L’episodio in una scuola di Castelnovo Monti, sull’Appennino reggiano. Protagonista un 14 enne che avrebbe minacciato prima su Instagram, poi anche di persona, un coetaneo che gli aveva chiesto di smetterla di importunare la sorella. Il cyberbullo è stato denunciato al Tribunale dei Minori di Bologna
Nella mattinata del 10 febbraio 2021, Ufficiali di P.G. della Squadra Mobile di Panna hanno dato contemporanea esecuzione a due decreti di perquisizione emessi -nell'ambito di una attività investigativa coordinata- dalla Procura della Repubblica di Parma e dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale per i Minorenni di Bologna nei confronti di alcuni giovani (di cui due maggiorenni e cinque minorenni), indiziati di aver preso parte, a vario titolo, ad un evento organizzato in piazzale della Pace in Parmaa in data 9 gennaio u.s., evento che aveva ben presto mediaticamente assunto proporzioni preoccupanti.
La posizione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia il 18 novembre u.s. ha deliberato di fare pervenire agli Organi Competenti – ovvero CNF, Ministro della Giustizia, Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Giudiziario del distretto di Bologna e Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna dott. Giuseppe Spadaro, Commissione d’inchiesta della Regione Emilia Romagna – e di inoltrare comunicazione agli Organi di Stampa in merito a quanto emerso e deliberato dalla Commissione Famiglia (referente la consigliera avv. Marta Rovacchi) il 14 novembre scorso in ordine alla situazione relativa a disfunzioni e/o disservizi delle cancellerie del Tribunale per i Minorenni di Bologna, segnalate dai Colleghi.
In particolare si lamenta e si evidenzia:
- il sistematico mancato reperimento dei fascicoli in cancelleria e negli uffici dei magistrati;
- il sistematico mancato inserimento nei fascicoli di memorie, documenti e relazioni dei servizi sociali;
- il mancato collegamento al sistema PCT;
- la mancata comunicazione agli avvocati costituiti dei provvedimenti;
- la richiesta di pagamento dei diritti di copia in procedimenti essenzialmente esenti;
- lo smarrimento dei fascicoli e necessaria ricostruzione degli stessi a carico degli avvocati;
- il mancato riscontro rispetto ad istanze rivolte al Presidente del Tribunale ed ai Magistrati, anche in ordine al reperimento fascicoli;
- il mancato riscontro e mancato invio dei fascicoli dal Tribunale per i Minori al Tribunale Ordinario;
- le insostenibili code per l’accesso ad uffici presidiati da volontari a volte impreparati;
- gli inaccettabili ritardi nelle liquidazioni dei patrocini a spese dello stato per malfunzionamento delle cancellerie;
- la pendenza di procedure (di sospensione potestà genitoriale e adottabilità, in particolare) in cui non vengono fissate le udienze istruttorie da oltre un anno, nonostante i solleciti svolti anche su istanza del tutore del minore.
Tutto ciò comporta non soltanto disagi per gli avvocati, ma anche e soprattutto una lesioni dei diritti processuali e sostanziali delle parti e dei minori coinvolti, che debbono essere garantiti anche dai magistrati.
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