Padre Masseo dialoga con i monaci Francescani Cattolici Ortodossi, interrogandosi su cosa San Francesco avrebbe potuto dire oggi, alla luce della sua esperienza missionaria in terra islamica. Il testo invita alla preghiera come strumento di riconciliazione e suggerisce che la santità, pur espressa in molte forme, sia un'unica forza che unisce le comunità cristiane divise da secoli.
Il commento dell'autore:
"Cerco un abbraccio" non ha alcuna presunzione di essere un libro sul Serafico Padre San Francesco, tantomeno un trattato sull'ecumenismo tra le "chiese sorelle separate". Su San Francesco e l'ecumenismo, voci più autorevoli della mia (se mai lo fosse) hanno versato fiumi d'inchiostro. Questo piccolo compendio nasce da piccole riflessioni tra me e i monaci Francescani Cattolici Ortodossi che, interrogandoci sull'esperienza che Francesco visse in "terra di Babilonia" nell'annunciare il Santo Vangelo al mondo islamico, "persino al Saladino", ci siamo chiesti: cosa direbbe oggi san Francesco a Pietro e ad Andrea? Credo poco o nulla, ma sicuramente saprebbe, dopo i "fiumi d'inchiostro" di cui parlavo, farli abbracciare, facendosi ponte che unisce l'Oriente e l'Occidente, la Chiesa Cattolica Romana con la Chiesa Cattolica Ortodossa, tra il rito latino e quello bizantino, e chiamerebbe questo ponte "Preghiera". Una preghiera che si completa nelle rispettive diversità creando unità. I santi sono tanti (cattolici romani e cattolici ortodossi), ma la santità è una, unica e universale. Crediamo quindi fortemente che i monaci Francescani Cattolici Ortodossi possano seguire l'esempio di San Francesco di Assisi e pregarlo affinché sia quell'abbraccio possibile tra Pietro e Andrea, che aspettano da troppi secoli di potersi riabbracciare.
(Padre Masseo)
In "Cerco un abbraccio", Padre Masseo ci ricorda che l'essenza della santità trascende le divisioni storiche e rituali. Il suo appello alla preghiera come strumento di unità ci invita a riflettere sul potere della fede come forza che può avvicinare tradizioni separate da secoli. Il sogno di un abbraccio tra Pietro e Andrea diventa simbolo di un cammino comune verso la riconciliazione, guidato dall'esempio di San Francesco e dalla convinzione che, nella diversità, si possa trovare l'armonia dell'unica Chiesa universale.