazione della normativa e le nuove misure a sostegno delle start up innovative, Marco Conte, vicesegretario di Unioncamere, Ledi Halilaj di Aster e Eliana Porreca di Reggio Emilia Innovazione.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Unioncamere Emilia-Romagna e Camera di commercio di Parma organizzano un incontro per le imprese giovedì 3 luglio nella sede camerale di via Verdi, 2 -

Parma, 1 luglio 2014 -

Quarto appuntamento giovedì 3 luglio (ore 10.30-13) alla Camera commercio di Parma, in via Verdi, 2 per il ciclo di seminari territoriali per la promozione dei contratti di rete. I numeri dicono che è ormai una certezza il contratto di rete, modello di aggregazione flessibile e innovativo che, pur mantenendo l'autonomia delle imprese, permette di accrescere la competitività e capacità d'innovazione attraverso un "programma comune" e un rafforzamento della collaborazione industriale e commerciale. A più di quattro anni dalla costituzione della prima rete, oggi sono 7.900 le imprese coinvolte, dall'edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero totale di contratti che al 1 giugno ha toccato quota 1.590. Secondo i dati InfoCamere, la Lombardia è la prima regione italiana per numero di reti (1.863), seguita da Emilia-Romagna (1.038), Toscana (796) e Veneto (601).

Per informare sul tema, l'Unioncamere regionale e le Camere di commercio dell'Emilia-Romagna, con le Associazioni di categoria e con il supporto scientifico di Universitas Mercatorum, organizzano un ciclo di laboratori gratuiti "di informazione, conoscenza e formazione sulle reti d'impresa", a cadenza mensile.
Il programma di giovedì 3 luglio, che sarà aperto dall'intervento del segretario generale della Camera di commercio di Parma, Alberto Egaddi, prevede un approfondimento, a cura di Francesco Maria Olivieri docente di Universitas Mercatorum, sull'aspetto dei contratti di rete per aziende agricole.
Al termine, spazio per domande e dibattito sullo sviluppo delle reti di impresa che oggi trovano uno strumento di supporto nel portale contrattidirete.registroimprese.it La piattaforma è realizzata da InfoCamere e offre a imprese, associazioni, professionisti e istituzioni gli strumenti utili e i suggerimenti per valutare la costituzione di una nuova rete ed evitare errori prima di iniziare il percorso che porta alla realizzazione di un contratto. Il portale mette a disposizione, oltre a una descrizione semplice e intuitiva dello strumento ''contratto di rete'', i riferimenti normativi, la descrizione degli strumenti operativi e i passaggi necessari da seguire per fare rete, a cui si aggiunge un monitoraggio periodico mensile per analizzare dinamiche e consistenze del fenomeno nel corso del tempo.

Per partecipare gratuitamente al seminario, è necessario compilare e inviare il modulo di iscrizione al seminario scaricabile dal sito della Camera di commercio di Parma - www.pr.camcom.it Per informazioni, Camera di commercio di Parma, tel. 0521 210246 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Parma)

Mercoledì 02 luglio (ore 21.00) presso la sede Provinciale CNA un seminario in cui saranno trattati i temi della consulenza finanziaria, del rating e del Fondo Centrale di Garanzia -

Modena, 1 luglio 2014 -

Riuscire a relazionarsi e ad avere gli strumenti corretti per catturare l'attenzione degli istituti di credito non è sempre così facile, soprattutto in un mondo come quello di oggi. La crisi degli ultimi anni ha creato una situazione paradossale che vede, da una parte, la crescita di esigenze lavorative nuove e più complesse e, dall'altra, la vulnerabilità di alcune aziende nello svolgimento della propria funzione, contraddistinte semplicemente da una mancata abitudine a interagire con le banche e con il loro "linguaggio". Proprio per queste imprese manifatturiere, dove la quotidianità del "fare" vince sulla gestione finanziaria dell'azienda, CNA ha pensato a un seminario che si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 21.00 presso la sede della CNA Provinciale in via Malavolti 27, Modena. Nel corso del seminario saranno trattati i temi della consulenza finanziaria, del rating e del Fondo Centrale di Garanzia. Relatori della serata Giorgio Carretti, Presidente Industria Italia CNA, Nicola Tarini, Direttore Serfina e Fabio Casalin, consulente di Direzione CNA Consulenza.
L'obiettivo di CNA è fornire una semplice ma efficace presentazione delle conoscenze necessarie a rapportarsi con consapevolezza agli istituti di credito e a vari intermediari finanziari.
Per informazioni sul seminario tel. 059.418502, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Giovedì 3 Luglio un corso di una giornata per scoprire le soluzioni organizzative più adatte per gestire la presenza della propria azienda all'estero -

Modena, 30 giugno 2014 -

Se l'obiettivo di una azienda italiana è quello di presidiare il mercato estero, è fondamentale avere chiaro che l'attuale globalizzazione e l'alta competitività del mercato impongono la scelta di un approccio moderno che necessita di flessibilità e soprattutto di una gestione attenta delle risorse economiche. Partendo dal presupposto che l'uso di mandatari di agenzia a presidiare il nuovo posto di lavoro ormai è stato scavalcato da modelli organizzativi che prevedono la presenza fisica di personale all'estero alle dirette dipendenze della casa madre, per aiutare gli imprenditori ad avere un quadro pratico e operativo CNA ha deciso di organizzare un corso che si terrà in una sola giornata, quella di giovedì 3 luglio (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) presso la sede della CNA Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena. L'obiettivo è analizzare nel dettaglio la creazione di un ufficio di rappresentanza, i limiti della stabile organizzazione, la tassazione estera, l'invio del personale all'estero e il service. Il relatore del corso Alessandro Arletti, dello Studio Arletti & Partners, si soffermerà ad esaminare anche le problematiche di carattere giuridico, fiscale e contributivo relative allo spostamento di personale dipendente, dell'applicazione delle convenzioni fiscali internazionali e dei principi OCSE. Il corso è rivolto a responsabili della gestione delle risorse umane all'estero, responsabili amministrativi e finanziari e amministratori di aziende di ogni dimensione, visto che a fare la differenza, in questo caso, non è il numero di dipendenti ma la vocazione all'export.
Il costo del corso, sulla base del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è di 100 Euro + Iva per imprese associate CNA e 120 Euro + Iva per non associati CNA. Per informazioni è possibile contattare Rosita Lamacchia 059/418531, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
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